Cap 17
Erano passati molti giorni ormai e Naruto sotto l’autorizzazione del medico stava levando finalmente le bende dal corpo di Sasuke. Erano passate più di due settimane da quel fatto accaduto con Gaara ma adesso finalmente era guarito. Una volta finito come per testare se fosse veramente guarito, iniziò a punzecchiargli i fianchi con un dito, però ad un tratto per colpa di un tuono parecchio forte gli saltò addosso avvinghiandosi a lui. Era stato preso alla sprovvista dato che se ne stava tutto tranquillo. Guardò un attimo fuori della finestra e notò che c’era un tempo davvero da lupi quel giorno, erano appena le 11 del mattino ma il cielo all’esterno era completamente nero come la notte con nuvole cariche di pioggia, sicuramente non avrebbe smesso tanto presto. Non si era ancora staccato da lui e di certo a Sasuke non dispiaceva quel contatto, così lo tenne stretto a sé. A lui il temporale non faceva per niente paura e quindi tentò di rassicurare il compagno. Erano ormai giorni che si sentiva un po’ preoccupato continuando ad essere preso da una forte sensazione di paura, anche se non se la sapeva assolutamente spiegare “Tranquillo è solo un tuono… Era da tanto che non c’era un temporale così forte qui a Konoha…” Si sentiva perfino il vento ululare e sbattere contro le finestre della casa.
Però Naruto rimase attaccato a lui non perchè aveva paura del temporale, ma perchè il calore del suo corpo lo attraeva moltissimo e poi era da più di due settimane che non facevano un bel niente… Sia perchè il compagno era ferito e non poteva sforzarsi, sia perchè Sakura di tanto in tanto piombava in casa loro preoccupata per l’amico e non se ne andava più. Un istante dopo iniziò a baciarlo lentamente sul petto dandogli successivamente qualche piccola leccatina vicino al suo capezzolo. Con una giornata come quella l’unica cosa da fare era starsene in casa e ne avrebbe approfittato per restare a letto con lui.
Sasuke mugolò per quella leccatina. Dopo settimane d’astinenza dal fare l’amore il suo corpo era diventato molto sensibile. Istintivamente gli slacciò la felpa arancione che indossava accarezzandogli così il petto e il ventre ma Naruto sotto a quei delicati tocchi non riuscì a resistere oltre. Lo atterrò sul letto quasi con violenza, si levò completamente la maglia slacciandosi anche i pantaloni per poi avventarsi letteralmente sulle sue labbra iniziando a baciarlo con passione mentre con una mano cercava di abbassargli gli slip, riuscendovi dopo un po’ anche se a fatica visto che era intento a baciarlo. Sasuke lo lasciò fare tentando di lasciarsi andare all’eccitazione ma faticava a farlo a causa di quella brutta sensazione che si sentiva addosso. Mentre ricambiava a quel bacio infuocato abbassò a sua volta i pantaloni a Naruto in un gesto puramente istintivo anche se sotto sotto continuava ad essere rigidissimo.
Naruto si staccò dopo un bel po’ da quell’umido contatto per scendere a leccargli lentamente il collo e le spalle mentre con una mano iniziò a toccarlo in mezzo alle gambe. Notò però che anche se insisteva non vide nessun risultato e non capendo che gli stesse succedendo disse in tono scherzoso “Che ti prende… Ti si è rotto per caso??” Ridacchiò, posandogli infine un bacino sul ventre. Sasuke però non prese bene quella frase e lo guardò molto male, imbarazzato. Era vero, il suo corpo sembrava non avere nessuna reazione anche se lui personalmente aveva una voglia tremenda di unirsi con il compagno. Sospirò e disse “Non dire sciocchezze Naruto! …Penso sia dovuto al fatto che sono un po’ preoccupato… Devo solo rilassarmi, ho voglia di te… E’ da tanto che non facciamo l’amore… Scusami…” Non fece ora a finire la frase che un fulmine veramente forte squarciò il cielo facendo tremare i vetri, tanto che fu costretto a chiudere gli occhi per un istante a causa del boato quasi assordante.
