Cap 1

Cap 22

Qualche giorno dopo verso mattina inoltrata, Sasuke si svegliò ritrovandosi di fianco Naruto ancora addormentato. Si sentiva alquanto voglioso in quel momento e quindi si avvicinò a lui cominciando a baciarlo intensamente sul collo per poi risalire fino al viso con l’intenzione di svegliarlo, aveva troppa voglia di unirsi a lui. Però Naruto non sembrava della stessa idea, infatti sentendo quei morsetti mugolò contrariato cercando di sottrarsi a quei suoi gesti raggomitolandosi tutto sotto le coperte biascicando un “Lasciami in pacee… Ho sonno…” Tenendosi ben strette le coperte addosso. Il moretto sbuffò, odiava quando faceva così ma non demorse, s’infilò faticosamente sotto le coperte dato che se le teneva strette addosso, fino ad arrivare in mezzo alle sue gambe e dare un morso al suo membro da sopra i boxer. Ma Naruto non ne aveva affatto desiderio di fare certe cose al momento così cercò di dimenarsi continuamente riuscendo dopo un po’ a scacciarlo. Si sollevò mettendosi seduto sul letto sbadigliando “Ma si può sapere che hai stamattina?? Perché non mi lasci dormire?” Ma non fece ora a dire quella parole che si ritrovò di colpo atterrato sul letto con Sasuke che dopo averlo guardato per alcuni lunghi istanti lo aveva baciato per poi dire “Perchè ho voglia di fare l’amore”. Il biondino lo guardò male cercando di staccarsi da quel bacio riuscendovi dopo un bel po’ visto che non voleva proprio staccarsi da lui fino ad allontanarlo posando una mano sul viso e l’altra sul petto tentando di spingerlo via “Io nooo! Lasciami dormire sono stanco!”.

Sasuke mugolò contrariato nel sentirsi respinto e così per dispetto gli morse la mano per fargliela levare da lì, lo voleva a tutti i costi e con la forza lo spinse giù nel letto dicendo “Fai il bravo su… Ne ho troppa voglia, non posso fare da solo…” Ma Naruto continuava a dimenarsi con sempre più energia sentendo che voleva costringerlo. Chiuse gli occhi come per cercare di metterci più energia possibile per spostarlo e istintivamente, senza nemmeno volerlo veramente gli tirò un sonoro schiaffo sul volto urlando “ti ho detto di no!!!” Ma resosi conto di ciò che aveva fatto aprì subito gli occhi guardandolo intensamente, però ormai era troppo tardi, quel gesto l’aveva fatto. L’Uchiha si portò istintivamente una mano sul volto fissandolo a sua volta gelidamente, non permetteva a nessuno di colpirlo così, tantomeno a lui “Non dovevi farlo…” Fece una piccola pausa e proseguì dicendo “Vattene subito fuori di qui!!!!!” Era davvero furioso in quel momento. Naruto si sollevò dal letto guardandolo tutto triste cercando di scusarsi e abbracciarlo “Scusami… Non volevo farlo” Allungò poi una mano al suo viso per toccarlo ma il moretto lo allontanò malamente da sé indicandogli la porta con un dito “VATTENE VIA! FUORI TI HO DETTO! VATTENE!” Lo guardò intensamente negli occhi, non l’avrebbe perdonato tanto facilmente quella volta. Il biondo rimase a guardarlo per un po’ fino a che abbassò la testa lentamente e senza dire altro si alzò dal letto afferrando i suoi vestiti. Non l’aveva di certo fatto apposta, però sapeva che se Sasuke si arrabbiava a quel modo l’unico maniera per farlo calmare era lasciarlo da solo per un po’. Si vestì rapidamente e scese al piano inferiore per uscire poco dopo dalla porta, avviandosi tutto mogio per le viette restando con la testa abbassata e con le mani in tasca. Il moro lo lasciò andare via ma subito si pentì per quello che aveva fatto, forse aveva avuto una reazione un tantino esagerata. Si girò nel letto affondando la testa nel cuscino come a volersi nascondere, iniziando a piangere silenziosamente… Avrebbe voluto correre a cercarlo ma non c’è la fece, come al solito era troppo orgoglioso e ciò glielo impediva.

