Cap 1

Cap 15

Sasuke il mattino seguente si risvegliò stropicciandosi gli occhi con le mani. Spostò successivamente lo sguardo su Naruto completamente addormentato e nascosto sotto le coperte accanto a sé. Ripensò a quello che era successo il giorno prima e decise che sarebbe andato a fare una bella ramanzina al ragazzo misterioso del villaggio della sabbia. Per quel bacio lui lo vedeva come un rivale in amore che voleva portargli via il partner e non poteva accettarlo, così lentamente, senza avvisare Naruto si alzò dal letto deciso a mettere in atto quello che si era messo in testa di fare.

Andò in bagno, si diede una lavata e si vestì lasciando rapidamente casa Uchiha. Non aveva la minima idea di dove trovarlo, non lo conosceva neppure di nome, ma sapeva che si trovava lì a Konoha e a costo di girarsi tutto il villaggio lo avrebbe scovato sicuramente.

Cercò dapprima nel villaggio completamente deserto per via che era mattina presto, ma non trovò nessuno che somigliasse al ragazzo che cercava. Infine si ritrovò a bazzicare nei pressi di un boschetto, ormai era alba inoltrata e una leggera nebbiolina avvolgeva tutto quanto. Passeggiò in silenzio, quasi rassegnato ormai a trovarlo fino a che non scorse da lontano qualcuno appollaiato su un albero e per vedere meglio tra la nebbia e la vegetazione da dove si trovava, attivò lo sharingan e comprese che si trattava di colui che stava cercando da ore. Sorrise appena con fare beffardo, ora gliene avrebbe dette quattro, non gli importava quanto fosse forte, ma doveva capire che Naruto era di sua proprietà e lui non doveva nemmeno provarci a toccarlo. Così sparì tra la vegetazione agile come un felino, fino a che non si ritrovò ai piedi dell’albero, guardò verso l’alto con le braccia incrociate al petto e lo sharingan ancora attivato. Però quel ragazzino, anche se se ne accorse chiaramente della sua presenza, non fece una piega e continuò a rimanere sopra al ramo d’albero con la schiena appoggiata sul tronco.

Sasuke però sentendosi ignorato da lui si alterò ancora di più e con tono accusatore disse “Stavo cercando giusto te. Devo farti un discorsetto riguardo ad una certa persona” E rimase a fissarlo con fare minaccioso, l’altro però non sembrava scomporsi minimamente, era più gelido del ghiaccio e questo fatto lo stava irritando sempre di più, detestava chi teneva un atteggiamento di superiorità.

Gaara si voltò guardando verso il basso. Vide così un ragazzo dai capelli corvini fissarlo quasi con odio. Sbuffò seccato e distolse nuovamente lo sguardo “Che cosa vuoi? Non ho tempo da perdere con te…”

Alle sue parole iniziò a non sopportarlo davvero più soprattutto per quel comportamento che stava tenendo con lui. Afferrò uno shuriken e glielo tirò facendolo impiantare proprio accanto al suo viso nel tronco d’albero e con fare minaccioso disse “Devi stare alla larga da Naruto, lui è solo mio… Hai capito?!” E non smise di fissarlo intensamente con i suoi occhi rossi come il sangue.

Il ragazzino come a prevedere che non l’avrebbe colpito direttamente, se ne rimase fermo immobile e del tutto impassibile. Iniziò però a stufarsi di quel seccatore non capendo il perchè di tanto rancore visto che non lo conosceva e nemmeno sapeva di che stesse parlando. Riprese l’arma piantata sul tronco e scese da lì. Lo osservò a sua volta con sguardo gelido e penetrante senza farsi spaventare dal suo e poco dopo con un rapido gesto, quasi invisibile per come si era mosso velocemente, lanciò contro di lui il piccolo shuriken sfiorandogli il viso colpendolo di striscio volutamente “Non so chi sia questo Naruto”.

Sasuke si ritrovò con un piccolo taglietto sul viso, per fortuna era superficiale ma aveva iniziato a sanguinare copiosamente. Restò impassibile, anche se la guancia gli bruciava e disse poi allo strano ragazzo “Hai osato baciarlo ieri e vi ho visti! Quindi non fare il finto tonto!” Lo osservò attentamente fino a notare un piccolo ghigno incrinare quella sua espressione così fredda ed impassibile.

