Cap 27
Dopo una lunga settimana a curare Sasuke, Naruto era finalmente riuscito a metterlo in piedi anche se lo vedeva ancora alquanto affaticato. Non si era ancora dato pace per il modo in cui l’aveva ridotto e per rimediare aveva fatto di tutto per guarirlo. Gli levò poi le ultime fasciature dal corpo notando sotto di esse delle cicatrici appena visibili. Mugolò qualcosa per quella visione ma tentò di non farci troppo caso e poco dopo lo accompagnò a fare un bagno aiutandolo a stendersi nella vasca con l’acqua calda che gli aveva preparato precedentemente. Iniziò così a passargli lentamente la spugna su tutto il suo corpo per lavarlo mentre il compagno si rilassava totalmente sotto i suoi tocchi ammettendo a se stesso che si sentiva molto meglio rispetto ai giorni passati. Naruto continuò così a lavarlo su tutto il suo corpo ricoprendolo man mano di morbida schiuma bianca, abbandonò poi la spugna nell’acqua ed afferrò un flacone di shampoo versandone del liquido sulla testa di Sasuke iniziando a lavargli i capelli, sospirando “Te la senti oggi di mangiare qualcosa…? Non puoi continuare così…” Ma il moro scosse la testa in senso di negazione e ribatté “Lo sai meglio di me che continuo a rigettare ogni volta che mangio qualcosa…” Per quel motivo era anche assai dimagrito e a stento si reggeva in piedi a causa della debolezza. Si era accorto anche da un po’ di tempo di quello strano sigillo che ogni tanto appariva sul suo corpo. Sapeva che era simile a quello del partner, ma non capivano come mai l’avesse anche lui ora.
Il biondino sospirò nuovamente continuando a lavarlo. Lo risciacquò prestando attenzione a non versargli il sapone sugli occhi proseguendo “Si però… Forse è meglio farti visitare da qualcuno… Altrimenti la vedo male…” E una volta che lo ebbe pulito per bene lo aiutò a sollevarsi ed uscire dalla vasca, mettendogli infine un asciugamano attorno al corpo per non fargli prendere freddo.
A quell’affermazione l’Uchiha annuì “Va bene… Forse così scoprirò che cosa mi è preso…” Non andava molto d’accordo con gli ospedali ma ormai era da giorni che non stava bene e non aveva voglia di continuare così. Dopo averlo asciugato dall’acqua in eccesso lo accompagnò in camera reggendolo per un fianco, facendolo sedere sul bordo del letto per poi rivestirlo con solo gli slip “Andrò a chiamare qualcuno… Sei troppo debole per camminare! E con questo caldo rischi di non reggere… Cercherò di fare presto va bene?” Lo rimise sotto le coperte e gli diede un bacino sulla fronte. Appena lo vide annuire si rivestì a sua volta per bene in tutta fretta, gli diede un altro bacio questa volta sulle labbra e corse fuori casa, diretto all’ospedale per cercare un medico disponibile e far visitare Sasuke. Sperava solamente non avesse nulla di grave. Raggiunse così dopo un po’ la sua destinazione ed andò alla reception spiegando la situazione. Attese una buona ventina di minuti prima che un dottore si liberasse da tutti gli impegni e del tutto impaziente, tornò indietro con quella persona trascinandosela quasi dietro per come correva veloce, fino a rientrare in casa ed accompagnarlo in camera da letto dove stava il compagno.
