Cap 1

Cap 23

Naruto, Sasuke e Sai il giorno seguente, vennero convocati dalla 5° hokage per una nuova missione. Questa volta dovevano portare un importante documento al villaggio dell’acqua.

Erano stati avvisati la mattina per il giorno stesso e Naruto come al solito iniziò a fare i capricci perchè aveva sonno e non poteva nemmeno riposarsi un po’ visto che non aveva dormito quasi nulla la sera precedente… Dopo una buona mezz’ora a parlare con la donna uscirono tutti e 3 tornando alle loro rispettive case per preparare l’occorrente per il viaggio. Naruto, a confronto di Sasuke, borbottava continuamente qualcosa contro Tsunade… Erano estremamente stanchi entrambi, ma sicuramente il moro lo era molto più di lui e Naruto se ne accorse chiaramente. Prese quindi di nascosto per sicurezza degli integratori da bere e una volta preparato tutto, uscirono di casa per trovarsi con Sai.

Sasuke infatti si sentiva a pezzi ed era anche visibilmente pallido, era venuto talmente tante volte il giorno prima che aveva non solo perso un mucchio di liquidi e continuava a bere, ma non riusciva neppure ad attivare lo sharingan dato che pure il suo chakra si era notevolmente indebolito, così mentre si dirigevano alle porte di Konoha, luogo in cui avrebbero dovuto ricongiungersi con Sai disse al compagno “Spero veramente che non serva lo sharingan per il momento… Non riesco ad attivarlo… Sono a corto di energie…” Pensò che forse fare l’amore così tante volte come attivo non facesse poi così bene, aveva solo tanta voglia di dormire, sospirò e poi bevve l’ennesimo lungo sorso d’acqua dalla sua borraccia.

Sai nel frattempo stava già aspettando i compagni presso le porte del villaggio di Konoha. Erano un po’ in ritardo e subito pensò che si fossero trattenuti per fare chissà che cosa, se l’ultima volta si era trattenuto dal prendere in giro Naruto adesso non si sarebbe ripetuta la stessa cosa, stava già meditando un mucchio di battute da fare, del resto quella era la loro prima vera missione difficile da quando erano stati messi assieme nella nuova formazione del team e doveva ravvivare un po’ l’atmosfera.

I due continuavano a camminare per la loro destinazione, Naruto carezzava un po’ i capelli neri del compagno e visto che era presto e per strada non c’era nessuno, ne approfittò per dargli un bacino veloce sulle labbra. Lui era sicuramente più riposato del compagno avendo fatto sempre la parte passiva, ma continuava a sbadigliare e si sentiva il corpo a pezzi, specialmente il fondoschiena, ma cercò di non darlo a vedere. Raggiunsero così le porte dove Sai li aspettava e per salutarlo sollevò una mano agitandola lentamente. Anche Sasuke lo vide salutando poi con un cenno della testa anche se era scocciato di averlo tra i piedi per le missioni. Si accordarono un po’ su che direzione prendere dato che questa volta erano senza maestro che li accompagnava in quanto erano abbastanza grandi per cavarsela da soli e poi lasciarono Konoha.

A fare da guida al gruppo vi era Sai, ma mentre leggeva attentamente la cartina continuava a lanciare occhiate di sottecchi a Sasuke dato che non lo vedeva pienamente in forma, così si avvicinò a Naruto per chiedergli informazioni a riguardo “Il tuo Sasuke sta bene? No perchè lo vedo alquanto pallido… Di la verità, l’avete fatto tante volte ieri per fare pace e adesso lui è sfinito eh?” Gli diede una leggera gomitata sulle costole ridacchiando divertito, doveva ammettere però che si sentiva un po’ geloso nei confronti di Sasuke… A lui Naruto piaceva davvero molto.

Il biondino arrossì notevolmente alle sue parole ma non rispose. A quanto gli sembrava, era tornato l’impiccione di sempre e come al solito aveva azzeccato ciò che era accaduto… Tirò un lungo sospiro facendo finta di niente approfittando del bivio di fronte a loro per cambiare discorso “Dove si va ora eh??”. Il moro ridacchiò molto divertito dalla sua reazione e rispose “Teniamo direzione nord est… Se non troviamo qualche seccatore lungo la strada dovremmo arrivare massimo entro 5 o 6 ore al villaggio dell’acqua… Per fortuna la quinta Hokage ci ha prenotato una stanza in un hotel per qualche giorno e siccome siamo sul mare potremo anche concederci qualche piccolo momento di relax… Siamo stati fortunati, anche se la missione non è del tutto facile e comporta dei rischi…” E detto questo continuarono a tenere quella direzione seguendo la cartina e stando attenti nel contempo che non ci fossero nemici nei paraggi. Camminarono per alcune ore sotto la guida di Sai, Sasuke però era sempre più debole, si sentiva la nausea e continui giramenti di testa, tuttavia non aveva detto niente ai compagni per non farli preoccupare o fare soste a causa sua, Naruto e Sai parlavano unicamente tra loro e lui quasi non li sentiva da quanto male stava, purtroppo però un giramento di testa più forte degli altri lo fece cadere a terra di colpo semisvenuto. Il biondo che gli stava di fianco si voltò di scatto vedendolo crollare a terra “SASUKE!!” Si fermò e gli s’inginocchiò di fianco sollevandolo per portarlo all’ombra di un albero. Gli diede piccoli schiaffetti sul viso cercando di svegliarlo e non appena vi riuscì estrasse dal suo zaino uno degli integratori che aveva preso cercando di farlo bere al compagno.