“Ah quello, devo dire che non era niente male e poco m’interessa se è tuo” Gaara disse quelle parole volutamente come a volerlo provocare e vi riuscì alla perfezione, visto che l’Uchiha non si trattenne più e gli si avventò contro con un agile balzo, ma non appena tentò di sferrargli un pugno un pieno volto, si formò davanti a lui uno spesso muro di sabbia senza che lui stesso facesse una piega dicendogli poi “Vattene e lasciami in pace… Prima che mi arrabbi sul serio..”.

L’Uchiha indietreggiò appena vedendo che cosa aveva colpito, non capì come avesse fatto visto che l’altro non si era mosso di un centimetro. Sentiva il suo chakra aumentare a dismisura ma non gli importava proprio, sorrise appena “Ti farò passare la voglia di fare lo sbruffone cosa scommetti?” Aveva intenzione di dare fondo a tutte le sue migliori tecniche di duello, quel ragazzo gli stava molto antipatico. Però come al solito Gaara non fece una sola piega alle sue parole sbottando solamente un “Non mi fai paura pivello e lasciami in pace una buona volta” Si voltò poi come a volersene andare per ignorarlo. Sasuke però non voleva mollare e non appena lo vide dargli la schiena disse “Mai voltare le spalle ad un nemico…” velocemente fece dei segni con le mani utilizzando la tecnica della palla di fuoco suprema verso il suo avversario, non permetteva a nessuno di dargli le spalle e provocarlo a quel modo orgoglioso com’era…

In quel momento Naruto si rigirò nel letto allungando una mano verso il posto del compagno. Ma sentendolo vuoto iniziò a palpare un po’ in giro con la mano sul materasso sentendo che effettivamente non c’era proprio nessuno…

Si alzò di scatto preoccupato e non vedendo più Sasuke iniziò a chiamarlo quasi gridando cercandolo poi per tutta casa. Notò solo in seguito però che non c’erano nemmeno la sua fascetta né scarpe e né vestiti. Capì che era uscito anche se non ne sapeva il motivo visto che era prestino.

Non aveva una bella sensazione in corpo… Così si lavò e vestì rapidamente per poi uscire a sua volta di casa iniziando a cercarlo andando subito in direzione della grande forza che avvertiva e che gli sembrava di conoscere, anche se sperava che Sasuke non fosse veramente lì…

Nel frattempo Gaara stava parando senza troppi sforzi tutti gli attacchi del moro. Era ben protetto da una spessa parete circolare di sabbia rendendolo così immune da quelle palle infuocate e non appena vide che aveva finito disse con tono gelido come il ghiaccio “Hai finito di giocare? Mi stai stancando…” Si voltò verso di lui guardandolo negli occhi attraverso una piccola fessura creata nella sabbia, quello era il suo ultimo avvertimento.

Sasuke aveva il fiatone, la tecnica della palla di fuoco suprema gli consumava parecchio chakra e non aveva nemmeno mangiato quella mattina. Sorrise come a dimostrargli che quelle parole non lo spaventavano affatto e disse “Ho appena cominciato… Sbruffone…” E così rapidamente si concentrò di nuovo per richiamare il suo chakra. Fece altri rapidi gesti con le mani utilizzando questa volta la tecnica del drago di fuoco. Non era però certo che riuscisse a colpirlo, fino ad adesso non era riuscito neppure a sfiorarlo perchè la sabbia l’aveva sempre protetto da tutti gli attacchi e il chakra di quello strano individuo stava diventando sempre più devastante.

Il ragazzino dai capelli rossi lo fulminò letteralmente con lo sguardo ormai parecchio scocciato e vedendo che stava attaccando di nuovo stavolta lo precedette lanciandogli contro tutta la sabbia che aveva attorno fino a che non avvolse completamente l’Uchiha così da bloccarlo del tutto lasciandogli scoperto solo il viso. Si avvicinò lentamente a quel ragazzo ormai imprigionato “Qui l’unico sbruffone sei solo tu… Ora mi hai stancato veramente” Si fermò a pochi metri da lui allungandogli una mano contro senza però fare momentaneamente altro.

