Love & Comics 2

Giocare d’anticipo – Kaito

Chi sarà a quest’ora? Ieri siamo rientrati tardi e dato che sapevamo che non dovevamo alzarci presto oggi ne abbiamo approfittato. Invece abbiamo un brusco risveglio per il campanello.

– Kaito, chi sarà a quest’ora?

– Non lo so Hiro. Ora mi alzo e vado a vedere.

Scendo e apro la porta un po’ assonnato. È Chiaki-chan.

– Ciao Kaito-kun. Non dirmi che ti ho svegliato. Scusami tanto.

– Non preoccuparti, siamo noi che ieri sera siamo andati a dormire tardi. Diciamo che ci siamo addormentati che era quasi l’alba.

– Se sapevo venivo più tardi. Hiro-kun è ancora a dormire?

– Sì, ma era sveglio. Ora te lo chiamo. Ah, a proposito. Ieri Hiro mi ha detto della vostra storia.

– Cosa ti ha detto? Che siamo stati insieme? E poi cos’altro?

Sembra agitata. Forse non voleva si sapesse.

– Mi ha detto che siete stati insieme tre anni ma che poi avete capito che il vostro era un amore fraterno.

– E ti ha anche raccontato come? Dimmi di no, ti prego.

– E invece sì. Te ne vergogni così tanto?

– Hiro-kun me la paga. Secondo te come mi dovrei sentire sapendo che ha detto che la nostra prima e unica volta è stato un fallimento perché sembrava di farlo con un fratello? Non sai che fatica spiegarlo quando gli amici ci hanno chiesto com’era andata. Se ci ripenso…

Non credo che sia stata una bella situazione in effetti. Hiro non mi aveva detto questo particolare.

– Non ripensare al passato. Ti chiamo Hiro, che è meglio.

– Forse hai ragione. Grazie Kaito-kun.

– Hiro, è Chiaki-chan. Scendi?

– Sì, arrivo.

– Ciao Hiro-kun. Non pensavo che foste ancora a dormire. Scusate se vi ho svegliato.

– Non preoccuparti Chiaki-chan. È che ieri sera abbiamo fatto tardi.

– Proprio di ieri sera volevo parlarti. Mi spiegate chi erano quelle due? Hiro-kun, mi nascondete qualcosa?

Ora capisco perché è venuta. In effetti l’abbiamo tenuta all’oscuro di tutto per non rovinare la sua di serata. Non pensavamo di incontrarla proprio in quel ristorante. Se Matsuo-kun mi avesse detto che la portava lì avrei scelto un altro posto.

– Ora ti racconto tutto, Chiaki-chan. Ho aspettato a dirtelo per non rovinarti la serata ieri. A proposito, tutto bene?

Alla quella domanda Chiaki-chan è diventata completamente rossa. A quanto pare la serata è andata bene.

– Come posso dire… Io e Misaki-kun ci siamo messi insieme.

– Sono contento per voi.

– Grazie, ma ora torniamo a ieri sera.

– La serata di ieri deriva da un casino che è successo per colpa mia.

– Kaito, non è solo colpa tua. Se io non avessi reagito in quel modo vedendovi non avrebbe capito.

È inutile che Hiro mi dica che non è colpa mia. Se non l’avessi fatta entrare quella sera non sarebbe successo niente.

– Fermi! Non ci sto capendo niente! Raccontatemi tutto dall’inizio.

Meglio che racconti io a Chiaki-chan come sono andate le cose. Meglio partire dall’inizio.

– Hiro, lascia raccontare a me. Allora. Innanzitutto la ragazza più grande è una studentessa del corso in cui faccio l’assistente. L’altra sera ha voluto a tutti i costi che le dessi ripetizioni, ma il suo fine era un altro.

– Non dirmi che ci ha provato.

– Purtroppo sì. Io ho capito le sue intenzioni e le ho detto che ero impegnato e che se voleva continuare a provarci invece di studiare me ne sarei andato. Sembrava avesse capito. Finiti gli esercizi che doveva fare però ci ha ritentato. Io l’ho nuovamente allontanata e sono tornato a casa. Era molto tardi e Hiro dormiva già. Per colpa di quella ragazza avevo dovuto rinunciare a una serata con Hiro. Però i guai non erano finiti.

– Non ha rinunciato a te, scommetto. Cosa ha fatto?

– Si è presentata qua mentre io non c’ero.

