Cap 11
Il giorno seguente Sasuke, Naruto e Sakura erano usciti di mattina presto per allenarsi assieme al loro maestro per riuscire a controllare meglio il loro chakra.
Il tempo minacciava ancora pioggia e non era veramente una delle giornate migliori per allenarsi. Per ora non pioveva ma il cielo era totalmente nero. Speravano che Kakashi non li facesse continuare anche sotto la pioggia o si sarebbero congelati.
Naruto tentava di concentrarsi il più possibile per fare quell’esercizio ma ottenne solamente scarso successo, a confronto dei compagni che riuscivano perfettamente nel loro intento, ogni volta che raggiungeva la concentrazione e tentava di camminare sul tronco dell’albero non riusciva a fare che pochissimi passi per poi ricadere a terra di sedere. Mugolò contrariato, si stava pure arrabbiando perchè lui non riusciva bene e gli altri si. Era soprattutto quello che lo faceva distrarre e non riuscire nel suo intento.
Sasuke vedeva che Naruto era in difficoltà. Avrebbe voluto aiutarlo in qualsiasi modo ma il maestro Kakashi li teneva d’occhio senza perderli di vista per un solo istante. Mentre svolgevano l’esercizio l’Uchiha cercava di lanciare occhiate incoraggianti a Naruto dall’alto dell’albero su cui stava. Lo guardò e biascicò qualcosa. Non riusciva a vederlo così arrabbiato dopo ciò che era successo tra loro la sera prima. Notò che Kakashi si era distratto un attimo per leggere il suo solito libro e quindi pensò che fosse un’ottima occasione per aiutare Naruto. S’infilò dietro a delle foglie che ricoprivano il ramo, prese una pergamena vuota e disegnò rapidamente sopra di essa un piccolo schemino sperando che Naruto capisse dove doveva concentrare il chakra per riuscire ad arrampicarsi. Finito di scrivere la richiuse e la lanciò giù velocemente facendola finire proprio sulla testa del compagno che si lamentò contrariato massaggiandosi la nuca per il colpo ricevuto dal rotolo. Guardò male quell’oggetto per un attimo e poi alzò lo sguardo verso l’alto vedendo Sasuke sul ramo più alto dell’albero che gli sorrideva. Capì che gliel’aveva lanciata lui quindi l’afferrò e la aprì cercando di non farsi vedere da Kakashi guardando cosa ci fosse scritto. Vide un disegnino abbastanza semplice ed inclinò un po’ la testa rigirando la pergamena tra le mani tentando di capire che significasse e solo dopo un bel po’ di tempo riuscì ad intuire qualcosa. Fece cenno con una mano al compagno facendogli capire che più o meno aveva capito. Sistemò il rotolo in una tasca e si rialzò da terra tentando di riconcentrarsi puntando poi allo stesso albero del ragazzo. Voleva raggiungerlo a tutti i costi per ringraziarlo adeguatamente. Chiuse così gli occhi concentrando tutto il suo chakra sui piedi e non appena si sentì pronto aprì gli occhi di colpo correndo verso l’albero notando poi con sua grande gioia che stava riuscendo a salire, però non appena raggiunse il ramo vicino al compagno perse la concentrazione per la troppa felicità e quasi rischiò di cadere ma per sua fortuna ne rimase appeso con le braccia. Si voltò verso Sasuke e gli fece la linguaccia tentando poi di risalire su di esso.
Il moro nel frattempo aveva notato che Sakura li osservava, forse la ragazza aveva intuito che gli aveva passato qualcosa ma non aveva detto niente a Kakashi, probabilmente perchè anche lei ci teneva a vedere Naruto portare a termine l’esercizio. Lo aiutò a salire sul ramo sorridendogli con fare furbo dato che c’era riuscito “Forza Naruto… C’è l’hai fatta…” Dopo essersi assicurato di averlo fatto sedere accanto a se, sospirò sollevato e lo guardò ancora mantenendo il sorriso sul suo grazioso viso, intanto Kakashi vedendo che ce l’avevano fatta tutti e tre si complimentò con loro.