Dopo un paio di minuti a camminare senza una meta precisa, Naruto si sedette su di una panchina all’ombra di un alberello. Si appoggiò allo schienale con le braccia ed inclinò la testa all’indietro chiudendo gli occhi pensando e ripensando a ciò che era successo guardandosi poi la mano con cui lo aveva colpito senza nemmeno sapere il perché, sospirando intensamente.

In quel momento, Sai era uscito di casa per fare una passeggiata, si stava mangiando dei Dango[1] per colazione sorseggiando del the quando all’improvviso vide qualcuno di famigliare a poca distanza da lì e capì che si trattava di Naruto, però lo vedeva un po’ strano, così si diresse verso di lui “Naruto kun ciaoooooooooooooo!” Però quest’ultimo essendo un po’ soprappensiero sobbalzò appena nel sentire quella voce chiamarlo voltandosi verso di essa. Notò con suo grande dispiacere Sai che si avvicinava e sbuffò. In quel momento non lo voleva per niente tra i piedi e quindi si voltò dall’altra parte senza nemmeno salutarlo.

Il moro vedendo subito la sua reazione, comprese che forse era meglio lasciarsi alle spalle il suo pisello per un po’ e non fare battutine strambe, gli si avvicinò del tutto e si sedette accanto a lui guardandolo mentre finiva di mangiarsi il dolcetto che teneva in mano fino a che tutto sorridente allungò il sacchetto pieno di quei dolci a Naruto e con dolcezza disse “Ne vuoi? C’è ne sono tanti…”. Il ragazzino dai capelli biondi, voltò appena lo sguardo su quella busta osservandone il contenuto, erano veramente invitanti però lui al momento non ne aveva molta voglia e con la mano scostò il sacchettino con i Dango da sé “Non ho fame…” E seccato dalla presenza del compagno si alzò da lì andando per una stradina isolata verso il boschetto dove si ritirava ogni tanto per restare da solo in pace e tranquillo ma con l’incontro di Sai ne dubitava fortemente che l’avesse lasciato stare. Ed infatti come a premorire quella reazione, Sai si mise a seguirlo vedendolo veramente molto triste, pensava che fosse successo qualcosa e così chiese “Naruto che ti succede? Ti vedo un po’ strano… Ti va di parlare un po’ con me? Ti assicuro che questa volta non farò il pervertito…” .

A quelle parole Naruto si fermò voltandosi verso di lui e non credendo affatto alle sue parole lo guardò molto male “No! E poi voglio stare solo! Lasciami stare” E scappò via addentrandosi sempre di più nel boschetto fino ad arrivare ad un fiumiciattolo sedendosi sulla riva. Giochicchiò per un po’ sull’acqua fredda con le dita sospirando intensamente, fino a che stanco e un po’ assonnato per esser stato svegliato, si acciambellò tutto su se stesso chiudendo gli occhi.

Sai che non voleva lasciarlo da solo, iniziò a cercarlo per tutta la foresta. Ci impiegò un po’ ma alla fine lo vide, gli si avvicinò e lo fissò. Sembrava essere addormentato, così per non fargli prendere freddo si levò la maglietta pesante che si era messo addosso quella mattina e gliela avvolge attorno al corpo accoccolandosi poi accanto a lui per tenerlo al caldo e per scaldarsi a sua volta. Lo guardò, non sapeva che gli prendesse ma non era da lui lasciare un compagno da solo a quel modo. Naruto che stava in un leggero dormiveglia nel sentire quel calore accanto a sé si raggomitolò tutto verso di esso istintivamente, mugolando appena il nome di Sasuke. Credeva di stare ancora a letto e che quello fosse il suo compagno ma non era così e Sai approfittò della situazione che era troppo ghiotta per farsela sfuggire e poteva toccare Naruto come aveva sempre desiderato fare. Lo strinse parecchio forte a se iniziando ad accarezzargli i capelli e dargli piccoli bacini sul volto e anche se la tentazione era forte evitò di toccarlo in mezzo alle gambe come al solito.