Sasuke si ritrovò improvvisamente circondato da tutta quella sabbia che tra le altre cose emanava un odore nauseabondo, sembrava quello del sangue. Aveva il corpo totalmente bloccato e non riusciva a muoversi di un millimetro. Spalancò gli occhi, quell’odore asfissiante gli provocò un forte senso di nausea e per la pressione che quella sabbia creava su di lui lentamente sentì mancargli il respiro. Si era cacciato in un bel guaio.

Il rosso nel vederlo quasi spaventato, sogghignò divertito. Ciò gli faceva solamente piacere… Inizialmente la sua mano era aperta completamente davanti a lui rimanendo a fissarlo per un altro po’, però poi stanco della sua presenza disse “Addio” Lentamente iniziò a chiudere la mano e di conseguenza tutta la sabbia attorno al corpo della sua vittima iniziò a stringersi sempre di più su di lui.

Sasuke sentendo quella pressione si lasciò sfuggire un urlo straziante che riecheggiò in tutto il boschetto. Sentiva chiaramente le sue ossa scricchiolare sotto la morsa ferrea di quella trappola e per un momento sputò sangue dalla bocca da tanto che lo stava stringendo. Era inutile tentare di ribellarsi, quella sabbia non poteva essere contrastata tanto facilmente. Spalancò gli occhi mentre continuava a perdere sangue dalla bocca e alla fine siccome non riusciva neppure più a respirare, perse totalmente i sensi svenendo.

Naruto che era nelle vicinanze, sentendo quelle grida e riconoscendo la voce del compagno si precipitò il più velocemente possibile verso quell’urlo così forte ed acuto ma non sentendo poi più nulla pensò che non fosse successo niente di buono. Dopo un po’ intravide qualcuno tra gli alberi, ma più che qualcuno vide solamente una montagna di sabbia e poi quel ragazzo dai capelli rossi che il giorno prima lo aveva baciato senza alcun permesso. Si avvicinò sempre di più a lui e non appena vide che cosa fosse quel cumulo di sabbia si sentì letteralmente mancare.

Si voltò di velocemente verso quel ragazzo dallo sguardo glaciale urlandogli dietro “Cosa gli hai fatto???” Scattò poi verso Sasuke sfiorandogli il viso. Nel vederlo con gli occhi chiusi e che non reagiva ai suoi tocchi iniziò a preoccuparsi notevolmente e così tentò di grattare via quella sabbia così dura ma con scarso successo.

Gaara vedendo il ragazzino del giorno prima sogghignò, però distratto da lui allentò solamente un po’ la presa su quella sabbia, ma non liberò ancora il ragazzo “Guarda chi si rivede…” Intanto non si era accorto che i suoi compagni si erano svegliati a causa di tutto il trambusto creato con Sasuke.

Il biondino ignorò totalmente quello strano ragazzo, però vedendo che non riusciva nemmeno a scalfire quella sabbia che sembrava quasi dura come la roccia si voltò verso Gaara con gli occhi pieni di lacrime nel vedere Sasuke in quello stato. Ma anche se stava per scoppiare a piangere a quel ragazzino sembrò non interessare minimamente, visto che non fece una piega e nemmeno lasciò andare il compagno. Senza ragionare un solo istante si avventò contro di lui tentando di colpirlo ma ogni volta che tentava di farlo quella dannata sabbia lo proteggeva. Continuò per diversi minuti fino a che ricadde a terra esausto dopo un bel po’ di colpi andati a vuoto. Ansimava notevolmente per la fatica ma la rabbia stava salendo sempre più in lui facendogli emanare un chakra molto potente. Al che sentendo tutta quell’energia il rosso rimase a guardarlo un po’ stupito notando soprattutto uno strano alone rosso circondarlo però non si fece certo spaventare “Vedi di non darmi troppo fastidio anche tu… O faccio fare una brutta fine al tuo amichetto…” E come avvertimento strinse abbastanza la mano aumentando notevolmente la stretta di quella sua arma così micidiale guardandolo intensamente, in fondo pensò che se si fosse sbarazzato di quel seccatore avrebbe avuto anche qualche possibilità con il biondino.

Ma nel sentire quella stretta molto più decisa della precedente il ragazzino si svegliò per tutti i dolori che gli attanagliavano il corpo che si stava lentamente spezzando. Riuscì ad intravedere Naruto e con un filo di voce appena accennato tentò di chiamarlo per nome, ma Gaara vedendo che era ancora cosciente aumentò ancora di più la presa. Lanciò un altro urlo straziante, si sentiva talmente male da non riuscire a percepire il compagno che stava liberando un chakra davvero impressionante.

