Cap 1

Cap 25

Dopo aver passato alcuni giorni in vacanza nel villaggio dell’acqua ed aver portato a termine la loro missione, Naruto, Sasuke e Sai, si misero in viaggio dalla mattina presto… Ormai erano ore e ore che camminavano senza sosta per la stradina in mezzo al boschetto per tornare a Konoha.

Naruto in quel momento approfittò del fatto che nei paraggi non ci fosse nessuno per camminare mano nella mano assieme al suo ragazzo, trattenendosi dal fare altro visto che lì con loro c’era Sai e non gli sembrava carino fare qualcosa di fronte a lui dopo ciò che gli aveva rivelato. Quest’ultimo infatti era silenzioso e pensieroso ancora più del solito, cercando di non badare molto ai compagni che sembravano non essere per niente capaci di stare staccati l’uno dall’altro, talvolta non li sopportava proprio, si sentiva troppo geloso e quindi tentava di stare in disparte e lontano da loro. Di quel suo comportamento strano Naruto se ne accorse e mugolò contrariato. Tenendo sempre per mano Sasuke accelerò il passo affiancando il moro che gli camminava di fronte “Dove te ne vai tu eh! Stai qui con noi” Voleva essere un po’ gentile con lui almeno finchè non si fosse rassegnato all’idea di amarlo e cercando di restare nascosto dall’amato, afferrò la mano Sai nella propria sorridendogli appena. Il ragazzo però sussultò nel sentire la mano di Naruto nella propria. Non sapeva se fosse una buona idea fare così davanti Sasuke e, anche se gli dispiaceva molto, lasciò di colpo la mano di Naruto senza dire nulla mentre proseguiva per la strada. Sperò che il compagno non se la prendesse eccessivamente per quel suo comportamento ma non voleva di certo litigare con nessuno e per sua fortuna l’Uchiha non si accorse di nulla.

Il biondino inarcò un sopracciglio nel vederlo allontanarsi in quel modo da lui, ma non disse niente a riguardo per sicurezza limitandosi a sospirare. Continuarono così a camminare per un altro po’ in totale silenzio, mancava ancora molto per raggiungere il villaggio e vedendo che soprattutto l’amante sembrava stanchino propose di fermarsi per qualche minuto a riposare. Sai acconsentì a quelle piccola pausa, anche lui in fondo aveva voglia di riposarsi un po’. Si appostarono così più all’interno del boschetto e quest’ultimo si accoccolò ai piedi di un grosso albero ma per non vedere Sasuke e Naruto chiuse gli occhi facendo finta di dormire.

Il moro guardò Sai inarcando appena un sopracciglio. Si stava comportando sempre più stranamente per i suoi gusti e non riusciva a capire il perchè, ma non stesse a pensarci troppo a lungo dato che di lui poco gli importava ma quando lo vide chiudere gli occhi disse a bassa voce al compagno “Ho molto caldo… Ho visto un ruscello poco più indietro, che ne dici di darci una piccola rinfrescata?” Era chiaro però che le sue intenzioni andavano ben oltre la sola voglia di farsi un bagnetto. Naruto a quella richiesta annuì sorridendo. Ingenuo com’era non aveva capito che avesse un secondo fine. Si alzò da terra assieme a lui e si voltò verso Sai “Ehi noi ci assentiamo un po’! Torniamo subito” Voleva solo avvertirlo che si sarebbero allontanati per non farlo preoccupare. Il moro aprì gli occhi e li fissò annuendo. Non aveva idea del motivo per il quale si volessero assentare anche se temeva di saperlo ma stavolta aveva deciso di seguirli ed osservarli, se non poteva avere Naruto si sarebbe accontentato di guardarli e immaginare di essere al posto di Sasuke.

I due s’incamminarono così verso il fiumiciattolo che scorreva in mezzo alla foresta senza accorgersi che l’altro ragazzo li stava seguendo di soppiatto senza farsi vedere o sentire. Il primo a raggiungere la riva fu Naruto, che essendo assetato si sporse subito su di essa bevendo l’acqua fresca e limpida anche se per fare quello era abbastanza in bilico.