Il ragazzino per tutte quelle dolci attenzioni mugolò ancora di più però per sfortuna di Sai, socchiuse gli occhi dopo un po’ e sentendo un odore diverso da quello di Sasuke sollevò lentamente lo sguardo ritrovandosi con il viso a pochissimi centimetri da quello del nuovo compagno e sia per lo spavento sia per l’ansia di vederlo così vicino a sé e soprattutto mezzo svestito, facendo un salto all’indietro disse “Cosa volevi farmi tu eh??? Perché non mi lasci in pace una buona volta!” Non sapeva però che le sue intenzioni erano buone quella volta, ma in fondo era anche normale.

“Non mi andava di lasciarti solo addormentato in mezzo al bosco ed in più…” Lo guardò Sai sorridendogli appena con fare gentile e premuroso per poi indicargli la maglietta che aveva posato sulle spalle proseguendo “…Non volevo che tu prendessi freddo…Ti stavo scaldando…” Naruto si guardò le spalle mugolando appena, la maglia c’era veramente. L’afferrò e la ridiede al proprietario abbassando però lo sguardo per poi voltarsi “Grazie, ma non mi serviva il tuo intervento” Sotto sotto però gli aveva fatto piacere, ma non l’avrebbe di certo detto a lui visto che lo tormentava ogni volta e non voleva dargli quella soddisfazione. Il moro si riprese la maglietta e lo fissò intensamente dicendo “Perchè hai litigato con Sasuke? E’ per questo che sei triste no?” Intuitivamente vedendolo strano pensò che c’entrasse in qualche modo l’Uchiha e voleva tentare di confortarlo almeno un po’ anche se la vedeva molto dura.

Naruto sussultò nel sentire quella frase centrando in pieno il motivo ma non rispose e restò girato verso il fiumiciattolo dando le spalle al ragazzino. Prese solamente un sassolino da terra e sospirando lo tirò nell’acqua osservando i cerchi concentrici che si erano formati sulla superficie per la sua azione. Sai vedendo che non parlava sospirò e gli si avvicinò sedendosi di fianco “Può succedere di litigare, specie fra innamorati…” Cercava di farlo aprire ma non era affatto facile, tuttavia non aveva intenzione di lasciarlo stare tanto facilmente. A quell’affermazione Naruto lo guardò con la coda dell’occhio per un istante, tornando poi a fissare l’acqua del fiume “E cosa te lo fa credere che abbiamo litigato, eh?” Si voltò poi completamente verso di lui guardandolo dritto negli occhi con fare accusatore. Però sai non si agitò più di tanto e tranquillamente risponde “Chiamala intuizione, non ci vuole molto a capire che hai litigato con la persona che ami…” Gli si avvicinò un po’ di più anche se lui non sembrava gradire molto la sua presenza, ma il compagno aveva l’aria di uno che aveva bisogno di essere consolato. Naruto sospirò intensamente continuando però a non dirgli se ci aveva azzeccato o no. Poco dopo iniziò a sentire lo stomaco brontolare tentando di nascondere il forte rumore ben udibile circondandosi la pancia con le braccia, dato che era uscito in fretta da casa non aveva nemmeno fatto colazione quella mattina. Si ricordò però che Sai aveva con sé dei dolcetti e sperando che non se li fosse già mangiati tutti disse “Li hai ancora quei Dango…?” Rimase a guardarlo un po’ imbarazzato per il brontolio, ma soprattutto provava a cambiare discorso.

