Love & Comics – Another Story

Giocare d’anticipo

Alla fine ho dormito poco niente. Continuavo a ripensare alle parole di Misaki-kun. Non vedo l’ora di rivederlo. Però oggi è meglio se vado da Hiro-kun a chiedergli spiegazioni per quello che ho visto ieri.

Eccomi a casa di Hiro-kun e Kaito-kun. Suono al campanello. Che strano, non aprono. Magari stanno ancora dormendo. Aspetto un po’, al limite torno più tardi. Ah, no. Qualcuno sveglio c’è.

– Ciao Kaito-kun. Non dirmi che ti ho svegliato. Scusami tanto.

– Non preoccuparti, siamo noi che ieri sera siamo andati a dormire tardi. Diciamo che ci siamo addormentati che era quasi l’alba.

– Se sapevo venivo più tardi. Hiro-kun è ancora a dormire?

– Sì, ma era sveglio. Ora te lo chiamo. Ah, a proposito. Ieri Hiro mi ha detto della vostra storia.

– Cosa ti ha detto? Che siamo stati insieme? E poi cos’altro?

Che imbarazzo. Gli ha raccontato di noi. Ma com’è venuto fuori questo discorso?

– Mi ha detto che siete stati insieme tre anni ma che poi avete capito che il vostro era un amore fraterno.

– E ti ha anche raccontato come? Dimmi di no, ti prego.

– E invece sì. Te ne vergogni così tanto?

– Hiro-kun me la paga. Secondo te come mi dovrei sentire sapendo che ha detto che la nostra prima e unica volta è stato un fallimento perché sembrava di farlo con un fratello? Non sai che fatica spiegarlo quando gli amici ci hanno chiesto com’era andata. Se ci ripenso…

Meglio non ripensare a quel momento ora. Non dimenticherò mai l’imbarazzo di quel giorno.

– Non ripensare al passato. Ti chiamo Hiro, che è meglio.

– Forse hai ragione. Grazie Kaito-kun.

– Hiro, è Chiaki-chan. Scendi?

– Sì, arrivo.

– Ciao Hiro-kun. Non pensavo che foste ancora a dormire. Scusate se vi ho svegliato.

– Non preoccuparti Chiaki-chan. È che ieri sera abbiamo fatto tardi.

– Proprio di ieri sera volevo parlarti. Mi spiegate chi erano quelle due? Hiro-kun, mi nascondete qualcosa?

– Ora ti racconto tutto, Chiaki-chan. Ho aspettato a dirtelo per non rovinarti la serata ieri. A proposito, tutto bene?

Lo sapevo che me lo avrebbe chiesto. Però non me la sento di raccontargli tutti i particolari. Gli dirò giusto quello che vuole sapere. Voglio che quello che ci siamo detti io e Misaki-kun ieri sera resti per noi.

– Come posso dire… Io e Misaki-kun ci siamo messi insieme.

– Sono contento per voi.

Sì, ma adesso basta parlare di me. Sono venuta qua per sapere di quelle due. Meglio che cambio discorso.

– Grazie, ma ora torniamo a ieri sera.

– La serata di ieri deriva da un casino che è successo per colpa mia.

– Kaito, non è solo colpa tua. Se io non avessi reagito in quel modo vedendovi non avrebbe capito.

Ma cosa è successo? Non ho capito niente.

– Fermi! Non ci sto capendo niente! Raccontatemi tutto dall’inizio.

– Hiro, lascia raccontare a me. Allora. Innanzitutto la ragazza più grande è una studentessa del corso in cui faccio l’assistente. L’altra sera ha voluto a tutti i costi che le dessi ripetizioni, ma il suo fine era un altro.

– Non dirmi che ci ha provato.

– Purtroppo sì. Io ho capito le sue intenzioni e le ho detto che ero impegnato e che se voleva continuare a provarci invece di studiare me ne sarei andato. Sembrava avesse capito. Finiti gli esercizi che doveva fare però ci ha ritentato. Io l’ho nuovamente allontanata e sono tornato a casa. Era molto tardi e Hiro dormiva già. Per colpa di quella ragazza avevo dovuto rinunciare a una serata con Hiro. Però i guai non erano finiti.

Credo di aver capito il tipo di persona.

– Non ha rinunciato a te, scommetto. Cosa ha fatto?

– Si è presentata qua mentre io non c’ero.

