Love & Comics 2

Cambiamenti – Hiroshi

Finalmente ho saputo i risultati degli esami. Sono andati benissimo. Sono stato ammesso alla facoltà di biologia, nella stessa università di Kaito. Inoltre ho iniziato a lavorare alla fumetteria. Però oggi è un giorno importante. Finalmente mi trasferisco da Kaito.

– Hiro-kun, possiamo andare? Hai caricato tutto?

– Sì, penso di sì. Al massimo se manca qualcosa torno a prenderlo più tardi.

Kaito è venuto a prendermi con l’automobile. Casa sua non è così distante ma portarsi tutte le valigie a piedi era troppo faticoso.

– Hiroshi, possiamo andare. Inizia a salire in macchina.

– Sì, mamma. Andiamo.

Mia mamma vuole vedere la casa. È l’ultima condizione da soddisfare e siccome non è riuscita ad andarci prima ha deciso di accompagnarmi a casa di Kaito personalmente per vedere dov’è.

Eccoci arrivati. Prima di scaricare i bagagli facciamo fare un giro della casa a mia madre. Le mostriamo le varie camere e alla fine quella che dovrebbe essere camera mia, almeno per quanto ne deve sapere lei.

– Ecco, mamma. Io dormirò qui.

– È una bella camera. Anche la casa è molto bella. Hiroshi, mi sa proprio che non riesco a farti tornare a casa con me.

– Mamma, non siamo lontani. Quando vuoi telefonami oppure vieni a trovarci. Se siamo a casa ci fa piacere la tua visita.

– D’accordo tesoro. Vale lo stesso discorso per te. Se hai bisogno passa da casa, magari tornando dall’università. Kaito-kun, prenditi cura di lui. A presto ragazzi.

La mamma esce di casa e finalmente rimaniamo soli. Kaito mi abbraccia e mi dice

– Hiro, portiamo dentro i bagagli e poi festeggiamo la convivenza. Capisci cosa intendo?

– Sì, ho capito.

A quel punto ci scambiamo un bacio e poi scarichiamo la macchina. Mi aiuta a disfare le valigie nella mia stanza e a mettere a posto tutte le mie cose.

– Che dici, proviamo il tuo letto?

– D’accordo, ma fai cominciare me.

Inizio a togliergli la camicia e a baciarlo. Prima sul collo, poi scendo sul suo petto. La mia mano inizia a scendere accarezzandolo dolcemente. All’improvviso mi blocca e inverte le posizioni.

– Continuo io – mi dice.

A quel punto mi sfila la maglietta e inizia ad accarezzarmi e a baciarmi su tutto il corpo. Sento un brivido di piacere. Mi sfila i jeans e gli slip ed inizia ad accarezzarmelo.

– Hiro, sto entrando.

Lo sento, è dentro di me. Un piacere indescrivibile. Lo sento, sto venendo. Ormai sono al limite.

– Kaito, sto venendo. Ah.

– Hiro resisti. Ecco, ora.

È stato più bello del solito. Forse aspettavamo entrambi questo momento da un po’ e volevamo celebrarlo in maniera perfetta.

– Hiro, direi che il letto funziona perfettamente. Ti amo.

– Lo penso anch’io. Anche io ti amo, Kaito.

Un bacio lungo e intenso conclude l’atto. Rimaniamo nel letto abbracciati, solo noi, senza altre preoccupazioni.

– Hiro.

– Sì Kaito, dimmi.

– Mi sa che dobbiamo andare. Oggi è l’ultimo giorno.

– Già, peccato.

– Avremo tutto il tempo che vorremo adesso. Ora andiamo. Vuoi fare la doccia con me?

– Certo. Mi mancherai a lavoro però.

Oggi è l’ultimo giorno di lavoro per Kaito in fumetteria. Da domani lavorerà in università. Però quando saremo a casa sarà tutto per me e questo mi basta.

– Allora Hiro, vieni?

– Sì, arrivo.