Sai ridacchiò divertito, afferrò poi il sacchettino pieno di dolcini ancora mezzo pieno e glielo passò “Mangia pure tutti quelli che vuoi, ho anche un’altra lattina di the….” E detto questo la estrasse da un piccolo marsupio porgendogliela. Naruto lo afferrò dalle sue mani ed estrasse da esso un dolcetto iniziando a mangiarlo lentamente sorseggiando ogni tanto il the dalla lattina. Guardava ogni tanto di sottecchi il ragazzo di fianco a sé e tutto sommato quando non faceva il maniaco antipatico pensò che si stesse bene in sua compagnia e poi sembrava molto gentile. Mangiò così un dolcetto dopo l’altro finendoseli tutti senza nemmeno accorgersene. Abbandonò poi da una parte il sacchetto e la lattina vuoti. Ora si sentiva veramente meglio con lo stomaco pieno ma tirò l’ennesimo sospiro mormorando tristemente “Grazie per i dolci…” Intanto ripensava allo schiaffo che aveva dato a Sasuke, non l’aveva mai più fatto da quella volta che avevano litigato per via di Gaara, neppure per scherzo… E non capì proprio che gli fosse preso in quel momento. Rimase così a fissarsi la mano tutto mogio. Di questo Sai se ne accorse ma non riusciva proprio a capire che fosse successo, così per l’ennesima volta chiese “Perchè non ti vuoi confidare? Ti sentiresti meglio e magari potrei darti qualche consiglio…” E gli sorrise con fare gentile. Ma non fece ora a finire la frase che Naruto si voltò verso di lui con gli occhioni ricolmi di lacrime che minacciavano di uscire di li a poco. Lo fissò per un po’ di tempo fino a che, come se lui fosse un punto di sfogo, gli si lanciò contro scoppiando a piangere come un bambino riempiendolo di pugnetti sul petto urlando quasi per la disperazione “Adesso mi odi…aaaaa!! Mi odiaa!”.

Per quell’improvvisa reazione Sai ne fu molto sorpreso, ma sentendo che stava piangendo lo strinse fortissimo a se per confortarlo e disse “Sono sicuro che in fondo Sasuke non ti odia… Dovresti tornare da lui e parlargli… E’ sempre così bello fare la pace dopo un litigio…” Intanto gli accarezzò i morbidi capelli biondi con premura e dolcezza come se Naruto fosse un cucciolo bisognoso di cure. Però il biondino non sembrò voler smettere tanto presto infatti continuava a piangere e si dimena “Noooo!! Mi odia invece!! Gli ho dato uno schiaffo senza volerlo… E lui odia queste coseee!!” Stava letteralmente bagnando di lacrime la maglietta del ragazzo tenendola pure stretta in una salda morsa con le dita.

Ora Sai per quella sua ultima rivelazione finalmente aveva capito che fosse successo tra quei due. Si fece alquanto serio mentre continuava a coccolare Naruto per calmarlo un po’ “Ora capisco che è successo tra voi ma sono sicuro che riuscirete a chiarire, dovresti parlare a Sasuke… Torna da lui… Sono certo che si sente tristissimo a sua volta, lo sento dal suo chakra che qualcosa non va, lo senti anche tu vero?” Cercava di spingerlo a tornare dal compagno al più presto, non sopportava di vederlo piangere a quel modo anche se da una parte avrebbe voluto tenerlo lì con sé.

Naruto però sapeva benissimo che il compagno preferiva star solo in momenti simili e quindi scosse la testa con energia “No… Adesso non posso… E poi mi ha cacciato lui…” Poco dopo si sollevò da lui mettendosi bene in ginocchio sul prato asciugandosi gli occhi con una mano, doveva ammettere che si sentiva stranamente meglio per quello sfogo con Sai. Quest’ultimo gli restò vicino osservandolo intensamente, accettò la sua decisione anche se pensò che fosse meglio se tornava da lui il prima possibile, poi disse “Che ne dici di andare da qualche parte allora? Oppure vieni a casa mia per un po’ e dopo torni da Sasuke….”.