– Il giorno dopo al pomeriggio ero libero, mentre Hiro lavorava. Perciò sono rientrato a casa per sbrigare qualche faccenda. Verso sera ho sentito suonare il campanello. Ora, non so come facesse a sapere dove abitassi ma si è presentata qui dicendomi che aveva un problema. Io come uno sciocco l’ho fatta entrare.

Si è pure azzardata a cercare dove abitasse? Ma siamo diventati matti? Kaito-kun si sta sentendo in colpa per un peccato che non ha commesso.

– Kaito-kun, non sei uno sciocco. Sei solo una persona gentile che fa di tutto per aiutare le persone che hanno dei problemi. Questo ti fa onore.

Non so se le mie parole servano per farlo sentire meno in colpa.

– Sì, ma io potevo immaginare a cosa puntava. Però ho voluto fidarmi di lei, sperando che avesse capito quello che le avevo detto il giorno prima.

– E invece? Che ha combinato? Non era vero che aveva un problema?

– Lei ha detto che il problema era che si era innamorata di me e che voleva convincermi a stare con lei. Io le ho rispiegato che non avrei mai tradito la persona che amavo e allora lei mi ha preso alla sprovvista e mi ha baciato.

– E in quel momento sono arrivato a casa io. Quando ho visto quella scena senza pensarci mi sono avvicinato a lei e l’ho separata da Kaito. Poi ho urlato una frase che non mettevano dubbi sul nostro rapporto.

– “Kaito è mio”, così ha detto. Quando l’ho sentito sono rimasto sorpreso anch’io.

Hiro-kun ha detto una cosa del genere? Non me lo sarei mai aspettata.

– Credo di aver capito la situazione. Scommetto che ora vi ricatta minacciando di raccontarlo a tutti e per questo siete dovuti uscire con lei ieri sera. Ma l’altra ragazza chi è?

– È sua sorella. L’ho conosciuta al negozio l’altro giorno. È completamente diversa da lei, ma aveva preso il coraggio a due mani ed è venuta a dichiararsi. Però quando le ho detto che ero impegnato se n’è andata senza problemi.

– Incredibile. Chi l’avrebbe mai pensato. Hiro-kun rubacuori.

– Non prendermi in giro. Comunque è rimasta coinvolta suo malgrado nelle faccende della sorella. Per mantenere il segreto ha voluto a tutti i costi un doppio appuntamento con cena e discoteca.

– E per tutta la sera ha continuato a provarci con me. Io le ho parlato ieri sera. Le ho detto che il suo comportamento non andava bene. Sembrava avesse capito e invece…

– Vi ha chiesto qualcos’altro.

– Esattamente. Mi ha detto che per far sì che mantenga il segreto devo fingere di stare con lei. Non so che fare per risolvere la situazione.

Un bel casino. Non sarà facile risolverlo. A questo punto mi sa tanto che l’unica cosa da fare è quella.

– Perché non giocate d’anticipo?

– Cosa intendi Chiaki-chan? Credo di non aver capito.

– Secondo me non dovete aspettare che lei racconti tutto, perché prima o poi lo farà. Anticipatela. Rendete pubblica la vostra relazione. Non potrete nasconderla per sempre, no?

Forse è una decisione un po’ azzardata, ma a questo punto credo che sia l’unico modo per risolvere la cosa senza avere troppi problemi. Se iniziano a girare delle voci sarà peggio. È meglio che lo dicano direttamente loro.

– Hiro, forse Chiaki-chan ha ragione. Non siamo più al liceo, quindi non dovremmo avere troppi problemi. Forse è meglio che lo diciamo noi prima che si venga a sapere con delle voci.

– In questo modo puoi averla vinta su di lei. Sai che figura farà con le sue amiche se racconterà di stare con te dopo che hai dichiarato di stare con Hiro?

– Forse hai ragione. Hiro, che ne pensi? Per farlo dobbiamo essere convinti entrambi. Te la senti?

– Ci sto. Non voglio nascondermi per sempre.

– Allora domani parlo con il professore del corso e gli chiedo se posso parlare di questo alla classe. Ovviamente prima dell’arrivo di Namiya-chan. Hiro, voglio che tu sia presente. Direi alle 13:30 nell’aula dove ho lezione.

– D’accordo Kaito. Ci sarò.

Domani sarà una giornata impegnativa per entrambi. Spero che la cosa si risolva e che non si creino ulteriori problemi.

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