Cap 1

Cap 33 – Finale Allegro

Dopo un bel po’ di tempo Sasuke si risvegliò e subito prese a guardarsi intorno con aria spaesata. Era tutto buio lì, fatta eccezione per qualche piccolo barlume tremolante delle fiammelle di alcune candele. Ricordò così di esser stato portato via da Itachi qualche ora prima e ora che aveva il tempo di osservare meglio la zona circostante intuì che fossero in qualche caverna dato che non c’era nemmeno una piccola finestrella. Tentò successivamente di alzarsi e vi riuscì con un po’ di fatica dato che Itachi dormiva sopra di lui. Pensò poi che quello fosse il momento buono per cercare di andarsene da lì, non voleva trattenersi oltre e doveva tornare dal suo Naruto. Scivolò lentamente giù dal letto senza fare il minimo rumore, recuperò i suoi vestiti per poi indossarli, si avvicinò ai pantaloni del fratello tastando nelle tasche fino a che ritrovò il suo anello e in punta di piedi andò verso la porta con l’intento di scappare da quel posto.. Per quel suo movimento e non sentendo più il calore del corpo del fratello, Itachi mugolò contrariato ma si rigirò sul letto coprendosi del tutto con il leggero lenzuolo, borbottando il suo nome nel sonno con un tono poco amichevole.

Sasuke nel sentirlo si girò a guardarlo ma vide per sua fortuna che non si era svegliato. Sapeva di doversene andare al più presto da lì anche se non aveva idea di dove si trovasse. Lentamente aprì la porta e si ritrovò a fissare un corridoio angusto e parecchio oscuro che per sua fortuna andava in unica direzione. D’improvviso vide passare nel corridoio un paio di individui vestiti con il solito mantello nero: Uno era biondo e rideva come uno stupido, l’altro invece era serioso e con i capelli rossi. Richiuse la porta prima che lo potessero vedere e sospirò. Non doveva farsi scoprire, ma soprattutto non vedeva l’ora di lasciare quella stanza. Per tutti i rumori che stava facendo vide Itachi rigirarsi continuamente tra le coperte e decise che era l’ora di agire prima che si destasse.

Pensò che fosse meglio camuffarsi facendo finta di sembrare il fratello, almeno avrebbe potuto uscire senza pericolo da quel covo che sembrava essere pieno di gente. Così afferrò il mantello nero con le nuvole rosse che giaceva a terra e se lo infilò. Curiosando in giro trovò anche un grande cappello di paglia, lo afferrò e se lo mise sulla testa. Adesso aveva tutto il viso ed il corpo coperto a parte gli occhi e per sembrare più credibile attivò anche lo sharingan, notando con stupore che riuscì ad attivare quello normale e non il mangekyou, così già più sicuro uscì dalla porta ritrovandosi nel corridoio. Iniziò a percorrerlo in silenzio e con passo svelto, cercando un’uscita. Per sua fortuna con lo sharingan riuscì ad analizzare facilmente quel luogo e ben presto si ritrovò in un grosso salone dove vide i due ragazzi di prima parlare tra loro in un angolo. Ma subito dopo questi, vedendolo arrivare, si voltarono ed il biondino con il suo solito sorriso disse “Salve Itachi…” e Sasuke sapendo di aver la voce quasi usuale a quella del fratello rispose senza problemi. Poi però si mise a guardarsi intorno per capire come si usciva da quella caverna, lì nessuno sembrava essere molto amichevole. Inoltre si stava agitando parecchio perché era continuamente osservato dal tizio biondo e quello con i capelli rossi. Cercò di mostrarsi più naturale possibile finché non sentì il ragazzino con i lunghi capelli dire di dover uscire per un giro di ronda ma che non gli andava di farlo da solo, così Sasuke ne approfittò e disse “Ti accompagno io, tanto dovevo già uscire…” ma in quel momento vide l’altro guardarlo con sospetto, temeva di essere stato scoperto però alla fine il ragazzino, che scoprì chiamarsi Deidara, accettò e si avvicinò alla porta rocciosa facendola aprire grazie all’anello sigillo che portava al dito. Finalmente l’Uchiha si ritrovò all’aria aperta insieme a quello strano compagno, però sapeva che doveva andarsene alla svelta, non sembrava che potesse prenderli in giro ancora a lungo, così salutò l’altro dicendogli che si era appena ricordato di dover sbrigare delle faccende che gli erano state ordinate e sparì come un fulmine nell’intrico della foresta.

Nel frattempo a Konoha, Naruto si era svegliato presto quella mattina e non trovando subito Sasuke accanto a sé si preoccupò non poco… Di solito non usciva mai senza prima avergli lasciato un biglietto o averlo avvertito ma quella volta non c’era nulla di tutto questo. Aveva atteso in casa fino all’ora di pranzo ma non vedendolo tornare uscì a cercarlo guardando in ogni angolo della città e nel bosco per diverse ore ma non ottenne alcun risultato. Pensando che da solo non ce l’avrebbe mai fatta andò a chiedere aiuto anche a Sai, quest’ultimo non fu molto contento, dato che per lui Sasuke poteva anche sparire dalla circolazione, ma nel vedere il compagno triste e angosciato non riuscì a dire di no. Andarono quindi nuovamente alla sua ricerca che si prolungò fino a tarda sera ma non trovandone alcuna traccia Naruto non poté far altro che tornarsene a casa. Era talmente depresso che non aveva nemmeno voglia di cenare e quindi si accasciò solamente su una sedia appoggiando le braccia al tavolo per poi nascondervi il viso rigato dalle lacrime mugolando il nome del compagno flebilmente. Per un istante iniziò a pensare che lo avesse abbandonato anche lui.