Sasuke nel frattempo cominciò a spogliarsi senza troppi complimenti. Erano lì da soli secondo lui, e non aveva vergogna del compagno. Una volta svestito tutto gli andò dietro e gli disse “Stai attento a non cadere in acqua con i vestiti…”. Alle sue parole Naruto mugolò contrariato ma non stette ad ascoltarlo e quindi continuò a bere finché non finì ed indietreggiò, ma non immaginando che l’amato fosse dietro di lui gli finì proprio tra le braccia. Si voltò appena con il viso e notando che si era spogliato disse “Ehi… Che combini… perché ti sei spogliato eh…”.L’Uchiha lo strinse a sé e rispose candidamente “Beh per darmi una rinfrescata devo essere nudo ti pare?” Ma senza dire altro prese a spogliarlo a sua volta con lentezza, quella in fondo era solo una scusa… Non aveva nessuna intenzione di rinunciare ad unirsi a Naruto per l’ennesima volta, in quei giorni avevano fatto l’amore più spesso del solito e da una parte si sentiva spossato. Il biondo arrossì mentre lo lasciava fare, ma non appena arrivò ai suoi boxer lo fermò un attimo “Mhh… Però non lo so… Nelle vicinanze c’è Sai… E se ci vedesse ancora…? Poi sai com’è maniaco…” Rise appena verso di lui e si sporse appena baciandolo sulle labbra. L’altro però non gli rispose subito e con una rapida mossa gli calò i boxer “Sai sta riposando lontano da qui, non ci vedrà… E poi…. E’ solo un bagno no…?” Si avvinghiò infine al suo corpo prendendo a baciarlo intensamente sulle labbra.

Uzumaki lo lasciò fare senza obiezioni emettendo solamente un mugolio. In quel preciso istante capì che non voleva soltanto fare un bagnetto… L’idea che aveva in mente non gli dispiaceva di certo, anche se aveva paura che qualcuno li vedesse. Lo strinse forte a sé carezzandogli lentamente la schiena fino a riuscire ad atterrarlo e guardarlo negli occhi ansimando pesantemente dopo quel lungo bacio. Sasuke ansimava a sua volta e dopo un po’ disse “Naruto… Perchè non ti trasformi ancora? Sai quanto mi piace farlo quando hai quelle sembianze…” Gli sorrise dolcemente accarezzandogli il viso e i capelli per poi proseguire “Ho tantissima voglia di te…”. Il moro che nel frattempo li stava spiando, si stava eccitando alquanto nel vederli a quel modo però tentò di stare calmo e continuare a guardare quella scena.

Alle parole dell’amante, Naruto sorrise sornione e disse “Ancora in quelle sembianze mi vuoi? Guarda che è stancante per me… E poi non ti faccio male eh?” Gli leccò lentamente il collo ed una guancia, premendo e strofinando anche il bacino contro il suo eccitandosi visibilmente poco dopo. Sasuke per tutta risposta esternò tutta la sua sensuale capacità di persuasione e ribatté “Ti prego Naruto fallo per me…” Emise solo qualche mugolio per quegli strofinamenti contro il suo corpo cercando poi di rispondere a sua volta per provocare Naruto ed indurlo a trasformarsi.

Naruto sorrise nuovamente ed acconsentì mordicchiandogli prima un orecchio “Va bene…Se lo desideri lo farò solo per te!” Si sollevò poi mettendosi seduto sull’erba chiudendo gli occhi cercando di concentrarsi il più possibile e poco dopo riuscì a sprigionare del chakra rosso che lo avvolse completamente, facendogli spuntare 3 code anche se impalpabili. Di quello Sasuke ne fu molto contento, tanto che gli si gettò addosso stringendolo forte a sé ringraziandolo. In quel momento Sai avvertì il chakra del compagno farsi davvero potente e si sporse tra i cespugli per vedere meglio quello che stava succedendo… Notò subito il sinistro alone rosso che circondava il corpo di Naruto e di improvviso gli fu chiara tutta la storia che gli avevano narrato riguardo a lui prima che si unisse al team 7. Restò quindi ad osservare tutto attentamente e con molto interesse.

