Love & Comics 2

Rientro a casa – Kaito

– Kaito, ora è meglio che torni a casa.

– Aspetta Hiro, ti accompagno. Voglio vedere dove abiti.

– Ma non ce n’è bisogno.

– Non accetto un rifiuto. Finisco di prepararmi e usciamo.

Il tempo ieri è volato. Peccato che non può rimanere ancora qui un altro po’. Spero che riesca a convincere sua madre e che venga ad abitare con me.

Ok, sono a posto. Posso uscire.

– Eccomi, Hiro. Possiamo andare. Di chi era il messaggio?

Non so perché gliel’ho chiesto. Non sono mica fatti miei.

– Eh? Ah, sì. Di Chiaki-chan. Voleva sapere com’è andata la giornata di ieri.

– Vi raccontate proprio tutto voi due. Devo preoccuparmi?

Chiaki-chan è fortunata. Sa tutto di Hiro. Voglio assolutamente rimediare ed arrivare al punto di sapere più io di lei. Spero che questo non sia un desiderio troppo egoistico.

– Kaito, cosa dici. Lo sai che Chiaki-chan è come una sorella per me.

– Ahah, sisì lo so. Stavo scherzando. Non ti arrabbiare così.

Non pensavo che prendesse le mie parole seriamente. Sta uscendo, devo fermarlo. Prima di uscire devo assolutamente fare una cosa.

– Aspetta, prima di aprire la porta.

Lo prendo per un braccio, lo giro verso di me e lo bacio.

– Una volta fuori poi non potremo più farlo.

È difficile una relazione del genere. Se qualcuno che conosciamo ci scoprisse chissà che scandalo ne uscirebbe. Per ora è meglio non rischiare.

È particolarmente silenzioso, che stia ancora pensando alla mia proposta?

– Hiro, come mai sei così silenzioso?

– Scusami, ero assorto nei miei pensieri.

– Stai pensando a come convincere tua madre, vero?

– Già. Ecco, siamo arrivati. Io abito nella prossima via, quella che costeggia il parco.

Non ci posso credere, passo di qui ogni mattina. Quel parco mi piace tantissimo e mi rilassa.

– Davvero abiti qui? Ci passo tutte le mattine da questo parco per andare all’università.

– Lo so.

Lo sa? Quindi ogni mattina mi vedeva passare di qua?

– E così mi osservavi?

– Già. Praticamente sapevo a memoria tutti i tuoi orari. Ogni giorno all’ora giusta mi mettevo a guardare fuori dalla finestra sperando di vederti.

Averlo saputo avrei fatto questa strada più volte sperando di incontrarlo.

– Sono contento che mi guardavi. Se avessi saputo qualche volta avrei alzato lo sguardo.

Già, se lo avessi saputo. D’ora in avanti lo farò.

– Io sono arrivato. Grazie per la splendida giornata. Ci sentiamo.

– Certo. Fammi sapere per quella cosa.

– Sì, d’accordo.

È entrato in casa e già mi manca. Ora posso solo sperare di sentire la risposta che voglio alla mia richiesta.