Così quest’ultimo si ritrovò visitato interamente dal medico che gli fece persino l’esame del sangue dato che non capiva che avesse di strano. Naruto intanto assisteva appoggiato allo stipite della porta della camera senza dire nulla. Quando il dottore finì di visitarlo lo vide avvicinarsi a sé e prenderlo in disparte fuori della camera, spiegandogli che non sapeva proprio cosa avesse di strano, tutti i risultati erano a posto… Gli prescrisse così degli integratori da bere, visto che era l’unica cosa che poteva fare e soprattutto avrebbe parlato delle sue condizioni agli altri medici. Lo salutò accompagnandolo alla porta, ringraziandolo, per poi tornare da Sasuke ed accoccolarsi accanto a lui sospirando per l’ennesima volta. Il moro vedendolo avvicinarsi e sistemarsi lì vicino senza dire una sola parola come se fosse impensierito, lo strinse forte a sé chiedendo come a prevedere ciò che pensava “Non sa neppure il medico cos’ho giusto?” Diventò triste, aveva anche paura, e stringendolo più forte con le lacrime agli occhi proseguì “Dici che morirò? Forse è una malattia sconosciuta… Ma io… Non voglio lasciarti…”. A quelle parole il biondo si sollevò di scatto dal letto guardandolo male “Non dire una cosa simile nemmeno per scherzo! Ha detto che parlava con altri medici… Qualcosa troveranno… Più tardi vado a prenderti ciò che ti ha prescritto…” E detto questo si rimise vicino a lui baciandogli il petto per più volte. Aveva una gran voglia, ma non poteva di certo fare nulla. Ormai era quasi un mesetto che non lo toccava più. L’altro nel frattempo si asciugò gli occhi con una mano iniziando con la stessa a passarla in quei fili morbidi e dorati che erano i capelli dell’amato dicendo poi “Sai Naruto… Dentro di me… E’ come se sentissi due chakra diversi… E’ strana come sensazione…” .
Il biondo nel sentire quella frase lo guardò per un attimo negli occhi e si mise a pensare qualche secondo. Scoprì successivamente il suo corpo per guardarlo dal ventre in su, posando poi una mano sulla pancia ridacchiando appena. Si idacchiando suo venuo corpo per guardarlo apelli dell’agazzo vicon la stessa a passarla _______________________________________avvicinò al suo orecchio e buttando li una battuta giusto per sdrammatizzare la situazione disse “Beh… Hai la nausea… Sei magro ma un po’ di pancetta ce l’hai comunque…” Gli diede un pizzicotto sul fianco e continuò “Ti avrò mica messo incinto l’ultima volta… Eh?”. Sasuke lo guardò male per diversi istanti fino a che non si mise a ridere a sua volta e per stuzzicarlo disse “Non mi dispiacerebbe sai?”. Naruto udendo la sua risposta lo morse sul collo sorridendogli, ma dopo quel piccolo gesto non si fermò lì… Infatti poco dopo gli diede una lenta e lunga leccata partendo dalla spalla fino a risalire pian piano per il collo e raggiungere così il suo viso, passando con la punta della linguetta sull’angolino delle sue labbra, ma non resistendo oltre si spostò ancora più su di lui ed unì la bocca con quella del compagno baciandolo con notevole passione, stringendosi forte a lui mentre si strofinava appena sul suo fianco insinuando anche una gamba tra le sue avvinghiandosi al suo corpo con fermezza. L’Uchiha sentendo tutta quella foga ricambiò a sua volta con altrettanta passione mentre continuava a stare stretto a lui. Sentiva l’eccitazione di entrambi salire, si vedeva lontano un miglio che avevano parecchia voglia di fare l’amore, ma in quelle condizioni non potevano fare niente di niente. Naruto dopo pochi istanti intrufolò la linguetta nella bocca dell’amato cercando di toccare la sua, giochicchiandoci per un pochino fino a che senza fiato si staccò da lui guardandolo dritto negli occhi appena lucidi di piacere, nel solo sentire il dolce profumo della sua pelle si eccitava moltissimo. Si accoccolò poi nuovamente contro di lui nascondendo il viso tra la spalla ed il collo mugolando “Spero ti rimetterai presto…”. L’altro mugolò contrariato dato che si era già staccato ma con la stessa sua speranza disse “Lo spero anche io… Se non faccio l’amore con te temo che scoppierò lo sai?” Sospirò infine senza aggiungere altro. A quell’affermazione il biondino si mise a ridere riprendendo poi a leccarlo sul collo con lentezza e sensualità lasciando piccole scie di saliva su di esso fino a posarvi un altro bacino “Dai ora riposa un po’… Sto qui con te un altro po’ e poi esco a comprarti le cose ok?” E si sollevò appena per guardarlo negli occhi neri e profondi in attesa di una risposta. L’altro annuì e così restarono entrambi sul letto a coccolarsi a vicenda finché verso sera, approfittando del fatto che Sasuke era addormentato, Naruto decise di uscire per andare in farmacia con la prescrizione del medico a comprare gli integratori. Riuscì a cavarsela in mezz’oretta per poi tornare in tutta fretta a casa. Lo svegliò e gli fece bere lentamente la prima bottiglietta, sperando che almeno quella riuscisse a tenerla nello stomaco, ma i suoi timori furono infondati visto che non successe nulla. Una volta che glielo ebbe dato tutto si accoccolò vicino a lui facendogli le coccole. Non si spostava da lui nemmeno quando doveva mangiare, infatti si preparò la cena velocemente e la consumò sul letto provando ad offrirla anche al compagno ma con scarso successo. Fino a sera tarda si coccolarono però vedendo che Sasuke era sempre piuttosto stanco ed affaticato, anche se non faceva nulla di che, lo mise a letto per bene.
