Cap 1

Cap 20

Sasuke se ne stava tranquillo alle terme immerso totalmente nell’acqua calda. Si era alzato presto apposta quella mattina lasciando Naruto dormire nella camera dell’albergo. Voleva starsene un po’ in pace.

Erano trascorsi ormai 3 anni da quando lui e Naruto vivevano nella stessa casa e da allora erano inseparabili, praticamente erano cresciuti assieme. Ripensò per diversi lunghi istanti a quanto fosse felice con il compagno. Era riuscito a lasciarsi alle spalle la maggior parte del suo passato anche se era impossibile dimenticare l’ombra di suo fratello che l’avrebbe perseguitato per sempre. Sospirò intensamente, prese un piccolo asciugamano ed iniziò a massaggiarsi il corpo per rilassarsi ancora di più.

In quel preciso istante Naruto se ne stava beatamente addormentato sul letto. Per altri lunghissimi minuti sonnecchiò rimanendo raggomitolato tra le coperte fino a che si svegliò cercando con la mano Sasuke nel posto accanto al suo, ma non sentendolo si sollevò di scatto guardandosi in giro senza vederne alcuna traccia. Sbuffò pensando che non l’avesse nemmeno aspettato e si fosse diretto alle terme da solo. Si alzò così velocemente dal letto afferrando solamente un asciugamano legandoselo alla vita, andando poi verso le terme maschili tutto arrabbiato. Aprì la porta lentamente sbirciandone all’interno intravedendo Sasuke tutto solo e di schiena intento a rilassarsi sul bordo della vasca. Si avvicinò quatto quatto a lui cercando di non farsi sentire per poi saltarci addosso ed atterrarlo nell’acqua saltando poi via da lui raggiungendo la parte opposta della vasca, guardandolo poi molto male tenendo il broncio.

Sasuke si spaventò notevolmente colto alla sprovvista. Subito riemerse dall’acqua tutto bagnato. I capelli inzuppati gli si erano tutti appiccicati al volto perfetto incorniciandoglielo. Si voltò di scatto verso quella persona che quasi lo aveva affogato e non appena vide di chi si trattava sospirò con fare rassegnato “Ma sei impazzito? Non capisco proprio alle volte che cavolo ti prende… Testa quadra…” Gli sorrise poi con fare furbo mentre cerca di sistemarsi i capelli corvini alla belle meglio. Adesso che era arrivato Naruto, capì che la sua mattinata rilassante si era dileguata come neve al sole, non riusciva mai a stare tranquillo in quanto il partner lo seguiva ovunque. Talvolta non lo voleva nemmeno tra i piedi, ma in fondo era normale dato il suo carattere piuttosto solitario e riservato. Il biondino continuò a fissarlo appollaiato sulla sponda opposta della piscina “Sei cattivo ecco! Perché mi hai lasciato tutto solo in camera e te ne sei venuto qui senza dirmi niente eh??” Fece poi una linguaccia indispettito per ciò che gli aveva fatto.