Naruto nel sentire quell’urlo disumano da parte di Sasuke, segno che quel ragazzino gli stava facendo veramente male, si arrabbiò totalmente lasciando così che lo spirito dentro di sé prendesse il sopravvento. Guardò il ragazzo del deserto con gli occhi rossi come a volerlo incenerire per ciò che aveva fatto. Fece per avventarsi contro di lui ma vide arrivare altre due persone, si fermò di colpo rimanendo a guardarli. Per fortuna erano arrivati i compagni di Gaara: Kankuro e Temari.

“Non intromettetevi, non sono affari vostri” Sbottò il rosso con la sua solita aria impassibile e fredda, però non lo lasciarono stare affatto e cercarono in tutti i modi di farlo ragionare, fino a che stanco delle loro lamentele, lasciò andare la presa sulla sabbia facendone cadere a terra il corpo che conteneva, così Sasuke si ritrovò scaraventato a terra completamente svenuto, non riusciva neppure a muoversi e continuava a perdere sangue dalla bocca.

Naruto sentendo un tonfo si voltò di scatto e vide il compagno a terra. Pensò che quel ragazzino fosse fortunato che i suoi compagni lo avessero fermato.

Perchè se fosse andato oltre a far del male al suo Sasuke non gliel’avrebbe fatta passare liscia tanto facilmente. Con un veloce balzo all’indietro raggiunse il compagno toccandolo appena per vedere se si svegliava, ma non ebbe nessuna reazione. Doveva andare via al più presto da lì e così lanciò un’ultima occhiataccia al ragazzino più basso dicendo con notevole ira in corpo “Me la pagherai stanne certo!” Si caricò Sasuke sulle spalle e saltò via da lì addentrandosi sempre più nella foresta fino a raggiungere una fitta boscaglia vicino ad un fiumiciattolo. Adagiò il compagno a terra e gli salì sopra a gattoni, spingendo il musetto contro una sua guancia come a tentare di svegliarlo a quel modo.

L’Uchiha aveva ripreso a respirare da un po’ da quando era stato liberato dalla morsa della sabbia e nel sentire uno sfregamento sul suo viso, riaprì gli occhi improvvisamente tirando lunghi sospiri pesanti. Tossì e riuscì a buttare fuori il sangue che gli si era fermato in gola, si ritrovò così di fronte Naruto… Lo vedeva diverso dal solito e poi aveva gli occhi rossi e non azzurri. Sussultò e rimase ad osservarlo non capendo esattamente che cosa gli fosse successo “Na… Naruto ma… Sei proprio tu?” Però il ragazzino non rispose a quella sua domanda leccandogli solamente la guancia ferita come a volerlo ripulire dal suo stesso sangue. Non riusciva a tornare normale in quel momento, era pieno d’ira per il semplice motivo che qualcuno avesse fatto del male a Sasuke. Si sollevò appena da lui leccandosi le labbra come a volersi ripulire dal sapore ferreo del suo sangue, ma nel farlo mostrò chiaramente i canini affilati al compagno che a quella visione sbatté per un paio di volte le palpebre incredulo, pensava di essere sotto l’effetto di qualche allucinazione però quello era proprio il suo Naruto. Allungò una mano verso il suo viso e lo accarezzò dolcemente sorridendogli, notò che persino i segni che aveva sul viso si erano ispessiti. Rimase così a fissarlo e anche se ancora debole sussurrò “Grazie per avermi salvato… Naruto…” A vederlo così gli faceva un po’ impressione e non riusciva a spiegarsi il motivo di quel cambiamento al suo aspetto fisico.

Naruto si lasciò carezzare chiudendo gli occhi facendo poi quasi le fusa come un gattino a quel tocco. Voleva curarlo un po’ e così si spostò da lui dicendo con una voce appena più profonda del solito “Non dovevi andare da solo! E nemmeno andare a cercarlo” Era anche un po’ arrabbiato con lui, dopo un po’ gli afferrò la maglietta cercando di sfilargliela, non pensò minimamente che potesse avere qualcosa di rotto per quella trappola che l’aveva quasi schiacciato.

