Cap 1

Cap 31

Faceva abbastanza fresco quella mattina anche se il sole era già bello alto. Ormai l’inverno stava per arrivare. Naruto da più di una settimana stava allenando il compagno per aiutarlo a sfruttare il potere del demone dentro il suo corpo. Il biondino continuava ad osservare Sasuke mentre si concentrava e veniva circondato da un alone rosso molto simile al suo anche se la forma era diversa. Dopo un po’ però vedendolo piuttosto stanco lo fermò, in fondo una pausa non gli avrebbe fatto male. A quelle parole l’Uchiha smise di fare qualsiasi cosa mettendosi seduto per terra ansimando notevolmente, gli allenamenti a cui era sottoposto anche se seguiti da Naruto erano estenuanti e ancora non riusciva a controllare il chakra del suo cercoterio che sembrava sempre troppo potente per il suo giovane corpo, ogni volta ne usciva sfinito “Non riesco a richiamarlo a dovere… O non appare proprio o ne appare troppo… Non immaginavo fosse così difficile controllarlo…” Adesso capiva come Naruto si sentisse ogni volta che risvegliava Kyuubi.

Naruto si accucciò sul terriccio umido a sua volta e gli si avvicinò gattonando rimanendo per un po’ di fronte guardandolo “Non preoccuparti…Prima o poi ci riuscirai ne sono sicuro… Io continuerò ad allenarti senza problemi” Però non aspettò la sua risposta che gli saltò addosso atterrandolo, facendo un piccolo ghignetto e dato che non c’era nessuno da quelle parti si avventò contro le sue labbra baciandolo con passione.

Sasuke rimase spiazzato per un attimo a quel bacio che di certo non si aspettava, ma ricambiò ugualmente per qualche secondo. Poco dopo però si staccò da lui e lo fissò negli occhi dicendo “Non ci riesco a farlo all’aperto ho paura che qualcuno ci veda…” Si sentiva sempre agitato quando si trovavano all’esterno e capì soprattutto che il compagno aveva voglia di fare l’amore dati i suoi gesti. Naruto mugolò contrariato e cercò di convincerlo provocandolo un po’ strofinandosi sul suo corpo “Mhh… Ma come… Tempo fa non ti dispiaceva farlo ovunque capitasse…Se non sbaglio…” Gli diede poi un morsetto sull’incavo tra la spalla e il collo mordicchiandolo un po’ portando successivamente le mani sotto alla sua maglietta. Il ragazzo gemette e rabbrividì sentendo quei suoi lievi tocchi, sapeva anche quanto le parole del partner fossero vere così disse “Lo so però… E’ lo stesso molto rischioso…”. Per dispetto Naruto gli lasciò vari segnetti rossi sul collo fino a risalire sulle sue labbra baciandolo ancora “Eddai ti prego… Ci nascondiamo nel boschetto… Basta fare attenzione… E… voglio che mi prendi tu… Attivando il tuo sharingan… Mi piacciono i tuoi occhi rossi…” Premette poi il bacino con più energia contro di lui facendogli percepire la sua eccitazione.

Sasuke spalancò del tutto gli occhi stupito all’assurda richiesta di Naruto e ribatté “Dovrei attivare lo sharingan per fare l’amore con te?! Ma è assurdo…” Restò a fissarlo sempre con stupore per qualche istante finché proseguì “Capisco nasconderci nel boschetto… Ma Lo sharingan no…” Secondo lui era una fantasia un po’ strana ma del resto anche le sue lo erano, tipo quando chiedeva esplicitamente a Naruto di possederlo sotto l’influsso del demone. A quella negazione però Naruto non fu molto contento e così mise il broncio per cercare di convincerlo “Ti prego… Fallo per me… Mi piace quel tuo sguardo sensuale mentre lo facciamo… Io ti ho sempre accontentato se non sbaglio quando mi volevi sotto forma di Kyuubi… Perchè ora non fai lo stesso tu e accontenti me?…” Gli sollevò poi appena la maglietta e gli baciò il petto per più volte leccandogli un capezzolo fino a mordicchiarlo con i dentini. L’Uchiha gemette abbastanza forte per tutti i suoi gesti pensando che in fondo lui l’aveva sempre accontentato e quindi adesso era suo dovere farlo, così tra i mugolii d’eccitazione gli disse “Va bene… Attiverò lo sharingan apposta per te… Ma prima appartiamoci come si deve… Qui mi sento un po’ a disagio…” Gli sorrise, voleva entrare il più possibile nel boschetto per evitare brutte sorprese.

