Cap 1

Cap 2

Era una giornata come tante al villaggio di Konoha e Naruto Uzumaki dopo una bella dormita si alzò dal letto stiracchiandosi. Per lui era solo un altro noioso giorno che avrebbe passato all’accademia ninja assieme ai suoi due compagni Sakura e Sasuke e con quella bella mattinata di sole non ne aveva affatto voglia. Sbuffò e si vestì in tutta fretta, deciso ad andare a svegliare i suoi amici. Fece colazione e poi uscì correndo in direzione della casa di Sasuke e non appena arrivò, entrò direttamente nell’abitazione senza nemmeno bussare, salendo velocemente in camera sua.

In quel momento il ragazzo dai capelli corvini stava ancora dormendo, non si era neppure reso conto che si era alzato il sole per la completa oscurità nella sua stanza. Si dimenava continuamente nel letto mentre piccole gocce di sudore gelido gli colavano sul volto lentamente. Questo capitava ogni volta che sognava quella tremenda notte in cui suo fratello Itachi aveva sterminato tutto il clan Uchiha ed aveva abusato di lui, da allora i suoi sogni non erano mai tranquilli.

Il ragazzino dai capelli biondi entrò all’interno della camera vedendo Sasuke ancora dormiente, anche se ‘dormire’ forse era una parola grossa visto che era totalmente agitato. Si avvicinò a lui velocemente tirando appena una tendina per far entrare un po’ di luce tornando sul letto, lo scoprì un po’ dalle lenzuola pensando che avesse caldo o stesse male. Gli salì poi sopra a cavalcioni ed iniziò a scuoterlo per le spalle continuando a chiamarlo.

Sasuke sentendosi scosso a quel modo, mugolò contrariato e strappato finalmente dal suo incubo aprì lentamente i suoi profondi occhi scuri. Arrossì improvvisamente nel ritrovarsi di fronte Naruto vedendo che gli stava praticamente sopra a cavalcioni e lui stesso era anche mezzo nudo sotto le coperte in quanto indossava solo un paio di slip. Lo fissò gelidamente “Cosa ci fai in casa mia testa quadra? E smettila di scrollarmi!” gli diede infine una sberla su una mano per di scostarselo di dosso.

Naruto si massaggiò la mano dove aveva ricevuto lo schiaffo e lo guardò male mettendo il muso “Ma tu guarda che modi! E io che pensavo di farti un piacere a svegliarti visto che eri agitato!” Si era offeso per ciò che gli aveva fatto ma gli rimase sopra voltando il viso da un’altra parte sbuffando sonoramente.

Il ragazzino dai capelli neri restò ad osservarlo per alcuni istanti. Detestava il comportamento di Naruto in certi casi. Sospirò intensamente e si sollevò con fatica dal materasso mettendosi seduto con la schiena appoggiata alla testiera del letto restando però sotto le coperte, non voleva di certo che Naruto lo vedesse mezzo nudo. Si mise infine una mano sulla fronte sentendola completamente madida di sudore come tutto il suo corpo. Ricordò chiaramente di aver rifatto quell’orribile sogno un’altra volta, nonostante fossero passati parecchi anni da quella maledetta notte, quel fatto nella sua mente era come marchiato a fuoco.

Vedendolo così sudato però, Naruto afferrò istintivamente un lembo della manica della sua maglia asciugandogli un po’ quelle gocce calde dalla fronte. Avvicinò successivamente il viso al suo guardandolo dritto negli occhi con uno dei suoi soliti sguardi da ebete “Sei sicuro di sentirti bene? Mi sembri affaticato sai? E che stavi sognando per essere così agitato? Eh eh?” mentre lo riempiva di domande si avvicinò sempre di più con il viso al suo.