L’Uchiha infatti mugolò dal dolore mentre il compagno faceva quell’operazione, probabilmente aveva qualche costola rotta e con il fiato quasi mozzato biascicò “Credo… Di avere qualche costola incrinata….” Alla fine però riuscì a farsi levare completamente la maglietta anche se il dolore era stato così notevole che l’aveva fatto persino sudare. Subito dopo Naruto andò verso il fiume, afferrò un po’ d’acqua fresca con le mani e la versò sul corpo sudato del compagno iniziando a passare le dita su di lui cercando però di non graffiarlo con gli artigli che gli erano cresciuti a causa della trasformazione lavandolo un po’ visto che aveva qualche rimasuglio del suo stesso sangue addosso e successivamente come a cercare di asciugarlo dall’acqua iniziò a leccargli tutto il petto ed il ventre con la linguetta calda.

Sasuke lo lasciò fare senza dire nulla, gli piacevano quelle sue dolci attenzioni però nel sentire quel contatto così umido prese a mugolare intensamente, il partner lo stava facendo eccitare. Istintivamente poggiò una mano tra i suoi morbidi capelli biondi, ancora non comprendeva perchè fosse diventato così ma era pur sempre il suo Naruto e a tutti i suoi gesti lui reagiva eccome. Il ragazzino continuò a leccarlo lentamente fino a che risalì sul suo volto rimanendo a fissarlo per un po’ con i suoi occhi rossi come il fuoco. Si leccò nuovamente le labbra e poi senza alcun preavviso ma con solo un rapido gesto si abbassò unendo le labbra alle sue infilando prepotentemente la lingua nella sua bocca tentando di intrecciarla con la sua.

Il moro si strinse a lui in un abbraccio anche se questo gli provocò diverse fitte nel corpo a causa delle costole incrinate ma tentò di non farci caso e così ricambiò al bacio di Naruto con passione, mentre teneva chiusi gli occhi anche se più di una volta aveva sbattuto la lingua sui suoi denti affilati facendosi non poco male. Sentiva di desiderarlo nonostante tutto e tentò di comunicarglielo con semplici gesti del corpo ed aumentando i mugolii.

Naruto capì chiaramente cosa volesse, ormai stavano assieme da un bel po’ e sapeva cogliere al volo le sue richieste anche con un semplice sguardo. Continuò a baciarlo intensamente sulle labbra per un bel po’ fino a scendere poi a mordicchiargli appena il collo mentre con le mani tentò di slacciargli i pantaloni per poi abbassarglieli lentamente assieme alla biancheria intima, si spostò così dal collo verso il basso senza mai perdere il contatto con la sua pelle con le labbra e non appena arrivò con il volto sul suo bacino vide chiaramente che si era eccitato molto. Ghignò lievemente e velocemente afferrò del tutto il suo membro con la bocca facendogli sentire appena i dentini strofinandoli lievemente, sentendolo gemere ed ansimare parecchio forte per ciò che gli aveva appena fatto. Iniziò a dargli alcuni piccoli morsetti su di esso per poi staccarsi da lui leccandolo sull’interno coscia fino a risalire fino sull’inguine soffermandosi con la linguetta sulla punta della sua virilità mentre gli sfilava completamente i vestiti lasciandolo totalmente nudo. Successivamente lo afferrò per le anche sollevandosi da lui cercando di fargli capire di voltarsi o nella posa in cui stava gli avrebbe provocato sicuramente il doppio del dolore. Non sapeva nemmeno se fosse giusto per non peggiorare la situazione ma ormai non sarebbe più riuscito a trattenersi eccitato com’era e pensò che fosse la stessa cosa per il compagno.

Il moretto mugolò per il dolore parecchio forte e molto faticosamente si girò dato che aveva capito ciò che voleva fare Naruto, non era nella condizione adatta e lui lo sapeva benissimo ma voleva farlo ad ogni costo per soddisfare sé ed il compagno e poi Naruto sembrava così istintivo in quel momento. Quest’ultimo attese che si fosse messo bene a quattro zampe, si calò i pantaloni e i boxer fino a salirgli sopra posando le mani sulle sue spalle, strofinando energicamente il bacino contro al suo però non lo preparò nemmeno quella volta e non appena trovò la sua entrata con la punta della sua virilità diede due secchi colpi entrando dentro di lui completamente anche se per lo sforzo avverti un po’ di dolore affondando di conseguenza le unghie nelle sue spalle lanciando un gridolino sommesso.

