Love & Comics – Another Story

Regali di Natale… in ritardo

Secondo giorno a Londra. Ieri sono riuscita a parlare con Misaki e abbiamo risolto tutto. Credo di non essere mai stata così felice. Oggi Misaki mi ha detto che mi porta a visitare la città. Non so ancora quanto mi fermerò qua, ma voglio passare più tempo possibile con lui.

–         Misaki, sono pronta.

Si gira verso di me e mi guarda in modo strano.

–         Ma dove hai preso quei vestiti?

–         Non ti piacciono? Me li ha prestati Maggie-chan. I miei erano da lavare e non ho portato cambi.

–         Non dico che non mi piacciono, solo che non ti ho mai vista vestita così.

In effetti non è molto il mio stile. Però devo anche ammettere che non avevo mai seguito le mode occidentali, e questa non mi dispiace particolarmente.

–         Dovrai abituarti a questo abbigliamento, almeno per oggi. Allora, usciamo?

–         Sì, usciamo subito. Però prima è meglio che mi metta qualcosa di più pesante addosso, sembra che faccia freddo fuori.

Il regalo. Me ne stavo dimenticando. Se glielo do adesso potrà metterlo subito.

–         Aspetta, vado a prenderti una cosa.

–         Ma dove…

È vero che non ho portato cambi, ma ho portato il regalo per Misaki. Diciamo che è stato per portare quello che non ho portato nient’altro.

Prendo il regalo per Misaki. C’è anche la scatola che mi ha dato Mamoru-kun.

“Aspetta, Chiaki. Questo l’aveva preso Misaki per te. È giusto che lo abbia tu.”

Io in quel momento l’ho preso, ma non l’ho aperto. Chissà cosa c’è dentro. Forse è meglio chiedere a Misaki se posso aprirlo.

Torno da Misaki con entrambi i pacchetti.

–         Chiaki, mi spieghi perché sei corsa in camera? Cosa dovevi prendermi?

–         Questo è per te, è il mio regalo di Natale. Spero che ti piaccia e scusa per il ritardo.

–         Davvero? È per me. Dopo quello che era successo non mi aspettavo più il tuo regalo.

–         Aprilo e dimmi cosa ne pensi.

Che agitazione. Gli piacerà? Andrà bene?

–         Un maglione. È stupendo.

–         Provalo e dimmi se ti va bene. Ho preso le misure su Kaito-kun, spero che vada anche a te.

–         Vuoi dire che l’hai fatto tu?

Annuisco. Intanto si infila il maglione. Sembra perfetto. Che sollievo.

–         Tu e Kaito-kun avete la stessa taglia. Per fortuna che ti va bene.

–         Grazie Chiaki. È un regalo bellissimo. Solo che…

–         Che succede? C’è qualcosa che non va nel maglione?

–         No, il maglione non c’entra. È che il regalo per te, vedi… non ce l’ho più. Ero talmente arrabbiato che l’ho gettato via in Giappone. Ormai è irrecuperabile.

Penso sia arrivato il momento di restituirglielo. Voglio che sia lui a darmelo.

–         È questo?

–         Ma come fai ad averlo?

–         Me lo ha dato tuo fratello prima che partissi per Londra. Ha detto che era per me, ma non l’ho ancora aperto. Volevo mi dicessi tu di farlo.

–         Allora aprilo. Dimmi se ti piace.

Apro il regalo. Ma è un carillon. Aprendolo ne esce una melodia. Al centro una ballerina che balla. Ma cos’ha agganciato? È un ciondolo con scritto “I love you”. È stupendo.

–         È bellissimo, Misaki. Grazie mille.

–         Aspetta che ti metto la collanina. Il carillon, quando l’ho visto, mi ha affascinato e fatto subito pensare a te. La collana… ogni volta che leggerai quella frase è come se te lo dicessi di persona.

–         E tu, quando senti freddo, metti il mio maglione. In questo modo è come se ti scaldassi con tutta me stessa.

Ci baciamo, entrambi con i regali addosso.

–         Ora usciamo? Ti porto in giro per Londra.

–         D’accordo.