In quel preciso istante Naruto percepì qualcosa di strano in sé… Come qualcosa che cercava di fuori uscire a tutti i costi. Capì che era Kyuubi e si concentrò con tutte le sue forze per impedire che ciò avvenisse. Doveva però avvertire il compagno di ciò che stava accadendo e provò a parlare “Sasu…ke… spostati….!!” Però in quel momento di distrazione il demone prese completamente il sopravvento su di lui facendo sbucare la quarta coda, rimanendo poi immobile.

Sasuke ovviamente non intuì subito cosa volesse dirgli. Fissò il compagno per un po’, ma notando una quarta coda sul suo fondoschiena accanto alle altre si avvicinò a lui allarmato e disse “Na…Naruto cosa succede?!” Quella non gliel’aveva mai vista prima e non capì che stesse succedendo. Naruto però sentendo le sue parole aprì di colpo gli occhi guardandolo dritto in volto con le pupille strette e le iridi rosso fuoco ghignando malignamente. Non gli diede nemmeno il tempo di reagire che gli balzò addosso agilmente atterrandolo sul prato, gli posò le mani artigliate sul petto e gli restò sopra a cavalcioni. Aveva il viso vicinissimo al suo e gli mostrava i denti affilati, ringhiando come un vero animale.

L’Uchiha rimase a fissare il compagno, era diverso dal solito e cominciava veramente a fargli paura. Sentiva le sue unghie piantarsi nella carne… E tremando sussurrò “Na…Naruto ti prego… Mi fai male…” L’altro però non sembrava starlo a sentire dato che in quello stato non riusciva a controllarsi. Gli fece percepire il suo caldo respiro ansimante sulla pelle mentre si avvicinava ancora di più al suo viso leccandogli poi lentamente una guancia fino a scendere sul collo e dargli un morso parecchio forte. A quel gesto Sasuke si lasciò sfuggire un urlo di dolore parecchio forte sentendo poco dopo colare su di esso un liquido caldo e vischioso, probabilmente era sangue, ed era stato Naruto con i denti a farglielo uscire. Si sentiva improvvisamente intorpidito con quel morso e non riusciva a muoversi di un solo centimetro, intuì che il compagno non voleva si ribellasse, ma stava soffrendo molto, tanto che iniziarono a lacrimargli anche gli occhi. Il biondo nel sentire nella propria bocca quel sapore ferreo lo leccò in quella zona, come a volerlo ripulire. Si sollevò dopo un po’ e rimase a fissarlo per un attimo, ma subito dopo con una mossa fulminea saltò via da lui mettendosi di fianco, lo afferrò malamente per le spalle e lo ributtò nuovamente steso a terra ma questa volta con la faccia rivolta verso il terreno umido. Gli salì nuovamente sopra e premette bene il bacino contro il suo fondoschiena, iniziando a dargli morsi ovunque sul corpo. Percepiva chiaramente la sua paura, ma in quello stato non gli importava poi più di tanto… Tutto ciò lo eccitava notevolmente. Il moro riuscì a fatica a spostarsi con il viso da terra per respirare, si sentiva letteralmente schiacciato da lui, continuava a gridare e lo implorava di lasciarlo, mentre il terrore continuava ad aumentare a dismisura. Non aveva mai visto il compagno ridotto a quel modo, dato che di solito riusciva a controllare benissimo il potere del demone.