Naruto però era un po’ pensieroso da qualche giorno, maggiormente per lo stato di salute dell’Uchiha, ma soprattutto perché pensava a Sai. Non faceva altro che litigare con lui da quando il compagno stava male… Pensò quindi che doveva andare a scusarsi nuovamente per le parole poco carine che gli aveva detto l’ultima volta, anche se non sapeva nemmeno se avesse voluto vederlo. Ma gli venne in mente un’idea anche se piuttosto cattiva, era anche colpa sua se ora Sasuke era ridotto a quel modo, solo perché non l’aveva fermato. Voleva vendicarsi. Attese così un po’ vicino al ragazzo finché non lo vide completamente addormentato e lentamente sgusciò giù dal letto. Gli posò un bacino sulle labbra sussurrandogli “Torno tra poco…” Sapeva che non avrebbe potuto sentirlo e sperò con tutto se stesso che non si svegliasse mentre era via. Andò silenziosamente in bagno per sistemarsi i capelli ed uscì camminando in direzione della casa del ragazzo. Naruto teneva le mani in tasca e sospirava. Non sapeva nemmeno cosa dirgli in verità, ma sapeva bene che doveva farsi perdonare per tutto ed attuare soprattutto il suo piano. Era così soprappensiero che non si accorse nemmeno di esser arrivato alla sua abitazione e stava quasi per superarla, ma si risvegliò in tempo. Rimase fermo per alcuni istanti di fronte alla porta senza fare nulla, fissava solamente il campanello. Infine si decise e diede una bella suonata, sperando che non fosse già a letto oppure uscito.
Sai era in casa in quel momento. Quella sera aveva deciso di rilassarsi totalmente immerso nella vasca da bagno, per creare un’atmosfera davvero particolare aveva acceso delle candele e bruciato degli incensi, decise che quella sarebbe stata una serata dedicata interamente a lui ed a nessun altro. Sospirò e s’immerse del tutto nell’acqua per poi riemergere poco dopo con i capelli corvini completamente bagnati che gli circondavano il visino. Ma in quel preciso momento sentì suonare e indispettito guardò verso la porta chiusa del bagno. Sbuffò annoiato, non aspettava visite in fondo e non immaginava minimamente chi potesse essere, così di malavoglia uscì dalla vasca asciugandosi un pochino, si legò un microasciugamano nero in vita ed andò verso la porta sbottando un “Ma chi è?” Alquanto seccato dato che la persona al di fuori dell’abitazione aveva suonato una seconda volta con insistenza, ma quando aprì la porta di scatto si ritrovò di fronte Naruto. Subito lo guardò malissimo e con un tono più gelido del ghiaccio “Cosa vuoi? Nessuno ti ha invitato qui! Sparisci!” E senza aggiungere altro gli sbatté la porta in faccia. Il biondo non fece ora a fare un solo passo che si ritrovò la porta piantata sul naso. Mugolò appena per il dolore massaggiandosi il viso e poi riprese a suonare il campanello insistentemente chiamandolo per nome mentre lo pregava di farlo entrare, ma vedendo che non apriva la porta per nessuna ragione sospirò. In fondo se l’aspettava una reazione simile. Si allontanò così dalla casa, però non aveva intenzione di andarsene, anzi, ci girò tutt’intorno finchè non intravide una finestra aperta. Rapidamente la raggiunse e la aprì di più giusto per riuscire a passarci attraverso, ritrovandosi così nella camera da letto di Sai. Sulla porta però lo aveva visto con solo l’asciugamano addosso quindi intuì che stesse facendo il bagno o la doccia. Cercò di orientarsi e lentamente raggiunse quella stanza sbirciandone all’interno vedendolo infatti nella vasca da bagno. Sospirò e tornò in camera sua attendendolo seduto sopra al letto con fare offeso.
