Cap 26
Il tempo passava e Sasuke non dava alcun segno di riprendersi. Solo dopo tre lunghi giorni, in cui era rimasto completamente privo di conoscenza e sotto gli effetti della febbre altissima, aprì lentamente gli occhi guardandosi attorno. Era mattina molto presto a giudicare dalla fievole luce solare che entrava dalla grande finestra. Il ragazzo si sentiva tutto scombussolato, la temperatura era scesa notevolmente ma aveva la nausea e gli faceva anche male il ventre, tanto che si portò una mano sopra di esso e lo massaggiò un po’. Solo in quel momento si accorse della presenza di Naruto accanto a sé. Quest’ultimo era crollato per il sonno dopo giorni e giorni che non dormiva e non mangiava nemmeno per prestare tutte le cure possibili al compagno, aveva anche lo stomaco completamente chiuso per la paura di perderlo.
Sasuke debolmente allungò una mano verso di lui carezzandogli il viso ed i capelli con dolcezza. Non ricordava quasi nulla di quello che era successo… Solo che si era unito a Naruto ed era finito in completa agonia per il dolore provato. In quel preciso istante il biondino che stava in un leggero dormiveglia, nel sentire qualcosa toccarlo, si sollevò di scatto guardando in direzione del compagno e nel vederlo con gli occhi aperti non riuscì a trattenere alcune piccole lacrime per la gioia che gli rigarono le guance… Tutte le cure che gli aveva dato erano almeno servite a qualcosa. L’Uchiha lo guardò a sua volta per alcuni lunghi istanti sorridendogli, infine con dolcezza gli asciugò tutte le lacrime “Ciao Amore mio… Cosa è successo? Non ricordo nulla…”. Uzumaki gli afferrò la mano strofinandovi il viso contro chiudendo gli occhi per un attimo a quelle lievi carezze… Abbassò però la testa ripensando a ciò che gli aveva fatto ed un istante dopo riprese a piangere parecchio forte lanciandosi contro di lui per poi stringerlo forte a sé “E’ solo colpa mia!! perdonami!! Non volevo…” Nemmeno lui si ricordava cosa avesse fatto precisamente, ma sapeva che era solo colpa sua. Il moro lo abbracciò emettendo un mugolio di dolore dato che gli faceva ancora male dappertutto e cercò di tranquillizzarlo un po’ “Non ti preoccupare, adesso va tutto bene…” Sapeva che non era proprio così, ma ciò che gli premeva di più in quel momento era consolare il partner per calmarlo, pensò soprattutto che non avrebbe mai più chiesto a Naruto di fare l’amore utilizzando il potere del demone che teneva dentro al corpo. Però il ragazzo non smise di piangere restando attaccato a lui senza allontanarsi un solo istante continuando a scusarsi incessantemente tra le copiose lacrime che scorrevano sul suo viso. Solo dopo un bel po’ di tempo riuscì a smettere. Lentamente si sollevò da lui asciugandosi gli occhi con le dita per poi scendere verso di lui e dargli piccoli bacini su tutto il viso mentre gli carezzava anche il petto. Ora che Sasuke stava meglio, anche il suo stomaco si era riaperto ed un brontolio piuttosto sonoro riecheggiò nella stanza facendolo arrossire appena e rialzare da lui per poi grattarsi la testa un po’ imbarazzato. L’Uchiha sorrise divertito e disse “Se hai fame mangia pure…” Gli diede poi un rapido bacino sulle labbra iniziando ad accarezzargli nuovamente il viso. L’altro però anche se sentiva fame scosse la testa contrariato, non voleva lasciarlo da solo e quindi si accoccolò contro di lui continuando a scambiarsi dolci effusioni ma pochi istanti dopo un altro brontolio ancora più forte si fece sentire tanto che Naruto si raggomitolò tutto su se stesso per nasconderlo arrossendo ancora di più “Beh… Ecco… Forse proprio qualcosina eh! Tu non ti muovere da qui! Ah… Non vuoi niente da mangiare? Da bere…?”. Sasuke a quella richiesta emise un mugolio contrariato, aveva una forte nausea e quindi scosse la testa dicendo “No, sto bene così…” Non voleva rivelargli che non stava bene dato che era già tanto preoccupato per lui, così dopo la sua ultima frase lo vide sparire in tutta fretta dalla camera per dirigersi in cucina. Sospirò intensamente e sperò che il compagno non intendesse fargli mangiare qualcosa contro la sua volontà, era sicuro che se ingeriva qualsiasi cosa l’avrebbe rigettata. Si sistemò poi meglio sul letto ma ad ogni movimento che faceva sentiva un dolore atroce per le ferite sul suo corpo. Rimase quindi il più fermo che poteva attendendo il ritorno del partner.