Intanto Sasuke aveva faticato molto ad orientarsi dal luogo da dov’era fuggito ma dopo moltissime ore di cammino riuscì a ritrovare la via di casa. Era ormai già notte quando giunse di fronte al quartiere Uchiha e vedendo ancora tutte le luci accese sospirò pensando che Naruto fosse ancora sveglio. Stavolta era sicuro di averla scampata per un pelo, però si era totalmente dimenticato di com’era vestito dato che era stanco. Così si avvicinò alla porta e suonò il campanello attendendo una risposta. Il biondino durante tutto quel tempo si era messo sul divano per riposarsi dalla stanchezza della giornata, per essersi fatto il giro del villaggio e della foresta una decina di volte se non di più. Piangeva ancora e non accennava a smettere dato che si stava dando la colpa di tutto. Però poco dopo udendo qualcuno alla porta corse verso di essa e senza nemmeno chiedere chi fosse la aprì, ritrovandosi di fronte una persona diversa da Sasuke o così pensava. Infatti vedendo quel mantellone nero con le nuvole rosse e il volto coperto dal copricapo di paglia subito pensò che fosse il fratello riconoscendo gli abiti dall’ultima volta che l’aveva visto così urlò “ITACHI! VATTENE DA QUI! DOV’È SASUKE??” e senza attendere una risposta gli tirò un pugno in pieno viso facendolo ricadere all’indietro, dopo di che gli si gettò sopra a cavalcioni e, estraendo un Kunai dalla custodia, glielo premette sulla gola poiché a causa del buio e di quell’abbigliamento non lo aveva riconosciuto subito.

Il moro si ritrovò a terra e con un pugno in faccia senza nemmeno accorgersene, però gli aveva fatto davvero male, parlò solamente quando sentì la punta di quell’arma sulla propria pelle e alzando un po’ la voce per lo spavento disse “Naruto! Calmati! Sono Sasuke!” essendo che non c’era molta luce nei dintorni capì che l’aveva scambiato per qualcun altro ma poi proseguì con una vocina languida e offesa “Mi hai fatto male…”. Naruto non appena sentì le sue parole si fermo dall’ucciderlo e si sollevò da lui aiutandolo a sua volta a rialzarsi però rimase ugualmente a distanza di sicurezza “Sasuke… sei tu…?” In quel preciso istante l’Uchiha si levò di dosso il mantello ed il cappello scoprendo il suo bel volto e gli occhi rossi per lo sharingan attivo. Sorrise tristemente al compagno e disse “Si… Sono io…”

Uzumaki per la gioia di vederselo davanti riprese a piangere copiosamente e pianse poi ancora più forte sapendo bene di avergli fatto male. Lasciò cadere il kunai in terra e gli gettò le braccia al collo stringendolo forte a sé continuando a scusarsi per il pugno e per l’attacco. Sasuke tentò di calmarlo rispondendo al suo abbraccio dicendogli di non preoccuparsi e che non era successo niente, poi si fece triste ripensando a quello che era successo la notte precedente e con le lacrime agli occhi disse “Itachi… Mi ha violentato ancora…” sapeva che quella non era esattamente la verità, ma di certo non poteva dirgli che aveva ceduto all’attrazione fisica per il fratello. Il biondino a quella frase si staccò da lui e lo guardò un po’ spaesato… Adesso aveva capito il perchè era sparito in quel modo e non c’era da nessuna parte. Abbassò lo sguardo tutto triste e lo abbracciò nuovamente stringendolo forte per poi dire “ti ho cercato ovunque oggi… ora capisco perché non ti trovavo…” però non capiva nemmeno il perché avesse quei vestiti addosso e così chiese “ma perchè indossavi quella roba? Non era sua…?” e senza lasciarlo andare un solo attimo lo riempì di bacini sul viso.

A quella richiesta Sasuke emise un flebile mugolio e disse “Perchè sono dovuto fuggire dal suo rifugio e ho dovuto camuffarmi… Se mi scoprivano non l’avrei certo passata liscia… Ma per fortuna mi è andata bene…” sospirò, anche se il timore che suo fratello prima o poi fosse tornato di nuovo non lo abbandonava mai.

Naruto emise un flebile lamento ma annuì come a fargli intuire che aveva capito. Lo afferrò poi per mano e lo trascinò sul divano facendolo sedere sopra di sé a cavalcioni continuando però a tenere lo guardo basso “scusami per ieri… non so che mi sia preso… non volevo dire quelle cose… penso sia solo colpa mia se Itachi ti ha preso un’altra volta…” ed a quel pensiero alcune lacrime amare gli scivolarono lungo le guance. A quella vista Sasuke posò una mano sulle sue gote appena arrossate per il troppo piangere e gli asciugò quei solchi umidi sorridendo, per poi dargli un lieve bacino sulle labbra dicendo “Guardami negli occhi Naruto e non avere paura…” Aveva ancora lo sharingan attivo ma non quello ipnotico, probabilmente stava iniziando a capire come controllarlo e non farlo uscire al posto del normale. Il biondo sollevò piano lo sguardo su di lui incrociando quegli occhi rossi ma come intimorito si voltò subito abbracciandolo ed appoggiando la testa alla sua spalla. Fece quello solamente per evitare di guardarlo… aveva ancora un po’ paura che ne perdesse il controllo nuovamente.

Quella volta Sasuke non si arrabbiò, anzi, sorrise a quella reazione che in fondo si aspettava. Poco dopo però gli sollevò dolcemente il viso fino ad incrociare i suoi splendidi occhi azzurri che si persero nei propri rossi e istintivamente lo baciò, voleva fargli capire che non doveva avere paura. Si staccò da lui solo dopo un bel po’ e sussurrò sulle sue labbra “Ho imparato a controllarlo un po’ meglio… Posso prenderti così… Naruto?”

Uzumaki rimase a fissarlo intensamente negli occhi un pochino più rassicurato dalle sue parole. Poi completamente rapito da quel suo sguardo e dalla frase che aveva appena detto, non rispose nemmeno e gli si gettò contro facendolo finire a terra dove iniziò a baciarlo con notevole passione per fargli capire che aveva accettato quella proposta.