Sasuke chiuse gli occhi e gemette abbastanza forte per quella penetrazione così violenta e per le unghie piantate nella schiena. Cominciò a credere che non fosse stata una buona idea, ma tentò di resistere al dolore ugualmente mentre l’altro aveva già iniziato a muoversi abbastanza velocemente dentro di lui.

Naruto si chinò verso di lui con il busto iniziando a leccarlo per un po’ sulla schiena fino a che istintivamente lo afferrò per la collottola con i denti facendogli sentire anche per bene i canini nella carne mentre cominciava a dare spinte sempre più forti e decise in lui come a non riuscire a controllare la sua forza. Sasuke ad ogni affondo che dava in lui sussultava per il dolore e ansimava parecchio forte, non capiva però che cosa stesse facendo… Lo stava tenendo per il collo come se avesse ceduto a qualche misterioso istinto animale, ma lo lasciò fare perchè tutto ciò che faceva gli piaceva moltissimo.

Il ragazzo sopraffatto dal demone volpe celato nel suo corpo, continuò a piantare sempre di più le unghie ed i denti nella carne di Sasuke, iniziando però a sentire il sapore del suo sangue ma non si staccò ed affondò con sempre maggior forza dentro di lui venendo già appena all’interno del suo ventre lanciando deboli mugolii di piacere, aveva anche il fiatone ma non lasciò mai andare la presa sul partner però poco dopo non riuscendo più a resisterne con un ultimo affondo ben piazzato e deciso fu costretto a lasciare la presa sul suo collo lanciando un gemito piuttosto lungo e forte ansimando pesantemente e nel fare tutto ciò gli graffiò anche la schiena con i lunghi artigli inarcando tutto il suo corpo sopra il suo rimanendo con il bacino perfettamente unito al suo raggiungendo un abbondante orgasmo riempiendolo così con il suo caldo seme.

Sasuke sentendo il piacere del compagno invadere il suo corpo non riuscì a trattenersi e venne a sua volta lanciando un fortissimo gemito per tutto il piacere che aveva provato durante quel rapporto così insolito. Mugolò per i graffi e i morsi che gli aveva dato che ormai si erano uniti agli altri dolori che aveva, poi istintivamente ansimando sussurrò “Mi è piaciuto Naruto… Lo rifarei…” Però completamente esausto e dolorante si lasciò andare sull’erba con gli occhi lucidi di lacrime per il piacere, mai aveva provato nulla di simile prima d’ora, però per quella caduta fece uscire rapidamente dal suo corpo il membro di Naruto emettendo un ultimo mugolio sommesso per il fastidio provocatosi. Il biondino però si sentì stremato completamente, le gambe e le braccia non reggevano più il peso del suo corpo e così del tutto esausto cadde a terra accanto al partner tornando improvvisamente normale.

Dopo un buon quarto d’ora a cercare di riprendere almeno un po’ le energie, il moro si girò faticosamente sulla schiena, anche se si lamentò per il dolore che si stava causando, infine guardò Naruto steso accanto a se, vedeva che era praticamente addormentato ma soprattutto aveva ripreso le sue fattezze di sempre.

Confuso rimase ad osservarlo per alcuni istanti e alla fine vedendo che sembrava dormire come un sasso gli diede un pugnetto sulla testa per svegliarlo. Lui non riusciva a muoversi e dovevano tornare a casa in qualche modo “Naruto… Per favore svegliati!” Anche se temeva fosse tutto inutile tentare di svegliare il compagno perché sembrava veramente dormire di gusto tanto che stava pure sbavucchiando per terra tenendo la bocca socchiusa e russava pure lievemente.

Sospirò. Erano tutti e due nudi e dovevano rivestirsi, così lentamente, faticando sempre moltissimo si vestì e poi rivestì anche il compagno senza preoccuparsi di non svegliarlo, anzi era pure meglio se si svegliava. Alla fine si sdraiò accanto a lui restando lì per diverso tempo nella speranza che Naruto si destasse dal sonno. Non riusciva a muoversi e figurarsi a trascinare il compagno addormentato a casa, quindi non gli restava che attendere il risveglio del compagno.