Sai lo fissò attentamente portandogli una mano sulla fronte “Febbre non ne ha per fortuna o erano guai…” Ma appena vide che Naruto stava cercando di fargli bere un integratore, improvvisamente tutto gli fu chiaro e ridacchiò sotto ai baffi dicendo “Forse non dovreste fare così tanto sesso voi due, ci credo che poi vi sentite male… Una domanda… Ma chi di voi due è quello più voglioso?” Sorrise con fare sornione in direzione di Naruto, la battuta doveva dargliela per forza. Però in quell’istante intervenne Sasuke sbottando un “Fatti gli affari tuoi una buona volta!” Si sentiva malissimo e bevve a fatica da quella bottiglietta. Cercò di ingoiarne il più possibile fino a che lo allontanò da sé sospirando intensamente. Naruto invece ribattendo alla frase di Sai disse in modo schietto “Nessuno! Non ti riguarda! Credevo fossi diverso visto l’altro giorno ma a quanto pare mi sbagliavo!!” E gli tirò un pugno in testa facendogli la linguaccia per poi tornare ad occuparsi di Sasuke. Lo fece appoggiare bene con la schiena ad un tronco dell’albero e proseguì nel parlare “Ad ogni modo è meglio farlo riposare un po’ per fargli recuperare le forze… Ritarderemo di qualche ora, ma è più importante che Sasuke si riprenda…” Carezzò infine con dolcezza il viso ed i capelli corvini del compagno, che gli sorrise e lo ringraziò dicendo “Grazie amore….” Per poi dargli un bacio sulle labbra, non gli importava se ci fosse davanti Sai, anzi, lo faceva apposta a fare certe cose davanti a lui perchè in quel modo lo provocava per bene. Infatti il nuovo compagno li guardò un po’ male sentendosi sempre più geloso quando facevano così ma cercò di non farci troppo caso “Va bene ci fermeremo per un paio d’ore ma non di più, non voglio ritrovarmi in mezzo alla foresta di notte, è meglio che raggiungiamo il villaggio dell’acqua prima del tramonto” E a sua volta si sistemò di fianco a loro iniziando a riposarsi un po’, ma non aveva intenzione di dormire, almeno uno di loro doveva stare di guardia e siccome era meno stanco rispetto agli altri due toccava a lui. Naruto sorrise vedendo che aveva accettato e come per ringraziarlo si sporse appena verso di lui dandogli un bacino sulla guancia approfittando del fatto che Sasuke avesse gli occhi chiusi sussurrandogli poi all’orecchio “Non farti strane idee… Era solo per ringraziarti per ieri e per adesso…” Si allontanò poi da lui tornando dal compagno accoccolandosi contro la sua spalla sonnecchiando beatamente mentre quest’ultimo si godeva il piacevole tepore del corpo di Naruto.

Però Sai era rimasto molto perplesso da quel bacio e istintivamente si posò una mano toccandosi la guancia. Sospirò in silenzio. A lui Naruto piaceva e avrebbe fatto di tutto per starci assieme, ma sapeva quanto fosse affiatato con Sasuke dato che stavano assieme da anni ormai, non aveva la benché minima speranza che si lasciassero. Tirò un altro sospiro più forte a quel pensiero e rimase di guardia per quelle due ore in cui i compagni riposavano.

Così Naruto e Sasuke dormirono profondamente per tutte e due le ore senza mai svegliarsi, fino a che furono svegliati dal compagno e ripartirono per il loro viaggio con un po’ più di forze, sotto le continue provocazioni e battutine di Sai, ma per quelle continue distrazioni non avvertirono la presenza di alcuni nemici nelle vicinanze del villaggio dell’acqua. Avanzarono tranquillamente per un bel pezzo di strada, però il moro non si sentiva tranquillo, aveva come l’impressione di essere spiato e seguito e sperò che anche Sasuke e Naruto si fossero accorti di questo, ma sembrava di no. Infatti quest’ultimo del tutto ingenuamente non poté non fare casino appena vide in lontananza del villaggio, aumentando di molto l’andatura del passo. Però non fece ora a fare qualche metro che si vide piombare addosso alcuni spiedi e shuriken. Si fermò appena in tempo facendo un salto all’indietro avvicinandosi ai suoi compagni e nel frattempo vennero circondati da quattro uomini “Uffa! ma perchè devono scocciare sempre a questo modo questi qui!! eravamo quasi arrivati!” Come al solito Naruto si lamentava per tutto ma gli altri non ci fecero poi tanto caso.