L’Uchiha rimase a baciarlo a lungo fino a che non iniziò a spogliarsi e spogliare completamente il compagno finché tutti i loro vestiti non si trovarono sparsi ovunque per il salone continuando a scambiarsi effusioni di fronte al caminetto acceso sul morbido tappeto di pelo. A quei piccoli e semplici gesti, Naruto si stava eccitando sempre di più e si vedeva chiaramente, tanto che lo avrebbe voluto subito. Però non voleva rompere quell’atmosfera che si era creata tra loro e così piegò appena le gambe come a voler nascondere la sua erezione anche se non era propriamente semplice e dopo un po’ iniziò a dargli piccoli baci roventi sulle spalle e carezze delicate sul dorso. Il respiro era appena accelerato ma il suo cuore batteva molto forte, sembrava quasi un ragazzino innocente ed agitato alla sua prima volta e sperò che Sasuke non si accorgesse di quei piccoli dettagli, ma per sua sfortuna non fu così. Infatti il moretto essendo un attento osservatore e conoscendo bene il partner ridacchiò appena a vederlo in quel modo, però fece finta di nulla e si lasciò trasportare da quei suoi baci e da quelle sue carezze roventi ricambiando allo stesso modo rotolandosi per più volte sul morbido tappeto. Stavano facendo l’amore in un modo meraviglioso anche senza il vero e proprio contatto fisico… Il loro desiderio reciproco non era calato di un solo attimo dal giorno in cui si erano messi assieme.

Naruto rimase sotto di lui cingendogli il collo con le braccia iniziando successivamente a mordicchiargli la bocca come a volersela mangiare. Si staccò da quel piacevole contatto solo dopo un po’ sussurrandogli a fior di labbra “non mi lasciare mai… Ti amo troppo… non so cosa farei senza di te…” e come a volerlo provocare gli toccò il basso ventre con un ginocchio al che Sasuke gemette sommessamente. Era già eccitatissimo ed il compagno con il suo gesto non l’aveva di certo aiutato a trattenersi, si piegò quindi su di lui baciandolo ancora rispondendo “Te lo giuro su me stesso… Non ti lascerò mai… Anche io ti amo immensamente…” però non resisteva veramente più, voleva qualcos’altro che quelle semplici effusioni. Lo fissò con i suoi sensuali occhi rossi ed iniziò a strofinare lentamente il sesso tra le sue natiche.

A quel contatto il biondino inarcò la schiena allargando ancora di più le gambe come ad incitarlo a continuare, lo strinse saldamente a sé riprendendo poi a mordergli il collo soprattutto sui segni precedenti che aveva già come a volerli cancellare. Sapeva che era stato il fratello e preferì eliminarne ogni traccia. Avvertì anche sul suo corpo un profumo non suo e mugolò contrariato cominciando subito a strofinarsi contro di lui… quell’odore non gli piaceva affatto. Notando quello strano comportamento l’Uchiha capì solo dopo un po’ che stesse cercando di fare, ma una volta intuito lo lasciò continuare strofinandosi a sua volta contro di lui ma nel farlo, del tutto naturalmente, riuscì a penetrarlo lanciando però un forte gemito cominciando già ad ansimare velocemente. Naruto spalancò gli occhi nel sentire quell’intrusione improvvisa ed emise un piccolo urletto piuttosto lungo ed acuto per una lieve fitta di dolore provata, stringendo il compagno più forte. Però non voleva che rimanesse fermo e per farglielo capire iniziò a muoversi con il bacino facendolo entrare ed uscire appena da se lanciando deboli gemiti sommessi.

Sasuke nell’avvertire quei movimenti si sentiva sempre più voglioso e avendo voglia di provare una nuova posizione, senza smettere di muoversi nel compagno lo afferrò e lo girò su un fianco tenendogli in alto una gamba e continuò così a penetrarlo sempre più velocemente, uscendo e rientrando da lui per più e più volte consecutivamente, lo voleva possedere profondamente e continuava anche ad osservarlo con lo sharingan attivo e con un’espressione del tutto estasiata sul viso. Il biondo però per via di quella posa strana non riusciva a stare ben in equilibrio e per reggersi da quegli scossoni così forti e profondi che gli provocavano un intenso piacere, si aggrappò al bordo del tappeto come riusciva tentando di seguire le sue spinte sempre più forti e decise, ansimando e gemendo il suo nome. Anche lui tentò di guardarlo negli occhi, quegli occhi che gli piacevano tanto e che lo rendevano ancora più sensuale… ma non vi riuscì e li chiuse come a volersi godere appieno quel momento di puro piacere della loro unione.

A quel gesto e nel vedere il suo viso contratto dal piacere Sasuke emise un piccolo ghignetto continuando a spingersi in quel corpo caldo. Erano tutti e due completamente sudati e il moro stava possedendo il partner con una forza tremenda, ma che all’altro non dispiaceva affatto. Alla fine sentendosi ormai al limite l’Uchiha penetrò del tutto in lui poggiandosi con le due mani al tappeto per darsi una spinta maggiore, creandosi così un piacere talmente intenso che gli sembrò quasi di morire liberandosi abbondantemente al suo interno riempiendolo completamente. Non era da lui avere un’eiaculazione così abbondante ma quella volta c’era riuscito e infatti gli ci volle un po’ prima che si fermasse dal venire e non appena ebbe finito, fece stendere il compagno di schiena e cadde con un piccolo gemito sul corpo di Naruto del tutto sfinito mentre ansimava pesantemente con il cuore che gli martellava nel petto. Nel frattempo Uzumaki spalancò gli occhi di colpo nel sentire il caldo seme del compagno scorrergli fino al ventre ed a quella piacevole quanto strana sensazione non riuscì a trattenersi a sua volta e giusto per non sporcare in giro si portò poi una mano sul membro non appena percepì che aveva raggiunto l’orgasmo, lanciando un gemito altrettanto forte ed intenso bagnandola completamente. Come Sasuke anche lui aveva il cuore che gli scoppiava nel petto ed il fiato pesante tanto che respirava l’aria a grandi boccate, mentre cercava di riprendere un ritmo regolare.

