Love & Comics 2

Quel che è fatto è fatto – Kaito

Ora siamo nei guai. Dopo la reazione di Hiro non posso più nascondere la nostra relazione.

– Il tuo Kaito? Non ci posso credere. Voi siete…

– Sì, io e Hiro stiamo insieme. Hai qualche problema?

Prendo Hiro per mano. Credo si sia reso conto di quello che ha detto e ora non riesce più a reagire.

– Io credevo che fosse solo una scusa per allontanarmi. Non avrei mai pensato che…

Ma è completamente fuori di senno. Non sono così meschino da comportarmi in una maniera del genere.

– Credevi che inventassi delle scuse per allontanare le ragazze? Penso che tu non mi conosca affatto.

– Kaito, mi spieghi chi è lei? E cosa ci fa qui a casa nostra?

Già, che ci fa qui? Mi sento uno stupido ad averla fatta entrare.

– È la ragazza di cui ti parlavo ieri. Si è presentata qui e mi ha detto che aveva un problema, così l’ho fatta entrare. Scusami Hiro, sono stato uno stupido. Dovevo aspettarmi quale fosse il suo scopo.

– Non dare la colpa a lui. La colpa è solo mia. Lui mi ha respinta ogni volta, ma io non mi sono arresa e l’ho baciato. Credo che non se lo aspettasse altrimenti mi avrebbe fermato.

Non mi fido delle sue parole. Si vuole prendere la colpa. Dove vuole arrivare?

– Io non dubito della buona fede di Kaito. Mi fido di lui. Credo che se fossi stato al suo posto anche io ti avrei fatta entrare.

– Comunque vorrei scusarmi con entrambi. Mi sono comportata veramente male nei vostri confronti. Certo che chi se lo aspettava che il ragazzo più figo e sexy dell’università fosse gay! Chissà che delusione che avranno le altre quando lo sapranno!

Ecco, lo sapevo. Se lo dice a tutti la mia carriera da insegnante è finita prima ancora di iniziare. So che le due cose non dovrebbero essere collegate, ma potrei avere dei problemi.

– Namiya-chan, hai intenzione di dirlo a tutti? Ti prego, non farlo. Rischio di avere dei problemi con il lavoro.

– Farò quello che vuoi ma non voglio che Kaito abbia dei problemi per colpa mia.

– Quello che voglio hai detto?

Credo che abbia ottenuto esattamente il suo scopo. Forse era meglio che lo dicesse a tutti. Ora invece può chiederci qualunque cosa voglia.

– Se non sbaglio tu sei quello che lavora alla fumetteria, vero? Quello che ha preso il posto di Kurosawa-senpai. Hanamori Hiroshi se non sbaglio.

– Sì, ma come fai a saperlo?

– Non pensare a questo. Oggi dovrebbe essere venuta una ragazza a chiederti una cosa e scommetto che le hai detto di no.

– Intendi quella che si è dichiarata chiedendomi un appuntamento?

– Esattamente.

Una dichiarazione a Hiro? Quando è successo?

– Hiro, cos’è questa storia?

– Oggi in negozio è arrivata una ragazza. Mi ha detto che si chiama Arina e mi ha chiesto un appuntamento. Naturalmente io ho rifiutato dicendole di essere impegnato.

– Si dà il caso che quella sia mia sorella.

Ma dove vuole arrivare?

– E allora? Cosa vuoi?

– Quello che vi chiedo è un doppio appuntamento. Io esco con Kurosawa-senpai e Arina uscirà con Hanamori-kun. In cambio manterrò il vostro segreto. Allora, che ne dite?

Ora ho capito. Così ottiene quello che voleva e fa felice pure la sorella. Ho già combinato troppi guai oggi. Lascio scegliere a Hiro. Mi affido completamente a lui.

– Hiro, lascio decidere a te. Credo di aver già fatto troppi casini oggi.

– Se mi prometti che non dirai niente ci sto, ma voglio che sia un appuntamento a quattro. Non ti lascerò sola con Kaito.

– Però non mi impedirai di tenerlo per mano spero. Altrimenti racconto tutto.

È inutile negarlo. Ha vinto lei su tutti i fronti. Anche se ha accettato l’appuntamento a quattro farà di tutto per separare le coppie e obbligarmi a fare qualcosa che non voglio.

– Quando sarebbe questo appuntamento?

– Pensavo a sabato sera. Direi una cena e poi a ballare. Vi farò sapere tutti i dettagli per tempo. Ora me ne vado. Buona serata.

Esce dalla porta. Siamo completamente nelle sue mani. Non abbiamo scampo. Sono convinto che non si accontenterà di un appuntamento. Forse è meglio correre ai ripari.