Love & Comics 2

Il posto segreto – Kaito

– Hiro sbrigati che perdiamo il treno!

Accidenti com’è tardi. Se perdiamo quel treno non arriveremo mai in tempo.

– Sì arrivo, ma dove andiamo. Dimmi qualcosa.

– Te l’ho detto, è un segreto.

– Ma neanche un piccolo indizio?

– No, non ti dico niente. Forza, dobbiamo andare al binario 1. Il treno che dobbiamo prendere noi parte tra 5 minuti.

– Allora dobbiamo proprio correre.

Ce l’abbiamo fatta. L’abbiamo preso al volo ma siamo riusciti.

– Giusto in tempo, eh Kaito?

– Sì, tutta colpa del treno in ritardo di mia sorella.

Avevo calcolato tutto nei minimi dettagli. Non avrei mai pensato che il treno per Osaka potesse partire con così tanto ritardo.

– A proposito, Hiro. Non ho capito come mai tu e Masaki vi siete conosciuti.

– Beh, ci siamo incontrati alla tabaccheria e abbiamo iniziato a parlare.

– Non pensavo che fossi il tipo che dà confidenza agli estranei. Capisco che Masaki sia una bella ragazza però…

– Non dirmi che sei geloso? Di tua sorella?

– N-no, io… Forse un po’

– Comunque non preoccuparti. Non ho iniziato a parlare con lei perché era una bella ragazza. Semplicemente volevo comprare una cosa, ma lei mi ha preceduto sul tempo. Si sentiva in colpa e allora ha iniziato a parlare con me.

– Adesso ho capito. Non pensavo di poter essere geloso. Di mia sorella poi.

Non riesco a trattenere una risata. Devo smetterla di essere geloso. Sembra quasi che non mi fidi di lui.

– A proposito. Alla tabaccheria alla fine ti ho preso questo. Prendi.

– Un regalo? Non dovevi. H di Hiroshi. Lo terrò sempre con me, grazie.

Che tesoro. Voleva prendermi quello con la mia iniziale a quanto pare ma Masaki lo ha anticipato. Lo aggancio subito alle chiavi. Siamo soli, posso dargli un bacio. Questo è un ringraziamento per il regalo.

– Siamo arrivati, scendiamo alla prossima.

– Ma siamo al mare. Perché mi hai portato qui?

– Conosco un posto stupendo dove potremo rimanere soli, lontani da occhi indiscreti.

Quel posto non lo conosce nessuno, neanche Masaki. È il mio paradiso personale. Il posto ideale per rimanere soli.

Siamo scesi dal treno. Gli sto facendo strada. Eccoci alla spiaggia. Superati quelli scogli saremo arrivati.

– Ora dovremo oltrepassare gli scogli. Stai attento.

– Sì, non preoccuparti.

Eccoci al di là degli scogli. Ecco il passaggio nascosto. Meno male, c’è ancora. E sembra che nessuno sia più venuto qui dall’ultima volta che ci sono stato.

– Eccoci arrivati Hiro, che te ne pare?

È rimasto meravigliato anche lui. Ho fatto bene a portarlo qua. Saremo soli e passeremo una giornata stupenda.

– Bellissimo questo posto. Ma come l’hai scoperto?

– Quando ero piccolo abitavo da queste parti e tutti i giorni venivo in esplorazione in questi luoghi. L’ho scoperta per caso e ho deciso di farne il mio posto segreto.

Quanti ricordi di questo posto. Ora non è più il mio posto segreto, ma il nostro posto segreto. Ora abbiamo una cosa che è solo nostra.