Naruto rimase a pensare per un po’ alla sua strana richiesta, ma infine accettò la proposta di andare a casa sua, voleva provare a fidarsi e così si alzò da terra raccogliendo anche le cartacce che aveva lasciato in un angolo avviandosi con lui verso l’uscita del boschetto e non appena trovò un cestino vi buttò i rifiuti voltandosi poi verso sai “Dove abiti tu…?” Sperò che non fosse tanto lontano da casa sua, ma quel pensiero fu presto confermato dal moro che disse “Tranquillo non è tanto lontano da qua….” Era contento di poter stare da solo con Naruto, avrebbe voluto approfittarne e fare qualcosa di più ma si sarebbe trattenuto sapendo di che umore era il compagno, così camminarono in silenzio fino a casa, facendolo poi accomodare. Il biondino entrò senza nemmeno chiedere il permesso come al suo solito, andando a sedersi sul divano guardandosi un po’ in giro pensando che quella fosse una casetta davvero carina, ne grande ne piccola, per una persona andava più che bene. Attese poi che lo raggiungesse lì, era ancora un po’ diffidente verso di lui e quindi restò in allerta con tutti i sensi. Sai lo affiancò lì sul divano guardandolo sorridente per poi dire “Vuoi che andiamo sul letto? E’ più comodo…” Si alzò prendendolo per mano cercando di farlo sollevare, ma lo sentì un po’ reticente e proseguì come a volerlo rassicurare “Non voglio farti niente di male… Fidati di me…”. A quelle parole Naruto lo guardò un po’ male specie per la sua strana richiesta, ma sembrava sincero e provò a fidarsi… Così lo seguì lentamente fino in camera da letto sedendosi poi sul morbido materasso osservando attentamente tutte le mosse del nuovo compagno che si era sistemato accanto a lui e poco dopo il moro senza dire nulla lo trascinò con se sdraiato sulle morbide coperte del letto stringendolo forte al suo corpo. Lo sentiva molto rigido e così disse “Rilassati un po’… Voglio solo coccolarti, ti prometto che non tenterò di abusare di te…” Ridacchiò divertito per ciò che aveva detto anche se Naruto lo guardò molto male. Il ragazzino sospirò a lungo lasciandosi abbracciare da lui senza dire nulla, cercava però di stargli un po’ lontano per sicurezza e soprattutto si stava domandando come mai da quando lo aveva incontrato non aveva fatto battutine sarcastiche su di lui. Sai lo accarezzò e coccolò dolcemente dandogli talvolta piccoli bacini sul viso e sul collo, era un’occasione allettante per lui anche se non poteva fare niente di troppo compromettente. Naruto però mugolava intensamente chiudendo gli occhi. Gli stava facendo venire tutti i brividi lungo la schiena con quei baci visto che lui era abbastanza sensibile sul collo e per non avere strane reazioni sul corpo si raggomitolò tutto su se stesso cercando di evitarlo anche se gli fu piuttosto difficile visto che insisteva non poco.

Nel frattempo Sasuke preoccupato per non vedere di ritorno il partner e dopo aver pianto per diverso tempo era uscito a cercarlo ma sembrava essere sparito nel nulla, così decise di rintracciare Naruto seguendo attentamente il suo chakra che percepiva e ben presto giunse di fronte ad una casa. Era talmente concentrato su di lui che non si era accorto di un’altra presenza assieme al ragazzo. Non sapeva di chi fosse quella casa e così, sperando non lo scambiassero per un ladro, si avvicinò ad ogni finestra che vedeva fino a che si bloccò su quella di una camera da letto, ma per ciò che vide ne rimase molto basito… Naruto era abbracciato niente po’ po’ di meno che a Sai e sembravano essere in atteggiamenti intimi. Sentì montare una forte gelosia e rabbia nel corpo così si avvicinò alla porta iniziando a prenderla a spallate urlando “Sai adesso entro e ti uccido parola mia!!” Era intenzionato a tirar giù l’ingresso di quella casa.