– Il giorno dopo al pomeriggio ero libero, mentre Hiro lavorava. Perciò sono rientrato a casa per sbrigare qualche faccenda. Verso sera ho sentito suonare il campanello. Ora, non so come facesse a sapere dove abitassi ma si è presentata qui dicendomi che aveva un problema. Io come uno sciocco l’ho fatta entrare.

In effetti, come faceva a sapere dove abitassimo? Che mi abbia seguito?

– Kaito-kun, non sei uno sciocco. Sei solo una persona gentile che fa di tutto per aiutare le persone che hanno dei problemi. Questo ti fa onore.

Ha detto le stesse cose che mi ha detto Hiro, ma comunque non cambia il fatto che mi senta in colpa.

– Sì, ma io potevo immaginare a cosa puntava. Però ho voluto fidarmi di lei, sperando che avesse capito quello che le avevo detto il giorno prima.

– E invece? Che ha combinato? Non era vero che aveva un problema?

– Lei ha detto che il problema era che si era innamorata di me e che voleva convincermi a stare con lei. Io le ho rispiegato che non avrei mai tradito la persona che amavo e allora lei mi ha preso alla sprovvista e mi ha baciato.

– E in quel momento sono arrivato a casa io. Quando ho visto quella scena senza pensarci mi sono avvicinato a lei e l’ho separata da Kaito. Poi ho urlato una frase che non mettevano dubbi sul nostro rapporto.

– “Kaito è mio”, così ha detto. Quando l’ho sentito sono rimasto sorpreso anch’io.

Quella frase. Era la prima volta che sentivo Hiro dire una cosa del genere.

– Credo di aver capito la situazione. Scommetto che ora vi ricatta minacciando di raccontarlo a tutti e per questo siete dovuti uscire con lei ieri sera. Ma l’altra ragazza chi è?

– È sua sorella. L’ho conosciuta al negozio l’altro giorno. È completamente diversa da lei, ma aveva preso il coraggio a due mani ed è venuta a dichiararsi. Però quando le ho detto che ero impegnato se n’è andata senza problemi.

– Incredibile. Chi l’avrebbe mai pensato. Hiro-kun rubacuori.

– Non prendermi in giro. Comunque è rimasta coinvolta suo malgrado nelle faccende della sorella. Per mantenere il segreto ha voluto a tutti i costi un doppio appuntamento con cena e discoteca.

– E per tutta la sera ha continuato a provarci con me. Io le ho parlato ieri sera. Le ho detto che il suo comportamento non andava bene. Sembrava avesse capito e invece…

– Vi ha chiesto qualcos’altro.

Chiaki-chan è molto sveglia. Ha capito perfettamente la situazione solo dal mio racconto.

– Esattamente. Mi ha detto che per far sì che mantenga il segreto devo fingere di stare con lei. Non so che fare per risolvere la situazione.

– Perché non giocate d’anticipo?

Cosa intende? Cosa dovremmo fare?

– Cosa intendi Chiaki-chan? Credo di non aver capito.

– Secondo me non dovete aspettare che lei racconti tutto, perché prima o poi lo farà. Anticipatela. Rendete pubblica la vostra relazione. Non potrete nasconderla per sempre, no?

In effetti potrebbe essere una soluzione, anche se molto rischiosa.

– Hiro, forse Chiaki-chan ha ragione. Non siamo più al liceo, quindi non dovremmo avere troppi problemi. Forse è meglio che lo diciamo noi prima che si venga a sapere con delle voci.

– In questo modo puoi averla vinta su di lei. Sai che figura farà con le sue amiche se racconterà di stare con te dopo che hai dichiarato di stare con Hiro?

– Forse hai ragione. Hiro, che ne pensi? Per farlo dobbiamo essere convinti entrambi. Te la senti?

È una scelta difficile. Se non ne siamo completamente convinti rischiamo solo di avere problemi in futuro e questo non voglio che accada.

– Ci sto. Non voglio nascondermi per sempre.

– Allora domani parlo con il professore del corso e gli chiedo se posso parlare di questo alla classe. Ovviamente prima dell’arrivo di Namiya-chan. Hiro, voglio che tu sia presente. Direi alle 13:30 nell’aula dove ho lezione.

– D’accordo Kaito. Ci sarò.

Domani sveleremo tutto. In questo modo Namiya-chan ci lascerà in pace finalmente. Spero che vada tutto bene.