Sasuke emise un flebile mugolio guardandolo per qualche istante, si avvicinò poi lentamente a lui circondandogli il corpo nudo per abbracciarlo “Ma cosa dici? Io semplicemente ti stavo aspettando qui…” Gli lanciò uno sguardo enigmatico assieme ad un sorriso affascinante. Rispetto a tre anni addietro era diventato ancora più bello, esattamente come Naruto. La crescita aveva fatto molto bene ad entrambi. Dopo essersi assicurato che non ci fosse nessuno, Sasuke gli diede un bacio sulle labbra ma probabilmente per vendetta, Naruto lo allontanò da sé in malo modo. Entrò nell’acqua a sua volta ed andò a sedersi lontano da lui guardandolo male. Lo vide però avvicinarsi e sedersi su di un masso all’interno dell’acqua accanto a lui ma non fece una piega. Dopo un bel po’ di tempo ad osservarlo fece un piccolo ghignetto e subito dopo gli tirò un po’ d’acqua addosso per poi restare fermo ed immobile tenendo gli occhi chiusi come a mostrare la sua innocenza. Anche se proprio innocente non lo era. Socchiuse appena un occhietto per guardarlo e cercò di trattenersi dal ridere mentre lui si guardava in giro non capendo da dove gli fosse arrivata l’acqua addosso. Appena notò che si rimise al suo posto tutto tranquillo fece nuovamente il gesto di schizzargli l’acqua addosso ma questa volta si distrasse perché Sasuke era in agguato e visto che non era il tipo da farsi fregare facilmente, lo aveva appena colto in flagrante. Gli saltò letteralmente addosso guardandolo “Sei stato tu! Non c’è nessun altro qui e l’acqua non si sposta da sola!” Lo bloccò in una morsa ferrea sotto al suo corpo nudo sistemandosi per bene a cavalcioni sopra di lui. Naruto si dimenò continuamente sotto di lui tentando di sfuggire dalla sua presa anche se non ci metteva poi tanta forza visto che gli piaceva quel contatto con il suo corpo caldo, però faceva la parte. Si lamentò per cercare di fargli mollare la presa mordendogli anche un braccio. L’Uchiha mugolò per il dolore causato dai suoi dentini guardandolo alquanto male con i suoi profondi occhi scuri. Cercò di tenerlo fermo con tutta la forza che aveva e poi per punirlo lo afferrò per le gambe aprendogliele di colpo per sistemarsi in mezzo ad esse e siccome era anche eccitato per tutti quegli strofinamenti si spinse istintivamente dentro di lui per un po’ lasciandosi sfuggire un mugolio. Gli si avvicinò all’orecchio sussurrando sensualmente “Sei uno sciocchino… Sai che non mi devi provocare o io mi vendico… Vediamo se adesso stai fermo…” Non si spostò però da lì e rimase dentro di lui, tanto intorno non c’era nessuno dato che era ancora molto presto.

Naruto sentendo il suo membro penetrarlo a quel modo, anche se di poco, inarcò la schiena e spalancò gli occhi emettendo un gemito che si soffocò nella sua gola. Avvertì una punta di dolore e quindi rimase fermo guardandolo un po’ spaesato. Li erano all’aperto e in un luogo pubblico, aveva paura che qualcuno li vedesse così si dimenò per cercare di farglielo capire, ma nel muoversi velocemente lo fece solo entrare più dentro il suo corpo provocandosi dolore da solo. Il moretto emise un altro mugolio nel sentirsi d’improvviso ancora più dentro di lui, ma se si muoveva a quel modo avvertiva dolore a sua volta, così cercò di calmarlo “Non fare così… Calmati Naruto… non c’è nessuno… Lasciati andare…” Non voleva creare troppo dolore al compagno, non l’avrebbe mai fatto, cercò così di calmarlo con piccoli baci e carezze.

