Love & Comics 2

Un ultimo tentativo – Kaito

Ormai l’unica cosa che mi rimane da fare è parlare direttamente con la madre di Hiro. Se mi conoscesse meglio magari capirebbe che ciò che ha detto non corrisponde alla verità.

– Masaki, pensavo fossi pronta.

– Sì, scusa. Eccomi.

In quel momento suona il campanello. Chi sarà? Proprio adesso che stavamo uscendo.

Apro la porta. È la madre di Hiro. Cosa ci fa qui?

– Buongiorno signora.

– Ciao Kaito-kun. Posso entrare? Vorrei fare due chiacchiere con te. Vedo che stavi uscendo però.

Incredibile, pensavo di andare io a parlare con lei invece mi ha anticipato venendo qui.

– In realtà stavo venendo da lei per lo stesso motivo. Prego, si accomodi.

Arriva mia sorella.

– Kaito, chi era alla porta? Oh, buongiorno.

– Masaki, ti presento la madre di Hiro.

– Piacere signora. Io sono Masaki.

La madre di Hiro, un po’ contrariata, si gira verso di me.

– Vedo che non hai perso tempo. Avevo ragione quando dicevo a mio figlio che ne stavi approfittando.

Si gira con l’intenzione di andarsene. Devo fermarla. Sempre che capiscono male.

– Aspetti signora, cos’ha capito. Lei è mia sorella. Ma perché quando qualcuno la vede pensa sempre che sia la mia ragazza?

– D’ora in poi è meglio che vada in giro con la scritta “Sono la sorella di Kaito”.

Scoppia una risata generale. La madre di Hiro si scusa per aver pensato male e ci accomodiamo in salotto.

– Poco fa ho parlato di te con mio figlio. Ho capito che forse ti ho giudicato male e per questo sono qui.

– Davvero? Vuole chiedermi qualcosa?

– Voglio capire se meriti la fiducia che ti dà Hiroshi.

Forse non è vero che non ha accettato quello che le ha detto Hiro come mi ha scritto nel messaggio.

– Io preparo un tè Kaito, voi andate pure avanti a parlare.

– Grazie Masaki.

– Kaito-kun, Hiroshi mi ha detto che state insieme da quasi un anno.

– Sì, più o meno sì. Era prima del festival scolastico della scuola di Hiro.

– E chi si è dichiarato per primo?

– Sono stato io…

Non faccio in tempo a finire la frase che subito mi attacca.

– Lo sapevo che eri stato tu. Chissà quale modo hai usato per convincerlo ad accettare.

– Si calmi signora, per favore. È vero che sono stato il primo a dichiararmi ma è anche vero che il primo ad innamorarsi è stato Hiro.

– Non ho capito. Hai detto che il primo a dichiararsi sei stato tu, ma il primo ad innamorarsi è stato Hiro?

– Sì, Hiro si è innamorato di me circa quattro mesi prima che ci mettessimo insieme. Solo che non ha mai trovato il coraggio di dirmelo. Credo che per lui sia stato amore a prima vista. Io invece non so di preciso quando mi sono innamorato di lui. È entrato nella mia vita poco a poco e ad un certo punto ho capito che non potevo fare a meno di lui.

Si sarà convinta? Arriva Masaki con il tè.

– Ecco a lei signora.

– Grazie Masaki-chan.

– Ho sentito parte del discorso. Le assicuro che conosco bene mio fratello ed è la prima volta che lo vedo così. Sono certa che quello che le ha detto è la verità.

– So benissimo che è la verità e mi scuso se ci ho messo così tanto a capirlo. Kaito-kun, i sentimenti che Hiroshi prova per te sono reali e sinceri e vengono completamente ricambiati. Ci metterò ancora un po’ ad abituarmi all’idea, ma ho capito che non posso ostacolarvi.

Ho sentito bene? Questo vuol dire che posso rivedere Hiro?

– Posso rivedere Hiro quindi?

– Sì, e potete tornare a vivere insieme.

– Grazie signora. Non sa quanto mi rende felice.

– Questa reazione conferma quello che mi hai detto. Io ora vado a casa. Vuoi venire con me? Masaki-chan, puoi venire anche tu se vuoi.

Ci ha accettato. Non vedo l’ora di dirlo a Hiro e di rivederlo.

Usciamo di casa e ci incamminiamo verso quella di Hiro.

Ci siamo, siamo arrivati. La signora apre la porta ed entra.

– Hiroshi, scendi. Abbiamo ospiti.

Ci fa segno di entrare. Hiro sta scendendo.

– Arrivo!

– Vedo che c’è anche Chiaki-chan. Come al solito.

Chiaki-chan, grazie per averci supportato in questi giorni. Ma ora finalmente è tutto risolto.

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