Il biondino scese completamente verso il basso dandogli poi una lunga e lenta leccata partendo dal fondoschiena percorrendo tutta la linea della spina dorsale fino a raggiungere il collo e leccargli via dell’altro sangue dalla ferita che gli aveva causato poco prima. Successivamente lo afferrò per i fianchi facendolo sollevare con la forza e mettere inginocchiato a terra, le sue grida non lo toccavano minimamente e continuò imperterrito nel suo intento. Quando lo mise nella posa che voleva, si allontanò appena da lui gattonandogli attorno con movenze feline, come a volerlo squadrare completamente senza mai distogliere gli occhi da lui, attendendo solamente una sua mossa per saltargli addosso. L’Uchiha sentiva il corpo completamente avvolto dal dolore, non sapeva che gli prendesse a Naruto. Appena si sentì libero, girò debolmente il viso verso di lui vedendolo gironzolare attorno a se mentre lo guardava. Gli dava veramente i brividi e si pentì amaramente di aver desiderato di unirsi a lui utilizzando il potere di Kyuubi quel giorno. Del tutto istintivamente scattò in avanti, ma sapeva che probabilmente era inutile tentare di fuggire, infatti Naruto che era 10 volte più veloce e abile del normale, con un balzo piuttosto agile e veloce lo raggiunse atterrandolo nuovamente di schiena guardandolo dritto negli occhi “Dove credi di andare tu… Non mi scapperai tanto facilmente…” Subito si avventò contro le sue labbra intrufolando violentemente la lingua nella sua bocca. Lo afferrò poi per le gambe con le mani facendogliele aprire quasi del tutto, piegandole verso di lui iniziando a strofinare energicamente il bacino contro il suo fondoschiena, fino a che riuscì a posizionare la punta del membro eccitato sulla sua piccola entrata e con una spinta parecchio forte e decisa lo penetrò completamente, emettendo però un mugolio soffocato dal bacio, per il dolore provocatosi con quel gesto. Il ragazzino sottomesso senza via di scampo, spalancò gli occhi e lanciò un grido acuto che venne soffocato dal bacio che gli stava dando Naruto con la forza. Cercò di dimenarsi, ma più lo faceva più il compagno tentava di tenerlo fermo e gli procurava parecchie sofferenze, ormai era veramente allo stremo per il dolore.

Nel frattempo, ancora nascosto tra i cespugli, Sai stava osservando tutta quella scena letteralmente inorridito… Gli sembrava veramente che Naruto stesse facendo del male al compagno. Da un lato era tentato di intervenire ma dall’altro evitò del tutto, anzi sperava che tutto quello a Sasuke, provocasse non poca sofferenza… Era dettato tutto unicamente dalla sua gelosia.

Il biondo si staccò solo dopo un po’ da quel bacio ansimando. Velocemente strinse di più la presa sulle sue gambe sentendo che cercava di dimenarsi, piantando di conseguenza le unghie nella sua carne e per bloccarlo ancora di più lo azzannò letteralmente su una spalla, iniziando in seguito a muoversi all’interno del suo corpo con notevole velocità fin dall’inizio tanto che fece urlare nuovamente il moretto che tentò ancora di dimenarsi implorando tra le lacrime di lasciarlo, ma questo era tutto inutile e lentamente stava perdendo i sensi a causa del troppo dolore che percepiva sul suo esile corpo. Il jinchuriki però non stette a sentirlo e continuò nel suo intentò senza mai fermarsi, penetrando in lui con sempre maggior forza ed energia combaciando perfettamente il bacino con quello del ragazzo sotto di sé. Fremeva notevolmente per tutta l’eccitazione che stava accumulando dentro di sé per tutte quelle energiche spinte, tutto il suo corpo era pervaso da tremiti e da un calore fuori della norma, si sentiva letteralmente bruciare per tutto ciò che stava facendo ma soprattutto per il chakra che lo avvolgeva. Senza che i due si accorgessero di nulla, Sai continuò a spiarli attentamente… Notava benissimo l’alone rosso splendente attorno al ragazzo. Non riusciva a spiegarsi come fossero arrivati a quell’unione così animalesca… Si sentiva però strano sul cavallo dei pantaloni e scoprì così che era molto eccitato a causa dei gemiti che Naruto lanciava ogni tanto. Istintivamente li abbassò ed iniziò a toccarsi in quel punto senza muoversi di un solo centimetro, restando ad osservarli mentre la sua eccitazione continuava a salire. Per diversi lunghi istanti rimase lì ad accarezzarsi il membro. Si sentiva vicino al limite però anche se si sentiva un po’ sporco nel fare quelle cose mentre percepiva le urla strazianti di Sasuke… Scosse la testa, indeciso sul da farsi ma non fece nulla e proseguì… Era troppo eccitato e poi era sicuro di non poter fare nulla per fermarlo.