Il moretto dopo un bel po’ di tempo finì di farsi il bagno e uscì dalla vasca, si asciugò velocemente e mise un paio di slip per poi passare a spegnere le candele e gli incensi precedentemente accesi. Ignaro di tutto andò in camera ma nel ritrovarsi di fronte proprio il ragazzo di poco prima gli urlò contro “Cosa diavolo ci fai qui?! Come hai fatto ad entrare!” Era alquanto arrabbiato ora, non voleva vederlo. Il ragazzino però si voltò verso di lui tenendo il muso mentre lo guardava male “Non t’interessa da dove sono entrato! Io devo parlarti” Doveva ammettere a se stesso però che nel vederlo quasi nudo lo agitava un pochino.
L’altro sbuffò e seccato ribatté “Io e te non abbiamo proprio niente da dirci! Quindi vattene da casa mia!” Con le occhiatacce che gli lanciava, se avesse potuto l’avrebbe fulminato. Però Naruto non si fece intimorire facilmente e quindi non si spostò di un solo millimetro dal letto guardandolo a sua volta “Ti ho detto che non me ne vado finchè non ti ho parlato!” E prima che potesse dire altro continuò “Scusami per l’altro giorno! Non volevo dire quelle cose…” Abbassò poi il viso intristendosi un po’. Sai continuò a non levargli gli occhi di dosso senza scomporsi ribattendo “Tsk… Non me ne faccio niente delle tue patetiche scuse e ora vattene da casa mia o ti sbatto fuori con la forza!” Si buttò sul letto restandoci sopra sdraiato senza curarsi della presenza dell’altro. Il biondino però come a volerlo sfidare sbottò “Tanto non lo farai… Ti da così fastidio la mia presenza?” Voleva provocarlo un po’ prima di attuare il piano che aveva in mente che sperò servisse per farlo smettere di andargli dietro e provarci con lui oltre che a punirlo.
“Tu dici che non sono capace di farlo? Questo è tutto da vedere… Ma se vuoi che ti perdono sai cosa voglio…” Sai gli sorrise con fare molto ambiguo, ormai quella era diventata la sua tattica personale per averlo, ma non sapeva che Naruto quella volta avrebbe acconsentito, anche se con qualche piccola variante…
Infatti Uzumaki ghignò appena percettibilmente a quella sua frase, era quello che sperava di sentire “Si… Lo so cosa vuoi da me…” Si voltò poi di scatto e gli salì sopra imprigionandolo sotto al suo corpo. Non gli andava molto di tradire Sasuke, ma non vedeva altra soluzione e sperò che se l’avesse mai scoperto lo perdonasse. Proseguì “So benissimo cosa vuoi che faccia… Bene… Se lo desideri tanto… Ti farò provare ciò che Sasuke prova ogni volta… O meglio, che ha provato l’ultima volta!” In tutta velocità gli afferrò saldamente i polsi con le mani tenendoglieli bloccati sul letto e lo guardò dritto negli occhi con uno sguardo ed un sorrisetto poco rassicuranti.