Il biondino gli salì sopra a cavalcioni posandogli le mani sul petto baciandolo intensamente in quella zona fino a risalire sul collo e poi sul viso “E perchè sei preoccupato?…” Strofinò poi con il viso contro la sua guancia come a tentare di farlo calmare un po’ ma per tutta risposta ricevette un mugolio appena accennato. Nemmeno lui sapeva spiegare il perchè della sua preoccupazione, ma decise di mettere al corrente il compagno lo stesso “Non so bene il motivo a dire il vero… E’ solo che da un po’ di tempo ho una brutta sensazione che non mi so spiegare…” E dicendo quelle parole si strinse più forte a lui.
Naruto continuò a baciarlo sulle labbra e su tutto il viso cercando di rassicurarlo “Non sarà niente di che vedrai… Anche se non so precisamente cosa senti” Scese da lui per un attimo ed intrufolò la mano dentro ai suoi slip posandola nuovamente sul suo membro mentre con le dita gli sfiorava i testicoli, tentava in tutti i modi di farlo eccitare almeno un po’ e a quel tocco così piacevole l’Uchiha istintivamente aprì di più le gambe provando a lasciarsi andare per l’ennesima volta ai gesti di Naruto. Non voleva che la preoccupazione guastasse quello splendido momento che stavano per vivere assieme dopo tanto tempo e così disse “Naruto… Continua…” Lo incitava affinché lo stimolasse di più e sentendo le sue dita non poté non lasciarsi sfuggire un piccolo gemito di piacere. Ormai i tocchi del compagno si erano fatti esperti e reciprocamente riuscivano a causarsi un piacere molto grande. Alla sua richiesta Naruto continuò a baciarlo intensamente aumentando continuamente le pressioni con le dita anche se ad ogni suo gemito che sentiva si stava eccitando sempre di più e come a farglielo capire premette il proprio bacino contro la sua anca sussurrandogli all’orecchio con voce sensuale “E’ un peccato che non posso ‘trasformarmi’ quando voglio… Se dici che ti è piaciuto l’altra volta… Potevo riprovarci…” Lo morse poi sul collo anche se delicatamente. Il moro gemette a quelle sue parole così sensuali, finalmente anche lui stava iniziando a reagire, forse sarebbero riusciti a farlo. Aprì totalmente le gambe fino a circondare il corpo del partner per fargli capire che ne aveva molta voglia.
Naruto però visto che non faceva poi così caldo quel giorno a causa del temporale e del forte vento gelido sollevò il lenzuolo comprendo entrambi, gli sfilò la biancheria intima e riprese poi a toccarlo con sempre maggior intensità continuando a fare lievi pressioni con le dita sul suo membro, sentendo con piacere che ad ogni suo tocco si stava eccitando sempre di più. Risalì nuovamente sulle sue labbra baciandolo con profonda passione. Ad un tratto sentì una porta sbattere all’interno della casa ma preso com’era da lui non ci fece poi tanto caso pensando che fosse solamente il vento e lo stesso lo credette anche Sasuke che imperterrito seguiva tutte le mosse del partner con intensa passione. Il biondo portò in seguito la mano più in basso stuzzicandogli con un dito la piccola entrata per poi penetrarlo appena con esso. Si staccò dal suo bacio per iniziare a mordicchiargli il collo e una zona tra l’orecchio e la mandibola.
La porta però non si era chiusa a causa del vento molto forte. Infatti in quel preciso istante era entrato in casa un ragazzo abbastanza alto e tutto zuppo a causa della pioggia incessante che cadeva quel giorno. Se ne stava avvolto nel suo mantello nero con disegnate sopra alcune nuvole rosse. Ghignò lievemente all’idea di rivedere il suo fratellino, fece qualche passo in casa fino a che sentì alcune voci al piano superiore e si diresse a passo lento verso le scale, salendole fino al piano superiore. Nascose totalmente la sua presenza però non immaginava di certo che fosse in atteggiamenti intimi con qualcuno. Si avvicinò verso la camera da letto da dove sentiva provenire quei mugolii e flebili lamenti fino a che si parò davanti alla porta guardando la scena all’interno della stanza. Pensò che Sasuke si stesse dando alquanto da fare con quel biondino. Sogghignò divertito, sembrava soprattutto che nessuno dei due non avesse notato minimamente la sua presenza. Ad un tratto ruppe quel silenzio spezzato solo da alcuni gemiti di Sasuke e dal ticchettio della pioggia sui vetri. Così con il suo solito tono gelido e penetrante disse “Ti stai divertendo… Fratellino?”