Così Naruto continuò a muoversi indisturbato in quel corpo caldo e dolente per tutto ciò che gli stava facendo, fino a che raggiunto il limite assoluto affondò completamente in lui lanciando un gemito strano e lungo, liberandosi di tutto il calore che aveva dentro, riempiendolo con il suo caldo seme, ma assieme ad esso trasferì gran parte del suo chakra nel compagno. Era stata la volpe nel suo corpo a fare quell’ultima azione… Poi però al limite della forza crollò sopra di lui tornando normale, letteralmente esausto, mentre Sasuke aveva perso ormai i sensi e la temperatura corporea gli si era alzata parecchio generandogli una febbre piuttosto elevata. Aveva anche tutto il corpo ferito e dilaniato in gran parte.

Poco dopo, Sai venne a sua volta nella sua stessa mano. D’improvviso sentì un silenzio inquietante, si sporse e vide sia Naruto che Sasuke riversi a terra privi di conoscenza. Comprese che fosse il caso d’intervenire. Si sistemò, si lavò le mani nel ruscello e poi andò verso di loro scuotendo dapprima Naruto per tentare di svegliarlo. Ma vedendo che quest’ultimo non dava alcun segno, dato che non gli era rimasto più un briciolo di forza dopo che il demone aveva preso il sopravvento, si spostò sull’Uchiha sentendo però che scottava terribilmente… Probabilmente lo sforzo ed il dolore subito lo avevano debilitato parecchio. Pensò quindi che non avesse altra scelta… Doveva pensarci lui ora.

Così estrasse una delle sue pergamene e vi disegnò un uccello abbastanza grande e comodo per trasportare tutti quanti e alla fine, dopo averlo materializzato, rivestì a fatica i due compagni che erano rimasti nudi caricandoli poi dietro di sé sul volatile raggiungendo Konoha velocemente. In pochi minuti atterrò proprio di fronte a casa loro. Scese e trascinò a fatica uno per volta i due in casa mettendoli sul divano. Non sapeva proprio che fare e Sasuke sembrava essere grave come condizioni fisiche.

A differenza di quest’ultimo però, Naruto dormiva beatamente come un bambino. Lui infatti era solamente esausto. Mugolò appena qualcosa accoccolandosi poi contro il bracciolo del divano russando sonoramente.

Sai rimase a guardare preoccupato il moro dato che l’altro sembrava stare benissimo dal rumore che faceva, ma da solo non sapeva proprio cosa fare, così prese una pillola rigenerante e decise di darla a Naruto per farlo svegliare. Si avvicinò a lui, la estrasse dalla sua boccetta rompendola con le dita per liberarne il liquido contenuto versandolo tutto nella bocca del compagno. Quella compressa gli avrebbe ridato tutte le energie spese poco prima e ripristinato il suo chakra. Il ragazzo sentendo quella cosa scorrere nella sua bocca la ingoiò a fatica visto che stava dormendo, ma rimase in quella posa per un bel po’ prima che la medicina facesse effetto e dopo una buona mezzora si riprese completamente ridestandosi da quel sonno pesante in cui era caduto senza però aprire gli occhi. Sentendo qualcosa di morbido sotto di sé mugolò stringendolo di più, finendo per strofinarsi pensando fosse il corpo di Sasuke dato che iniziò a sussurrare il suo nome. Sai però vedendo che Naruto era sveglio iniziò a scrollandolo per bene “Naruto… So che sei sveglio! Sasuke sta male!” Sperava che con quella frase si alzasse del tutto, dato che sembrava ancora parzialmente addormentato. Come immaginava, nel sentire quelle parole il biondo si sollevò di scatto dal divano “Eh?? Cosa? ma che stai dicendo…” Non si era ancora reso conto di dove si trovava e non ricordava nulla di ciò che era successo qualche ora prima.