Sai li guardò attentamente concentrandosi per percepire il loro chakra. Avvertì distintamente che erano molti più di quattro, probabilmente gli altri erano nascosti lì intorno tra la foresta. Rimase schiena contro schiena con Naruto e Sasuke per poi dire a bassa voce “Qualcuno vuole impedirci di arrivare al villaggio e prenderci quel documento… Si è già diffusa la voce del nostro arrivo… sembra assurdo…” Era la prima volta che si trovava ad affrontare seri guai con quel team, così dopo essersi scambiati qualche strategia per la battaglia scattarono all’attacco lanciando contro di loro alcuni kunai. Riuscirono a combattere senza troppa difficoltà soprattutto Naruto che era più veloce di loro e riuscì a colpirne in pieno due con pochi colpi, quasi si annoiava in quello scontro e come al solito si distrasse “Tzè, non c’è gusto con questi qui… Sono solo dilettanti!”.

Sai e Sasuke continuarono a battersi uccidendo e ferendo i nemici uno dopo l’altro, il primo usava la sua abilità speciale creando dai suoi disegni un paio di tigri mandandole all’attacco, mentre l’Uchiha utilizzava le sue tecniche di fuoco e le armi che possedeva. Quest’ultimo però nel loro chakra, avvertiva qualcosa d’insolito… Come se fossero abili a creare illusioni, così disse ai compagni “Fate attenzione! Alcuni di loro sanno usare le illusioni! Potrebbero lanciare tecniche che confondono!” Vide poi Naruto prenderla come sempre alla leggera e soprattutto si accorse grazie allo sharingan, che un paio di loro si erano spostati rapidamente e presto l’avrebbero attaccato alle spalle, urlò “Naruto attento alle spalle!” .

Il biondino sentì le parole di Sasuke troppo tardi e infatti non appena si girò per tentare di controbattere l’attacco vide quella persona lanciargli addosso uno strano liquido prendendolo in pieno volto. Lanciò un piccolo gridolino per lo spavento, ma per sua fortuna riuscì ugualmente a colpire l’avversario ed ucciderlo anche se aveva gli occhi chiusi. Cercò poi di levarsi quella sostanza dal volto, soprattutto perchè non sopportava quell’odore così forte e nauseante. Subito l’Uchiha si accorse che il partner sembrava in difficoltà e dopo aver ferito altri nemici e averne fatto fuggire un altro corse verso di lui raggiungendolo e guardandolo preoccupato “Tutto bene Naruto?” Sai però vedendo che gli altri due erano distratti, creò velocemente un grosso uccello con i suoi disegni, ci salì sopra urlando ai compagni “Sono troppi per noi tre! Andiamocene! Al villaggio saremo al sicuro!” Guidò l’animale verso i compagni incitandoli a salire velocemente dietro di lui per andarsene via da li, per fortuna la sua specialità era quella di creare disegni che diventavano reali. I due non se lo fecero ripetere due volte e così Naruto, aiutato da Sasuke, salì in tutta fretta sopra di esso, partendo velocemente verso il villaggio. Da una parte Sai poteva pensarci subito ad usare quel metodo… Sarebbero arrivati molto prima e senza avere intoppi nel percorso.

Giunsero a destinazione dopo circa una quindicina di minuti e quando atterrarono, subito Naruto fece per scendere da lì ma appena mise piede a terra sentì un capogiro veramente forte e non riuscendo a reggersi cadde seduto a terra. Quell’odore nauseante gli era rimasto tutto addosso sulla pelle e in parte sui vestiti.

Subito Sasuke lo seguì e vedendolo strano gli si accucciò di fianco pensando che stesse male. Solo ora si accorse dello strano odore che aveva addosso, era un qualcosa di molto profumato, probabilmente qualche sottospecie di sostanza allucinogena. Lo annusò per bene e subito dopo si rivolse a Sai allarmato “Vieni un attimo qui tu! Renditi utile ogni tanto. Questo odore che ha addosso è strano! Devono avergli lanciato qualche intruglio durante lo scontro!” Intanto cercò di aiutare il partner ad alzarsi in piedi anche se faticava a tenerlo su visto se sembrava che le gambe non lo reggessero, sembrava molto strano, come in trance. Sai si avvicinò a Naruto e lo annusò a sua volta, storse il naso per quell’odore e comprese che il compagno era sicuramente stato preso in pieno da chissà quale sostanza così disse “Si… Dall’odore è proprio ciò che pensi tu, sarà sotto l’effetto di quell’intruglio adesso! Meglio aiutarlo a farsi una doccia! Coraggio andiamo in hotel e speriamo che non sia troppo tardi e non ne abbia già respirata troppa! Prima gli leviamo tutto di dosso meglio è!” Non aveva idea di come levargli gli effetti di quella roba, non c’era tempo ormai per creare un antidoto, l’unico era ripulirlo un po’ e controllarlo. Afferrò così Naruto per un braccio facendoglielo appoggiare alle proprie spalle per aiutare Sasuke, che avendo il corpo piuttosto esile faticava a reggere il compagno e velocemente si diressero verso l’albergo dove avrebbero alloggiato.