Sasuke si paralizzò spalancando completamente gli occhi nel sentire quella voce. L’avrebbe riconosciuta anche fra un milione di persone. Si voltò di scatto ritrovandosi a fissare quella persona. Era suo fratello Itachi, anche se sembrava così diverso, ormai non si vedevano da molti anni… Da quella tremenda notte. D’improvviso tutti i suoi più cupi ricordi riaffiorarono donandogli un odio e un disprezzo fuori dal comune nei suoi confronti. Scostò Naruto da se per fargli capire che non erano soli, anche se sicuramente se ne era già accorto e disse in un soffio “Mio fratello… Itachi…” Naruto si girò subito verso l’intruso riconoscendo perfettamente quel nome. Sentì la rabbia salirgli al ricordo di ciò che Sasuke gli aveva detto precedentemente. Si rivestì velocemente passando i vestiti anche al compagno, mettendosi immediatamente tra lui e il nuovo arrivato guardandolo dritto negli occhi neri come la notte “Io non ti conosco! Ma so che hai fatto a Sasuke e sappi che non te lo perdono!” Fece poi per tirargli un pugno sul viso ma il ragazzo lo parò senza molti problemi. Si spostò velocemente dicendogli solamente “Non t’immischiare” E come un piccolo avvertimento gli tirò una ginocchiata sullo stomaco abbastanza forte da farlo piegare in due e cadere a terra. Si avvicinò poi a passo lento al fratello che stava ancora sul letto guardandolo intensamente “Non ci vedevamo da un po’… Vero fratellino?” Sasuke lo guardò mettendosi subito in posizione d’attacco afferrando prontamente un kunai che teneva sempre sul comodino per ogni emergenza e velocemente balzò contro di lui puntandoglielo al collo. Lo odiava, desiderava ucciderlo per tutto quello che aveva fatto a lui ed a tutto il clan. Attivò lo sharingan fissandolo negli occhi con moltissimo odio. Lo ferì con la punta del kunai proprio sul collo “Non dovevi tornare, per questo adesso me la pagherai, finalmente ho la possibilità di ucciderti come ho sempre desiderato! Sei solo un dannato schifoso Itachi!” Premette ancora di più la punta dell’arma su di lui, non aveva per niente paura di guardarlo negli occhi e poco dopo urlò “Vattene Naruto non ti immischiare…” Il suo desiderio era quello di proteggere il compagno, per quello lo cacciava via, non voleva fargli correre rischi inutili. Sapeva che il fratello era in possesso dello sharingan più potente di tutti, proseguì “E soprattutto non guardarlo negli occhi mentre te ne vai!” Ma dubitava che Naruto lo ascoltasse e lo lasciasse da solo, anche perché non era da lui scappare. Itachi non si spostò di un solo millimetro da lui lasciandolo fare quasi divertito e con un sorriso beffardo stampato in faccia disse “Sei troppo debole per farlo. Non mi uccideresti mai, non ne hai il coraggio” Vide poi lo sharingan attivo nei suoi occhi ma non era come quello che sperava di trovargli e così continuò a parlare “E posso ben vederlo dai tuoi occhi! Non hai ancora ottenuto ciò che tempo fa ti avevo detto… Tu non hai il coraggio di uccidere” Lo stava provocando volutamente attivando a sua volta lo sharingan guardandolo dritto negli occhi, senza però fargli nulla.
In quel preciso istante Naruto si rialzò da terra a fatica per il forte colpo ricevuto che gli aveva fatto mancare il respiro per diversi secondi. Trascinandosi lentamente, andò vicino a loro ed afferrò quel ragazzo per il mantello tirandolo abbastanza cercando di attirare l’attenzione su di sé “Lascia stare Sasuke… Gli hai già rovinato… La vita… Abbastanza!” Vedendo Naruto dietro al fratello, il ragazzino sussultò e con cattiveria gli disse “Vattene ti ho detto! VATTENE VIA SUBITO!” Lo fulminò letteralmente con il suo sguardo rosso come il sangue, sapeva che il compagno non avrebbe potuto reggere un confronto con il fratello e sapeva anche che doveva trattenerlo o conoscendolo avrebbe sicuramente fatto parecchio male a Naruto e di certo non lo voleva dato che il compagno era tutta la sua vita. Tentò così di temporeggiare con Itachi piantandogli letteralmente il kunai nel collo sfiorando il suo viso con le labbra “Sei veramente certo che non ho il coraggio di ucciderti? Quella notte mi hai detto di odiarti… E io sono cresciuto odiandoti… Il mio unico desiderio è eliminarti…”.