Il moretto riuscì solo dopo un bel po’ a calmarsi. Era cosciente del fatto di esser venuto abbondantemente e ancora un po’ ansimante disse “Scusami… Che imbarazzo… E’ la prima volta che vengo così tanto dentro di te…..Forse avrei dovuto venir fuori…” Anche se erano anni che condividevano l’intimità si vergognava ancora a volte, specie in quei momenti. Naruto sorrise e ridacchiò divertito alle sue parole. Scosse la testa stringendolo forte con un braccio, gli diede un lieve bacio sulle labbra e disse “no… mi è piaciuto, sta tranquillo…” cercò poi di sistemarsi meglio ma Sasuke era ancora in lui e nel muoversi si provocò un po’ di piacere emettendo un gemito. Però come per dispetto a ciò, posò sulla sua faccia la mano imbrattata del suo seme e si mise a ridere vedendolo tutto sporcato di quel liquido vischioso. Nel ritrovarsi il volto tutto bagnato del caldo piacere di Naruto, Sasuke lo guardò stupito, di certo non si aspettava quel gesto da parte sua ma sorrise e si ripulì leccandolo via tutto raccogliendolo con le mani levando infine anche ciò che restava nelle dita del compagno. Uscì da lui lentamente e vedendo il membro dell’amato un po’ sporco lo leccò per pulirlo e, sentendolo gemere a quell’umido contatto, mentre lo stringeva a sé soffocò quel lamento con un bacio facendogli così sentire il suo stesso sapore. Naruto però continuava a lamentarsi, sia perché sentiva quel saporaccio che non gli piaceva sia perché avvertiva un certo fastidio al basso ventre, infatti tutto il seme in eccesso di Sasuke stava colando lungo le sue cosce. Tentò di staccarsi da lui per andare in bagno ma non vi riuscì facilmente così si limitò a proseguire quel bacio in attesa che l’altro si spostasse da solo. L’Uchiha però aveva sentito quei deboli spintoni così dopo un pochino si staccò da lui e sorridendo ambiguamente sussurrò “Se vuoi alzarti fai pure…” disattivò lo Sharingan e si spostò appena restando a fissarlo con i suoi profondi occhi scuri. Il biondino gli carezzò una guancia sorridendo a sua volta e velocemente si spostò da lui alzandosi da terra, ma non appena lo fece sentì tutto il seme di Sasuke colargli lungo la gamba e mugolò infastidito guardando male il compagno e, senza dire una sola parola, corse verso il bagno mettendosi all’interno della vasca per lavare via quel liquido caldo ed appiccicoso.

Intanto il moro si rivestì con solo i boxer e successivamente andò verso il frigorifero, prese un paio di bibite seguendo in bagno l’amato per chiedergli se volesse anche lui una lattina di the verde. Il ragazzo però, visto che era tutto tranquillo sobbalzò alle sue parole voltandosi verso quella voce arrossendo. Anche lui era sempre in imbarazzo per certi versi, quando si faceva il bagno voleva stare solo però non lo cacciò e si limitò a scuotere la testa. Appena finì chiuse l’acqua ed uscì coprendosi dalla vita in giù con un asciugamano e senza pensarci due volte saltò addosso all’altro abbracciandolo per la vita mentre lo stringeva forte a sé strofinando il musetto sul suo petto. A quello slanciò però Sasuke fu costretto ad indietreggiare per aver perso momentaneamente l’equilibrio, ma soprattutto doveva far attenzione a non rovesciare la lattina del the e una volta trovata la stabilità iniziò a coccolarlo dolcemente con la mano libera. Si scambiarono qualche tenera effusione per qualche minuto che entrambi sperarono non finissero mai. Il primo a spostarsi fu Naruto che per un istante rimase a guardarlo sensualmente sorridendo, come a voler contemplare il corpo scolpito e ben fatto di fronte a sé. Lasciò infine cadere l’asciugamano che lo copriva e poco dopo gli saltò nuovamente in braccio urlando il suo nome, avvinghiandosi con le gambe al suo bacino e al collo con le braccia strofinandosi tutto su di lui come un gattino “mhh torniamo giùùù…”. Sasuke sospirò rassegnato per il suo comportamento praticamente infantile ma lo tenne in quella posizione e anche se faticava parecchio raggiunse il salotto dove posò Naruto a terra sul morbido tappeto di pelo. In quel preciso istante qualcosa attirò l’attenzione al di fuori della finestra. Si avvicinò un po’ ad essa come per constatare le sue supposizioni e come pensava dei leggeri cristalli bianchi di neve stavano cadendo dal cielo, dopo anni e anni la neve era tornata al villaggio “Guarda che meraviglia… Era da tanto che non nevicava a Konoha…” A quelle parole Naruto iniziò a guardare con attenzione fuori della finestra scorgendo in quel cielo candido piccoli fiocchi di neve scendere lenti e silenziosi. Vide il compagno tornare vicino a lui e sorridendo gli si accoccolò tra le braccia venendo così cullato dal suo calore corporeo e quello del camino acceso mormorando “no, non è vero… l’unica cosa meravigliosa sei tu al momento…” sapeva di esser stato un po’ smielato e sperò non gli dicesse nulla di che. Infatti Sasuke odiava quel genere di frasi e ne rimase interdetto per qualche istante, non era nel suo carattere accettare commenti troppo dolci, ma Naruto era riuscito a cambiarlo per certi versi e stringendolo forte a sé rispose “Anche tu sei meraviglioso Naruto… Ti amerò per sempre…” sentire quelle parole da lui era veramente raro. Così mentre la neve cadeva dal cielo si accoccolarono l’uno all’altro scaldandosi reciprocamente, erano davvero follemente innamorati come il primo giorno…

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Passarono così diversi anni e i due ragazzi erano cresciuti moltissimi. Nulla era cambiato tra loro, vivevano ancora assieme ed erano felicissimi. Naruto con il passare del tempo si era fatto proprio un bel ragazzo e tutti continuavano ad affermare quanto assomigliasse al padre. A dispetto di quando era giovane ormai lo rispettavano e lo riverivano, in fondo era diventato il sesto hokage. Anche le ragazze gli giravano attorno assiduamente per il suo fascino, ma a lui non interessava poi molto.