Naruto sorrise soddisfatto e fece il segno di vittoria verso il Sensei “Ma si che ci voleva! In fondo era facilissimo!” A dirla tutta sapeva che quella non era la verità, non ci sarebbe mai riuscito senza l’aiuto di Sasuke, ma come al solito le sue manie di protagonismo saltavano fuori. Rimase per un po’ li in alto assieme al partner e non appena vide che gli altri erano distratti si nascose dietro ad un ramo pieno di foglie con lui baciandolo rapidamente sulle labbra anche se temeva che li vedessero ma nel contempo avvertì una goccia fredda cadere sul proprio volto. Stava per riprendere a piovere ma non fecero ora a pensare questo che tutto d’un tratto scoppiò un acquazzone. Scesero tutti e tre dagli alberi lamentandosi con il maestro Kakashi perché voleva farli continuare ugualmente. Ma per i loro continui piagnistei cedette e disse loro che si potevano fermare per un po’ finché la pioggia si fosse calmata però avrebbero dovuto trovare un riparo da soli. Così Sasuke ignorando totalmente Sakura, che poteva benissimo starsene con il maestro, disse “Naruto andiamo a cercarci un riparo quest’acqua è gelida e sono già zuppo!” Voleva solamente restare da solo con lui.
Il biondino annuì. Si guardò un po’ in giro in cerca di un riparo ma non vide nulla. Addentrarsi nella foresta era l’unica soluzione e poi le fitte foglie degli alberi avrebbero attutito un po’ la pioggia che scendeva copiosa e pungente su di loro. Si addentrarono in essa in cerca di un riparo decente e dovevano trovarlo alla svelta o si sarebbero bagnati e congelati del tutto. Ma non si erano accorti che Sakura li stava seguendo di corsa un po’ arrabbiata perché l’avevano lasciata da sola sotto l’acqua battente “Sasuke! Naruto! Aspettatemi!!!!” Talvolta non capiva quei due, sembrava che non la volessero neppure nel gruppo, da quando si erano riappacificati sembravano ancora più affiatati di prima.
Sentendo la sua voce Uzumaki si fermò voltandosi e nel vedere la ragazza correre da quella parte capì che voleva stare con loro però se c’era lei nei paraggi non poteva fare assolutamente nulla con Sasuke… Così disse un po’ seccato “Che c’è Sakura..?” Sperò comunque che le sue idee fossero sbagliate, anche se ne dubitava.
La ragazza dai capelli rosa, con il fiatone per la veloce corsa, senza pensare minimamente che non la volessero in mezzo ai piedi disse “Posso venire con voi? Non so dove cercare un riparo!” E li guardò con fare supplicante, sperò che non la lasciassero lì da sola sotto l’acqua gelida. Ma non fece ora a fare altro che Sasuke la ammonì guardandola veramente male “No, trovati un riparo da sola! Siamo fradici sia io che Naruto e ci leveremo questi vestiti di dosso non voglio una ragazza in mezzo, puoi benissimo cavartela da sola lo sai! E in ogni caso ci ritroveremo quando smetterà di piovere!” Rimase imperturbabile nell’espressione del viso e guardò Naruto incitandolo successivamente ad andarsene. Quest’ultimo si stupiva sempre per la freddezza del compagno verso le ragazze. Era un po’ dispiaciuto per lei in fondo perché sarebbe rimasta da sola. La salutò con la mano per poi voltarle le spalle ed andarsene da lì con Sasuke correndo velocemente in cerca di un riparo. Ormai erano tutti completamente bagnati come dei pulcini.
Sakura c’era rimasta molto male per come l’avevano trattata, ma non aveva alcuna intenzione di arrendersi, anche se avesse dovuto correre sotto la pioggia per ore li avrebbe ritrovati sicuramente. Quando facevano così li detestava veramente… Si gettò velocissima al loro inseguimento, intravedendoli poco dopo da lontano mantenendosi però ad una discreta distanza perchè non la notassero.
Dopo una ricerca di circa una decina di minuti, Sasuke intravide tra la vegetazione una piccola grotta facendola notare a Naruto “Guarda! Una grotta! Fa proprio al caso nostro!” Gliela indicò con un dito affiancandosi a lui in quanto tra la fitta boscaglia e la pioggia incessante non si vedeva propriamente bene, non fece però ora a spostarsi da lui che Naruto lo afferrò per un polso e lo trascinò letteralmente lì dentro, non ne potevano più della pioggia. Una volta all’asciutto il biondino sbuffò mettendosi seduto a terra lamentandosi come il solito “Non ne posso più di tutta quest’acqua!” E starnutì due volte di seguito.