Uzumaki lo fece rialzare assieme a lui e lo trascinò letteralmente dentro al bosco. Dopo una piccola ricerca adocchiò un buon nascondiglio tra dei cespugli abbastanza alti e folti. Lo tirò a forza verso quel posto ma prima che potesse fare qualsiasi cosa sbatté letteralmente Sasuke contro un albero baciandolo con intensa passione sulle labbra staccandosi dopo un po’ ansimando e senza mollarlo sussurrò sensualmente “Fammi vedere i tuoi occhi… Avanti…” Non aspettava altro che quello. Il moro era rimasto senza fiato sia per il contraccolpo sul tronco che gli aveva fatto un po’ male sia per il bacio. Sorrise furbamente a Naruto e per esaudire il suo desiderio chiuse gli occhi attivando poco dopo quella sua abilità innata, o così credeva. Riaprì gli occhi ritrovandosi a fissarlo direttamente in quelle sue iridi azzurre come il cielo ma di certo immaginava che ora avesse uno sharingan diverso rispetto a quello che possedeva. Naruto non appena fu colpito da quello sguardo rosso come il sangue si sentì letteralmente pietrificare. Riconobbe appena in tempo quegli occhi simili a quelli che aveva incrociato tempo addietro con il fratello. Sentì le gambe tremare e non reggere più il suo peso finché poco dopo volò letteralmente a terra svenuto.

Sasuke vedendo il compagno privo di sensi non capì proprio che stesse succedendo, si allarmò e si chinò vicino a lui scrollandolo disperatamente chiamando il suo nome. Non si era ancora reso conto che aveva appreso grazie al suo cercoterio il micidiale Mangekyou Sharingan. Si sentiva profondamente agitato e non sapeva che fare. Vedendo che Naruto non reagiva, a fatica se lo portò in braccio fino ad un fiumiciattolo che scorreva nelle vicinanze e tenendolo tra le braccia per non lasciarlo a terra, si chinò sull’acqua con l’intenzione di dargliene un po’ da bere e bagnargli il viso ma fu lì che vide chiaramente in quel riflesso cristallino che i suoi occhi erano molto strani. Spalancò le labbra terrorizzato capendo così tutto al volo. Non ci credeva e disse fra se e se “Il Mangekyou Sharingan!!!” Comprese che Naruto nel momento stesso che l’aveva fissato negli occhi era finito sotto l’effetto micidiale della tecnica. Velocemente lo disattivò anche se a fatica per poi immettere parte del suo chakra nel corpo di Naruto nel tentativo di risvegliarlo. Però il biondino rimase semi-incosciente per un bel po’ di tempo finché riaprì gli occhi mugolando il suo nome cercando di allungare una mano verso di lui, ma era ancora tremolante.

Sasuke in tutto quel tempo l’aveva tenuto tra le braccia come a volerlo proteggere e aveva versato anche parecchie lacrime sapendo di avergli fatto male. Appena vide quel piccolo movimento da parte sua, gli afferrò prontamente la mano tremante. Sapeva quanto il Mangekyou Sharingan fosse letale e se non avesse conosciuto il modo per risvegliarlo a quell’ora Naruto avrebbe vagato sino alla sua morte nella dimensione oscura affrontando i suoi peggiori incubi. Scoppiò a piangere e tirò il compagno verso di sé abbracciandolo forte “Mi dispiace! Io non sapevo di aver appreso il Mangekyou Sharingan…. Scusami Naruto non avrei mai voluto farti del male! PERDONAMI!”. Uzumaki sentendosi quasi stritolare da lui tentò di allontanarsi spingendolo per il petto ma era debole e non vi riuscì a dovere così disse “Sasuke.. Mi stai facendo male… sto bene stai tranquillo… Lo so che non è colpa tua…” Rimase tra le sue braccia cercando di sollevarsi un po’ e leccargli via le lacrime dal viso.