Naruto intanto stava rovistando in tutta la dispensa in cerca di qualcosa di buono ma non trovò nulla che non si dovesse preparare. Afferrò così un contenitore di ramen istantaneo, lo aprì, scaldò dell’acqua in un bollitore e una volta pronta la versò nel recipiente con il preparato. Iniziò quindi a mangiarne un po’ lentamente, soffiando sul brodo bollente per non scottarsi, però ne lasciò un po’ per Sasuke… Pensò che sicuramente gli avrebbe fatto bene. Afferrò così la scatola ed un cucchiaio salendo velocemente in camera per tornare da lui. Gli si sedette accanto e prese un po’ di brodino avvicinandolo alle sue labbra “Dai mangia questo… Non bevi e non mangi da giorni…” Lo guardò con gli occhi cucciolosi nella speranza di farlo cedere. Al moro però solo a sentire l’odore del cibo, la sua nausea aumentò a dismisura tanto che ebbe un mezzo conato di vomito e si mise una mano sulle labbra, quello che aveva temuto si era avverato, non sapeva che gli stesse succedendo ma i dolori al ventre e allo stomaco erano abbastanza forti e gli facevano respingere il cibo così tentò di rifiutare tenendo la voce bassa “No… Naruto… Non mi va…”.
“Ti prego… Solo uno… O mi muori di fame! E poi è solo acqua!” Naruto sperava di riuscire a convincerlo, almeno una cucchiaiata doveva fargliela mangiare, ma Sasuke sembrava non volerne sapere… Infatti scosse energicamente la testa, più si avvicinava a lui con il cucchiaio, più sentiva aumentare la nausea “No Naruto per favore…”. Così il biondino non poté fare altro che rinunciare, ripose il cucchiaio nella ciotola mettendo tutto sul comodino e gli si stese vicino passando un braccio dietro alla sua schiena per poi avvinghiarsi a lui stringendolo appena, carezzandogli il viso con le dita “Però devi mangiare qualcosa… Altrimenti poi stai peggio…” Allungò infine la stessa mano sulla sua fronte sentendo che era molto più freddo di qualche giorno prima ma sicuramente aveva ancora un po’ di febbre residua “E poi dovrei darti la medicina per la febbre… Però se non mangi qualcosa non posso!”. Sasuke non appena il compagno aveva allontanato il ramen si sentì decisamente meglio, la sua nausea si era attenuata “Quindi se non mangio non posso prendere la medicina…” Non ne aveva per niente voglia ma a quanto sembrava doveva farlo per forza. Si augurava almeno di riuscire a tenere giù il cibo nonostante tutto, proseguì “Va bene provo a mangiare… Ma non molto però…”.
A quelle parole Naruto fece un sorrisone dandogli anche un bacino a schiocco sulla guancia sollevandosi dal letto. Riprese la scodella dal comò, intinse il cucchiaio nel brodo e lo avvicinò nuovamente alle sue labbra attendendo. Il ragazzo si stava sforzando tantissimo nel ricacciare indietro quell’insopportabile nausea che lo assillava e anche se non vi riuscì affatto mangiò quel cucchiaio di brodo storcendo il naso mentre cercava di deglutire sperando che non gli tornasse su, anche se attualmente sembrava di no. Però Naruto non smise lì, infatti continuò a porgergli il cucchiaio pieno di brodino per tre o quattro volte, ma vedendo che non ce la faceva più posò definitivamente la scodellina sul mobile tornando da lui carezzandogli i morbidi capelli neri “Bravo… Tra un po’ ti darò la pastiglia!”. L’altro annuì, iniziò però a non sentirsi per niente bene e d’improvviso avvertì tutto il cibo tornargli su per la gola. Tentò di scendere dal letto e correre in bagno ma era troppo debole per farcela e siccome Naruto era vicinissimo a lui, gli rigettò tutto il brodo addosso sporcando sia i suoi vestiti che una piccola parte delle lenzuola. Quando finì si rialzò ansimando, appena si rese conto di quello che aveva fatto con gli occhi lucidi disse “Scu…Scusa… non volevo…”.