Naruto si lasciò trascinare da loro visto che non ce la faceva proprio a reggersi in piedi fino ad arrivare a destinazione. Si fecero dare la chiave alla reception per poi salire fino alla loro stanza. Tsunade aveva prenotato loro una tripla, probabilmente per risparmiare. Il biondo appena mise piede dentro la camera, si gettò letteralmente sul letto tenendosi la testa con una mano emettendo strani mugolii come di dolore e fastidio. Sasuke preoccupato lo raggiunse sul letto e lo guardò dicendogli “Adesso ti aiutiamo Naruto…” Successivamente spostò l’attenzione su Sai, dovevano spogliarlo e gli scocciava parecchio che il ragazzo vedesse il partner completamente nudo ma non aveva altra scelta, da solo non c’è l’avrebbe mai fatta ed inoltre, siccome Naruto non si reggeva praticamente in piedi, qualcuno doveva entrare nella doccia con lui e aiutarlo“Muoviti ad aiutarmi a spogliarlo! Quella roba gli sta facendo sempre più male man mano che il tempo passa!”.

Sai annuì e immediatamente iniziarono a spogliare Naruto il più velocemente possibile anche se a fatica dato che continuava a mugolare e dimenarsi. Il ragazzo poi disse a Sasuke “Tu va a preparare l’acqua, falla bella fredda! Entrerò io nella doccia con lui!” Tentò di ignorare l’occhiataccia che gli lanciò Sasuke e continuò “Puoi stare ad assistere anche tu se hai paura che lo tocco… Per me non c’è problema a farmi vedere nudo da te” L’importante del resto era aiutare Naruto. Vide Sasuke annuire a quella condizione e sparì in bagno mentre Sai si spogliò tutto a sua volta sollevando Naruto dal letto, reggendolo per portarlo in direzione del bagno. Il biondo invece era così confuso che non si accorse nemmeno d’essere nudo, si sentiva come ubriaco ed aveva la nausea ma lo seguì senza dire niente fino a ritrovarsi sotto la doccia con Sai. Si appoggiò poi al muro per un altro capogiro, anche se non molto forte questa volta. L’Uchiha era molto geloso e non sopportava di vedere il suo ragazzo nudo vicino ad un altro e con tono freddo e minaccioso disse “Vedi di sbrigarti Sai… Non mi va che stai troppo vicino a Naruto quando è nudo…” Lo fulminò letteralmente con lo sguardo, non li perdeva di vista un solo istante, avrebbe voluto essere al posto di Sai, tuttavia sembrava che il compagno volesse solo aiutare Naruto e non fare niente altro. Sai emise un mugolio di protesta alle sue parole ma tentò di non farci caso. Tenne sollevato il compagno come meglio riusciva, passando l’acqua fredda sopra ad entrambi, fortunatamente Sai stesso era abituato a sentire l’acqua gelida sulla pelle per merito del duro allenamento a cui era stato sottoposto con la squadra speciale. Fissò Naruto tutto preoccupato e poi iniziò a lavarlo accuratamente “Non ti preoccupare Sasuke… Ho quasi finito, del resto va solo lavato, non me ne voglio approfittare…” Lui disse quello ma nel sentire il corpo nudo di Naruto contro il proprio non poté non reagire, quindi tentò di mantenere un autocontrollo molto alto, se Sasuke vedeva la sua erezione sicuramente sarebbe successo un putiferio. Il biondino però non migliorava molto la situazione del compagno infatti poco dopo sentendo il corpo caldo accanto al suo e il getto freddo sulla pelle, cercò istintivamente la zona più calda, avvinghiandosi così completamente a Sai strofinando il viso contro la sua spalla emettendo piccoli mugolii “Ho freddo… Scaldami…” Sasuke sussultò a quelle parole e guardò con profonda freddezza Sai, si sentiva gelosissimo in quel momento ma cercava di darsi una calmata. Incrociò le braccia al petto picchiettando nervosamente le dita sul suo stesso braccio senza dire nulla, le occhiatacce che lanciava bastavano come atto intimidatorio. Non vedeva l’ora che uscissero da lì. Sai non disse nulla alla richiesta di Naruto, sapeva che sicuramente era confuso a causa di quella robaccia che gli avevano tirato addosso e si limitò solo a stringerlo di più a se per scaldarlo un po’ dato che era ghiacciato “Resisti ancora un po’ Naruto… Abbiamo quasi finito…” Si sentiva gli occhi furiosi di Sasuke puntati addosso e gli mettevano molta soggezione. Il ragazzino per tutta risposta a quel piacevole calore rimase con gli occhi chiusi appoggiato a lui senza fare una piega stringendolo solamente di più a sé per poi posare le proprie mani sui glutei sodi del compagno ma data la sua confusione non si stava rendendo nemmeno conto di ciò che stava facendo.

Il moro mugolò e sussultò notevolmente pensando che fosse ora di uscire. L’aveva lavato abbastanza ed in più la situazione si stava facendo complicata… Si era eccitato visibilmente per i gesti di Naruto e disse “Ascolta Sasuke… Porta fuori Naruto può bastare…” Vide che subito Sasuke prese un asciugamano e si avvicinò alla doccia, lentamente spinse il compagno tra le braccia dell’altro girandosi poi velocemente di schiena per evitare che si vedesse la sua eccitazione. Era visibilmente arrossato in viso e per coprire tutto inventò una scusa veloce “Io mi faccio una doccia calda per scaldarmi un po’… Torna pure di là con lui e mettilo a letto…” Lo guardò con la coda dell’occhio per accertarsi che avesse capito e non appena lo vide annuire ed uscire dal bagno tirò un lunghissimo sospiro per cercare di calmare l’eccitazione che per fortuna non era poi così alta.