Ma Sai sentendosi imprigionato a quel modo ricambiò il suo sguardo con uno spaventato. Quelle parole l’avevano inquietato non poco “Che diavolo stai dicendo Naruto! Lasciami subito!” Non gli piaceva il ghigno insolito che aveva sul viso. Naruto avvicinò il volto al suo facendogli sentire il suo caldo respiro per un istante, scese poi verso il suo collo dove vi diede una lunga leccata risalendo sulla guancia sussurrando poi al suo orecchio “Che c’è adesso… Non avevi detto che volevi farlo con me? Stai cambiando idea?” Cercava di fare tutto per provocarlo il più possibile e così strofinò il bacino contro al suo cercando di fargli sentire bene le sue forme, al che il moro non fu capace di trattenere un gemito, ma aveva sempre più paura. Si dimenava sotto di lui con insistenza e alzando la voce disse “Non è questo! Ma non voglio farlo in questo modo con te! Non voglio come passivo! LASCIAMI NARUTO!!!!!” Era completamente spaventato.
Il biondino però aumentava di più la presa sui suoi polsi ad ogni movimento brusco che faceva e non sopportando più le sue lamentele finì per baciarlo così da zittirlo. In quel momento ne approfittò per cercare di concentrarsi e richiamare il chakra della volpe.. Non voleva fargli troppo male, quindi decise che si sarebbe limitato a liberare due code. Tenne gli occhi chiusi mentre il suo corpo veniva lentamente ricoperto da quell’alone rosso fuoco e due code apparvero sul suo fondoschiena, quella volta era stranamente riuscito a controllarsi senza nessun problema e non ne capì perchè. Quando si sentì pronto spalancò di colpo gli occhi e lo fissò direttamente nei suoi, sorridendo appena giusto per riuscire a mostrargli i canini appuntiti senza accorgersi che nel frattempo con gli artigli gli stava ferendo le braccia a causa della forza che ci stava mettendo nel tenerlo fermo. In quel momento Sai avvertì un dolore lancinante sentendo poco dopo un liquido caldo e vischioso scorrergli addosso. Urlò appena dato che quegli artigli nella sua carne gli facevano veramente male, lo implorava di lasciarlo anche se era del tutto inutile, si stava seriamente pentendo di aver desiderato di fare l’amore con Naruto, esattamente come Sasuke prima di lui.
Il biondo vedendolo spaventato e tremante a quel modo gli fece un po’ di tenerezza, ma cercò di non farci più di tanto caso visto che doveva vendicarsi. Afferrò così con i denti il suo collo lasciandoci quattro piccoli puntini rossi per poi staccarsi e sibilare “Hai paura per caso? Io invece mi diverto…” Ma allentò di molto la presa sui suoi polsi per vedere se aveva qualche reazione a proposito, in fondo prima o poi doveva pure lasciarlo per spogliarsi. Come sospettò Sai, nel sentirsi libero saltò via velocemente tentando di scappare dalle sue grinfie ma non vi riuscì del tutto dato che gli stava a cavalcioni e quindi ricadde sul letto senza via di scampo. Naruto nel frattempo aveva velocemente slacciato la cerniera della propria maglietta, levandosela per poi buttarla a terra “E’ inutile che provi a scappare…” Posò poi una mano sul suo petto puntando un unghia al centro di esso scendendo lentamente verso il basso premendo lievemente giusto per lasciargli un segno rosso ben visibile, senza però ferirlo. Lo sentiva dimenarsi e lamentarsi in un disperato tentativo di fuga mentre lui iniziò a carezzargli lentamente i fianchi, fino a scivolare sull’elastico dei suoi slip. Lo afferrò poco dopo e glieli abbassò appena scoprendo in parte il suo membro “Sta buono… O ti farò male” Si chinò verso il basso e gli leccò lentamente un capezzolo con la punta della lingua per poi prenderlo delicatamente con i dentini affilati. Ma a quel gesto il moro sussultò e chiuse gli occhi dicendo “Noooooooooo! Non voglio! Lasciami stare!” Vedendo che però proseguiva senza fermarsi emise un piccolo mugolio simile ad un gemito, ma tentò di nasconderlo proseguendo “Basta!! Tornatene da Sasuke una buona volta!!!!!” Stranamente adesso non aveva più tanta voglia di fare sesso con il ragazzo.
