Love & Comics – Another Story

Ritorno

NdA: Per lasciare più suspance sulla storia, questo capitolo sarà interamente incentrato su Misaki, invece che su Chiaki. Questo per non svelare subito il perché accadono certe cose.

Finalmente rivedo il Giappone. Sono stato via quasi tre mesi e devo dire che mi manca la nostra cultura. Londra è bellissima, ma le persone hanno un modo di fare totalmente diverso.

–         Misaki, siamo qui.

–         Ciao Mamoru, ciao Kentaro-kun. Che bello rivedervi.

–         Ciao fratellone, mi sei mancato.

–         Non hai detto niente a Chiaki, giusto? Voglio farle una sorpresa.

–         Sono stato muto come un pesce.

–         Perfetto. Non vedo l’ora di rivederla. Mamma e papà, invece? Come mai non sono venuti?

–         Perché sono andati via per un viaggio di lavoro. Arrivano oggi in giornata. Non sono riusciti ad anticipare il rientro. Mi hanno detto di dirtelo.

–         Ho capito, se è per lavoro non posso farci niente. Andiamo?

–         Sì, certo.

A quanto vedo tra Mamoru e Kentaro-kun va tutto bene. Mamoru mi sembra anche più felice di quando sono andato via.

–         Vedo che sei felice, fratellino. A quanto pare la convivenza con Kentaro-kun ti ha fatto bene.

–         Sì, sono felice, anche se devo ammettere che all’inizio non è stato così facile.

–         Tuo fratello all’inizio pensava di essere ancora a casa sua. Pretendeva di essere completamente servito. Infatti litigavamo spesso per questo.

–         Io non mi ero mai occupato di nessuna faccenda in casa, né tantomeno della cucina. Però adesso mi sto impegnando per imparare.

–         Sì, ha imparato a fare il letto e a lasciare la stanza in ordine. Cucinare meglio che lo faccia io, i suoi piatti è meglio evitarli.

–         Spiritoso. Vedrai che cambierai idea prima o poi.

–         Non ce lo vedo Mamoru che cucina. E nemmeno che riordina la sua camera. Kentaro-kun, ma come hai fatto?

–         Ho le mie tecniche.

Siamo in città, finalmente. Tra poco rivedrò Chiaki.

–         Lasciami davanti all’università, per favore. Voglio rivedere Chiaki.

–         D’accordo. Ma sai dove trovarla?

–         So il suo orario e a quest’ora dovrebbe aver finito da poco lezione. Vado a cercarla.

Eccomi finalmente. È da un po’ che non vengo qui. L’aula della lezione di Chiaki dovrebbe essere da questa parte. Chissà se c’è ancora.

Guardo dentro all’aula, ma non la vedo.

–         Ma tu sei Matsuo-kun, giusto? Quando sei tornato? Ishimaru-chan non ci ha detto niente.

–         Perché lei non lo sa. Ma dov’è? È già andata via?

–         Sì, è andata via subito. Credo sia in biblioteca.

–         Grazie. A presto.

Ecco, la biblioteca è qui dietro. Giro l’angolo.

All’improvviso mi si para davanti una scena a dir poco sconcertante. Chiaki e un ragazzo che non ho mai visto prima si stanno abbracciando proprio fuori dalla biblioteca. È così che studia per non pensare al fatto che non possiamo vederci? Ovviamente non pensa a me, ma non perché è concentrata nello studio. Se pensava di prendermi in giro, beh, ha sbagliato persona. Non pensavo fosse una persona così.

–         Chiaki, non ho parole.

–         Misaki, sei proprio tu? Sei tornato?

–         Sono tornato per vedere te e invece mi trovo davanti questa scena. Chi è lui? E che rapporto c’è tra voi? Da quanto dura?

–         Cosa…

–         Non fingere che non sia successo nulla. Ho visto come vi abbracciavate. Mi hai ingannato, Chiaki. Ti sono bastati due mesi senza vederci per comportarti così. E io che ho aspettato un anno perché tu ti decidessi ad accettare di uscire con me. Sono stato un idiota. E ho anche deciso di rientrare a casa sta settimana solo per farti una sorpresa e rivederti. Mi hai deluso.

–         Ma…

–         E tu sei peggio di lei. Approfittarti del fatto che eravamo lontani per stare con lei. O forse non lo sapevi che era già impegnata.

–         Lo sapevo, ma noi…

–         Allora avevo ragione, sei peggio di lei.

A quel punto non sono riuscito a controllarmi e gli ho tirato un pugno in faccia.

–         Sasaki-san!

–         Vi lascio soli, sono di troppo. Ah, giusto. Questo non mi serve più. Daglielo pure a lui se vuoi.

–         L’anello…

Me ne vado. Che stupido che sono stato a fidarmi di lei e partire tranquillo. Diceva che mi amava, ma a sto punto non credo fosse vero.

Arrivo a casa con il morale a terra. Lì scopro che i miei genitori mi avevano organizzato una festa di benvenuto.

–         Bentornato Misaki. Vieni, è pronto. Ho fatto tutti i tuoi piatti preferiti.

–         Non sono in vena, mamma. Vado in camera.

–         Ma cosa? E come mai Chiaki-chan non è con te?

–         Ho rotto con Chiaki. È finita. Ora lasciami in pace.

Sono stato io a rompere, ma mi sento malissimo. Appena arrivo in camera inizio a piangere disteso sul letto. Io mi fidavo di lei e lei mi ha ripagato così. Non la voglio più vedere.

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