Sasuke nel frattempo aveva messo seduto sul letto Naruto e lo stava asciugando velocemente. Lo sentiva gelido. Lo fece poi sdraiare sul letto coprendolo per bene, avvicinandosi a lui per scaldarlo un po’ dandogli anche un piccolo bacio sulla fronte. Era anche scocciato del fatto che la camera era tripla e non doppia, avrebbero dovuto stare con Sai per forza, disse poi “Va un pochino meglio adesso?” Ma con suo grande stupore vide Naruto allontanarlo da sé e raggomitolarsi tutto sotto alle coperte tremando notevolmente per il freddo provocato dall’acqua. Lo guardò male per alcuni istanti, ma pensò che probabilmente fosse dovuto a ciò che gli era capitato, quindi si limitò a stare vicino a lui. Non sopportava di vederlo continuamente scosso da brividi a quel modo così gli mise addosso un’altra coperta, temeva che si prendesse un brutto malanno.

Dopo un bel po’ Sai che si era finalmente calmato, uscì dalla doccia e dopo essersi asciugato ritornò in camera con solo l’asciugamano legato in vita. Subito si avvicinò a Naruto e Sasuke e guardando il biondino “Ci vorrà un po’ prima che si riprenda e non abbiamo antidoti… La fortuna è che certi intrugli cessano il proprio effetto in meno di 24 ore, appena il suo corpo riesce ad eliminarlo… Domattina starà bene ma per ora teniamolo d’occhio, è confuso, non sa dove si trova, a malapena ci riconosce… Meglio non perderlo di vista per oggi e tenerlo a letto” Sasuke annuì voltando poi lo sguardo verso Naruto che continuava a girarsi e rigirarsi nel letto avvertendo continui capogiri e la cosa gli dava parecchio fastidio. Rimase quindi steso lì sul materasso e sorvegliato dai due fino a sera tardi…

Erano le 23 passate e Naruto si svegliò tirandosi su a sedere… A fatica riuscì a vedere l’ora e anche se notò che era abbastanza tardi aveva voglia di uscire un po’. Senza dire nulla, si alzò rivestendosi in fretta e furia per poi abbandonare silenziosamente la stanza. Sasuke dormiva tranquillamente nel letto. Era talmente stanco sia per il giorno prima sia per aver curato il compagno che dormiva come un sasso e non si accorse neppure che Naruto se n’era andato anche se avrebbe dovuto sorvegliarlo per evitare che si cacciasse nei guai.