Ma nel ritrovarsi cosi vicino a lui, Sasuke indietreggiò sul letto sentendosi un po’ a disagio ma non fece molta strada, andando così a sbattere con la schiena contro la testiera del letto. Lo guardò intensamente negli occhi, aveva il viso appena arrossato a causa di quella situazione, ma per sua fortuna se se ne fosse accorto poteva trovare la scusante che aveva solo caldo. Cercò comunque di mantenere la solita aria fredda e seria ribattendo alle sue domande insistenti ed inopportune “Per i miei gusti fai un pò troppe domande, non sono fatti che ti riguardano….” Voltò il viso di lato per non guardarlo più sperando che non chiedesse qualcos’altro a riguardo. Nonostante si fosse ormai rassegnato a formare il team 7 con lui e Sakura, ancora non riusciva ad andare pienamente d’accordo con Naruto, erano totalmente opposti di carattere, eppure la vicinanza di lui non gli dispiaceva.

Il biondino sbuffò sonoramente alle sue parole facendogli la linguaccia “Come ti pare Mr. Perfettino!” Scese poi dal letto dandogli le spalle in modo che potesse alzarsi a sua volta e vestirsi continuando però a parlare per informarlo che quella mattina voleva passare a prendere anche la loro compagna.

Sasuke adocchiò l’orologio rendendosi conto che era abbastanza tardi se dovevano andare anche da Sakura. Aveva voglia di farsi una bella doccia rinfrescante ma non ne avrebbe di sicuro avuto il tempo e senza preoccuparsi di Naruto scese dal letto con solo la biancheria intima addosso, afferrò la sua roba andando poi verso il bagno senza accorgersi che quest’ultimo era arrossito un po’ nel vederlo in quello stato. Si chiuse la porta alle spalle ed aprì l’acqua del lavandino, lavandosi velocemente la faccia ed il corpo e successivamente i denti. Si sistemò un po’ i capelli mettendosi poi solamente i pantaloni per tornare in camera dall’amico rimanendo di fronte a lui per qualche secondo a petto nudo “Come mai questa mattina ti è venuta la geniale idea di venire a svegliare sia me che Sakura?” e nel dire questo s’infilò la maglietta e si legò la fascetta ninja sulla fronte.

Naruto arrossì non poco nel ritrovarselo così vicino ed a petto nudo di fronte a sé e per non dare sospetti al ragazzo si voltò di scatto dandogli la schiena rispondendo alla sua domanda “Beeh ecco… Volevo passare un po’ di tempo con voi prima della lezione… E poi… Voglio vedere la mia adorata Sakura ancora addormentata, chissà che espressione dolce deve avere!” E come ad immaginarsela tra le braccia si strinse al proprio corpo iniziando a dare piccoli baci, senza accorgersi che il ragazzo dietro di lui lo stava guardando parecchio male.

A Sasuke non andava molto che Naruto pensasse troppo a quella ragazzina, si sentiva un po’ geloso e neppure lui sapeva il perché. Si fece serio per non dare troppi sospetti e gli disse “Tsk… Tanto non hai la minima possibilità con Sakura…” Gli posò le mani sulla schiena e lo spinse letteralmente fuori della porta assieme a lui scendendo al primo piano. S’infilò le scarpe per poi uscire all’esterno in direzione della casa della ragazza. Non gli andava molto di vederla, dato che lui in fondo la reputava solo una scocciatrice. Intanto durante la strada restò piuttosto pensieroso, si sentiva confuso perchè non riusciva a capire che gli succedesse.