Naruto si calmò un po’ per i suoi gesti affettuosi ma aveva sempre paura che arrivasse qualcuno e continuò ad avere quella sensazione… Strinse di più Sasuke a sé nascondendo il viso contro una sua spalla. Circondò la sua vita con le gambe e ne aumentò la morsa così da farlo avvicinare del tutto a lui e farsi penetrare completamente emettendo un gemito notevolmente acuto senza volerlo. Al che il compagno sussultò, anche lui era un po’ teso, fare certe cose in un luogo pubblico non era una buona idea, ma per fortuna erano nascosti dall’acqua e dal vapore che si alzava continuamente dalla vasca, così lentamente restando stretto con il corpo del partner iniziò a muoversi dando piccoli colpi molto delicati ma nel contempo profondi sussurrando “Ti amo…”. Naruto gemette sommessamente per quelle spinte dentro di lui e di conseguenza aumentò sempre di più la presa sulle sue braccia esili ma muscolose cercando di rispondere alla sua affermazione però non vi riuscì a causa di continui ansimi. Si sentiva anche girare un po’ la testa per tutto il vapore che stava respirando ma cercò ugualmente di seguire le sue spinte inclinando la testa all’indietro per il piacere che avvertiva. Sasuke ansimava sempre più pesantemente mentre lo penetrava con maggior intensità fino a che non resistette più e raggiunse di già l’orgasmo dentro al corpo del partner. Erano presi totalmente l’uno dall’altro nel fare l’amore e se in quel momento fosse arrivato veramente qualcuno non se ne sarebbero accorti tanto facilmente. Nel sentire quel caldo liquido scorrere all’interno del sé iniziò a gemere ma per non farsi sentire da qualcuno, Naruto si morse le labbra emettendo così solamente mugolii sommessi. A sua volta non resistette veramente più per quel piacere immenso che sentiva, cercò di trattenersi come poteva per incitare il compagno a continuare ma non ce la fece più e con un mugolio abbastanza lungo inarcò la schiena venendo abbondantemente nell’acqua sentendo il cuore battere all’impazzata nel petto, avvertendo un grande calore lungo tutto il suo corpo pieno di tremiti di piacere, ma in quel momento un uomo alto con dei capelli grigio argenteo di media lunghezza, una maschera che copriva gran parte del suo viso ed il coprifronte del villaggio della foglia che gli nascondeva l’occhio sinistro, apparve dal nulla all’interno delle terme proprio di fronte a loro salutandoli.

Non appena avvertì la presenza di qualcuno, Sasuke si staccò velocemente dal compagno procurandosi una fitta al sesso e con tutta probabilità la provocò anche a Naruto stesso. Chiuse appena gli occhi tentando di farsi passare quel dolore ma quando li riaprì un istante dopo, vide il maestro Kakashi davanti a loro. Arrossì visibilmente, si trovava ancora tra le gambe del partner, erano in una posa alquanto ambigua e sperò che non se ne accorgesse. Con un filo di voce disse “Ma… Maestro ma lei… Che ci fa qui?”. Il biondo sentendo che il compagno aveva nominato il sensei inclinò la testa all’indietro e lo guardò praticamente dritto in faccia visto che stava accucciato alle sue spalle. Diventò totalmente viola nel ritrovarselo così vicino nella posizione in cui stava e così allontanò bruscamente Sasuke da sé nascondendosi dentro l’acqua bollente “Ahhh! Ma insomma! Le sembra il modo di apparire questo?? Che vuole qui!” Però avrebbe voluto sprofondare in quel momento.

Kakashi li guardò un po’ sorpreso per quella reazione così strana. Non disse nulla per qualche istante e accennando un piccolo sorrisetto mentre li fissava con una delle sue solite faccine buffe, ironizzando sul loro comportamento disse “Ho interrotto qualcosa?” Ma i due agitarono energicamente la testa e risposero poi all’unisono con un schietto “NO!!” Ma si vedeva lontano un miglio che erano come spaventati. Sasuke poi aggiunse “…S… Stavamo solo facendo il bagno…” Intanto anche lui sprofondò lentamente nell’acqua con tutto il corpo, sperava che non avesse visto quello che stavano facendo poco prima. Era tutto rosso in volto ed imbarazzato, mai si sarebbe immaginato che il maestro Kakashi li cogliesse sul fatto. Quest’ultimo sospirò intensamente alzandosi in piedi “Bene, volevo avvertirti che la 5° hokage vi ha assegnato un nuovo compagno di squadra dato che Sakura se ne è andata dal gruppo per poter studiare meglio, quindi se ora volete seguirmi…” Ma non fece ora a finire la frase che Naruto si sollevò di scatto dall’acqua guardandolo in volto “Cheee??? Noi non abbiamo bisogno di un altra persona! Perché questa decisione uffa!”.

