Love & Comics – Another Story

Confessare le proprie paure

Confessare i propri timori e quindi le proprie debolezze a una persona non è una cosa facile

Ormai non posso tirarmi indietro. È giusto che sappia.

– È una storia lunga, forse è meglio se andiamo in un posto caldo.

Entriamo in un bar. Prendiamo qualcosa e inizio a raccontare.

– Allora. Forse è meglio che cominci dall’inizio. Ho avuto una sola storia veramente importante che purtroppo è finita in una maniera un po’ particolare.

– Con Hiro-kun per caso?

Come ha fatto a capirlo?

– Sì, ma come hai fatto a capirlo?

– Avete una confidenza che può nascere solo se si è stati insieme. Per tanto che due persone possano essere amici non riescono ad avere un rapporto del genere finché non si arriva a qualcosa di più dell’amicizia.

– Siamo stati insieme per ben tre anni. Io credevo di amarlo veramente, ma…

– Ma cosa? Cos’è successo? Hai scoperto qualcosa di lui che non sapevi?

– No, non è questo. Abbiamo capito che il sentimento che provavamo l’uno nei confronti dell’altra non era amore. O meglio, Hiro-kun l’ha capito prima di me.

– Non capisco. Se non era amore cos’era?

– Un sentimento fraterno. Hiro-kun si è reso conto che per lui io non ero una ragazza, ma una sorella. Io quando gliel’ho sentito dire ho pensato che forse aveva ragione, così ci siamo lasciati e abbiamo iniziato a comportarci come fratello e sorella.

– In che senso forse aveva ragione? Non ne eri sicura?

– Ci ho messo circa sei mesi a capirlo. All’inizio ero confusa. Pensavo veramente di amare Hiro-kun, ma mi sbagliavo. Adesso ho paura di fraintendere di nuovo quello che provo.

– Vuoi dire che hai paura di non capire se sei innamorata?

– Sì. Esattamente. Prima di iniziare una nuova storia voglio essere sicura che non succeda come l’altra volta. Non sai quanto ho sofferto in silenzio per quella cosa.

– Quindi potrei avere qualche speranza.

– In che senso?

– Beh, mi hai detto che vuoi essere sicura di aver capito quello che provi. Se ieri mi hai baciato e poi mi hai fermato vuol dire che non ti sono del tutto indifferente, ma solo che non capisci quello che provi per me, giusto?

Ora che gli dico? Che ha ragione?

– Ecco, io…

– Non devi rispondermi se non vuoi. Comunque sappi che non rinuncerò a te. Farò in modo che tu mi conosca meglio e aspetterò che tu sia sicura di quello che provi per me.

Ha detto che mi aspetterà. Sono felice, ma al tempo stesso vorrei mettermi a piangere. Sono sempre più confusa.

– Grazie. Ti chiedo scusa per il mio comportamento. Non deve essere stato piacevole ieri essere stato rifiutato in quel modo. Appena mi sarò chiarita con me stessa prometto che te ne parlerò.

– D’accordo, però non dimenticarti dello studio. Concentrati su quello ora. Ne riparleremo più avanti.

– Sì.

Matsuo-kun mi riaccompagna a casa e non riprende più quel discorso. Invece di chiarirmi le idee però sono ancora più confusa ora. Come ha detto Matsuo-kun però adesso devo pensare allo studio. Ha detto che mi aspetterà. Grazie Matsuo-kun.