Il moro sospirò e velocemente gli girò il viso verso Sasuke che stava sul divano di fianco a loro. Si vedeva perfettamente che era sofferente, si agitava, tremava e respirava affannosamente. Il ragazzo lo aveva coperto bene ma quello non bastava di certo e quindi disse “Il tuo ragazzo… Sta male… E credo anche parecchio… Ha la febbre alta e il corpo pieno zeppo di ferite… E’ incosciente da quando vi ho trovati nel bosco!” Però non andò oltre i dettagli… Non voleva rivelare che lui aveva visto tutto e non era neppure intervenuto.

Naruto nel vedere l’amato in quelle condizioni sussultò spalancando gli occhi. All’improvviso si ricordò di non esser riuscito a controllare a dovere il demone nel suo corpo ma poi più nulla. Subito scostò malamente Sai e si fiondò contro il compagno spostandogli la coperta di dosso sollevandogli anche la maglietta e quando notò quelle brutte ferite sul corpo si allarmò notevolmente. Allungò infine una mano verso la sua fronte e nel sentirlo così bollente iniziò a piangere in silenzio sapendo che tutto ciò era solo colpa sua. Doveva portarlo a letto e medicarlo, così senza dire nulla si alzò dal divano cercando di prenderlo in braccio per portarlo al secondo piano senza però dire una sola parola a Sai, dato che si era offerto di dargli una mano. Se solo avesse parlato avrebbe capito dal tono della voce che stava piangendo. Così anche se a fatica, riuscì a trascinarsi di sopra con Sasuke sulle spalle. Raggiunse poi la loro camera e il più delicatamente possibile adagiò sul letto il compagno svestendolo e mettendolo sotto le coperte. Corse successivamente a prendere la cassetta del pronto soccorso in bagno senza fare minimamente caso a Sai che stava nelle vicinanze, visto che l’aveva seguito. Tornò poi da lui ed iniziò a medicarlo su tutte le ferite visibili, vederlo tremare ed ansimare a quel modo lo faceva sentire malissimo e mortificato.

Il moro osservava Naruto senza fare niente, non sapeva cosa dirgli anche se tenere nascosto il fatto che aveva visto tutto era veramente difficile. Dopo un po’ si decise e per spezzare quel silenzio insolito disse “Forse dovremo chiamare un medico…Se la febbre gli si alza ancora… Morirà” A quell’ultima parola però Naruto avvertì un brivido lungo la schiena.

Finì di fasciarlo per bene e poi alzandosi di scatto in piedi si voltò verso Sai guardandolo con il viso rigato dalle lacrime. Si sentiva tremendamente agitato anche senza il suo intervento. Si mise poi a sbraitare letteralmente sia per la paura che per la rabbia di ciò che aveva combinato contro la sua volontà “Sta un po’ zitto!! Lo so benissimo quello che devo fare!” Corse poi in cucina per prendere una bacinella con dell’acqua versandovi dentro del ghiaccio per raffreddarla ancora di più. Prese anche un panno e risalì in camera posando tutto sul comodino accanto al letto, si sedette su quest’ultimo ed intinse la pezza nell’acqua fredda appoggiandola poi sulla fronte del compagno che provò un senso di profondo sollievo nel sentire tutto ciò smettendo di tremare per un po’. Non sapevano però che Sasuke stava lottando con tutte le sue forze contro quel rapido mutamento che stava avvenendo in sé…

Sai però non ce la faceva più a tenersi tutto dentro nel vedere il ragazzo che tanto gli piaceva ridotto a quel modo… Scosse la testa sospirando e disse tutto d’un fiato “Io vi ho visti nella foresta… Ho visto quello che hai fatto…” Si zittì poi completamente fissando con fare serio il compagno, alla fine gliel’aveva rivelato, voleva vedere la sua reazione. Naruto rimase incredulo nel sentire quello che aveva detto fermandosi per un istante dal fare qualsiasi cosa… Non si voltò nemmeno a guardarlo, riprendendo a passare solamente lo straccio su tutto il viso di Sasuke passando poi al petto… All’istante però gli balenò in mente una cosa… Perché non aveva provato a fermarlo se li aveva visti? Sapeva che sarebbe stato inutile provarci quando il demone prendeva il pieno controllo, dopo ciò che gli aveva detto Jiraya. Ma se ci avesse provato sicuramente ora Sasuke non sarebbe ridotto in quello stato. Lo scoprì quasi completamente bagnandolo con dell’altra acqua fredda e in un sibilo glaciale disse verso l’altro ragazzo “…Ti odio…”.