L’Uchiha guardò Naruto e successivamente il loro sensei. Era vero, non avevano bisogno di un altro compagno, erano già felici così, specie da quando Sakura se n’era andata e adesso gli avevano assegnato un nuovo membro del team, prese poi parola come a dare man forte al compagno “E’ vero… Io e Naruto stavamo bene da soli… C’è la siamo sempre cavata nelle missioni anche in due e senza problemi…” Storse poi la boccuccia, contrariato. Ma Kakashi non perse altro tempo in spiegazioni quindi disse solamente “Ordini superiori, io sono qui solamente per portarvi da lei… vi aspetto fuori” Così senza dire altro e per non ricevere altre proteste sparì dalla loro vista nello stesso modo in cui era arrivato, salutandoli prima con un cenno della mano.

Naruto sbuffò sonoramente incrociando le braccia al petto “Uffa però! Io non lo voglio un altro compagno di squadra! Gliene dirò quattro a quella vecchiaccia!” Tirò uno schiaffo sull’acqua come per sfogarsi ma poi si voltò verso l’amato guardandolo “A proposito…….” E senza aggiungere altre parole gli saltò addosso avvinghiandosi al suo corpo tirandogli piccoli pugnetti in testa “Tutta colpa tua! Stava per beccarci!! Te l’avevo detto iooo!!”. Il povero Sasuke preso alla sprovvista dal suo assalto cercava di ripararsi dai colpi del compagno dicendo “Però ci sei stato anche tu a farlo! E hai anche goduto parecchio!” Lo staccò poi a forza da sé buttandolo in acqua per poi saltare fuori della vasca asciugandosi velocemente. Proseguì dicendo “Forza muoviamoci, non possiamo andare dalla quinta hokage nudi! Dobbiamo vestirci!” .

Il biondino biascicò qualcosa contro di lui, simile ad un lamento. Uscì a sua volta dalla piscina asciugandosi tutto mentre lo guardava male con il volto lievemente arrossato per l’imbarazzo di ciò che aveva appena detto il partner. Una volta che furono abbastanza asciutti tornarono nella loro stanza, si rivestirono in tutta fretta per non far aspettare troppo il loro maestro che li aspettava fuori delle terme e così poco dopo raggiunsero Kakashi.

Nessuno dei due era convinto sul fatto del nuovo compagno ma non avevano molta altra scelta dato che era stato deciso dalla quinta Hokage. Così si limitarono a seguire il loro vecchio sensei verso l’ufficio di Tsunade. Naruto però non riusciva a mandare giù quella decisione, aveva fatto tutta la strada sbuffando sonoramente, lamentandosi con Sasuke e Kakashi per quella faccenda. Non stava mai ne fermo ne zitto continuando a parlare e tormentare il partner fino a che giunsero all’interno dell’edificio fermandosi davanti ad una porta. Kakashi si voltò verso di loro e disse “Attendete qui” entrò nella stanza e iniziò a parlare con quella donna informandola che le aveva portato i ragazzi.

Il moro sbuffava continuamente alquanto spazientito. Era curioso ma anche infastidito a causa del nuovo compagno che presto avrebbero incontrato. Non aveva idea di chi fosse ne tantomeno che aspetto avesse ma non gli importava poi molto, restava solo in attesa immobile al confronto di Naruto che camminava senza sosta da una parte all’altra del corridoio borbottando qualcosa tra sé e sé.

Poco dopo la porta si aprì e il jonin fermo sulla soglia fece cenno a loro di entrare per poi allontanarsi dalla stanza per lasciarli soli. Si ritrovarono così all’interno e subito Sasuke si guardò attorno fino a notare un ragazzino, sicuramente della loro età con corti capelli neri lisci e occhi scuri che fissava entrambi sorridendo di fianco a Tsunade. Subito andò a percepire il suo chakra e poté constatare che era abbastanza potente. L’Uchiha guardò Naruto e gli fece un cenno della testa verso quel nuovo ragazzino per farglielo notare.

