Love & Comics – Another Story

Festa universitaria

Quando mai mi è saltato in testa di invitare Natsu-chan a venire alla festa.

– Basta, Natsu-chan. Lo sai che non mi piace il trucco appariscente.

– Mica è appariscente, è solo adatto per una festa.

– Ma non sappiamo neanche di che festa si tratti.

– Fidati di me. Non vuoi mica far vedere a tutti che siamo ancora delle liceali.

Mi ha già pettinata come diceva lei, vestita come diceva lei e ora mi sta truccando come dice lei. Per lo meno non mi ha fatto mettere abiti strani, ma ha selezionato dal mio armadio. Poi mi chiedono perché preferisco passare il tempo con Hiro-kun. Lui non mi obbliga a fare queste cose.

– Ecco, sei pronta. Guardati un po’ allo specchio. Che ne dici?

In effetti non sto male, non ha esagerato come il suo solito.

– Ora possiamo andare? Rischiamo di fare tardi.

– Certo, andiamo pure.

Finalmente usciamo di casa. Sento gli sguardi della gente puntati addosso. È peggio che i ragazzi a scuola che mi chiedono di uscire.

– Dico alla persona che mi ha invitato che sto partendo di casa, almeno viene ad aspettarci.

– Mi dici chi è? Come hai fatto a conoscerlo?

– È un compagno di corso di Kurosawa-senpai. L’ho incontrato alla fiera.

– E come mai siete diventati così amici? Confessa, c’è qualcosa che non mi vuoi dire. Ti piace?

– Beh, ecco. Mi ha anche chiesto di uscire però…

– Tu non hai accettato, scommetto. Cos’ha che non va stavolta?

– Niente, te lo assicuro. In realtà non voglio affrettare le cose. Credo che mi piaccia veramente, ma ho paura che succeda come con Hiro-kun.

– Hiro-kun è un caso a parte. Mica succede sempre così. Comunque la vita è la tua, ma stai attenta. Se aspetti troppo potresti perderlo per sempre. Allora sì che starai male.

– Lo so Natsu-chan. Però ora voglio anche pensare allo studio. Nel frattempo cercherò di chiarirmi e poi affronterò direttamente la cosa con lui.

Eccoci davanti al campus. Matsuo-kun non c’è ancora.

– Chiaki-chan, sono qui. Scusa il ritardo.

Eccolo, sta arrivando di corsa.

– Vai piano, Matsuo-kun. Non correre.

– Scusate il ritardo, ma l’esame di oggi mi ha occupato più tempo del previsto.

– A proposito, com’è andata?

– Bene, ho preso 28.

– Ah, che stupida che sono. Lei è Fubuka Natsumi, ma io la chiamo Natsu-chan.

– Piacere Fubuka-chan, io sono Matsuo Misaki.

– Ciao Matsuo-kun, piacere mio.

– Andiamo ragazze? Gli altri ci stanno già aspettando.

Eccoci alla festa. Matsuo-kun si avvicina a me all’improvviso e mi dice.

– Spero che non ti dispiaccia se ti dico che sei bellissima stasera.

È la prima volta che sentendo un complimento il cuore inizia a battermi in questo modo. Forse veramente quello che provo per lui è amore. Non ci capisco più niente. Capisco benissimo quello che provano gli altri ma sono una frana nel capire me stessa.

– Grazie, mi imbarazzi così però.

– Ma è vero. Comunque se vuoi non ti dico più niente. Stasera siamo semplicemente amici, giusto? Ora andiamo a ballare.

Non mi era mai capitato di conoscere un ragazzo così gentile. Forse ho sbagliato a non accettare l’appuntamento, ma ormai non posso tornare indietro.

– Arrivo.

Stasera voglio solo pensare a divertirmi. Quel che succederà in futuro ora non mi interessa.