Love & Comics – Another Story

L’appuntamento

Non avrei mai pensato che potessi andare contro ai miei principi. Io, quella che diceva di rimanere se stessi in determinate occasioni, oggi si è vestita in un modo completamente diverso solo per andare ad un appuntamento. Eppure l’ho fatto e non sono pentita di questo. Forse è questo quello che chiamano amore.

– Ero talmente agitata che sono arrivata in anticipo. Mi sa che dovrò aspettare.

Proprio così. Avevo paura di arrivare tardi, così sono uscita di casa con largo anticipo. Solo che l’appuntamento è tra venti minuti, ma io sono praticamente arrivata.

Eccomi in stazione. Ma quello è Matsuo-kun. Pensavo di essere in anticipo e invece…

– Matsuo-kun, eccomi.

– Chiaki-chan, sei in anticipo…

In quel momento si blocca. Ho qualcosa che non va?

– Cosa c’è? Ho qualcosa che non va? Dimmelo per favore.

– N-no, è che non ti avevo mai vista così. Sei bellissima.

– Grazie.

C’è uno strano imbarazzo. Eppure ci vediamo e ci sentiamo tutti i giorni. Cos’è cambiato?

– Chiaki-chan, possiamo iniziare ad andare verso il cinema.

– Certo, Matsuo-kun.

– Senti, non ti va di chiamarmi per nome? Chiamami Misaki.

– D’accordo, Misaki-kun.

Ormai chiamarlo Matsuo-kun mi veniva naturale. Però chiamarlo per nome mi fa molto piacere.

Eccoci al cinema. La sala è praticamente vuota. Sembra che il film sia proiettato esclusivamente per noi. Il buio che ci circonda rende l’atmosfera ancora più romantica. Verso la metà del film Matsuo-kun, o meglio Misaki-kun, cerca di prendermi per mano. È tesissimo, ma quando me ne accorgo lo anticipo e la mia mano va a stringere la sua. Finito il film, usciamo dalla sala sempre mano nella mano. Sembra quasi che ha paura che se me la lascia non gli permetto più di stringermela.

– Chiaki-chan, è ancora presto per la cena. Che ne dici di fare una passeggiata?

– D’accordo, ma mi spieghi perché hai voluto a tutti i costi portarmi a cena?

– Perché era da tanto tempo che immaginavo un appuntamento con te e finiva sempre con una cena. Quindi ho voluto che l’appuntamento che ho sempre immaginato si avverasse.

– Ti chiedo scusa se ti ho fatto aspettare tanto.

– Non devi scusarti. Sono felice che hai accettato oggi.

Io pensavo solo a me stessa e intanto lui soffriva in silenzio. Dev’essere stato difficile fare l’amico in questi mesi.

– Facciamo una passeggiata allora?

Misaki-kun annuisce. Ci allontaniamo dal centro. Chissà dove vuole andare. Da queste parti non c’è niente.

– Eccoci, siamo arrivati. Guarda che spettacolo.

Siamo sul ponticello di un canale. Il sole sta tramontando e colora l’acqua con riflessi arancioni. La strada è praticamente deserta. Passa un’automobile ogni tanto. Non ci sono parole per descrivere quel momento. Siamo noi due, soli, con alle spalle il tramonto.

– Chiaki-chan, volevo aspettare dopo cena ma te lo dico ora.

È così serio. Non l’ho mai visto così.

– Misaki-kun…

– Chiaki-chan, io ti amo dal primo momento che ti ho vista. Nonostante tu mi abbia rifiutato in tutto questo tempo i miei sentimenti verso di te non sono calati, anzi si sono rafforzati sempre di più. Volevo che lo sapessi.

Non ho mai ricevuto una dichiarazione così. A questo punto non posso più nascondergli quello che provo per lui.

– Anch’io ti amo. All’inizio ero confusa, per quello ti ho allontanato. Però poi ho compreso i miei sentimenti verso di te. Avrei dovuto dirtelo prima ma avevo paura che non provassi più niente per me.

Dopo quelle parole mi abbraccia a se.

– Quante volte ho sognato di sentirti dire queste parole. Dimmi che non è un sogno.

Lo guardo negli occhi.

– Non è un sogno.

A quel punto ci baciamo. Non è il nostro primo bacio, ma è come se lo fosse. Questo sigla che la nostra dichiarazione è reale. Vorrei che questo istante non finisse mai.

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