Naruto camminò per diversi metri fuori della camera uscendo persino dall’hotel dirigendosi alla spiaggia ormai deserta. C’era un piacevole venticello fresco quella sera che sfiorava la sua pelle chiara e accaldata per via della reazione che stava avendo il suo corpo a causa della doccia gelata che gli avevano fatto fare. Si spogliò poi completamente restando solamente con un paio di boxer addosso. Posò la roba su di uno scoglio e andò verso l’acqua bagnandosi i piedi e le mani per raffreddarsi un po’. Anche Sai però era uscito quella sera. Non aveva per niente sonno ed aveva deciso di passare un po’ di tempo da solo. Si stava facendo il bagno nudo nel mare sfruttando il chiarore della luna piena che c’era nel cielo. Adorava quei momenti in cui poteva stare da solo a rilassarsi senza compagni in giro. Continuò a nuotare per diverso tempo fino a che non intravide qualcuno vicino alla riva. All’inizio si spaventò dato che era senza il costume addosso ma poi avvicinandosi un po’ guardò meglio fino a riconoscere di chi si trattava… Era Naruto. Immediatamente si gettò a nuoto in direzione della riva, non sapeva come mai fosse lì, Sasuke avrebbe dovuto controllarlo ma probabilmente era cascato dal sonno. Doveva riportarlo indietro dato che sicuramente non stava ancora bene e in quelle condizioni il mare per lui poteva essere pericoloso. Lo raggiunse quasi subito e con il fiatone apparendogli davanti tutto bagnato con piccole goccioline che scivolavano lente lungo tutto il suo corpo delineandone i muscoli scolpiti mentre la luce della luna lo rendeva molto affascinante per i suoi raggi argentei che lo colpivano, disse poi “Naruto cosa ci fai qui? Devi rientrare in hotel!” Ma Naruto non rispose per alcuni lunghi istanti, sorrise rimanendo a squadrarlo da capo a piedi. Si avvicinò lentamente e sensualmente a lui per poi dire “Non mi andava di stare a letto… Sto bene…” In realtà era ancora sotto l’effetto di quella strana sostanza ma non se ne rese conto. D’istinto posò una mano sul petto del ragazzo di fronte a sé carezzandolo un po’ emettendo un flebile mugolio “Com’è morbida e liscia la tua pelle… Mi viene voglia di morderla…” E rimase ad osservalo in modo seducente, al che Sai spalancò gli occhi e lo fissò arrossendo. Subito distolse lo sguardo da lui e gli spostò la mano dicendo “Che stai dicendo Naruto? Non stai affatto bene ancora… Dai vieni che ti riporto in hotel…” Si allontanò un attimo andando a prendere l’asciugamano che si era portato lì in spiaggia, iniziando ad asciugarsi un po’. Vederlo così sensuale l’aveva spiazzato non poco, ma sapeva che non era in sé e diceva cose tanto per dire… Mai avrebbe tradito Sasuke con lui se fosse stato lucido. Il biondo però non voleva affatto tornare in albergo e così appena notò Sai chinato in avanti per asciugarsi le gambe si avvicinò a lui e gli circondò la vita con le braccia strofinando energicamente il bacino tra i suoi glutei. Sai emise un intenso lamento per quello che stava facendo, cercava di controllarsi in tutti i modi ma il fatto che gli piacesse Naruto non lo aiutava di certo a restare impassibile come suo solito… Restò fermo per un po’ lasciando che il ragazzo si strofinasse su di lui, sperando che la smettesse da solo visto che non ricambiava, ma questo non avvenne… E non resistendo veramente più alla fine lasciò cadere a terra l’asciugamano e girandosi nel suo abbraccio posò le sue labbra rese salate dall’acqua del mare su quelle di Naruto. In quel momento, nonostante tutto, anche se non lo poteva sentire pensò tra se e se, se Sasuke l’avrebbe mai perdonato per quello che stava facendo. Uzumaki mugolò appena a quel sapore salato che avvertiva, però non gli dispiaceva. Si mise così a leccare le labbra al ragazzo e una volta che persero quello strano gusto lo baciò nuovamente infilando con prepotenza la lingua nella sua bocca cercando la sua e non appena la trovò iniziò a toccarla per più volte giocandoci, emettendo flebili mugolii e senza mai staccarsi da quel contatto lo spinse all’indietro verso l’acqua carezzandogli lentamente i fianchi snelli e perfetti. Il moretto non si staccò da lui e continuò ad indietreggiare spinto dal ragazzo fino a che non si ritrovarono entrambi proprio sulla riva ma vedendo che Naruto continuava ad avanzare lo fermò facendolo tornare più a riva per poi staccarsi da lui e riprendere fiato “No… Stiamo qui… Se andiamo troppo avanti è pericoloso…” Lo fissò e gli sorrise con fare affascinante, non sapeva neppure che significasse quel bacio e tutto quello che stavano facendo ma a lui stava bene così tanto Naruto gli era sempre piaciuto. Con un rapido gesto levò i boxer al compagno e li tirò verso la spiaggia dove era asciutto, infine si avvicinò a lui e lo strinse a se così che ora i loro membri caldi erano in stretto contatto lasciandosi sfuggire un mugolio impercettibile di piacere.

Naruto lo lasciò fare senza dire nulla muovendo solamente di più il bacino verso il suo per strofinarsi, sentendo l’eccitazione crescere con sempre maggior intensità, fino a che gli saltò letteralmente addosso e lo atterrò sulla sabbia bagnata mentre qualche piccola onda colpiva i loro esili corpi illuminati solamente dalla luce della luna. Si avvicinò al suo orecchio e sussurrò deciso un “Prendimi… Sono tutto tuo…” E come per incitarlo gli leccò il collo fino ad arrivare all’orecchio per morderlo.

Sai mugolò nel sentire quei piacevoli gesti… Dubitava fortemente che tutto quello che stessero facendo fosse giusto nei confronti di Sasuke ma non poteva trattenere facilmente i suoi istinti. Lui non aveva la minima idea di come si facessero certe cose dato che era ancora vergine e non era mai andato oltre i baci con nessuno, così si limitò per il momento ad accarezzare e osservare lo splendido corpo del compagno totalmente incapace di fare qualsiasi cosa perchè inesperto. Di questo però il ragazzo se ne accorse, si lasciò accarezzare, ma dopo un po’ vedendo che non faceva nulla di che, si sollevò da lui leccandolo lentamente sulle labbra guardandolo negli occhi “Che c’è… Non mi vuoi…?” Fece in seguito un sorrisetto appena accennato strofinando e premendo il bacino contro il suo con energia per provocarlo.

Il moro arrossì violentemente a quella frase ma disse con una vocina flebile ed imbarazzata “Non ho mai fatto nulla con nessuno e… Non so da che parte cominciare…” Intanto per tutte le sue mosse si stava eccitando visibilmente tremando anche un po’, sapeva che Naruto fosse esperto ma lui non sapeva proprio da che parte cominciare. A quella rivelazione Naruto rimase a guardarlo intenerito, soprattutto perché lo sentiva fremere parecchio forte. Si avvicinò al suo orecchio nuovamente e sussurrò “Beh… Possiamo rimediare subito…” Si mise accanto a lui e gli afferrò il membro in una mano iniziando a stimolarlo un po’ dalla base alla punta per farlo eccitare il più possibile unendosi poi a lui in un bacio passionale e profondo per non farlo gemere forte nel caso ci fosse stato qualcuno nei paraggi. Lui ricambiò a quel bacio avvertendo distintamente il piacere crescere in sé ad un ritmo vertiginoso. Seguendo totalmente il suo istinto, ben più forte della sua inesperienza, allungò una mano verso di lui e a sua volta iniziò ad accarezzare il membro di Naruto fino a scendere più in giù e sfiorare con due dita la sua piccola apertura, nel fare quel gesto arrossì ancora di più in volto sapendo bene quello che stavano per fare… O meglio stava.