In quel momento Sai avvertendo distintamente quella voce e riconoscendola, saltò sul letto ridendo divertito “Che peccato penso sia arrivato il tuo Sasuke… Peccato davvero stavo iniziando ad eccitarmi…”

Uzumaki sussultò a sua volta, il partner sembrava un bel po’ arrabbiato dal tono della voce che udiva al di là della porta e si sollevò completamente dal letto. Stava quasi per prendere sonno sotto quelle dolci carezze ma tentò di svegliarsi un po’ stropicciandosi gli occhi con le mani “E’ meglio se apro io…” Fece per uscire dalla porta ma si fermò guardandolo “Ah… Quando non fai il maniaco non sei male come persona…” Accennò ad un piccolo sorrisetto ed andò verso la porta che stava quasi per esser sfondata dal ragazzo per come batteva forte, aprendola poi tranquillamente ma nel farlo si ritrovò completamente addosso Sasuke e quest’ultimo lo guardò molto seriamente con le lacrime agli occhi sia per la gelosia che per la rabbia “Cosa stavi facendo con quel pervertito eh?!” Ma non gli diede tempo di rispondere che lo afferrò per mano e se lo portò fuori da quella casa. Naruto rimase un po’ spiazzato dal suo comportamento e cercò di opporre resistenza visto che la stretta sulla sua mano era anche parecchio forte e gli stava facendo male “Lasciami! Che ti prende adesso!! Non stavo facendo niente con quello là! Mi ha solo invitato ad andare da lui…” Ma l’Uchiha non sembrò ascoltarlo e se lo trascinò via senza dire assolutamente nulla fino a che entro breve tempo non giunsero nei pressi di casa e disse “Lo sai meglio di me che non mi fido di Sai e poi ti stava troppo vicino!” Non voleva ammetterlo ma era gelosissimo. Il biondino lo guardò impaurito per quel suo comportamento “Non mi stava facendo niente! Di me dovresti fidarti! Voleva solo consolarmi un po’… E’ una persona diversa quando non fa quelle battutine stupide… Non mi ha toccato credimi!” Sperò vivamente che gli credesse anche se la vedeva molto difficile visto che ai suoi occhi, anche se tentava di nasconderlo, sembrava essere geloso marcio e non ragionare affatto in quel momento. Ormai erano arrivati del tutto a casa e senza dire nulla un’altra volta Sasuke lo spinse dentro alla porta “Non voglio più che stai così vicino a Sai! Tu sei solo mio!” Se lo portò al piano superiore senza lasciar mai andare la presa alla mano e una volta di sopra lo buttò letteralmente contro una parete vicino alla stanza bloccandolo tra il muro e il suo corpo con forza per poi baciarlo con parecchia passione fino a mordergli anche abbastanza forte le labbra. Naruto si dimenò inutilmente iniziando ad avere veramente paura e mugolò per quel colpo alla schiena preso contro la parete e cercò di allontanarlo da sé spintonandolo per il petto con le mani soprattutto perché per quel bacio così violento non riusciva nemmeno a respirare.

Sasuke sentì che faceva resistenza ma non aveva intenzione di lasciarlo andare e staccandosi dalle sue labbra disse “Non ti permetto di respingermi ancora come stamattina…” In un certo senso avrebbe voluto vendicarsi su di lui per quello schiaffo che gli aveva tirato qualche ora prima ma sapeva che con la violenza non si otteneva un bel nulla. Così tenendolo per mano se lo portò in camera buttandosi sul letto con lui riprendendo a baciarlo con foga, dicendo poi con il fiatone “Naruto ti amo e ti desidero… Mi sono reso conto di aver esagerato stamattina, non volevo… Perdonami…” E gli accarezzò con la mano i morbidi capelli color del grano dorato. Naruto rimase sotto di lui guardandolo con gli occhioni lucidi per le lacrime, sapeva bene che in fondo non era nemmeno colpa di Sasuke e scosse solamente la testa chiudendo gli occhi lasciando scivolare quelle calde gocce lungo le sue guance circondandolo poi con le braccia riempiendolo di piccoli bacini sul collo, asciugandosi gli occhi sulla sua spalla.