Uzumaki rimase un po’ schifato ma non disse niente. In quel momento capì che non stava ancora propriamente bene e sospirò “Non preoccuparti… Non fa nulla” Gli diede un bacino sulla fronte e si alzò dal letto. Si sfilò la maglietta e tirò via le lenzuola sporche portandole poi in lavanderia per poi tornare in camera, sistemò il letto con delle lenzuola nuove e coprì nuovamente il compagno cosicché non prendesse freddo “Io vado in farmacia a comprarti qualcosa! Te la senti di rimanere solo per un po’…?” Nel dirlo si mise a frugare nell’armadio in cerca di una nuova tuta, per poi trovarla ed indossarla. Appena lo sentì annuire si avvicinò a lui sorridendogli per poi dargli un bacino sul naso. Prese il suo borsellino con i soldi, lo salutò ed uscì velocemente da casa correndo in direzione della farmacia più vicina sperando fosse aperta visto che era mattina presto. Per quella strada però c’era anche l’abitazione di Sai. Non l’aveva più visto dalla loro ultima litigata. Si fermò quindi davanti a casa sua per un attimo mugolando preso dall’indecisione… Rimase a pensare per un po’ fissando quello stabile finché non si decise definitivamente. A passo lento si avvicinò alla porta d’ingresso e sfiorò appena il campanello facendolo trillare solo qualche secondo. Sai stava ancora dormendo ma quando avvertì quel rumore si svegliò lentamente sbuffando. Si alzò dal letto sfregandosi gli occhi e andò ad aprire, subito si ritrovò di fronte Naruto e si destò di colpo fissandolo con espressione severa, ricordando ciò che era successo l’ultima volta. Il biondino non appena lo vide praticamente senza vestiti ad eccezione fatta di un paio di slip neri, arrossì vistosamente abbassando lo sguardo per poi biascicare flebilmente “Ciao… Posso entrare un attimo…?” Sperò che non gli sbattesse la porta in faccia dopo quella richiesta, voleva scusarsi.
Sai a restò in silenzio osservandolo ma poco dopo si scansò dalla porta dicendogli freddamente “Fa come ti pare” Rientrò poi in casa mettendosi seduto sul divano con fare composto ma nel contempo sensuale. Naruto lo seguì chiudendosi la porta alle spalle andando così in salotto. Sentiva l’atmosfera un po’ troppo pesante quindi preferì iniziare a parlare senza però guardarlo, sia per l’imbarazzo di vederselo mezzo nudo sia sapendo che era in torto “Ecco… Non lo so se t’interessa ma… Sasuke si è ripreso un po’…” Rimase poi zitto per un attimo sentendosi osservato. Il moro infatti lo stava guardandolo molto male per la sua ultima notizia e gelidamente rispose “Infatti non mi interessa… Sei passato di qui solo per dirmi questo?”. L’altro diventò un po’ triste nel sentire quel tono e quelle parole, si avvicinò poi per sedersi sul divano accanto a lui voltandosi infine a guardarlo negli occhi con uno sguardo malinconico “No ecco… Perdonami se puoi… Non ero in me l’altro giorno… Non volevo litigare con te”. Sai a quelle parole non rispose nemmeno e gli saltò letteralmente addosso atterrandolo e imprigionandolo sotto di lui per poi fissarlo con i suoi profondi occhi scuri “E pensi che ti perdonerò tanto facilmente? Perchè non ti fai perdonare come si deve da me?” Fece infine un sorriso ambiguo e poco rassicurante, tanto che Naruto si spaventò spalancando gli occhi per qualche istante ricambiando il suo sguardo, ma non riuscendo a sostenerlo voltò appena la testa di lato. Erano in una posa parecchio compromettente, si sentiva un po’ in imbarazzo sia per l’abbigliamento del ragazzo sia per le sue parole “E cosa dovrei fare…” Aveva quasi timore a chiederglielo sapendo bene che era innamorato di lui.