Camminarono così per mezzo villaggio l’uno accanto all’altro fino a che non raggiunsero la casa di Sakura. Entrarono appena avuto il permesso della madre della ragazzina ma a confronto di Sasuke che attese nell’atrio, il biondino salì di corsa verso la camera della ragazza e senza pensarci due volte aprì la porta ma in quel preciso istante era intenta a cambiarsi e non appena notò la presenza di Naruto iniziò a lanciargli contro di tutto, gridandogli dietro di essere solamente un depravato. Naruto richiuse velocemente la porta e scese tutto mogio da Sasuke che lo attendeva al primo piano massaggiandosi il bernoccolo sulla testa per essere stato colpito da uno degli oggetti lanciati, guardandolo come ad incitarlo di non dire niente a riguardo ma il moretto non si trattenne e gli disse restando serio in volto, con le braccia incrociate al petto e la schiena appoggiata al muretto “Non saresti dovuto salire… Si sono sentite le grida di Sakura fino a qua…..” Lo guardò male e come a volersi vendicare per la gelosia che provava continuò Sei solo uno stupido! Come al solito! Si voltò di lato senza neppure più guardarlo per non farsi vedere imbronciato da lui.

Il ragazzino dagli occhi azzurri fece una linguaccia al compagno per le sue parole, piagnucolando “Volevo solo salutarla uffa! Che ne sapevo si stesse cambiando!”.

Attesero così che la ragazzina scendesse, ma non appena arrivò, Naruto si sentì letteralmente fulminare dal suo sguardo, in fondo l’aveva vista semi svestita.

Saltò via nascondendosi dietro al compagno sbirciando da sopra alla sua spalla mugolando “Emh.. Andiamo alla lezione… Eh?!” E detto questo si avviò assieme agli altri due verso l’uscita diretti all’accademia.

Sasuke sbuffò sonoramente per il comportamento fastidioso del biondino e le continue occhiate di Sakura. Ormai lo sapevano anche i sassi che la ragazza aveva una bella cotta per lui ma infine non era poi una novità. Tutte le ragazze del villaggio gli andavano dietro, ma lui non provava affatto interesse.

Camminarono l’uno di fianco all’altro fino all’edificio, cercarono la loro aula e vi entrarono mettendosi ognuno al proprio posto. Fuori era una bella giornata di sole e Naruto continuava a lamentarsi perché avrebbe di gran lunga preferito starsene fuori ad allenarsi e giocare piuttosto che rimanere chiuso in quella stanza ed attese così che quella tortura finisse, continuando a distrarsi dalla lezione guardando fuori dalla finestra, al contrario di Sasuke che rimase attento ed ascoltava ogni singola parola del loro maestro. Dopo lunghe ore di lezione sentirono il suono della campanella, al che Naruto saltò letteralmente sul posto correndo verso gli altri, aveva una fame da lupi e voleva mangiare. Lì trascinò così fuori dell’accademia portandoli in un localino nelle vicinanze. Il moro non ne fu molto d’accordo. In quel posto facevano solamente ramen quel giorno e non ne aveva molta voglia, però ovviamente Naruto fece tutto di testa sua come al solito senza interpellare né lui né Sakura e così furono costretti a prendere quella pietanza.

Appena arrivarono le loro ordinazioni videro Naruto sbavare letteralmente sopra alla ciotola fumante e sbafarla in pochissimi minuti. Al contrario Sasuke guardava quella scodella piena di brodo fumante senza avere troppa voglia di mangiarla ma per sua sfortuna il ragazzino se ne accorse e non ancora completamente sazio tentò di allungare una mano verso il ramen del compagno che però lo vide e gli bloccò la mano all’istante sbottando “Non ci provare nemmeno!” Di sicuro non lo avrebbe mangiato ma il suo orgoglio gli impediva di darla vinta a Naruto, del resto erano sempre in lotta loro due, anche per le minime cose.

Il ragazzino brontolò contrariato per il suo gesto “Tanto non lo stai nemmeno mangiando… Se non hai fame ci penso io!” Allungò nuovamente l’altra mano verso di lui visto che una era bloccata tentando di afferrare la ciotola ma questa volta ricevette uno schiaffo su entrambe le mani vedendo Sasuke ritirare il ramen verso di sé e sentendolo poi dire “E chi ti dice che non lo voglio mangiare eh? Se ne vuoi un altro compratelo!” si mise a piagnucolare.