Quel ragazzo rimase al fianco della donna squadrando i nuovi arrivati mentre l’Hokage parlava. Lui non l’ascoltava molto perchè era particolarmente attratto dal ragazzino biondo e continuava a fissarlo. Non vedeva l’ora di conoscerlo, tuttavia anche l’altro non lo lasciava indifferente e pensò che fosse veramente molto fortunato ad essersi ritrovato con due compagni così carini. Di quello sguardo Naruto se ne accorse distintamente dato che si sentiva mangiato con gli occhi. Nemmeno lui stava ad ascoltare la vecchiaccia, tentava solamente di nascondersi dietro al compagno, fino a che la donna si alzò dal suo posto e si avvicinò a loro per fare le presentazioni. Sasuke però nel frattempo si domandava come mai Naruto fosse così imbarazzato e si nascondesse.

Tsunade li presentò tutti e tre ma l’Uchiha si limitò solo a fare un cenno del capo. Scoprì che il ragazzo si chiamava Sai e rimase un po’ inquietato nel notare quanto gli somigliasse in aspetto fisico, certo però non gli stava simpatico il sorrisetto che aveva sul volto e avrebbe preferito di gran lunga restare solo con Naruto invece che avere un nuovo gruppo. Finite le presentazioni la donna li congedò dicendo di conoscersi un po’ e tentare di passare più tempo possibile insieme. Lasciarono tutti e tre la stanza e in silenzio si diressero fuori dall’ufficio.

Il nuovo ragazzo una volta nel corridoio con gli altri decise di spezzare quel silenzio imbarazzante. Era piacevolmente colpito da entrambi ed era contento adesso che conosceva anche i loro nomi. Subito spostò la sua attenzione su Naruto e velocissimo allungò una mano tra le sue gambe come se fosse la cosa più naturale del mondo e disse sorridendo “Uhm… Mi sembra che stai messo bene lo sai?” Il biondo sentendo quel gesto si pietrificò letteralmente diventando viola sia per la palpata sia per la frase che aveva detto e rapidamente fece un salto all’indietro nascondendosi dietro la schiena di Sasuke urlando da lì un “Ma che diavolo ti salta in mente eh???? Tu non mi piaci già da ora! Non ti voglio nel gruppo ecco!” Sbuffò sonoramente cercando di stare il più lontano possibile da lui. Ma anche Sasuke non fu stupito da meno. Si sentì profondamente geloso. Lo guardò male e fissandolo negli occhi disse “Non ci provare mai più sia chiaro… Naruto è il mio ragazzo…” Siccome vedeva che faceva un po’ il provolone aveva messo fin da subito le cose in chiaro. Abbracciò il suo partner come a volerlo proteggere e rimase a guardare Sai alquanto infuriato. A quella rivelazione Sai li guardò sorpreso ma sorrise dicendo “Ma non ho fatto niente di male suvvia… Volevo solo fare un po’ di conoscenza… Avete un pessimo carattere tutti e due lo sapete?” Resse lo sguardo di Sasuke senza problemi e senza sentirsi intimorito, del resto per lui era impossibile provare qualsiasi tipo di emozione.

Naruto mugolò appena contrariato per quella sua rivelazione, non sapeva quanto fosse giusto dirlo così apertamente ad uno sconosciuto… Tirò quindi appena il bordo della maglietta di Sasuke cercando di farlo voltare, sussurrandogli all’orecchio “Non mi pareva il caso di dire una cosa simile a lui… Non lo conosciamo nemmeno!” Guardò poi quello strano ragazzo di sottecchi da sopra la spalla del compagno che a sua volta replicando disse “Deve saperlo che tu sei mio e poco m’importa se ancora non lo conosciamo, ma conta che lui sarà il nostro nuovo compagno d’ora in poi e dobbiamo sopportarlo…” Lo prese per mano e si allontanò volutamente in direzione dell’uscita dello stabile in cui si trovava l’ufficio di Tsunade lasciando indietro Sai che però iniziò subito a seguirli dato che lo avevano piantato lì da solo. Li tallonava restando dietro di loro in silenzio per un po’ fino a che stanco di rimanere indietro disse “Però aspettatemi… Tanto anche se non lo volete sarò per forza il vostro compagno d’ora in avanti” Sorrise tra se e se con fare sornione, aveva già capito che sarebbe stato molto difficile integrarsi in quel gruppo.

