Love & Comics 2

Confessioni – Kaito

Forse ha capito che non deve comportarsi così. Ora è meglio cercare Hiro e Arina-chan.

– Kaito-kun, siamo qui.

– Hiro-kun, stavo per venirti a cercare.

Hiro si gira verso Shizuka-chan arrabbiato e le dice

– Shizuka-chan, non erano questi i patti.

– Scusami Hanamori-kun.

Anche Hiro si è accorto che Shizuka-chan si comporta in modo diverso, infatti ha subito smesso di attaccarla.

– Sorellina, ti va di ballare?

– D’accordo Shizuka. Sei strana lo sai?

– Senpai, dopo però balliamo insieme, me lo hai promesso.

– Sì, d’accordo. Ma ricordati che non otterrai niente di più che un ballo.

– Sì, allora a dopo.

Che sia riuscito con le mie parole a farle cambiare atteggiamento? Speriamo, non vorrei avere altri problemi con lei.

– Kaito, mi spieghi cosa è successo? Non si comporta più come prima.

– Diciamo che le ho spiegato che il suo comportamento non andava bene.

– Vuoi dire che ha capito che non può prendersi una persona solo perché lo vuole?

– Lo spero. Sai Hiro, fino a un po’ di tempo fa anche io ero così.

Forse è l’occasione giusta per dire a Hiro com’ero prima di conoscerlo. Quasi mi vergogno di me stesso.

– In che senso Kaito?

– Diciamo che sfruttavo molto il fatto che piacevo alle ragazze. Se ero interessato a qualcuna, riuscivo facilmente a mettermi con lei.

– Allora è vero che eri un rubacuori?

Ma chi glielo ha detto? Sato-san, forse?

– E tu come lo sai? Scommetto che è stato Sato-san a dirtelo.

– Beh, in effetti…

– Comunque sì, avevo parecchie ragazze che mi facevano il filo e per me era facile conquistare una ragazza che mi piaceva. Però non ho mai obbligato una ragazza già impegnata a tradire il partner per mettersi con me.

– Ma quando ci stavi insieme poi cosa facevi?

– Beh, quel lato di me non è cambiato. Ero un tipo molto romantico, quindi difficilmente mi lasciavano. Però dopo un po’ mi stufavo e quindi le lasciavo io. Esattamente come Namiya-chan.

Già, appena iniziavano a pretendere una storia un po’ più seria trovavo il modo di lasciarle. Qualunque scusa andava bene.

– E poi? Come mai hai cambiato atteggiamento?

– Mi sono innamorato. Fino a quel momento non davo molta importanza alle storie che avevo. Diciamo che era un modo per divertirmi e niente di più. Poi però è successa una cosa strana.

– In che senso scusa?

– Nel senso che ho incontrato una persona. Subito non ci ho fatto caso, ma poi ho iniziato ad esserne attratto anche se non capivo il perché. Non era un’attrazione fisica come le altre volte. Era diverso. Mi piaceva il comportamento della persona, il suo carattere. Più la conoscevo e più sentivo crescere qualcosa dentro di me e ho capito che quel qualcosa era amore. A quel punto ho capito che non è importante l’aspetto esteriore di una persona, ma quello che si prova per lei.

– Davvero? E quando è successo questo?

– Il giorno dell’inaugurazione del negozio di Sato-san. Quella persona eri tu, Hiro.

Se non fosse venuto al negozio quel giorno e non avesse continuato a venire guardandomi di nascosto forse ora sarei ancora come Namiya-chan. Anzi, probabilmente avrei anche accettato di uscire con lei qualche volta.

– Non mi stai prendendo in giro, vero?

– Ti assicuro di no. Anzi, la prima volta che ci siamo visti avevo appena mollato la ragazza di turno. Ora che ripenso a come mi comportavo allora mi viene da pensare che ho fatto un casino di sciocchezze e spezzato il cuore a diverse persone.

Arriva Shizuka-chan a interrompere la conversazione.

– Kurosawa-senpai, ora balli con me?

– Arrivo Shizuka-chan. Hiro-kun, vieni anche tu.

– Certo.

Era da un po’ che volevo raccontarglielo e finalmente ne ho trovato l’occasione. Spero che ora non mi veda in modo diverso. Hiro, grazie a te ho capito cosa è veramente importante nella vita.