Sasuke sospirò intensamente nel vederlo in quel modo ma vedendo che sembrava essersi arreso non fece più resistenza e lasciò la presa sulla tazza di fronte a sé abbassando la guardia “E ora smettila di tenere il broncio, non fare il bambino piagnucolone come tuo solito”. Quello però fu una pessima idea, non si accorse che Naruto lo stava osservando di sottecchi e infatti appena quest’ultimo trovò il momento giusto, con una rapida mossa si allungò verso la sua portata e la afferrò mangiandola velocemente prima che potesse fare qualcosa.

Il moro non aveva fatto in tempo a riprenderla. Guardò un po’ spiazzato e con la bocca aperta il biondino nel vedere che si era pappato in un sol boccone tutto il suo ramen. Si alzò velocemente dalla sedia e si avventò contro di lui finendogli sopra a cavalcioni guardandolo gelidamente “Ti avevo detto che non dovevi prenderlo!” Ma il ragazzino sotto di sé continuava a dimenarsi e strofinarsi contro di lui ordinandogli di lasciarlo andare ma tutto ciò stava attirando l’attenzione dei presenti su di loro visto che parlavano anche a voce abbastanza alta. Appena Sasuke se ne accorse lasciò la presa su Naruto, non gli piaceva avere tutti quegli sguardi puntati addosso, ma soprattutto sentiva come una scossa dentro di sé nell’avvertire il corpo caldo del compagno muoversi sotto di lui, come se reagisse a qualcosa… Non aveva idea di cosa gli stesse succedendo ma per evitare qualche altra figuraccia si spostò da lui tornando al suo posto “La prossima volta non farlo più…” Ma per tutta risposta ricevette solamente una pernacchia.

Dopo un po’ si alzarono tutti e tre dal tavolo pagando ognuno la propria parte ed uscirono poi dal locale sotto le lamentele di Sakura che li stava riempiendo di parole per il caos creato lì dentro. Percorsero assieme qualche metro fino a che ad un bivio la ragazza si separò da loro per tornare a casa propria lasciandoli soli.

Sasuke, che si sentiva abbastanza stanco, decise di tornare a casa per riposare un po’ visto che i suoi incubi perenni non lo lasciavano mai dormire in pace. Guardò Naruto con i suoi profondi occhi scuri e gli abbozzò un mezzo sorriso “Beh io vado a casa testa quadra…..” E senza aspettare una risposta da parte del compagno si avviò per strada in direzione della sua abitazione. Però per sua sfortuna il biondino sembrò non volerlo lasciare in pace iniziando così a seguirlo ovunque egli andasse cercando però di non farsi mai vedere e nascondere la sua presenza.

L’Uchiha però la avvertì chiaramente e sorrise tra sé e sé avendo intuito di chi si trattasse. Rimase al suo gioco per un po’ facendo finta di nulla ma all’improvviso scattò in alto iniziando a saltare di tetto in tetto diretto a casa sua cercando di seminarlo.

Naruto sbuffò sonoramente vedendo che si era accorto di lui e così iniziò a seguirlo cercando di correre e saltare il più velocemente possibile per raggiungerlo. Vi riuscì dopo un bel po’ anche se con difficoltà perché era veramente veloce ma non appena lo superò, si fermò di colpo voltandosi subito come a volerlo acchiappare prima che potesse fare un’altra mossa solamente che Sasuke non riuscì a fermarsi in tempo ed andò così a sbattere violentemente contro Naruto con tutto il corpo prendendosi anche una bella botta in mezzo alle gambe sul basso ventre a causa dell’urto e si lasciò scivolare a terra dolorante. Il respiro gli si era mozzato per un attimo per la fitta avvertita rimanendo fermo in quella posizione con le gambe piegate e le mani posate in mezzo alle cosce standosene tutto raggomitolato cercando di farsi passare quel male atroce.