Naruto sentendo la sua voce intuì che si stava avvicinando sempre di più e quindi accelerò il passo trascinando quasi Sasuke che gli teneva la mano. Sentirsi alle spalle quella presenza lo inquietava non poco. Camminò quasi correndo con lui che lo seguiva fino ad arrivare nei pressi di casa loro nella speranza che una volta giunti lì avrebbe rinunciato a seguirli e lasciati finalmente in pace. L’Uchiha ridacchiò seguendo Naruto senza opporre resistenza. Da un lato era divertito da tutta quella faccenda. Arrivarono così a casa Uchiha perennemente perseguitati dal ragazzino e senza aspettare entrarono nella loro proprietà sicuri che non sarebbe entrato. Sai avrebbe voluto seguirli ma al momento sembrava che non volessero saperne niente di lui. Probabilmente ci sarebbe voluto molto tempo prima che si abituassero alla sua presenza. Rimase tutto serio a fissare la casa da fuori come nella speranza che uscissero, fino a che non lanciò un sospiro rassegnato e se ne andò via.

Naruto sbirciò dalla finestrella dell’ingresso le mosse del ragazzo sentendosi rincuorato non appena vide che se ne era andato via. Scivolò poi lentamente per terra non la schiena appoggiata sulla porta guardando Sasuke come in una richiesta disperata d’aiuto, aveva intuito che quello lo aveva preso di mira. Ma il moretto lo prese solamente in giro dicendo “Hai fatto colpo vedo…” Gli si sedette poi accanto, non poteva nascondere che fosse geloso. Avrebbe dovuto tenerlo parecchio d’occhio. Pensò che Sai si sarebbe messo tra di loro spesso e volentieri, sospirò “A questo punto era meglio se restava con noi Sakura… Ma per diventare ninja medico ha bisogno di studiare parecchio e non può più partecipare alle missioni come noi….” Il biondino si mise a piagnucolare qualcosa a riguardo e abbassando il volto “Io non ce lo voglio quellooooooo!!” Saltò poi addosso a Sasuke atterrandolo, iniziando a battere piccoli pugni sul suo petto facendo i capricci “Io stavo bene solo con teeeee!!! E poi quello mi tocca! Non mi piace!” Sapeva che non potevano escluderlo per ordini dell’hokage ma ciò non gli impediva certo di lamentarsi. Il moretto cercò di fermarlo con le proprie mani ma non stava fermo un momento e gli risultava alquanto difficile, quel giorno sembrava si divertisse ad usarlo come valvola di sfogo “Naruto datti una calmata… Neppure a me piace quel tipo ma non penso che possiamo ignorare un ordine di Tsunade….” Si rialzò a fatica sollevando anche il compagno con se proseguendo “Coraggio… Andiamo a letto… Ho bisogno di un po’ di coccole… Ti vanno?” Cercava in tutti i modi di non pensare a Sai, voleva concentrarsi del tutto su Naruto.