Quest’ultimo iniziò ad intuire che tutta quella sua paura fosse dovuta al fatto che da passivo non l’aveva ancora mai fatto. Si chinò così nuovamente su di lui mordendogli le labbra e mentre insinuava una mano dentro alla sua biancheria chiese come a volerne essere sicuro “E’ la tua prima volta questa vero? Sei un po’ troppo agitato per nulla” Lo leccò poi lentamente e spinse di più le dita verso il basso cercando di raggiungere la sua piccola fessura tra le natiche. Il ragazzo a quella mossa sussultò e s’irrigidì ancora di più. Si agitò nuovamente ma non riuscì a liberarsi così rispose “Si che è la mia prima volta! E non voglio averla con te precisiamo!! Almeno non in questo modo! E lasciamiiiiiiiii!” Non gli piaceva per niente tutta quella situazione. Naruto non stette nemmeno ad ascoltarlo e con fare sensuale lo baciò sul collo e sul viso per un paio di volte, estraendo la mano da lì ma non prima di averlo palpato un pochino “Si che lo vuoi invece… Mi hai sempre voluto… Ora che ti voglio soddisfare… Non puoi cambiare idea” Ghignò e tenendolo fermo per i fianchi si spostò velocemente da lui, lo fece voltare poi a pancia in giù sul letto e gli risalì sopra come poco prima cercando di sfilargli ancora di più gli slip che indossava. Dopo un bel po’ di fatica riuscì a toglierglieli del tutto, ammirando il suo sedere sodo senza trattenere l’istinto di dargli un morsetto… Però non si spostò da lì e lentamente si portò sempre più verso l’interno. Cercò di allargargli le natiche con le mani e con non poca fatica insinuò la linguetta dentro di lui muovendola abbastanza velocemente già da subito.
L’altro spalancò gli occhi stupito quando avvertì la calda lingua di Naruto insinuata nella sua piccola fessura. Divenne tutto rosso in volto e dato che si vergognava da morire gli urlò dietro “Che stai facendo!!!!!!! SMETTILA ACCIDENTI!!!!” Nessuno era mai riuscito ad arrivare così in intimità con lui.
Ma Naruto non aveva intenzione di fermarsi tanto presto, infatti continuò a leccarlo cercando di affondare il più possibile in lui con l’umida lingua, sollevandosi solo dopo un bel po’ “Smettila di lamentarti!” Cercò successivamente di farlo alzare a forza per metterlo a gattoni sul letto riuscendovi dopo non poca fatica. Lo stava graffiando involontariamente ovunque con le unghie visto che non stava fermo un attimo. Doveva però levarsi i pantaloni a sua volta. Pensò a qualcosa in tutta fretta e non trovando altro rimedio si gettò rapidamente su di lui azzannandolo sul collo per tenerlo fermo ed avere le mani libere. Si abbassò poi il più velocemente possibile i vestiti rimasti scoprendo la sua virilità notevolmente eccitata per tutti quegli strofinamenti. Il moro si dimenava e contorceva sotto a quel possente morso ma dopo un po’ si rassegnò dato che avvertiva i canini del ragazzo affondare sempre più in lui ad ogni movimento che faceva. Era totalmente in sua balia e non sapeva cosa fare… Lasciò solo scivolare dai suoi occhi due piccole lacrime solitarie. Il biondo intanto emetteva dei versetti simili ad un ringhio mentre lo mordeva e non appena si fu svestito completamente gli salì sopra premendo il bacino tra le sue natiche per fargli sentire per bene la sua erezione senza mai lasciare andare la presa sul suo collo per tenerlo ben fermo. Iniziò poi a dare piccole spinte contro di lui cercando la sua entrata e non appena riuscì a trovarla diede un colpo secco con il bacino entrando appena nel suo corpo per poi affondare del tutto. Sapeva che era la prima volta di Sai e non voleva fargli male più di tanto, specie perché lo sentiva abbastanza stretto e lo udì anche urlare parecchio forte di dolore. Il ragazzo non riusciva a trarre alcun tipo di piacere da quella loro unione.