Naruto era caduto a terra a sua volta, ma a confronto del compagno aveva solamente picchiato il naso contro la sua spalla. Si rotolava continuamente sul tetto della casa tenendosi le mani sul viso massaggiandoselo un po’. Poco dopo si sollevò mettendosi seduto, vide però Sasuke un po’ strano… Gattonò verso di lui pensando che si fosse fatto male veramente avvicinando il viso al suo e cercando di capire cosa avesse.

Sentendosi osservato però Sasuke aprì appena gli occhi ritrovandosi il solito sguardo da ebete del compagno puntato addosso. Lo fulminò letteralmente con lo sguardo e non appena sentì che il dolore era un po’ passato, si avventò letteralmente contro di lui atterrandolo sul tetto riempiendolo di piccoli pugni in testa per vendicarsi “Ma sei proprio stupido! Non capisci niente!”.

Non capendo il perché di quella reazione tentò di pararsi dai pugni ed agitarsi continuamente sotto di lui tentando di fuggire “Ahiaaaa!! Ma che ti prende adesso!”. Dopo svariati tentativi, riuscì ad atterrare il compagno a sua volta e saltare poi via facendogli l’ennesima pernacchia provocandolo “Tanto non mi prendiii!” Scappò così in direzione del bosco tentando di nascondersi tra i fitti rami degli alberi, Sasuke gli stava letteralmente alle calcagna però con ardua fatica riuscì a seminarlo e a nascondersi in mezzo ad un cespuglio restando in assoluto silenzio attendendo il momento opportuno per attaccare.

Il ragazzo dai capelli corvini aveva il fiatone a causa della corsa e così si fermò in uno spiazzo d’erba in mezzo alla boscaglia tentando di riprendere fiato senza accorgersi che Naruto, che era riuscito a fuggire all’ultimo secondo, stava proprio lì vicino a lui ed aspettava il momento propizio per uscire allo scoperto gridando poi “Tanto ti troverò vedrai!!” E così iniziò a cercarlo tentando di percepire il suo chakra ma non lo avvertiva affatto, pensò che lo avesse azzerato apposta per non farsi trovare. Passò così vicinissimo al cespuglio dove stava il ragazzino senza però vederlo. Si voltò poi dando le spalle a quell’arbusto ma appena lo fece, Naruto sbucò fuori all’improvviso saltandogli addosso per poi atterrarlo sul morbido manto d’erba e prima che potesse fare qualcosa gli salì sopra la schiena a cavalcioni afferrandogli saldamente entrambi i polsi bloccandoglieli dietro la schiena. Sorrise soddisfatto per essere riuscito a metterlo al tappeto avvicinandosi poi al suo orecchio sussurrando “Ora sei mio… non provare a scappare”.

Sasuke si ritrovò totalmente paralizzato e nel sentire quelle parole gli ritornarono alla mente i fatti accaduti in passato, la frase che aveva detto Naruto era la stessa che quella notte maledetta gli disse Itachi… Nel suo sguardo si dipinse il terrore più profondo mentre ripercorreva con la mente quelle scene terribili e temendo per un istante che fosse ancora Itachi, con voce rotta dalla disperazione urlò al ragazzo “LASCIAMIIIIIIIII! NON FARMI DEL MALE!!!!”

Naruto però che era ingenuo non capì subito che l’amico avesse un problema e pensò che stesse facendo solo scena per impietosirlo e farlo allontanare per contrattaccare. Aumentò così per dispetto la presa sui suoi esili polsi rimanendo dov’era “Non mi commuovi sai?? Lo stai facendo solamente per farmi allontanare! Tanto non ci casco!”.

