Love & Comics 2

Sfogarsi con qualcuno – Kaito

Quanto ci metti, Masaki? Il tempo sembra non passare mai.

Mi arriva un messaggio. È Hiro.

‹‹KAITO, MI MANCHI. GRAZIE PER IL CELLULARE.››

Chiaki-chan è riuscita a dargli il cellulare. Gli rispondo subito.

‹‹MI MANCHI ANCHE TU, HIRO. TRA POCO ARRIVA MASAKI.››

In quel momento sento arrivare una macchina. Poco dopo arriva Masaki in casa. Ha preso un taxi dalla stazione per fare più in fretta.

– Kaito, come stai?

– Masaki…

Non riesco a dire niente. L’unica cosa che riesco a fare è piangere. Lei si avvicina a me e appoggia la mia testa sulle sue spalle.

– Sfogati quanto vuoi, poi mi racconti per bene cosa è successo.

Rimaniamo in quella posizione per parecchio tempo. Poi finalmente riesco a parlare con Masaki.

– La madre di Hiro ci ha visti mentre ci baciavamo e l’ha portato via. Non ci ha lasciato neanche il tempo di spiegare.

– L’ha presa così male? Ma come ha fatto a vedervi?

– È entrata in casa con le chiavi che Hiro aveva per sbaglio dimenticato a casa sua. Noi siamo entrati e ci siamo baciati. Non pensavo potesse esserci qualcuno in casa.

– Deve essere stato uno shock per lei.

– Ha iniziato ad aggredirmi. Mi ha dato del pervertito. Ha detto che non devo più avvicinarmi a suo figlio.

– L’ha presa proprio male, ma forse è stato il momento. Prova ad immaginarti cosa può aver pensato quando ha visto che vi baciavate.

– So benissimo che è una reazione normale, ma non so come risolvere la cosa.

– Il tempo metterà a posto le cose. Nel frattempo hai sentito Hiro?

– Mi ha mandato un messaggio. Chiaki-chan è con lui. Ha detto che gli manco.

– Senti, ti vedo abbastanza sconvolto. Ora come ora non possiamo fare nulla. Sicuramente anche la madre di Hiro-kun è ancora arrabbiata. È meglio far passare qualche giorno, poi prova a parlare con lei direttamente. Sicuramente capirà che vi amate e cambierà idea.

– Spero che tu abbia ragione. Masaki, quanto puoi fermarti? Non lasciarmi solo.

– Rimarrò qua finché le cose non si saranno sistemate. Anche se salto qualche lezione non importa. È più importante la tua felicità. Ora preparo qualcosa da mangiare e poi ci facciamo una bella dormita. Vedrai che domani andrà meglio.

– Ci dovrebbe essere già qualcosa che ha preparato Hiro stamattina. Però non ho molta fame.

– Devi mangiare qualcosa però. Fai uno sforzo.

Mi sforzo di mangiare un po’ di riso. Poi vado a letto.

– Kaito, vuoi che dorma con te? Lo facevamo sempre da piccoli quando avevamo dei problemi.

– Grazie sorellina, sei un tesoro.

Ci corichiamo sul mio letto. Le lacrime scorrono sulle mie guance mentre mi addormento fra le sue braccia.