In quel momento se ne stava chiuso in una stanza, seduto sulla sedia e mezzo steso sulla scrivania… faceva parecchio caldo quel giorno.

Sasuke invece era diventato capo della polizia di Konoha e aveva riportato agli antichi fasti la casata degli Uchiha, adesso non lo additavano più come un traditore uguale al fratello Itachi, che per sua fortuna sembrava essere sparito da 10 anni…

Avendo finito di lavorare prima, dato che non c’erano casi importanti a cui badare, decise di andare a trovare Naruto sul lavoro. Camminò velocemente per le stradine soleggiate tentando di ripararsi all’ombra degli alberi e delle case in cerca di un po’ di refrigerio dal sole cocente. Arrivò così a destinazione ed entrò nell’edificio dov’era situato l’ufficio dell’Hokage e quando vi fu di fronte spalancò la porta con l’intenzione di spaventare Naruto che sicuramente stava sonnecchiando e, giunto all’interno, dopo aver aperto di colpo disse “Ecco gli ultimi rapporti dalla centrale di polizia di Konoha!” iniziando a ridere di gusto nella speranza di averlo spaventato a dovere.

Infatti il biondo si prese un bel colpo saltando direttamente in piedi sulla sedia. Si voltò verso la porta e con gli occhi spalancati guardò Sasuke mezzo terrorizzato, ma non appena capì di chi si trattava mise il broncio tornando a sedere composto urlandogli dietro “ma che modi sono di entrare! Eh??” aveva il cuore che gli batteva a mille per lo spavento e quello non lo aiutava di certo con il caldo che aveva. Si spaparanzò così beatamente sulla poltrona a gambe e braccia aperte abbassandosi allargando ogni tanto il colletto della veste per far passare un po’ d’aria mostrando così il suo petto appena lucido per le piccole goccioline di sudore.

Il moro continuò a ridere mentre richiuse la porta dietro di sé. Doveva ammettere che Naruto era diventato ancora più bello crescendo e il suo fascino adesso era ancora più magnetico grazie alla tenuta di sesto hokage di konoha. Dopo un po’ si avvicinò a lui e lo guardò maliziosamente dicendogli “Hai caldo vedo… Mi provochi quando fai così lo sai?” Sapeva quanto fosse grande ormai la sensualità di Naruto ed anche con piccolissimi gesti riusciva a farlo eccitare. Il ragazzo lo guardò un po’ male e chiuse gli occhi cercando di far finta di niente “perché… non si vede eh…?” più che aver caldo si stava letteralmente sciogliendo… quell’estate per lui era una delle più calde in assoluto.

Sasuke però aveva voglia di stuzzicarlo un po’ e quindi si arrampicò con fare felino sulla scrivania fino a raggiungerlo. Lo guardò sensualmente con i suoi profondi occhi scuri e gli leccò appena appena il viso levandogli le goccioline di sudore e, provocando all’altro un lungo brivido per la schiena, scese infine sulla sua bocca baciandola sussurrando “Sai anche io ho caldo… Posso spogliarmi?” A quelle parole Naruto riaprì le palpebre ribattendo “che stai dicendo… potrebbe entrare qualcuno sai?” lo osservò a sua volta negli occhi in modo furbetto, sporgendosi verso il compagno mordicchiandogli appena le labbra per poi leccargliele. Sasuke mugolò per quel gesto ma si strinse a lui finendogli in braccio tentando in ogni modo di convincerlo “Chiudiamo la porta a chiave… Ma ti prego… Prendimi….” Adorava farsi possedere da Naruto nel suo ufficio… Lo trovava eccitante.

Il biondino sospirò esasperato cercando di farlo allontanare “Eddai spostati… fa troppo caldo… non ne ho voglia….” anche se non sapeva quanto avrebbe resistito con quelle sue provocazioni. Sperava però che dimostrandosi distaccato e svogliato sarebbe servito a qualcosa… ma non fu così. Infatti l’Uchiha poco dopo sbottò “Va bene allora… mi costringi ad usare le maniere forti…” si slacciò la divisa di capo della polizia di Konoha restando a petto nudo e con una mano iniziò ad accarezzarselo lentamente fissando Naruto con quei suoi profondi occhi scuri, scendendo poi con essa fino ai pantaloni, li slacciò facendo così intravedere gli slip neri finendo per accarezzarsi il sesso da sopra di essi. Il giovane hokage rimase a fissarlo letteralmente stupito da quei suoi gesti facendosi sfuggire un mugolio appena accennato quando lasciò cadere involontariamente l’occhio in mezzo alle sue gambe seguendo le movenze di quelle dita. Si stava eccitando nel solo guardarlo ma non volendo cedere, mise le mani sul petto del ragazzo sopra di sé e chiudendo gli occhi tentò di allontanarlo balbettando un flebile “d-daii… smettila…..”. Il moro sbuffò nuovamente guardandolo con aria corrucciata, così pensando fosse dovuto solo al fatto di aver paura che qualcuno entrasse nella stanza, si alzò rapidamente da lui ed andò a chiudere la porta a chiave. Tornò dall’amato e si rigettò tra le sue braccia con un sorriso ambiguo sulle labbra calandosi lentamente pantaloni e biancheria intima. Prese infine la mano di Naruto e se la portò dolcemente sul sesso emettendo un debole gemito al solo contatto con essa. Il biondino però ormai al limite della sopportazione, a quel caldo contatto non resistette più e afferrandolo con la forza lo sollevò per i fianchi buttandolo poi letteralmente steso contro la scrivania salendogli sopra, iniziando a baciarlo con foga posando le mani sul tavolo per reggersi dove prese a strofinarsi su di lui intensamente senza staccarsi un attimo da quel bacio passionale.