Infatti quest’ultimo ghignò divertito passandogli sensualmente una mano sul viso fino a sfiorargli le labbra con due dita “Secondo te cosa voglio Naruto?” E per farglielo capire meglio lo baciò anche sul collo leccandoglielo appena. Ma a quell’umido contatto il biondino avvertì un brivido lungo la schiena. Capì subito cosa volesse fare, era quello che sospettava, ma a lui non andava… Specie in quel momento che Sasuke era in casa malato e da solo. Quindi con un po’ di difficoltà gli posò le mani sul petto cercando di allontanarlo da sé “No Sai… Smettila, sai bene che non posso!”. Il compagno però non accettò di buon grado che lo respingesse e quindi fece resistenza fissandolo negli occhi con fare molto serio e “Non mi importa se non puoi… Io ti desidero troppo… Ti voglio… Non posso continuare a provocarmi piacere da solo mentre osservo te e Sasuke in intimità… Permettimi di possederti un’altra volta… E poi… Ti prometto che mi leverò di mezzo…” Sapeva anche che sarebbe stato difficile controllare i suoi istinti in futuro, ma per il momento pensava al presente. Uzumaki cercò disperatamente di opporre resistenza spingendolo via con le mani mentre si agitava sotto di lui con energia, anche se così facendo si strofinava involontariamente contro il suo corpo “Ti ho detto di no Sai! smettila! E poi se non sbaglio anche l’altra volta hai detto la stessa cosa purché ti baciassi! Lasciami andare…” Iniziò a pensare che non fosse stata una buona idea passare da lui.
Il moro lo tenne ben stretto sotto di sé iniziando però a piangere dicendogli disperatamente “Ti prego Naruto! Te lo giuro, questa è l’ultima volta!” Era davvero triste da diversi giorni e per fargli capire il suo stato d’animo lo guardò direttamente negli occhi con uno sguardo davvero malinconico.
Naruto rimase in quel contatto per un po’, lo stava vedendo piangere per la seconda volta e per colpa sua… Però non voleva affatto tradire nuovamente Sasuke e poi non aveva tempo di fermarsi in giro. Tentò di farlo calmare carezzandogli il viso con una mano per levargli le lacrime dagli occhi posandogli infine un bacio sulla guancia “No… Non posso Sai… Devo tornare da Sasuke…” Non sapeva quanto fosse una buona idea parlare di lui davanti a Sai ma non sapeva più cosa fare per staccarselo di dosso ma dato che lui continuava a rifiutarlo, Sai senza dire nulla gli si gettò tra le braccia e lo baciò sulle labbra facendogli sentire anche il sapore acre delle sue calde lacrime mentre si strofinò su di lui per tentare di provocarlo e farlo cedere. Il biondino per tutta risposta chiuse gli occhi continuando a dimenarsi, tenendo le labbra serrate per non fargli approfondire quel bacio. Non voleva fare assolutamente niente con lui. Così mettendoci tutta la forza possibile lo morse in quella zona e con uno sforzo notevole lo sollevò da sé buttandolo a terra sul pavimento. Si mise poi seduto ansimando ripulendosi la bocca con il dorso della mano visto che l’aveva completamente sbavato mentre lo guardava molto male “Ti ho detto di smetterla Sai! Non voglio!”.