Naruto sentendo le sue dita mugolò appena staccandosi dal bacio lanciando un flebile gemito, appena percettibile. Gli leccò una guancia e successivamente si mise in ginocchio lasciando il membro del ragazzo sentendo che era già venuto un po’. Afferrò poi la sua mano nella propria come a volerlo aiutare, facendogli poi spingere dentro di sé due dita. A quel gesto però inarcò la schiena lasciandosi sfuggire un lamento ben più forte dei precedenti cercando poi di fargli capire cosa doveva fare con semplici gesti e così lentamente il ragazzino iniziò a muovere le dita dentro al caldo corpo di Naruto sempre più velocemente. Quest’ultimo cominciò ad ansimare sentendo quello che stava facendo e si stava notevolmente eccitando. Cercò di seguire le sue mosse con piccole spinte del bacino, fino a che dopo un po’, sentendosi abbastanza pronto gliele fece levare posizionandosi subito a cavalcioni sopra di lui imprigionandolo sotto al suo corpo, fissandolo negli occhi mentre sentiva il proprio cuore battere velocemente e tutto questo gli causò un respiro sempre più affannoso e pesante. Non fece nulla, attese un suo segno per capire che fosse pronto anche lui. Sai tremava visibilmente sotto al corpo del biondino, l’eccitazione ormai era altissima e vedendo che stava immobile pensò aspettasse qualcosa da parte sua così annuì in un cenno di assenso. Quella sarebbe stata la sua prima volta… Sapeva quanto fosse sbagliato nei confronti di Sasuke, ma non gli importava… Aveva sempre desiderato Naruto con tutto se stesso dalla prima volta che l’aveva visto e quella era un occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, anche se sapeva che probabilmente dopo quella notte tra lui e Naruto non ci sarebbe stato più niente. Gli sarebbe rimasto solo il ricordo… Il compagno non sarebbe mai stato suo finché Sasuke non l’avesse lasciato, cosa improbabile visto che erano molto uniti ed affiatati.

Poco dopo il biondo iniziò a posare su di lui piccoli bacini sul petto e sul collo cercando di tranquillizzarlo e distrarlo, anche se a quei semplici gesti sentiva solamente aumentare i suoi già numerosi fremiti. Si posizionò bene sopra al suo bacino allargando le sue stesse natiche con una mano mentre con l’altra gli afferrò il membro e ne appoggiò la punta contro la sua entrata fino a che lentamente si spinse verso il basso con piccoli colpi, così da farlo entrare di poco in sé, ricordandosi che poco prima gli aveva detto che era un piccolo verginello. E infatti il moretto nel solo sentire che era penetrato appena dentro di lui, avvertì un dolore non indifferente e istintivamente chiuse gli occhi che cominciarono a lacrimare. Tentò di rilassarsi lasciandosi sfuggire un piccolo mugolio sommesso. Istintivamente iniziò a muovere il bacino verso l’alto e pian piano continuò ad entrare sempre di più in lui, mentre sentiva la sua verginità andarsene via con il piacere che velocemente si stava sostituendo al dolore. Naruto continuò a farlo affondare dentro di sé fino a che non vi riuscì completamente e si sedette sopra di lui combaciando perfettamente i loro corpi. Venne però attratto da alcune piccole gocce sul suo viso, illuminate solo dalla luce lunare di quella notte, vi si avvicinò con il volto per controllare meglio e appena capì di cosa si trattava gliele leccò via con la calda linguetta. Posò successivamente le mani fredde, a causa dell’acqua del mare che continuava a bagnarle, sul petto caldo del ragazzo e sperando si fosse abituato almeno un po’, iniziò a muoversi sopra di lui facendolo entrare ed uscire dal proprio corpo con velocità sempre maggiore, unendosi a lui in un bacio passionale, anche se a causa del respiro veloce e degli ansimi non riusciva molto bene nel suo intento, emettendo anche continui mugolii sempre più frequenti man mano che lo sentiva affondare in lui. Sai strinse molto forte Naruto mentre tentava di seguirlo al meglio, causando e causandosi un forte piacere. Gemeva e mugolava senza più ritegno man mano che lo penetrava con maggior vigore. Avvertiva solo l’acqua delle onde che continuava a bagnare i loro corpi caldi… Aprì gli occhi e si ritrovò a fissare la luna piena nel cielo, non avrebbe potuto desiderare niente di meglio per la sua prima volta anche se questo pensiero lo rese ancora più triste, sapendo bene che sarebbe successo l’indomani.