Sasuke sentendolo gli si avvicinò e lo guardò preoccupato “E’ meglio che ci spogliamo e mettiamo un po’ ad asciugare i vestiti….” Si guardò poi attorno. Anche se non molto fonda quella grotta era abbastanza buia e umida ma in fin dei conti era sempre meglio di niente. Vide così sparsi per terra dei legni e gli venne un’idea. Andò a raccogliergli e li piazzò davanti a Naruto a mo di mucchietto, poi si concentrò facendo successivamente dei rapidi gesti con le mani e usò la tecnica della palla di fuoco suprema per accendere il fuoco. Entro breve la grotta fu illuminata e scaldata da un piccolo falò. Senza pensarci due volte iniziò a sfilarsi la maglietta incitando anche Naruto a farlo.
Il biondo avvicinò le mani a quel fuocherello come a volersi riscaldare, annuì poi al compagno e si levò la maglietta mettendola ben stesa a terra vicino al fuoco anche se non troppo per paura che si bruciasse con qualche scintilla causata dalle braci del legno, strofinandosi in seguito le mani contro le braccia. Faceva abbastanza freddo. Anche i pantaloni gli davano fastidio perché si appiccicavano al suo corpo e gli provocavano notevoli brividi di freddo, ma non gli sembrava il caso di spogliarsi del tutto lì fuori. D’improvviso si ricordò di una situazione simile vissuta in passato. Anche alla loro prima missione pioveva… ma almeno in quel momento entrambi stavano bene.
Al contrario di Naruto, Sasuke non si fece tanti problemi e si levò anche i pantaloni e la fascetta rimanendo solo con un paio di boxer neri addosso. Cercava di scaldarsi in tutti i modi ma voleva qualcosa di più che un piccolo fuoco e così si abbracciò a Naruto che nel sentirsi così vicino a lui afferrò una mano nella sua stringendola forte forte per poi posargli anche alcuni bacini sul collo e sulle spalle sorridendogli dolcemente. L’Uchiha ringraziò se stesso per esser riuscito a cacciare Sakura, non gli importava molto di lei e in fondo sapeva che sarebbe riuscita a cavarsela da sola o restare accanto al maestro Kakashi.
Naruto vedendo che non lo allontanava per quei bacini ghignò appena. Si ricordò della sera prima e del suo punto sensibile gli salì velocemente sopra a cavalcioni e iniziò nuovamente a fargli un succhiotto sopra a quello precedente sentendolo gemere parecchio forte e respirare affannosamente. Si divertiva a provocarlo ogni volta però Sasuke, totalmente preso dal piacere e dalla voglia del compagno, lo spostò da sé facendolo cadere a terra e gli sfilò velocemente i pantaloni lasciandolo a sua volta in boxer.
Naruto mugolò contrariato visto che lo aveva lasciato praticamente nudo e così come per vendetta si saltò addosso mordendolo più forte in quelle zona. Balzò poi via da lui scappando per quel che poteva nella grotta come a non volersi far prendere.
Sasuke si massaggiò il punto dove l’aveva morso alzandosi poi da terra ed incominciando a corrergli dietro per tutta la grotta fino a che molto faticosamente riuscì a bloccarlo spingendolo di schiena contro una parete della grotta vicino al fuoco, guardandolo intensamente sorridendogli infine con fare malizioso e senza dargli tempo di fare o dire nulla iniziò a baciarlo sulle labbra sussurrandogli sensualmente “Dove vuoi scappare?” E per provocarlo a sua volta, scese a baciarlo sul collo leccandoglielo con la punta della lingua.
Il biondino sentì brividi su tutto il corpo sia per il contatto con la roccia fredda che per i bacini e leccate sul collo che gli stava dando il ragazzo “Ahh… Lo…lontano da tee! Cattivo!” Cercò poi di allontanarlo spingendolo per il petto con le mani ma sentì le forze mancargli per l’eccitazione che cresceva sempre di più in lui, finendo così per abbandonarsi totalmente alle sue attenzioni. Di questo Sasuke fu molto contento. Approfittò e dal suo collo scese a baciargli il petto fino al ventre soffermandosi per un attimo sullo strano disegno. Infine con un movimento fluido gli fece scivolare giù i boxer, si accucciò di fronte a lui e senza nessun avvertimento prese lentamente in bocca il suo membro eccitato.