L’Uchiha sentì una punta di dolore al suo gesto ma rimase impassibile di fronte a lui mostrando un ghigno stampato sulle labbra “Sai mi fai quasi pena…” Con un rapido colpo della mano lo disarmò, ignorando totalmente il biondino attaccato al suo mantello. Afferrò rapidamente il fratello per i polsi continuando a fissarlo “Io voglio che tu ottenga i miei stessi occhi! Ma a quanto pare in tutto questo tempo non l’hai ancora fatto” Però seccato dal comportamento dell’altro ragazzo si voltò di scatto e con un manrovescio lo scaraventò lontano da sé e Naruto non aveva fatto in tempo a vedere quel colpo che si ritrovò catapultato nell’angolo della stanza tenendosi una mano sul viso e rotolandosi per il dolore. Itachi sbuffò ma subito dopo tornò a concentrarsi su Sasuke spingendolo contro il muro della stanza dove lo bloccò completamente.
Sasuke tentò di dimenarsi da quella presa ferrea che gli impediva qualsiasi movimento, ma cercò ugualmente di assicurarsi che il partner stesse bene e non si fosse fatto male per poi urlare “SEI UNO STUPIDO! Avevo detto di andartene! VATTENE SEI ANCORA IN TEMPO!” Si ritrovò poi a guardarlo negli occhi, aveva lo stesso sguardo di quella terribile notte e istintivamente piegò il viso di lato per non essere costretto a fissarlo, quello sharingan che possedeva Itachi e di cui lui aveva sentito parlare poche volte dal padre in passato esisteva eccome ed era pericolosissimo per poi urlargli contro “Non starò mai alle tue stupide pretese!” Tentava di ribellarsi in tutti modi per liberarsi era tutto inutile, urlò poi disperatamente a Naruto “Ti prego Naruto non guardarlo negli occhi!!!! Stai lontano da noi!!!”.
Il giovane dalle parole di Sasuke capì che quel ragazzino era davvero importante per lui. Gli leccò appena una guancia con la punta della lingua e risalì verso il suo orecchio sussurrando quasi in un soffio gelido “Devi ucciderlo… Se vuoi ottenere questo sharingan… Uccidi quel ragazzino” La sua frase venne però interrotta da un lampo seguito da un tuono notevolmente fragoroso, come un chiaro segnale di pericolo. Sasuke tremò sia per la leccata sia per quella sua frase che lo aveva letteralmente sconvolto. Non era interessato ad ottenere il Mangekyou Sharingan anche se il fratello ci teneva così tanto e gli disse in tono secco “Non lo farò mai! MAI! Io non lo voglio ottenere!” Diede forti strattoni tentando sempre ed inutilmente di liberarsi, sperava solamente che Naruto se ne andasse da lì al più presto. Il biondino infatti se ne stava ancora a terra massaggiandosi il viso. Cercò di alzarsi ma sentì le gambe non reggere il suo peso e ricadde seduto a terra. Il suo corpo si stava rifiutando di reagire, come se avesse paura di affrontare quel ragazzo e così rimase a fissare entrambi, non capendo perchè Sasuke gli dicesse di non guardarlo negli occhi.