Sasuke ghignò soddisfatto, aveva ottenuto quello che voleva, ormai sapeva molto bene come provocarlo. Così lo lasciò fare aprendo di più le gambe strofinandosi a sua volta contro il compagno cercando di spogliarlo, anche se levargli i vestiti da Hokage non era propriamente facile dato che erano complessi. Infatti vedendo che non vi riusciva, Naruto ridacchiò appena e si sollevò da lui sfilandoseli e spogliando poi completamente Sasuke fino a che non rimasero entrambi nudi l’uno di fronte all’altro. Sulle sue labbra si formò un piccolo sorrisetto malizioso, quella volta voleva vendicarsi ed essere lui a provocarlo. Si sedette quindi sulla sedia con le gambe aperte mettendo ben in mostra il suo membro eretto iniziando poi a leccarsi lentamente un dito fissandolo di sottecchi con sguardo sensuale. Sasuke avvertì una scossa percorrergli tutto il corpo a quella visione senza nascondere il fatto di essersi visibilmente eccitato nel solo vederlo. Arrossì visibilmente e in un soffio disse “Sei… Meraviglioso…” ma non resistette oltre e subito si calò sul pavimento prendendo in bocca il sesso dell’amato, iniziando a succhiarlo e leccarlo con vigore. L’altro allacciò le gambe attorno le sue spalle inarcando la schiena non appena avvertì ciò che stava facendo, ma trattenere i gemiti gli tornava molto difficile, quindi per non farlo si morse una mano chiudendo gli occhi. Respirava affannosamente ed emetteva mugolii sommessi continuamente spingendo ogni tanto il bacino verso di lui aumentando anche la presa con le gambe venendo già appena nella sua bocca lanciando un gemito soffocato avvertendo un piacere immenso pervaderlo… Probabilmente il caldo aveva accentuato tutti i suoi sensi, anche se ora a causa di quello era completamente sudato e mille goccioline imperlavano il suo corpo scolpito e perfetto. Sasuke per tutta risposta inghiottì quel delizioso nettare proseguendo più che volentieri nel fargli quel servizietto, ma sentendo altre piccole gocce riversarsi nella propria bocca, pensò di fermarsi per farlo venire di più successivamente. Si staccò quindi da lui e risalì sulle sue labbra baciandolo salendogli infine a cavalcioni per iniziare a leccargli tutto il viso e il collo. Il biondino lo lasciò fare abbracciandolo forte a sé per tutta risposta, anche se i loro corpi sudati a quel contatto davano non poco fastidio. Proseguirono quelle dolci effusioni per un po’ fino a che Naruto lo riprese in braccio e lo mise sopra alla scrivania posizionandosi in mezzo alle sue gambe dicendo “prima o poi mi farai scoprire tu… sai?” però senza dargli il tempo di rispondere si aggrappò alle sue spalle e lo baciò intensamente sulle labbra strofinando poi il bacino contro il suo cercando la sua piccola apertura. Il moro non diede molto peso alle sue parole, tante volte l’avevano fatto lì e mai nessuno li aveva scoperti e sperò veramente che non li scoprissero mai. Si sporse così verso di lui sentendolo finalmente entrare nel suo corpo lasciandosi sfuggire un gemito soffocato.

Naruto infatti iniziò a penetrarlo lentamente mentre continuava a baciarlo con sempre più passione tenendolo ben stretto. Dava piccoli colpetti in lui entrando pian piano fino a combaciare completamente il suo corpo con quello del compagno emettendo continuamente lamenti soffocati senza accennare a volersi staccare tanto presto da quell’umido contatto che si stavano scambiando. Per tutta risposta l’Uchiha tentò di seguire al meglio i suoi movimenti mentre lo avvertiva entrare sempre di più in sé, allargò meglio le gambe restando stretto a lui con gli occhi chiusi, mordendosi le labbra sensualmente per tutto il piacere che sentiva pervaderlo.

Naruto continuò a muoversi con sempre maggior intensità in quel corpo così caldo e sudato. Lo faceva eccitare sempre di più vederlo in quel modo, soprattutto notando quelle piccole smorfie di piacere che apparivano sul suo viso completamente bagnato. Non riuscì a resistere però e venne appena dentro di lui… ormai il suo membro era turgido e gonfio per tutto il piacere e sicuramente non avrebbe retto ancora a lungo. Infatti all’ennesima spinta e nel sentire tutti quei gemiti provenire dal compagno non ce la fece più, affondò in lui completamente chinandosi a baciarlo di nuovo, inarcò la schiena violentemente e stringendo la presa sulle sue spalle si liberò completamente nel suo corpo lasciandosi scappare un gemito abbastanza acuto anche se soffocato dall’unione delle loro bocche. Sasuke in quell’istante si sentì pieno del caldo seme di Naruto e venne contemporaneamente a sua volta. Si staccò poi da lui perchè gli mancava il respiro e lo fissò intensamente nei suoi splendidi occhi azzurri sorridendogli dolcemente.