L’Uchiha gli sorrise e lo baciò ancora sulle labbra, sembrava che avessero fatto la pace tutto sommato. Lentamente iniziò a spogliarsi restando ben presto nudo e spogliando successivamente anche Naruto stesso senza distogliere gli occhi da quelli azzurri di lui. Naruto lo lasciò fare senza opporre resistenza fino a che rimasero entrambi completamente nudi a fissarsi l’un l’altro fino a che lui stesso allungò lentamente una mano sul viso del compagno carezzandogli la guancia che precedentemente aveva colpito, si sollevò lentamente reggendosi su un gomito e sussurrò a fior di labbra “Scusa per oggi… Non volevo… Per scusarmi come si deve… Fai ciò che vuoi con me…” Arrossì appena per ciò che aveva detto ma per non farglielo notare si unì a lui in un dolce bacio rimanendo in quell’umido contatto per un po’ di tempo scambiandosi mille effusioni, fino a che Sasuke iniziò ad accarezzarlo lungo tutto il corpo e successivamente sul sesso che sentiva già abbastanza duro, gli sorrise e disse “Allora… Lascia fare a me…” Adorava fare la pace a quel modo con Naruto e quest’ultimo sussultò appena nel sentire la sua mano calda su di sé, così del tutto istintivamente sollevò appena il bacino come a volergli chiedere di più e per stuzzicarlo maggiormente portò una gamba tra quelle del moro strofinandola energicamente su di lui guardandolo furbamente negli occhi.

L’Uchiha mugolò a quello sfregamento però poi come per vendicarsi scese più in basso con la mano cercando la sua piccola apertura e non appena la trovò, subito si mise a penetrarlo lentamente con un dito per prepararlo a qualcosa di più grosso e sentendo quel gesto il biondino inarcò appena la schiena ricadendo all’indietro sul letto chiudendo gli occhi come per godersi appieno quel momento tentando di rilassarsi per affrettare le cose abbandonandosi totalmente alle sue attenzioni emettendo piccoli gemiti man mano che sentiva quel dito scorrere sempre con maggior velocità in lui. Sasuke continuò a lavorare in lui mentre gli mordicchiava appena il collo e un orecchio facendogli sentire il suo caldo respiro sulla pelle ma per tutte quelle piacevoli azioni Naruto si sentiva tutto un fremito. Lo circondò per il busto con le braccia stringendolo parecchio forte a sé, nascondendo il viso contro la sua spalla gemendo intensamente di piacere fino a che lo morse sul collo tentando di fargli capire che voleva qualcosa di più dato che non riusciva a parlare per l’eccitazione che stava provando, tutto ciò che usciva dalla sua gola erano piccoli gemiti.

Il moro si lamentò appena per quel morso così vigoroso e capendo che era alquanto voglioso tirò fuori il dito da lui, lo afferrò completamente per la vita sollevandolo dal letto. Voleva provare una nuova posizione, era in vena di fare scoperte. Così se lo trascinò sopra e facendolo sedere a gambe aperte su di sé collocando il membro eretto in prossimità della sua piccola apertura ma in quel momento entrò dentro di lui abbastanza rapidamente penetrandolo già per metà, lanciando un forte gemito cingendolo con le braccia per la schiena così da non farlo cadere, voleva vederlo per bene in viso questa volta. Naruto curvò violentemente la schiena all’indietro a quel gesto inaspettato, a sua volta aveva sentito un po’ di dolore ma cercò di non farci caso. Si resse sulle sue spalle con le mani iniziando a dare spinte verso il basso cercando di farlo entrare completamente ansimando e gemendo man mano che si muoveva sopra di lui. Il compagno seguiva per bene tutti i suoi movimenti uscendo e riaffondando con sempre maggior velocità. Anche lui gemeva sempre più forte ma intanto osservava attentamente l’espressione di Naruto, era davvero bellissima, aveva dipinta sul volto una smorfia di enorme piacere. Sapeva quanto il partner diventasse ancora più affascinante nei momenti d’intimità che condividevano. Per tutte quelle forti emozioni il biondino non riuscì a resistere e liberò già alcune gocce del suo piacere avvertendo poi un lungo brivido per tutta la schiena e altri fremiti sul corpo. Cercò di seguire meglio che poteva tutte le sue spinte decise sentendo il cuore che gli martellava talmente forte nel petto per l’eccitazione, cercò poi di chiamare il suo nome ma quelle semplici tre sillabe si dispersero in un mare di gemiti piuttosto acuti.