Itachi per l’arroganza nel rispondere del fratello si spostò rapidamente trascinandolo con sé “Sei solo un codardo” Lo afferrò per le braccia bloccandogliele dietro la schiena spingendolo poi contro il ragazzino senza però lasciarlo andare “Se non è come ho appena detto… Uccidilo.” Naruto rimase un po’ spiazzato nel sentire quelle parole. Non credeva che potesse arrivare a dire una cosa simile ad un suo familiare… Rimase in completo silenzio fissando negli occhi il suo compagno, avrebbe voluto rispondere per le rime, ma non riusciva a muovere un muscolo. Sasuke fissò Naruto negli occhi, vedeva chiaramente che era spaventato quanto lui ma non gli avrebbe mai fatto del male e poi quel dannato mangekyou sharingan non lo voleva ottenere, fermamente disse “Non me ne importa se mi dai del codardo! Io non ucciderò mai Naruto!” Adesso aveva gli occhi pieni di lacrime, avrebbe preferito morire lui stesso che fare del male alla persona che amava più della sua stessa vita. Itachi però vedendo che era piuttosto testardo sul da farsi, lo tirò velocemente all’indietro sbattendolo contro il muro per poi avvicinarsi alle sue labbra “Sei solo uno stupido e lo sarai sempre” Lo leccò lentamente con la calda e umida linguetta in quella zona portando anche una mano sopra al cavallo dei suoi pantaloni toccandolo un po’, proseguendo “E poi… Tu sei solo mio! Non ti ho dato il permesso di spassartela con altri” A quella visione Naruto sentì la rabbia crescere sempre di più dentro di lui e come ad aver ripreso la forza all’improvviso si avventò contro l’Uchiha cercando di allontanarlo “lascialo stare!!” Ma nel farlo voltare lo guardò per errore dritto negli occhi. In quel momento si sentì completamente paralizzare il corpo, non riusciva più a muovere un muscolo dopo aver visto quegli occhi rossi come il sangue. Non si reggeva nemmeno più in piedi, lasciò andare la presa sul suo mantello e ricadde a terra in un tonfo secco senza più riuscire a muoversi, anche se comunque a sentiva ciò che succedeva nella stanza. Sasuke era disgustato per tutti i gesti del fratello, aveva quasi la nausea. Appena si accorse che gli si era avventato contro aveva tentato di cacciarlo ma il Itachi fu più veloce visto che aveva il mangekyou sharingan attivo. Era disperato per quello che era appena successo, guardò d’improvviso il compagno, l’amore della sua vita bloccarsi, prigioniero di quello sguardo maledetto, pianse e urlò per tentare di svegliarlo “NARUTOOOOOOOOOOOOOOOO!” Si sentiva direttamente responsabile per quello che era successo dato che era scattato per difendere lui.
Itachi sogghignò vedendo che uno l’aveva sistemato senza troppa fatica dicendo solamente “Che pivello…” Non gli aveva fatto nulla di che in fondo, l’aveva solo stordito un po’ e sarebbe sicuramente tornato normale di lì a qualche ora. Tornò a guardare il fratello che era totalmente disperato, ma tutto ciò gli dava un senso di piacere, di certo non era pentito per ciò che aveva fatto “Ora tu verrai con me, ho voglia di divertirmi un po’ come ai vecchi tempi” Lo strattonò verso di sé, si spostò rapidamente così da farlo avanzare di qualche passo in più ed in seguito gli diede un colpo secco dietro al collo con la mano in un punto preciso.
Sasuke a causa del colpo ricevuto dal fratello sentiva le forze mancare sempre di più, stava svenendo. Tuttavia con qualche barlume di lucidità, ricordò che un modo per sopprimere gli effetti del Mangekyou Sharingan esisteva, non voleva che Naruto ne rimanesse vittima. Velocemente si girò verso di lui e gli toccò il braccio nell’ultimo disperato tentativo di salvarlo da quella prigione fantasma in cui sicuramente era finito, si concentrò richiamando tutto il suo chakra e lo convogliò nella sua mano in modo che finisse tramite il braccio nel corpo di Naruto, quello era l’unico modo per spezzarlo e sperò facesse effetto subito. Riuscì appena in tempo a compiere quell’atto e causa del colpo ricevuto da Itachi svenne completamente lasciando il braccio del compagno, mentre il suo chakra si era ridotto praticamente a zero.
Subito dopo Naruto emise un flebile mugolio, il gesto di Sasuke aveva funzionato. Socchiuse gli occhi e vide il ragazzo steso a terra a sua volta. Tentò di allungare una mano verso di lui ma il suo corpo non rispose al suo volere. Itachi che diede molto peso a ciò che aveva fatto il fratellino, guardò entrambi per un attimo sogghignando. Aveva in mente una bella lezione per lui. Si chinò quindi a terra e lo sollevò di peso prendendolo in braccio e lasciando lì il biondino se ne andò da quella casa. Pioveva ancora a dirotto ma non se ne preoccupò molto e con Sasuke tra le braccia sparì nuovamente nella foresta da dove era venuto.
Naruto riuscì solamente a biascicare il suo nome mentre veniva portato via da lui, avrebbe voluto reagire ma non ce la fece e come se fosse totalmente esausto richiuse gli occhi rimanendo a terra, inerme…
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