Naruto intanto dopo un bel po’, non riuscì più a trattenere tutta l’eccitazione ed il piacere provato. Si staccò dal bacio che si stavano scambiando e lanciò un gemito non indifferente, liberando tutto il suo abbondante piacere sul ventre di Sai. Il cuore del biondino aveva accelerato notevolmente i suoi battiti cardiaci e di conseguenza anche il suo respiro. Senza volerlo poi graffiò il petto del ragazzo con le unghie per il piacere provato dalla loro unione. Il moro lanciò a sua volta un piccolo urlo raggiungendo un forte orgasmo in Naruto. Un tripudio di sensazioni diverse lo pervase totalmente fino a che non si sentì come svuotato e sfinito al tempo stesso. Tutto quello che aveva provato durante quel suo primo rapporto sessuale era stato meraviglioso e si sentiva soddisfatto, in più i graffi di Naruto gli erano tutto sommato piaciuti provocandogli anche piacere. Rimase con il fiatone del tutto abbandonato sulla sabbia per un lungo periodo di tempo fino a che fissò il compagno e lentamente gli accarezzò il viso con una mano, sorridendogli dolcemente. Sentendo quei dolci tocchi Naruto si sollevò un po’ con il viso guardandolo per un momento. Ricambiò al sorriso e poi lo fece uscire da sé ricadendo esausto di fianco a lui finendo completamente in acqua con la schiena, rabbrividendo notevolmente a quel contatto freddo con la sua pelle rovente per il rapporto appena avvenuto. Tentò di recuperare un respiro regolare e non appena vi riuscì si avvicinò al corpo di Sai posando la testa sul suo petto e portando una gamba tra le sue strofinandosi un pochino mentre lo strinse anche per la vita con un braccio “Mhhh…Ti amo tanto Saii…”.

Il moretto sussultò nel sentire quelle parole ma sospirò intensamente… Quanto avrebbe desiderato che fossero vere, Naruto era alquanto strano e questo indicava che quella sostanza era ancora in circolo nel suo corpo. Si alzò poi da terra staccandosi da lui lentamente, si risciacquò un po’ nel mare e disse “Forza… E’ meglio se rientriamo in hotel, comincia a fare freddo…” Nella sua voce si poteva percepire un’enorme tristezza… Aiutò l’altro a rialzarsi asciugandolo un po’ con l’asciugamano dato che era tutto bagnato e successivamente lo rivestì. Naruto obbedì senza dire niente lasciandolo fare e una volta pronti entrambi si avviarono lentamente verso l’hotel. Lui come per paura che se ne andasse e lo lasciasse li da solo, gli afferrò la mano e si avvinghiò al suo braccio strofinandosi sulla spalla con la guancia miagolando come un gattino anche se Sai cercò di non farci troppo caso per quegli strani gesti.

Rientrarono così nella loro camera lentamente per evitare di svegliare Sasuke, che vide subito profondamente addormentato sul suo letto. Portò Naruto verso di esso e lo spogliò nuovamente per poi farlo infilare sotto le coperte. Era molto tardi ormai e lui si era fatto silenzioso dato che aveva la testa piena di pensieri, sistemò per bene Naruto al suo posto e disse “Coraggio adesso cerca di dormire…” Ma il biondino rimase a guardarlo un po’ imbronciato mentre lo copriva con le lenzuola. Non aveva sonno in quel momento, sentiva solamente un gran mal di testa.

Sai si assicurò di chiudere per bene la porta a chiave e farla sparire dalla vista di Naruto prima che si cacciasse in qualche altro guaio e senza dire nient’altro andò in bagno, si spogliò e si infilò sotto la doccia per levarsi di dosso la salsedine del mare. Si sentiva terribilmente in colpa per quello che aveva fatto con il compagno poco prima e sapeva molto bene che se Sasuke l’avesse scoperto anche solo per sbaglio sarebbero stati guai grossi per lui. Uscì poi da lì e una volta asciugatosi, s’infilò i boxer, tanto doveva andare a letto. Tornò poi in camera e posò i vestiti in ordine su una sedia.

Intanto non si era accorto che Naruto era sparito dal suo letto e così in tutta tranquillità si mise sotto alle coperte ma non appena sentì qualcosa di caldo sotto di esse sussultò spaventato scostandole subito. Vide Naruto appiattito letteralmente sul materasso, lo guardò sbattendo per un paio di volte le palpebre dicendo “Torna nel tuo letto Naruto! Se ti vedrà qui Sasuke saranno guai per me! E poi è troppo piccolo questo letto perchè possiamo starci in due!” Lo afferrò per un braccio tentando di farlo alzare da lì e costringerlo a tornare al suo posto. Naruto lo guardò con gli occhioni lucidi a quelle parole ma non si spostò per niente da lì per nulla al mondo, anzi, afferrò il compagno per una spalla e lo tirò giù avvinghiandosi a lui per la vita. Gli salì sopra mordendogli il mento per poi accoccolarsi sopra di lui sonnecchiando beatamente, al che Sai si rassegnò, sospirò intensamente e lo cinse con le braccia a sua volta, sperava che almeno l’indomani Sasuke non l’avesse ucciso con le sue mani per quella scena e così stanco per tutta quella giornata faticosa e piena di emozioni si addormentò profondamente…