Love & Comics 2

Appuntamento a quattro – Hiroshi

Credo di non essere portato per vestirmi elegante. Spero che queste cose vadano bene. Accidenti quanto sta diventando complicata sta cosa. Hanno voluto a tutti i costi che prenotassimo in un ristorante elegante.

– Kaito, forse ci sono.

– Hai trovato qualcosa da metterti alla fine?

– Sì, è la roba più elegante che ho. Non la metto quasi mai. Tu invece? Sei pronto?

– Sì, Hiro. Secondo te come sto?

Mi giro verso di lui. Ho la stessa sensazione di quando l’ho visto la prima volta. Credo di essermi innamorato di lui un’altra volta.

– Caspita…

– Che ti prende? Ho qualcosa che non va?

– N-nono, al contrario. Sei stupendo.

– Mi stai guardando come se non mi avessi mai visto. Sei sicuro di stare bene?

Meglio che mi riprenda dallo shock. Credo di sapere perché Sato-san lo ha definito rubacuori.

– Sì, sto benissimo. Però sono quasi geloso. Ti sei vestito così bene per una ragazza. Mi sa che ti sarà difficile tenerla lontana.

– Non pensarla così. Pensa che quando verremo a casa sarò vestito così per te.

– D’accordo, allora va bene così. Ora è meglio andare che facciamo tardi.

– Sì, ma prima di uscire ancora una cosa.

Mi bacia. Un bacio intenso, come per sostituire tutti i baci che non ci daremo durante la serata.

– Ora possiamo andare.

Abbiamo appuntamento a casa loro alle 19:30. Vogliono che le passiamo a prendere in macchina e che ci presentiamo ai genitori. Neanche fosse un fidanzamento. Eccoci arrivati.

– Sono un po’ agitato Kaito. Inizio a credere di aver fatto male ad accettare.

– Non preoccuparti. Andrà tutto bene. Poi saremo insieme comunque.

Scendiamo dalla macchina e suoniamo al campanello. Ci apre la madre e ci fa entrare in casa.

– Entrate ragazzi. Shizuka ed Arina sono quasi pronte. Potete aspettarle qua.

– Grazie signora.

Kaito sembra tranquillo. Probabilmente non è la prima volta che ha un appuntamento del genere. Per me invece è una novità assoluta. Ero già uscito con delle ragazze in passato ma sempre al pomeriggio per un gelato.

– Eccomi Kurogawa-senpai, sono qui.

È arrivata Shizuka-chan. È splendida. Sono sempre più agitato.

– Ciao Namiya-chan. Sei stupenda stasera. Tua sorella?

– Arina, coraggio. Scendi. E chiamami Shizuka stasera, altrimenti andiamo in confusione.

Ecco Arina. Sembra imbarazzatissima, un po’ come quel giorno. Ancora non ci credo che sono sorelle.

– Ciao Hanamori-kun.

– Ciao Arina-chan. Sai che sei molto carina stasera?

– Grazie.

Non mi guarda neanche in faccia. Mi spiace solo che così si illuda. Non so cosa le ha detto sua sorella riguardo a stasera. Devo riuscire a mettere le cose in chiaro senza ferirla troppo. Ma non ora, altrimenti rischio che Shizuka-chan spifferi tutto.

– Mamma, noi andiamo.

– D’accordo Shizuka, ma non fare troppo tardi.

– Sì sì, d’accordo mamma. Allora a dopo.

Usciamo e saliamo in macchina. Poi ci dirigiamo verso il ristorante. Ora non possiamo più tirarci indietro. Chissà cosa ci riserverà la serata.