Però il biondo si ritrovò tutto sporcato sul ventre del caldo seme di Sasuke che successivamente gocciolò sul ventre del compagno stesso. Ansimava parecchio forte a sua volta continuando a guardarlo intensamente negli occhi cercando di riprendere un ritmo regolare del cuore. Era tutto sudato e copiose goccioline scorrevano lente sulla sua pelle accaldata provocandogli un senso di fastidio. L’uchiha appena si fu calmato, lentamente accarezzò una guancia al ragazzo sopra di sé perdendosi letteralmente nei suoi occhi rimanendo incantato dalla sua bellezza e dall’odore del suo corpo sudato “Na…Naruto… Sei tutta la mia vita….Ti amo immensamente…” E gli regalò un altro dolcissimo sorriso che all’altro non sfuggì. Quest’ultimo ricambiò a quel piccolo gesto uscendo dal corpo dell’amato emettendo un mugolio contrariato. Si accasciò infine sopra di lui e lo strinse forte a sé sospirando mordicchiandogli poi un lobo “anche io ti amo tanto tanto…” e per fargli un dispetto infilò la linguetta nel suo orecchio provocando al compagno del solletico che lo fece sussultare e dimenarsi, così a sua volta per vendicarsi prese a farglielo sui fianchi nudi con le mani, adoravano farsi certi scherzetti finito il rapporto sessuale, e senza preavviso Sasuke gli fece un succhiotto sul collo in bella vista, perchè tutti lo vedessero. Naruto però non appena sentì i dentini del partner sul di esso tentò di allontanarlo con le braccia con scarso successo “nooo… che fai… smettilaaaaa!”. Il moro sorrise divertito e con fare furbetto disse“Ormai è troppo tardi…” gli accarezzò poi con due dita quel segno rosso che gli aveva lasciato e con voce sensuale proseguì “Così tutte le ragazze che ti girano attorno sapranno che sei mio… Sai quanto sono geloso…”. Naruto sapeva bene che da quando era diventato hokage aveva la fila dietro alla porta per tutte le persone che gli facevano la corte, ma a lui interessava solamente il proprio amante e non l’avrebbe nemmeno più tradito come aveva fatto anni prima a causa di Sai. Non aveva mai detto nulla al compagno perché aveva paura di perderlo, sapeva di aver fatto una cosa grave ma il passato non si poteva cambiare e quindi non doveva far altro che fingere che non fosse successo mai nulla. Appena si accorse di essersi perso in quei pensieri tornò improvvisamente alla realtà guardando male il ragazzo sotto di sé mettendo il muso e per tutta risposta lo morse sulla spalla “sei cattivo come sempre! Non si fanno queste cose…” in quella posa però stava un po’ scomodo e così salì completamente sul tavolo imprigionandolo sotto al proprio corpo con lente movenze feline guardandolo senza perdere mai il contatto con i suoi occhi “ora come faccio… mi hai sporcato tutto e sono completamente sudato… non posso rivestirmi così…”

“Facciamo una doccia? Tanto hai un bagno privato no?” Disse prontamente Sasuke sorridendogli con fare molto sensuale al che il biondo annuì ribattendo “va bene… ma solo se mi prendi!” e detto quello fece un veloce balzo saltando via da lì correndo per la stanza verso il bagno. L’Uchiha subito si alzò a sua volta e gli corse dietro. Erano tutti e due nudi, se qualcuno li avesse visti così avrebbero passato dei guai molto grossi.

Essendo agile e scattante Sasuke non fece fatica a raggiungere il compagno e così lo afferrò da dietro per la vita sorridendo furbamente. Naruto sentendosi afferrare, per tutta risposta, si voltò di scatto, mugolò in protesta e cercò di scappare via allungandosi il più possibile verso la porta cercando di afferrare la maniglia, ma nel muoversi strofinò involontariamente i glutei contro la virilità del partner che emise un gemito sentendo l’eccitazione iniziare a pervaderlo un’altra volta “Ahhh Naruto… Stai attento a come ti muovi o mi viene voglia di rifarlo…” ma intanto continuava a tenerlo stretto tra le sue forti ed esili braccia.

Il biondino ghignò a quelle parole e come per dispetto continuò a strofinarsi contro di lui mentre tentava di raggiungere la porta, ma a causa della presa di Sasuke che aumentava sempre di più non riuscì a fare molti passi, anche se in quel momento non voleva scappare veramente dato che gli piaceva provocarlo ma doveva fare la parte. Il ragazzo però percepiva chiaramente che lo stava facendo apposta e così per vendicarsi lo tenne fermo e gli entrò dentro senza troppi complimenti dato che continuava a stuzzicarlo ma nel fare quella mossa si lasciò sfuggire un piccolo gemito. Se fosse stato per lui non avrebbe mai smesso di fare l’amore con Naruto. Quest’ultimo spalancò gli occhi nel sentire quella penetrazione improvvisa e lanciò un gemito piuttosto forte portandosi però la mano davanti alla bocca “ahh… Sasukeee… che fai…” si voltò appena verso di lui con una piccola lacrimuccia vicino agli occhi dato che aveva sentito una punta di dolore alla sua intrusione di cui non ne era preparato nemmeno all’idea. Il moro era cosciente che probabilmente gli aveva fatto un po’ male, gli asciugò così la lacrima e senza uscire da quel corpo caldo avanzò facendo appoggiare il compagno con le mani alla porta del bagno e mentre iniziava a muoversi lentamente disse in un sussurro ansimante “Ah… Scusami Naruto ma… non ho resistito dato che… mi provocavi…”

Il biondo non rispose e si resse solamente sulla porta piegandosi più in avanti con il corpo come a voler permettere all’altro di muoversi meglio e, man mano che si muoveva, avvertiva il piacere aumentare a dismisura però quella volta non riuscì a resistere dal non gemere e ne emise un paio parecchio forti. Era continuamente scosso dalle spinte del compagno e tentò di aggrapparsi alla porta con le unghie inarcando la testa e la schiena ansimando e gemendo pesantemente. Sasuke non era da meno, era sempre più eccitato anche a causa dei forti gemiti che Naruto aveva lanciato. Continuava a muoversi dentro di lui velocemente, ansimando sempre di più mentre lo reggeva forte per i fianchi, per diverse volte affondò totalmente nel suo caldo corpo facendo combaciare del tutto i loro bacini e il piacere che sentiva era veramente grandissimo, ogni volta che faceva l’amore con il partner lo faceva impazzire. Nel sentirlo così affondo per tutte quelle volte però Naruto non riuscì a trattenersi oltre e raggiunse ben presto l’orgasmo, solo che non fece in tempo a portare una mano sul membro e sporcò in gran parte il pavimento emettendo letteralmente un grido di piacere ansimando poi pesantemente con il cuore che batteva a mille nel petto. Poco dopo venne anche Sasuke che poi si appoggiò stremato alla schiena del compagno ansimando e tenendo gli occhi chiusi per il forte piacere e calore che provava, riempiendo infine di piccoli bacini la schiena del partner.