A quelle parole l’Uchiha allentò la presa su di lui mentre lo lasciava fare per un po’ anche se quelle piccole gocce salate non accennavano a fermarsi. Era preoccupato, ora non sapeva come attivare lo sharingan dato che quando pensava di attivare quello normale appariva il Mangekyou, era un bel problema per lui così disse “Non so come fare Naruto… Il Mangekyou Sharingan è difficile da gestire… E solo un’altra persona attualmente oltre a me ce l’ha e potrebbe spiegarmi come controllarlo… Peccato che questa persona sia mio fratello Itachi…” S’intristì ancora di più ripensando a quest’ultimo.

“Sicuramente ce la farai da solo… Non hai bisogno di lui! Tu sei forte… Forse devi solo concentrarti un po’ di più…” Naruto aveva quasi gridato quella frase, a lui non piaceva vederlo così depresso a causa di quella persona. Tentò poi di sollevarsi e mettersi seduto ma si sentiva ancora debole ed il suo corpo era scosso da tremiti costanti, proseguì poi “E soprattutto ricordami di non chiederti più una cosa simile finche non hai imparato a gestirlo…” Gli fece la linguaccia, tirò un lungo sospiro e quindi si buttò a terra nuovamente chiudendo gli occhi… Si sentiva esausto.

Il moro tentò di darsi una calmata, ma adesso mille pensieri affollavano la sua mente. Restando seduto di fianco a Naruto si abbracciò le gambe e preoccupato disse “Adesso lui mi verrà a cercare ancora… Aveva detto… Che voleva ottenessi il Mangekyou Sharingan a tutti i costi… Mi vuole vedere con i suoi stessi occhi… Ma io… Io non lo voglio rivedere…” Poggiò la testa sulle ginocchia per soffocare le lacrime, adesso più che mai era certo che suo fratello sarebbe andato a prenderlo e forse quella volta per sempre. Naruto sentendo quelle parole un po’ spezzate si voltò verso di lui e lo guardò. Vedendolo tutto raggomitolato su se stesso s’intristì notevolmente, si tirò su a sedere a fatica e si abbracciò a lui stringendolo forte “Non fare così… Non si è più fatto vivo per anni interi… Vedrai che non tornerà…” Sperava che fosse veramente così, anche perché non aveva molta voglia di rivedere quella persona dopo l’ultima volta che si era scontrato con lui. Sasuke confortato dal partner si calmò un pochino e si asciugò gli occhi, tuttavia aveva di nuovo quella brutta sensazione. Talvolta avrebbe voluto lasciare Konoha per stare al sicuro ma sapeva che se Itachi lo voleva l’avrebbe trovato anche in capo al mondo… Tentò di sorridere al compagno anche se debolmente e quindi rispose “Lo spero… Itachi è il mio incubo…”. Naruto gli diede piccoli bacini sul viso e poi disse carezzandogli lentamente la schiena “Non ci pensare dai e poi ora tu sarai sicuramente più forte di lui con il demone che c’è dentro di te! Ora… Vuoi tornare a casa o continuare ad allenarti ancora un po’?” Gattonò infine dietro di lui e lo abbracciò forte per la schiena posando la testa sulla sua spalla sospirando. Sasuke mugolò appena a quella richiesta, tra l’allenamento e la scoperta di avere il nuovo sharingan si sentiva piuttosto stanco così decise che fosse meglio tornare. Entrambi si alzarono da terra e lentamente uscirono dal boschetto in direzione del villaggio. Il moro siccome non c’era nessuno per le vie, allungò una mano ed afferrò quella del compagno che si voltò di scatto sorpreso da quel suo piccolo ma dolce gesto, sorrise ed intrecciò le dita con le sue stringendole forte forte mentre percorrevano tutta la stradina fino a casa loro. Entrarono poi e senza lasciare l’uno la mano dell’altro andarono fino in salotto dove Naruto trascinò letteralmente l’Uchiha sul divano facendolo stendere sopra di sé rimanendo poi al calduccio tutto accoccolato sotto di lui usandolo come una coperta. Quest’ultimo mugolò contrariato nel sentirsi strattonato a quel modo, ma tutto ciò incrementava solo la sua voglia e se prima erano stati bloccati, adesso non voleva rinunciare a lui. Così si sporse verso le sue labbra baciandogliele per poi dire “Ti va se continuiamo quello che abbiamo interrotto prima? Però non potrò attivare lo sharingan anche se posso sempre provarci evitando di guardarti…”.