Naruto intanto rimase in lui cercando di farlo abituare alla sua intrusione, ma nel sentirlo piangere cercò di farlo smettere ringhiandogli contro, strattonandolo anche un po’ per il collo mentre portò una mano sul suo membro, stupendosi alquanto quando non lo sentì per niente eccitato e così provò a stimolarlo un po’ con le dita, senza successo. A Sai tutto quello non piaceva per niente, anzi, stava soffrendo sia fisicamente che psicologicamente dato che stava subendo una bella umiliazione dal compagno. Al biondo da una parte dispiaceva fargli male, ma pensò che almeno così lo avrebbe lasciato stare una buona volta, o almeno sperava. Uscì poi di poco da lui per affondare nuovamente nel suo corpo caldo aumentando sempre di più l’intensità delle spinte. Anche se diceva che non voleva lo sentiva fremere notevolmente, ma era anche normale visto che quelle per lui erano sensazioni nuove anche se non volute. Il ragazzino ormai sottomesso del tutto stringeva forte con le mani le lenzuola e nonostante gli facesse male da un lato gli piaceva. Si lasciò così andare capendo che anche se si agitava non concludeva un bel niente. Rimase fermo mentre Naruto si sfogava e approfittava del suo corpo nonostante non avesse nessuna reazione. Chiuse piano i suoi profondi occhi scuri mentre le lacrime gli scivolavano sempre più abbondanti sulle guance.
Uzumaki continuò così per lungo tempo quel rapporto univoco gemendo e mugolando come un gattino. Dopo diversi affondi in quel corpo caldo però, iniziò a sentirsi al limite. Era parecchio voglioso anche se lo stava facendo con Sai, visto che era un bel po’ di tempo che non toccava nessuno e poco dopo non riuscendo più a trattenersi si liberò abbondantemente in lui affondando di conseguenza le unghie sui suoi fianchi e i denti nella sua carne emettendo un gemito di piacere sentendosi pervaso poi da un lungo brivido sulla schiena.
In quel preciso istante, Sai si sentì letteralmente innaffiato dal seme caldo di Naruto e spalancò gli occhi pieni di lacrime. Era una sensazione veramente molto particolare che l’aveva lasciato assai stupito, del resto mai nessuno gli era venuto dentro prima ma subito abbandonò quel pensiero, adesso sperava solo che Naruto la smettesse. Gli aveva fatto parecchio male in tutti i sensi e si sentiva tristissimo. Il biondo ansimava notevolmente staccandosi da lui solo dopo un po’ tornando improvvisamente normale per tutta l’energia usata in quel rapporto. Uscì dal suo corpo lentamente scivolò sul letto tenendo gli occhi chiusi. Aveva il fiatone ma cercò di parlare ugualmente guardandolo di sottecchi “Mhh… Ne hai abbastanza…? O vuoi il secondo round?” Ridacchiò appena rimanendo a fissarlo attentamente. Ma Sai rimase in completo silenzio in posizione prona tra le lenzuola, piangendo ancora. Solo dopo un po’, il tempo di riprendersi leggermente disse “Vattene Naruto…” Era veramente ferito e non l’aveva affatto perdonato, anzi, adesso era ancora più in collera di prima con lui. Ma il ragazzo non stette ad ascoltarlo e gli si avvinghiò contro leccandolo appena sulla schiena “Perché dovrei andarmene… Ti ho dato ciò che volevi… Ti ho accontentato come faccio con Sasuke quasi ogni volta… E poi non mi hai risposto” Cercò di sporgersi poi verso il suo viso per guardarlo anche se a fatica.
A quella leccata il moro sussultò. Si sentiva schifato da Naruto, se doveva unirsi a lui a quel modo avrebbe preferito evitarlo, così scoprendo una forza tremenda causata dalla rabbia si alzò di scatto dal letto spingendolo via e completamente nudo si diresse verso il bagno in tutta velocità urlandogli contro “Ti odio!” E si chiuse a chiave dentro quella stanza. Lì non c’erano finestre aperte e Naruto non sarebbe riuscito ad entrare. Si sentiva tristissimo e violato. Si sedette così sul bordo della vasca da bagno mentre prese a piangere parecchio forte per tutto ciò che era successo…
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