L’altro rimase immobile con lo sguardo basso per alcuni lunghi istanti, poi però si rialzò dal pavimento sospirando, pensò fosse inutile continuare così dato che Naruto non voleva “Come vuoi Naruto… Quando e se avrai voglia di farlo con me… Sai dove trovarmi…” Senza neppure salutarlo si avvicinò alla porta e l’aprì per farlo uscire. Uzumaki si alzò dal divano sbuffando sonoramente… A volte non lo sopportava proprio. Si fermò di fronte a lui per un attimo guardandolo negli occhi “Ero solo venuto qui per chiederti scusa! Lasciami in pace una buona volta, lo sai benissimo che sto con Sasuke e non lo tradirei mai! Specialmente con uno come te!” Non aveva pensato che ciò che stava dicendo avrebbe solamente peggiorato tutta la situazione, senza volerlo ci stava litigando nuovamente. Sai lo guardò con profonda tristezza per poi sussurrare con una flebile vocina malinconica “Come vuoi… Forse è meglio che mi faccio togliere dal team 7… Almeno avrò modo di dimenticarti… Tanto voi due non mi avete mai accettato… Non c’è posto per nessun altro tra di voi…” Abbassò poi la testa senza riuscire a dire più nulla, aveva seriamente intenzione di andarsene per levarsi di dosso l’ossessione che aveva per Naruto. Quest’ultimo rimase a fissarlo sentendo le sue parole, forse aveva esagerato, ma come al solito aveva detto tutto in modo schietto senza pensare alle conseguenze. Era andato per riappacificarsi con lui e invece stava succedendo tutto il contrario “Mpf… Fa come ti pare…” Senza aggiungere altro si allontanò di corsa da lì andando velocemente verso la farmacia, lasciando Sai fermo immobile sulla porta per alcuni lunghi istanti fino a che la richiuse con violenza e si rituffò sul divano dando libero sfogo a tutta la sua tristezza, piangendo.
Intanto Naruto non appena si fu allontanato abbastanza da lì rallentò la sua corsa camminando a testa bassa pensando che quella volta forse l’aveva combinata grossa. Dopo un bel po’ tra i suoi mille pensieri, raggiunse la sua meta. Prese ciò di cui aveva bisogno spiegando prima al commesso del negozio i sintomi del compagno, pagò ed uscì tornando verso casa. Aveva tardato notevolmente a causa di Sai, ma per quello si sarebbe inventato che non trovava una farmacia aperta. Non era certo felice di mentirgli in continuazione ma non poteva fare diversamente. Raggiunse così la loro abitazione ed entrò “Sono a casa!” Tentò di essere il più sereno possibile per non dagli a vedere che era un po’ triste a causa di ciò che era successo. Sasuke nel sentire quella voce si risvegliò dal leggero sonno in cui era caduto mettendosi seduto sul letto aspettando che il partner andasse da lui, però essendosi appisolato non aveva fatto per niente caso al suo ritardo. Appena notò che il compagno era sveglio, Naruto si levò le scarpe salendo poi in camera con il sacchetto pieno di medicine, raggiungendolo. Doveva fargli delle punture dato che non riusciva a tenere nulla nello stomaco per il momento. Si sedette sul letto e frugò nella borsetta estraendone una scatola, la aprì e ne tirò fuori una siringa “Il farmacista mi ha detto che devo darti queste! Non sono molto pratico… Però so come si fa! Dovresti voltarti…” Afferrò poi anche del cotone e del disinfettante dal comodino dato che era rimasto lì giorni prima per medicargli le ferite. Il moro non fu molto contento dell’idea di farsi fare delle punture, ma sapeva di non aver altra scelta dato che rigettava se provava a mangiare qualcosa, così mugolò e si calò gli slip girandosi poi sul fianco mostrandogli il sederino nudo.
Naruto mugolò appena alla visione del suo fondoschiena sodo e perfetto. Allungò la mano verso di lui ripulendone una piccola zona con il cotone e stando attento anche se era un po’ impacciato dato che era la prima volta ed aveva paura di fargli male, iniettò il liquido all’interno del suo corpo. Una volta finito lo ripulì da una piccola goccia di sangue che stava per fuoriuscire posando la siringa sul comodino. Però essendo già lievemente eccitato per i precedenti strofinamenti di Sai si avvicinò lentamente a lui dandogli un morsetto sul fianco. Il moro sussultò a quel suo gesto improvviso, si risistemò la biancheria intima e si girò verso l’amato fissandolo con i suoi profondi occhi scuri, gli sorrise e come a leggergli nel pensiero disse “Se vuoi fare l’amore con me… Basta che lo dici… Mi sembri eccitato… Ormai capisco bene tutti i tuoi gesti, anche quelli più piccoli…”.