Sasuke continuò a penetrarlo a lungo, adesso che erano cresciuti riuscivano a fare l’amore a lungo trattenendosi il più possibile per crearsi piacere reciproco, però dopo un po’ incitato sia dai gemiti di Naruto che da tutto il resto non resistette più e si strinse forte a lui facendolo sedere per bene sulle sue gambe così da combaciare perfettamente i loro bacini, lanciò un forte urlo di piacere e venne abbondantemente riempiendolo con il suo caldissimo seme.

Naruto al suo gesto spalancò gli occhi sentendo il respiro mozzarsi letteralmente in gola per il profondo piacere che aveva avvertito ma non resistendo oltre, visto il calore al basso ventre che era sempre maggiore, si liberò a sua volta sporcandosi però il ventre con quel caldo piacere, abbandonandosi infine completamente stremato tra le braccia di Sasuke. Quest’ultimo lo strinse a se, era tutto sudato e faticava a respirare, era estasiato e nel contempo soddisfatto perchè era riuscito a vedere Naruto raggiungere l’orgasmo. Si sentiva benissimo adesso che aveva fatto pace con lui. Lentamente stando attento a non uscire dal corpo del ragazzo si sdraiò sul letto con lui tenendolo sopra di sé baciandogli appena il viso in vari punti fino a che ansimando disse “Posso stare dentro di te ancora un po’?” Naruto sorrise e lo circondò con le braccia per la vita affondando le esili dita nella sua schiena respirando ancora piuttosto pesantemente. Aveva la fronte completamente imperlata di piccole goccioline di sudore e tentava di riprendere un battito regolare del cuore. Annuì però alla sua richiesta aprendo meglio le gambe per stare più comodo. Ma il moretto nel sentire il calore del corpo del compagno sopra di sé e attorno al suo membro si stava eccitando nuovamente. Cercò però di trattenersi anche se a ben vedere aveva ancora energie per fare un secondo round… Si limitò infine solo a sospirare e tentare di calmarsi dall’ulteriore eccitazione che l’aveva colpito coprendo poi entrambi con le lenzuola perchè non prendessero freddo iniziando ad carezzare Naruto tra i morbidi capelli biondi.

Quest’ultimo però, come ad intuire le sue idee da tutti quei sospiri e da ciò che sentiva tra le natiche, dopo essersi calmato un po’ riprese a muovere lentamente il bacino in modo da stimolare anche il compagno, sorrise divertito mordicchiandogli un orecchio sussurrando “Se mi vuoi ancora prendimi… Tutte le volte che vuoi…” E come per dispetto intrufolò la calda linguetta dentro di esso, non sapeva però che per quell’affermazione se ne sarebbe presto pentito…

L’Uchiha mugolò a quei suoi gesti e alle sue parole sorrise di rimando, lo guardò sensualmente con i suoi occhi scuri perdendosi in quelli suoi azzurro cielo per poi dire “Allora ti prenderò ancora… Ti amo Naruto…”

Fecero l’amore per più volte in quel giorno, fino a che sfiniti non caddero entrambi in un sonno profondo…