Love & Comics 2

Colloquio con Sato-san – Hiroshi

Oggi ho un colloquio con Sato-san per il lavoro alla fumetteria. Dovrebbe essere solo una semplice formalità. Infatti Kaito ci ha già parlato e mi ha detto che per Sato-san non ci sono problemi. Vuole solo chiedermi un paio di cose. La cosa che mi preoccupa di più della giornata di oggi è che dopo il colloquio Kaito verrà qui a casa a conoscere la mamma. Spero che vada tutto bene.

– Mamma, io vado.

– Allora dopo viene il tuo amico? Sa dove abitiamo?

– Sì, ma comunque veniamo insieme. C’è anche lui al colloquio?

– E come mai? Cerca lavoro pure lui?

– No, semplicemente il lavoro che dovrei fare io è quello che sta facendo ora lui. Solo che Kaito-kun dal prossimo anno accademico lavorerà come assistente in università, quindi non riuscirebbe a lavorare pure in fumetteria. Quando ha sentito che cercavo un lavoro part-time mi ha chiesto se mi andava di sostituirlo.

– Ho capito. Ora è meglio che vai che viene tardi. Buona fortuna per il colloquio.

– Grazie mamma. A dopo.

Eccomi arrivato, laggiù c’è Kaito che mi aspetta.

– Kaito, eccomi. È tanto che aspetti.

– Ciao Hiro. No, sono appena arrivato. Entriamo.

È strano vedere il negozio completamente vuoto. Oggi però è chiuso per inventario, quindi ci siamo solo noi 3. Sato-san mi fa accomodare e inizia a spiegarmi in cosa consisterebbe il lavoro e la paga.

– Nel primo periodo sarai affiancato a Kaito-kun. Sarà lui a spiegarti come sistemare la merce, come funziona la cassa e come gestire i vari rapporti con i fornitori.

– D’accordo.

Quindi all’inizio lavorerò con Kaito. Spero solo di non essergli un peso.

– Da quello che mi hai detto inizierai a lavorare dopo gli esami, giusto?

– Sì, giusto. Ora come ora sono parecchio impegnato con lo studio e preferirei iniziare dopo gli esami di ammissione.

– Già, se non superi gli esami tutto questo sarebbe inutile, vero Hiro? – interviene Kaito.

Faccio un cenno con la testa a Kaito e poi continuo.

– Comunque l’esame è tra un mese, dopodiché sarò disponibile.

– D’accordo, Hiroshi-kun. Puoi compilarmi questi fogli? Mi servono per l’assunzione.

– Certo, lo faccio subito.

Mentre compilo i fogli che mi ha dato, Kaito e Sato-san fanno uno strano discorso.

– Spero di fare la cosa giusta facendovi lavorare insieme.

– Cosa intendi, Sato-san?

– Non vorrei che aveste delle distrazioni durante l’orario di lavoro.

– Sato-san, lo sai benissimo che lavoro sempre seriamente.

Ma cosa stanno dicendo? Distrazioni? Ma allora avevo ragione. Sato-san sa tutto. Consegno i fogli compilati e intervengo.

– Kaito-kun, cosa state dicendo?

Arriva Kaito vicino a me e mi stringe a lui dicendomi.

– Non serve il kun in presenza di Sato-san, sa tutto.

– Come sa tutto? Da quando? E perché non me lo hai detto?

– Veramente l’ho capito da solo. Lui non mi ha detto niente, ma era abbastanza evidente.

– Non ti preoccupare, non lo dirà a nessuno. Possiamo fidarci.

– Ok, ma potevi dirmelo che lo sapeva. Comunque prometto di non farmi distrarre durante il lavoro e se lui ci prova con me lo allontanerò.

– Ma Hiro, che dici? Sembra che sia sempre io a fare la prima mossa.

– Perché non è forse così?

Tutti e tre iniziamo a ridere. Poi ci incamminiamo verso l’uscita.

– Allora appena sei disponibile fammi sapere che inizi. Intanto avvio le pratiche per l’assunzione.

– D’accordo. Grazie di tutto Sato-san.

– Ma di cosa? A presto Hiroshi-kun. Ciao Kaito-kun.

– Ciao Sato-san, a presto.

Io e Kaito siamo rimasti soli.

– Kaito, andiamo a casa mia allora.

– Sì, d’accordo. Spero che tua madre non mi giudichi male.

– Non preoccuparti, come potrebbe? Sei fantastico.

– Speriamo.