Love & Comics 2

Il bacio – Hiroshi

Ecco cosa significa lavorare entrambi. Oggi che Kaito ha il pomeriggio libero io devo stare in fumetteria fino a tardi. Però ci siamo visti a pranzo. Era da un po’ che non riuscivamo pranzare insieme, ma oggi abbiamo fatto di tutto per riuscirci. Ora non vedo l’ora di andare a casa.

– Hiro-kun, sembri impaziente oggi. Continui a guardare l’orologio.

– Oh, scusami Sato-san.

– Sempre che ti scusi, non hai fatto niente. Hai un appuntamento stasera?

– Non proprio, mangio a casa con Kaito. Ieri non siamo riusciti a mangiare insieme così oggi sono impaziente di andare a casa, sperando che non ci siano altri contrattempi.

Nel frattempo arriva una cliente.

– Ciao, posso disturbarti? – mi fa.

– Certo. Hai bisogno?

Che strano, non mi guarda in faccia. Sembra timidissima.

– Sto cercando l’ultimo volume di Tsubasa Reservoir Chronicle.

– Te lo prendo subito.

Consegno il manga alla ragazza. Continua a distogliere lo sguardo. Appena si accorge che la osservo guarda da un’altra parte.

– Grazie.

Dopo avermi pagato il manga mi fa una domanda strana.

– Hai impegni per sabato sera? Vorresti uscire con me?

Ma che significa? Non ci conosciamo neanche. Com’è uscita con questa domanda?

– Mi stai chiedendo un appuntamento?

– S-sì.

– Innanzitutto non so come ti chiami.

– Hai ragione scusa, mi chiamo Arina. Ora ci esci con me? Tu mi piaci tanto.

– Sono onorato che io ti piaccia così tanto ma devo declinare l’invito. Io sto già con un’altra persona.

Credo di averla distrutta, ma cosa dovevo fare? È la prima volta che una sconosciuta si dichiara davanti a me. Sono rimasto abbastanza sorpreso.

– Scusami tanto allora, sono stata troppo avventata. Ciao.

Se n’è andata dal negozio. Aveva le lacrime agli occhi. Poverina.

– Hiro-kun, chi era quella?

– Non saprei. Ha detto di chiamarsi Arina e mi ha chiesto un appuntamento per sabato.

– Ahah, sei un rubacuori Hiro-kun. Potresti fare concorrenza a Kaito-kun.

Kaito era un rubacuori? Devo ritenermi fortunato allora per essere riuscito a conquistarlo.

– Ma Sato-san, che dici?

– Sei tutto rosso, Hiro-kun. Dovresti vederti. Comunque se vuoi puoi andare a casa. Ormai mancano pochi minuti alla chiusura e posso anche fare da solo.

– Grazie Sato-san. Ti sono debitore.

Finalmente ho finito. Ora posso andare a casa da Kaito.

– Sato-san, allora a domani.

– Va bene Hiro-kun. Divertiti stasera e dì a Kaito di passare di qua qualche volta.

– D’accordo.

Eccomi a casa. Che strano, abbiamo ospiti. Chissà chi sarà.

– Kaito, sono a ca…

Ma che stanno facendo? Chi è quella ragazza? E perché sta baciando Kaito?

– Lasciami subito, chi ti ha detto di baciarmi? Hiro, non è come sembra.

Lascialo andare, Kaito è mio. Preso dal momento mi avvicino a loro, spingo via la ragazza, prendo Kaito per un braccio e lo trascino via con me urlando.

– Lascialo andare, Kaito è mio!