Uzumaki biascicò qualcosa alle sue parole e gli posò le mani sul viso allontanandolo da sé “Mhh… No… Me l’hai fatta passare prima la voglia! E finché non avrai imparato a gestire quello sharingan non provarci nemmeno a riattivarlo eh!” Non voleva certo ripetere per la terza volta quell’esperienza e ora aveva quasi paura a guardarlo semplicemente negli occhi temendo che gli si attivasse anche da solo da un momento all’altro visto che non sapeva controllarlo. Sasuke lo guardò intensamente e notando che tentava di evitarlo si sentì dispiaciuto “Il Mangekyou Sharingan non si può attivare da solo… Quindi non vedo perchè tu non debba più guardarmi negli occhi… Non ce n’è motivo…” Si sentiva già abbastanza in colpa e Naruto lo stava facendo intristire ancora di più nel respingerlo a quel modo. Naruto però continuava a non guardarlo e disse “Si lo so… Però sei ancora inesperto… E con il cercoterio dentro di te di cui non hai pienamente il controllo chi te lo dice che non lo attivi lui da solo?? Potrebbe sfuggirti…” Si voltò poi sotto di lui ed affondò il viso nel cuscino come a volersi nascondere, al che l’Uchiha mentre continuò a fissarlo, le sue parole lo ferivano e Naruto non se ne rendeva neppure conto. Si alzò di scatto dal divano dato che l’altro sembrava non volergli stare neppure vicino e con una freddezza di cui lui non sarebbe mai stato capace, almeno non con lui disse “Se ho ottenuto il Mangekyou Sharingan è stata solo colpa tua! Perchè tu mi hai reso quello che sono ora….. Io non avrei mai voluto questo potere maledetto del mio clan! Se l’avessi voluto ti avrei ucciso come mi aveva ordinato mio fratello tre anni fa dato che era l’unico modo per possederlo… E per questo… Adesso… tu mi stai respingendo? Sebbene io non ne abbia colpa?!” Si voltò di spalle con gli occhi che gli bruciavano per le lacrime e disse ancora più arrabbiato “Non ti ho chiesto io di rendermi come te!” Questa volta era stato veramente cattivo con il partner ma l’aveva reso furioso.

A quel suo discorso il biondo si sollevò dal divano guardando tristemente la sua schiena per poi abbassare la testa e fissare il pavimento “Non è colpa mia se ti ho reso così… Non l’ho fatto volutamente… Perché mi dici queste cose adesso…” Stava per mettersi a piangere per quelle parole così dure che stava usando con lui ma cercò di resistere tirando un sospirone e ricacciando indietro le lacrime. Sasuke avvertì da quel tono che il compagno era veramente triste ma non si girò neppure. Non sapendo che altro dire e non avendo neppure intenzione di commuoversi tanto facilmente anche se stava soffrendo disse “Vado a farmi una doccia” lasciò la sala e si chiuse nel bagno. Naruto vedendolo andarsene rimase lì immobile a fissare quella porta per un po’ finché si raggomitolò sul divano abbracciandosi al cuscino dove vi nascose il viso sfogando le sue lacrime in un pianto silenzioso. Si sentiva già in colpa di suo per aver fatto star male Sasuke per ben un mese e di certo non era veramente sua intenzione fare nulla di simile. Quindi rimase lì senza fare niente… Specie perché nemmeno lui sapeva cosa dirgli.