Naruto si sollevò per guardarlo in volto arrossendo leggermente alle sue parole… Scosse però la testa sorridendo “No… Tranquillo… Devi riposare… E poi è solo colpa mia se sei ridotto così! Ti avrò fatto tanto male quel giorno….” Si levò infine la maglietta ed i pantaloni rimanendo in boxer, intrufolandosi sotto le coperte assieme a lui riempiendolo di bacini sul petto e sul collo. L’Uchiha si strinse al compagno ricambiando a tutti i suoi piccoli e umidi gesti, ma poco dopo fece scivolare una mano sopra la sua per afferrargliela e posarla sul proprio sesso sperando di provocarlo almeno un po’, non aveva intenzione di fare l’amore anche dato che non ce l’avrebbe fatta… Ma pensava ad altri modi per divertirsi con lui. Il biondino però fu contrariato da quel suo gesto così levò subito la mano brontolando “E smettila dai! Se poi mi fai eccitare veramente come faccio eh? Stai buono…” Gli si accoccolò a fianco tirandolo giù con sé fino ad appoggiare la testa sul suo petto sospirando, chiudendo gli occhietti.
Il moro provò a stuzzicarlo per un paio di volte ma non sembrò cedere e quindi per il momento si limitò a stare fermo e strofinarsi solo contro di lui. Ad un tratto però avvertì uno strano profumo sul corpo dell’amato. Conosceva benissimo l’odore di Naruto eppure adesso gli sembrava differente così chiese “Hai cambiato profumo Naruto?”. A quella domanda Uzumaki sussultò spalancando gli occhi ma non si mosse da lì di un solo millimetro rispondendo poi con voce appena tremolante ma che tentava di tenere più ferma possibile “Emh no…. Perché me lo chiedi??” Era preoccupato che capisse dov’era stato sospettando che quello fosse il profumo di Sai visto che gli era letteralmente saltato addosso poco prima probabilmente gli era rimasto addosso. Ma per sua fortuna Sasuke non capì nulla e biascicò appena “Non so… Probabilmente è solo la mia impressione…” Non si era nemmeno accorto che il compagno era abbastanza agitato. Alla fine però lasciò perdere e si accostò a lui cominciando ad accarezzargli il membro da sopra la biancheria intima, stava facendo di tutto per provocarlo. Il biondo emise un flebile gemito ma si raggomitolò tutto per cercare di fermarlo, ma vedendo che non demordeva, gli bloccò i polsi sul letto guardandolo negli occhi tutto imbronciato “Smettila…”. L’Uchiha si agitò sotto di lui nel tentativo di liberarsi continuando a dirgli che lo desiderava e che in fondo potevano divertirsi un po’, ma Naruto era irremovibile e benché gli dicesse di non agitarsi a quel modo lui lo faceva ugualmente, ma nel fare tutto ciò si provocò una forte fitta all’addome, tanto che lo fece ricadere piegato in due dal dolore sul letto mentre con le braccia si stringeva la pancia. Nessuno dei due al momento si erano accorti di quel simbolo che ormai era ben visibile sul ventre del moro. Vedendolo contorcersi a quel modo Naruto sospirò intensamente ribattendo “Te l’avevo detto di non agitarti…” Dopo un po’ riuscì a sistemarlo bene sul letto, ma venne subito attratto da qualcosa sul suo corpo… Scostò così le coperte da lui per guardare meglio e notò uno strano segno, quasi simile al suo. Si spaventò visto che non aveva avuto nulla fino a pochi giorni prima e saltando appena all’indietro lo indicò con un dito urlando “Ahhh!! Che cos’è quello???” Però Sasuke non lo guardò nemmeno dato che era in preda a dolori lancinanti, ansimava e gli lacrimavano gli occhi finché con un filo di voce riuscì a dire “Na…Naruto mi fa… Tanto male…” Ma alla fine sia per debolezza che per quel male troppo intenso si fermò e di nuovo svenne piombando in un sonno profondo.
Naruto appena il compagno crollò a quel modo si preoccupò ancora di più e così si riavvicinò a lui dandogli piccoli schiaffetti sulle guance per tentare di svegliarlo ma non voleva proprio saperne. Provò a sentire se avesse ancora la febbre ma gli sembrò freddo e quindi non si preoccupò più di tanto. Sapeva bene che se avesse continuato a non mangiare ed essere debole, avrebbe dovuto portato in ospedale… A maggior ragione ora che gli era apparso quello strano segno…
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