Quest’ultimo sbuffò sonoramente agitando un pugno per aria “Quella vecchiaccia mi sentirà! Giuro!” Salì fino in camera tenendo il muso. Una volta nella stanza si lanciò sopra al letto trascinando sopra di sé anche Sasuke. Era ancora mattina ma non aveva voglia di uscire per non rincontrare ancora quel tipo e soprattutto non voleva di certo rinunciare alle coccole con il partner. Quindi si spogliò completamente fino a restare totalmente nudo, afferrò una delle mani dell’Uchiha portandola in mezzo alle sue gambe per farsi toccare da lui, bloccandogliela lì in una delicata morsa. Arrossì appena e come per nascondersi dall’imbarazzo si accoccolò contro il suo petto stringendolo “Io mi faccio toccare solo da te!”. Sasuke rimase colpito dal suo gesto, raramente faceva cose simili. Sorrise tra se e se divertito da quella situazione iniziando ad accarezzargli il membro dolcemente con i polpastrelli sentendolo reagire distintamente sotto ai suoi tocchi e stimolato da esso, scivolò verso il basso fino a raggiungere il suo bacino con il volto e mettersi in mezzo alle cosce. Si chinò più in basso e gli prese in bocca delicatamente il sesso iniziando subito a leccarglielo e mordicchiarglielo. Naruto era solamente suo e non avrebbe permesso a quel Sai di portarglielo via.

Il biondo colto alla sprovvista emise un gemito piuttosto lungo lasciandolo fare senza dire nulla. Allargò solo di più le gambe come a volerlo far stare più comodo muovendo appena il bacino verso di lui come a volergli chiedere di più, affondando in seguito le dita affusolate nei suoi morbidi capelli neri sussurrando il suo nome e sentendo quel gesto da parte sua Sasuke cominciò a succhiargli e leccargli il membro sempre più velocemente ed intensamente mentre con le dita gli stimolava per bene anche i testicoli. Ormai era diventato bravissimo a fare sesso orale e sapeva come toccarlo, esattamente come Naruto sapeva toccare lui, per provocargli più piacere possibile. L’altro inarcò letteralmente la schiena per tutto il piacere che stava provando e dopo un bel po’ non riuscendo più a trattenersi venne nella sua bocca tra ansimi e gemiti parecchio forti, anche se nel farlo tirò letteralmente i capelli a Sasuke involontariamente.

Il moretto assaporò tutto il suo dolce piacere deglutendo, poi gli ripulì bene il membro con la linguetta umida e si sollevò da lui leccandosi sensualmente le labbra, come se quello che aveva ingoiato fosse un prezioso nettare proibito. Infine si gettò letteralmente sopra a Naruto unendo le labbra alle sue facendogli sentire il suo stesso sapore. Quest’ultimo mugolò contrariato per ciò che avvertiva nella sua bocca, non si era ancora abituato a quel saporaccio, però non lo allontanò solo per non staccarsi da quel dolce e splendido bacio che si stavano scambiando. Lo cinse solamente con le braccia per la vita intrufolando le mani sotto la sua maglietta per carezzargli così la pelle calda e liscia della schiena fino a che si staccò da quel bacio con il fiatone guardandolo dritto negli occhi, percependo distintamente il proprio cuore battere ancora piuttosto velocemente. Sasuke gli sorrise con dolcezza e si spogliò a sua volta del tutto, gli abiti gli davano fastidio. Preferiva sentire la pelle nuda e calda di Naruto contro la propria. Restò a fissarlo per un po’ mettendogli poi una mano sul petto e a sua volta ne prese una del compagno mettendosela sul proprio “I nostri cuori battono all’unisono li senti? Il tuo appartiene a me… E il mio appartiene unicamente a te… Ti amo Naruto…” Si piegò infine su di lui baciandolo sul collo. Naruto fu contentissimo di quelle parole. Chiuse gli occhi per un attimo come a godersi quel caldo bacio, lo strinse poi a sé rotolando sul letto finendo sopra di lui dove iniziò a dargli tanti bacini a sua volta sul collo e sul volto come a volerselo mangiare.

Si accoccolò successivamente sul suo petto sussurrando “Ti amo anche io… Tanto tanto…” Così rimasero lì a coccolarsi a vicenda per lungo tempo senza mai essere sazi delle carezze dell’altro.