Naruto cercò di calmarsi un po’ e non appena vi riuscì fece uscire Sasuke dal suo corpo voltandosi nel suo abbraccio. Si appoggiò con il dorso alla porta e si strinse al compagno baciandogli appena il collo ed il viso, ma in quel preciso momento avvertì bussare alla porta con notevole forza e qualcuno che chiedeva se era tutto apposto perché lo aveva sentito gridare. Sussultò e cercò di inventarsi presto una scusa dato vedeva la maniglia abbassarsi in continuazione, probabilmente cercava di entrare e così disse “s…si! Va tutto bene! Mi sono solo fatto male sul tavolo!! Ora sto bene…!!!” e con sua fortuna quell’uomo si era bevuto la sua scusa alquanto pietosa andandosene e, sentendo di nuovo silenzio, Naruto tirò un lungo sospiro di sollievo… stringendosi poi a Sasuke. Quest’ultimo sorrise divertito da quella situazione e disse “Appena ti sentono gridare accorrono subito… Beh è normale, sei pur sempre hokage… Non penso che loro sappiano che in verità te la stavi spassando…” e lo guardò con fare ambiguo baciandolo per un istante sulle labbra. Il biondo però mise il broncio sbottando “tu prima o poi ci farai scoprire! Me lo sento sai?? E guarda che mi hai fatto fare per terra…” abbassò appena il volto notando il pavimento sporcato con gran parte del suo seme.

Sasuke però non era preoccupato, anzi, si divertiva quasi a ritrovarsi in situazioni del genere. Così si stringe forte a lui e disse “Non ci hanno scoperto fino ad adesso come faranno a scoprirci proprio ora?” e gli posò un bacino sul collo per poi proseguire “Forse è il caso che ci facciamo una doccia…”. L’altro annuì lievemente ma gli venne un idea. Gli saltò direttamente in braccio atterrandolo, portando poi il viso vicinissimo al suo sfiorandogli quasi le labbra con le proprie “mhh si forse è meglio però… prima pulisci!” si alzò in seguito di scatto da terra e scappò in bagno rapidamente chiudendo la porta dietro di sé, anche se non a chiave, per poi infilarsi nella doccia ed iniziare a lavarsi. Per quella sua mossa improvvisa Sasuke lo guardò molto male, dato che non aveva fatto in tempo a rispondere che lui era già sparito. Non avendo altra scelta, sospirando si mise a pulire per bene a terra finché, senza fare alcun rumore, entrò nel bagno e spalancò le ante della doccia entrandovi e guardando Naruto tutto bagnato disse “Ho pulito ma adesso voglio fare la doccia….con te…” Il ragazzo che se ne stava tutto tranquillo e con gli occhi chiusi mentre si lavava, nel sentire all’improvviso le porte della doccia aprirsi quasi di violenza fece letteralmente un salto voltandosi verso di lui urlandogli dietro “oh ma insomma!!! La pianti di farmi prendere paura ogni volta?! Mi farai venire un infarto tu!” mise poi il muso storcendo la bocca con fare arrabbiato e mentre lo fissava sentiva il cuore battergli parecchio forte per lo spavento. L’Uchiha fece finta di niente e si sistemò nella doccia proprio davanti a lui, prese il doccino ed iniziò a bagnarsi tutto il corpo accaldato e sudato. Sospirò dopo essersi sciacquato un po’ e rimettendo quell’oggetto al suo posto si strinse al corpo di Naruto baciandolo sulle labbra sussurrando “Suvvia non posso farti così tanta paura no?” e lo fissò con i suoi sensuali occhi scuri sorridendogli ambiguamente.

Per tutta risposta Naruto scostò il viso per evitare quel bacio come per vendetta e gli morse il naso “si invece! Se entri sempre in questo modo è normale che mi spaventi!” incrociò le braccia al petto e si voltò dandogli le spalle offeso. A quella reazione Sasuke si mise a ridere tra se e se divertito abbracciandolo poi da dietro strofinandosi sul suo corpo caldo e bagnato, sfregando per bene il suo membro contro le natiche di lui per provocarlo, al che il giovane hokage avvertì un brivido pervadere la sua schiena a quel contatto ed emise un mugolio soffocato. Non voleva dargli alcuna soddisfazione e quindi tentò di rimanere impassibile anche se con non poca difficoltà. Il moro continuò a provocarlo per un bel po’ di tempo, non aveva intenzione di farlo una terza volta, voleva solo giocare con lui. Sul volto teneva un’espressione molta furba, si divertiva sempre a fargli i dispetti.

Naruto continuò a mugolare ad ogni suo gesto finché non gli si rivoltò contro saltandogli direttamente addosso avvinghiandosi totalmente a lui riempiendolo di succhiotti sul collo facendo gemere il compagno che colto alla sprovvista indietreggiò appena, ma lo lasciò fare contento, era sempre così felice di riuscire a stuzzicarlo come voleva e alla fine disse “Ti amo immensamente Naruto… E ti amerò per sempre…”. L’altro intanto gli aveva lasciato una decina di succhiotti sul collo, anche belli grossi per vendicarsi di tutto e gli graffiò anche la schiena. Scese però poi da lui sorridendo a quelle parole baciandolo lievemente “anche io ti amo tanto… e sarà per sempre” unì successivamente le labbra alle sue stringendolo in un delicato abbraccio mentre l’acqua scorreva lentamente sui loro corpi caldi, completamente persi in un bacio dolce e passionale al tempo stesso, come a voler suggellare il loro amore eterno con quel piccolo e semplice gesto.

-OWARI-