Quelle due semplici parole ferirono completamente Sai. Mai nessuno gli aveva detto di odiarlo e benché meno se lo sarebbe aspettato da Naruto. Sentirlo da lui lo aveva scosso ancora di più ed avvertendo la rabbia crescere dentro di sé ed intuendo il motivo per cui il compagno gli aveva detto quello gli urlò contro “Non potevo fermarti! Avresti ucciso anche me! Sono a conoscenza del tuo segreto Naruto! Sei pericoloso a causa di Kyuubi!” Rimase a fissarlo senza muovere un solo muscolo, era del tutto teso. Nell’udire ciò il biondo si voltò di scatto verso di lui tirandogli uno schiaffo in pieno viso “Potevi provarci ugualmente!! Potevi provare a fermarmi in qualche modo! Potevi uccidermi! E lo avrei preferito piuttosto che saper di aver ridotto Sasuke in questo stato!” Disse quella frase tutta d’un fiato senza nemmeno respirare, ansimando alla fine. Era terribilmente nervoso e Sai non lo stava di certo aiutando a calmarsi, rimase poi a fissarlo con sguardo severo vedendo il compagno portarsi una mano sulla guancia appena colpita e restituirgli la stessa occhiataccia “E secondo te è così facile ucciderti vero?! Se ci tieni proprio tanto ucciditi da solo!” Poi non disse più nulla. Per alcuni istanti tra loro calò un silenzio inquietante, Naruto non sapeva più cosa dire a riguardo… Quindi si limitò a tornare alle cure dell’amato pensando che si sarebbe ucciso volentieri se era per salvarlo. Dopo un po’ però non riuscì più a trattenersi dal versare lacrime nel vedere il ragazzo tutto tremante e gli si gettò sopra letteralmente scoppiando a piangere, i sensi di colpa lo stavano pervadendo completamente. Si raggomitolò contro di lui nascondendo il viso contro il suo petto scusandosi continuamente, anche se sapeva bene che non poteva sentirlo.

Sai restò impassibile di fronte a quella scena anche se in fondo vedere Naruto ridotto a quel modo gli dispiaceva parecchio. Comprese che l’amore che provava per Sasuke era davvero grande e in un impeto di gelosia e cattiveria disse “Se Sasuke morirà sarà solo per colpa tua!” E senza attendere una sua risposta, non riuscendo più a stare in quella casa la abbandonò per tornare nella sua. Non aveva più niente da fare lì e lo schiaffo di prima gli era bastato.

Uzumaki pianse ancora più forte nel sentire le parole dell’altro, cercava di risvegliarlo in ogni modo con piccoli bacini sulla sua pelle rovente bagnandogli tutto il corpo con le lacrime calde che scendevano sempre più copiose dai suoi occhi. Tentò però di calmasi almeno un po’, sapendo bene che se si piangeva addosso non risolveva proprio un bel niente. Voleva fare di tutto per salvare Sasuke. Si sollevò appena da lui afferrandolo per le spalle iniziando a scuoterlo un po’ “Amore… Ti prego… Svegliati…”. Il moro però non avvertì le parole di Naruto e rimase privo di conoscenza nonostante il compagno tentasse di svegliarlo in qualsiasi modo, sembrava veramente che non c’è la potesse fare a lottare contro tutto quello che gli stava capitando ed intanto il segno che gli era apparso sul ventre si faceva sempre più nitido di ora in ora. Non vedendo segni di reazione da parte sua, Naruto iniziò a disperarsi letteralmente. Avrebbe voluto chiamare aiuto ma non se la sentiva di lasciarlo lì da solo e quindi si limitò a stargli accanto e raffreddarlo meglio che poteva per abbassargli almeno la temperatura del corpo…