Sentendo che aveva stretto la presa, s’irrigidì ancora di più serrando istintivamente le gambe, ma siccome Naruto non lo mollava spinto unicamente dal terrore tirò fuori tutta la sua forza e lo fece scostare da se immediatamente gridandogli dietro “LASCIAMI TI HO DETTO!” Continuava a tremare mentre osservava il compagno, era totalmente terrorizzato, aveva paura che gli potesse fare del male. Gli ci volle diverso tempo per capire che quello non era Itachi. I suoi occhi divennero lucidi, doveva andarsene di lì al più presto e girò istintivamente il viso di lato perchè Naruto non lo vedesse in quello stato.

Il biondino per quella forte spinta si ritrovò letteralmente a terra mugolando per il dolore avendo sbattuto il sedere “Ahia… Ma che diavolo ti prende??” Sollevò poi lo sguardo verso di lui. Lo vide parecchio strano, credeva di avergli fatto male in qualche modo e non se ne fosse accorto. Tentò quindi di avvicinarsi a lui e guardarlo in volto ma ogni volta che tentava di farlo Sasuke si voltava continuamente per non farsi vedere da lui.

Il ragazzino infatti cercò di evitarlo di proposito. Stava piangendo e non voleva farsi vedere in quello stato, cercò così di mascherare il tono della voce anche se non gli riuscì molto bene “Sei solo… uno stupido…” E senza aspettare oltre corse via da lui urlandogli dietro “Non seguirmi! Voglio restare solo!” sparendo successivamente nella fitta foresta e quando pensò di essere abbastanza lontano si appoggiò ad un albero scoppiando letteralmente a piangere ripensando all’umiliazione e al dolore che Itachi gli aveva riservato quella tremenda notte.

Naruto rimase lì piantato da solo quasi allibito da ciò che aveva visto e quasi gli sembrò di aver visto male. Intuì che qualcosa in lui non andasse. Iniziò a pensare che si fosse offeso per esser riuscito a metterlo al tappeto senza che se ne accorgesse, voleva però chiarire ciò che era successo perché non riusciva a trovare una spiegazione logica a quel suo strano comportamento e di quella reazione così esagerata per un semplice gioco cercò quindi di seguire le sue tracce meglio che poteva finché dopo un bel po’ di ricerca avvertì distintamente qualcuno piangere e senza fare il minimo rumore camminò verso di esso intravedendo Sasuke tra gli alberi. Non credeva proprio a ciò che stava vedendo. Lui era il ragazzo più freddo ed impassibile della scuola e vederlo piangere era una cosa veramente rara. Rimase nascosto dietro ad un albero ad osservarlo. Si sentì un po’ in colpa nel vederlo in quello stato, voleva avvicinarsi ma pensò che non fosse una buona idea conoscendo il carattere del compagno anche se da una parte voleva farlo perché gli faceva tenerezza a vederlo in quel modo.

Sasuke si era lasciato ricadere a terra nel frattempo e ora stava seduto su una grossa radice sporgente, la schiena appoggiata al tronco dell’albero tenendosi le gambe abbracciate dove vi nascose il volto ricoperto di calde lacrime, continuava a piangere senza riuscire a fermarsi, era da troppo tempo che non lo faceva ma ora Naruto gli aveva fatto ricordare tutto distintamente. Sperò con tutto sé stesso che il ragazzo non avesse notato nulla poco prima perchè se ne sarebbe vergognato molto.

Pianse così per lungo tempo sfogando tutto il dolore che aveva dentro. Restò in quella foresta a lungo fino a che non si rese conto che ormai il sole era tramontato. Si rialzò lentamente da terra asciugandosi gli occhi con una mano, si sentiva completamente svuotato dopo aver pianto così tanto… Andò verso un ruscelletto di acqua limpida lì vicino e si sciacquò il viso. Non aveva intenzione di ritornare al villaggio piangendo, nessuno doveva vederlo, però non si era accorto di Naruto che per tutto quel tempo l’aveva osservato di nascosto. Sospirò e silenziosamente con la solita maschera di freddezza sul suo grazioso volto che celava la vera tristezza che solitamente nascondeva agli altri, lasciò la foresta e tornò verso casa sua…