Intanto il moro si trovava sotto l’acqua calda della doccia a piangere. Odiava litigare con Naruto e si sentiva colpevole per avergli detto quelle frasi gelide come il ghiaccio, neppure lui sapeva con che coraggio l’avrebbe ancora guardato in faccia dopo quel loro litigio che l’aveva spiazzato. Dopo un bel po’ di tempo terminò di lavarsi, uscì asciugandosi tutto tranne i capelli che lasciò un po’ umidi e poi si rivestì per bene. Rimase stupito del fatto che il compagno non fosse andato da lui, ma pensò che era comprensibile dopo ciò che gli aveva detto. Una volta sistemato tutto riaprì la porta e vide il partner sdraiato sul divano, palesemente addormentato. Gli si avvicinò e notando che aveva le guance umide capì tutto. La sua espressione in viso si fece veramente triste e con una mano gli asciugò quelle lacrime ormai fredde restando ad osservarlo per un pochino. Sentendo il caldo passaggio delle dita dell’amato, Naruto istintivamente lasciò la presa sul cuscino e si avvinghiò attorno al suo braccio continuando però a dormire con il musetto tutto triste. Sasuke rimase intenerito da quel suo gesto e gli scappò un sorriso malinconico. Lentamente, lo sollevò per prenderlo in braccio facendo non poca fatica, per portarlo a letto. Non gli sembrava il caso di lasciarlo sul divano al freddo. Lo portò così su per le scale fino a raggiungere la camera, lo svestì piano, lo adagiò sul morbido materasso e poi lo coprì sospirando. Gli restò accanto a fissarlo mentre gli accarezzava i morbidi capelli biondi e alla fine posò un bacio sulle sue calde labbra. Quando si staccò da lui decise di andare a fare una passeggiata, voleva tornare sul molo in riva al lago dove spesso stava da piccolo, voleva restare un po’ solo. Così si allontanò da lui e lasciò casa Uchiha diretto verso la sua meta. Era notte fonda ormai, le giornate si erano accorciate parecchio e nel cielo non c’era neppure uno spicchio di luna, ma lui non aveva paura di tutto quel buio.

Nel frattempo, una persona molto familiare al ragazzo, se ne stava seduta su di un albero vicino casa sua attendendo il momento giusto per entrare. Voleva che tutte le luci si spegnessero prima di agire ma con sua sorpresa vide qualcuno uscire dalla porta e riconoscendo Sasuke fece un piccolo ghigno soddisfatto, gli aveva risparmiato una fatica. Iniziò così a seguirlo silenziosamente saltando di albero in albero senza mai perderlo di vista o farsi notare. Infatti il moro non si accorse di nulla dato che era completamente perso nei suoi pensieri ed entro breve arrivò al molo. Si soffermò ad osservare le acque calme sospirando intensamente, tutto ciò lo rilassava parecchio e sperò di riprendersi un po’ prima di tornare a casa, ignaro che quella figura nera stava osservando tutti i suoi movimenti. Quest’ultima dopo un po’ decise di scendere dal suo nascondiglio e con movenze feline saltò praticamente dietro di lui. Visto che il ragazzo stava in piedi lo afferrò per le spalle facendolo voltare di scatto e senza dargli il tempo di dire o fare qualcosa lo strinse parecchio forte a sé con un braccio cingendolo per la vita per poi baciarlo sulle labbra…