A quel suo gesto inaspettato Naruto aprì gli occhi spalancandoli totalmente emettendo un gemito piuttosto lungo e forte biascicando il suo nome. Gli posò le mani sulla testa ma per tutte le sensazioni e i fremiti che gli stava provocando la sua calda bocca, non riuscì a reggersi in piedi e finì seduto a terra tenendo le gambe aperte. Girò il viso di lato e chiuse gli occhi arrossendo notevolmente per tutto quello che Sasuke stava facendo, sperando vivamente che non ci fosse nessuno nei paraggi altrimenti sarebbero stati guai per loro.
In quel preciso istante però Sakura li aveva trovati seguendo il loro chakra. Era completamente zuppa per l’acqua che continuava a cadere fitta ed incessante su di lei, se stava ancora li fuori era sicura che si sarebbe presa una bella polmonite. Si ritrovò così davanti ad una caverna ricoperta dall’edera. Fece qualche passo verso l’entrata ma si bloccò all’istante. Ciò che vide la lasciò esterrefatta tanto che si portò le mani sul volto senza riuscire a dire nulla. Vedeva i compagni messi in una posa parecchio strana e sentiva Naruto mugolare parecchio forte. Vedendo che non accennavano a smettere, intuì che non si erano neppure accorti di lei. Faticò a capire subito che stavano facendo ma poi sfortunatamente comprese. Si ritrovò a piangere silenziosamente di fronte a quella scena, era sempre stata molto innamorata di Sasuke ma ora vederlo così con Naruto capì il motivo per cui era sempre freddo con tutte le ragazze e desiderasse stare solo con il compagno. Erano innamorati questo era ovvio ormai, ma lei proprio non riusciva a capire innocente com’era per i suoi 12 anni, come un rapporto simile poteva esistere, per lei era totalmente contro natura. Da un lato si sentiva furiosa, dall’altro era imbarazzata, era completamente confusa e infine dato che ormai aveva visto fin troppo, se ne andò da quella grotta versando parecchie lacrime amare.
I due ragazzi continuarono nella loro operazione, sembrava che nulla potesse distrarli da quel loro intimo momento. Naruto era totalmente concentrato sui gesti del partner. Mosse poi d’istinto il bacino cercando di seguire le sue azioni, sentiva il respiro sempre più affannoso e veloce e ormai già molto eccitato, si liberò nella bocca del partner non riuscendo a resistere… Inarcò la schiena e la testa all’indietro affondando di più le dita all’interno dei capelli del ragazzo mentre Sasuke assaporava il suo prezioso liquido senza perderne mai una goccia deglutendolo piano, si staccò da lui riprendendo finalmente fiato dato che non aveva respirato per un po’ e si rialzò fissando Naruto intensamente negli occhi con la boccuccia un po’ sporca del suo seme.
Il biondo socchiuse gli occhi appena sentì che si era staccato e lo guardò a sua volta, venne però attratto da qualcosa di strano vicino la sua bocca ed arrossì non appena capì cosa fosse… Mugolò appena contrariato ma pur di leccare Sasuke avrebbe fatto un sacrificio. Si mise in ginocchio e si avvicinò con il viso al suo leccando via il suo stesso seme per ripulirlo, sentendo con sorpresa che non era tanto male a confronto di quello del compagno. Ridacchiò divertito e gli sussurrò “Sono più buono io di te!”.
L’Uchiha lo fissò accigliato. Ogni volta sosteneva che non era buono, eppure era convinto che in realtà lo fosse e Naruto gli diceva di no come se volesse farlo arrabbiare. Gli sorrise poi e lo guardò negli occhi sensualmente dicendo “Ho voglia di farlo…… Ma temo di averti spompato già troppo…” Voleva provocarlo un po’ per vedere al sua reazione, ma il ragazzino scosse la testa alle sue parole, lì non gli andava molto. All’aperto non si fidava per niente a fare certe cose, si risistemò così i boxer e gli si gettò addosso atterrandolo per poi strofinarsi contro di lui “Non ora… Vieni stanotte nella mia stanza se ti va…” Lo riempì di bacini su tutto il viso ed il collo soffermandosi poi a mordicchiargli un orecchio. Si era più o meno calmato ora e non ansimava più anche se era un po’ sudato per tutto il calore corporeo provocatogli dall’eccitazione.
Rimasero lì accanto al fuoco abbracciati l’un l’altro scambiandosi dolci effusioni per un bel po’ finche non smise di piovere e non appena se ne accorsero si rivestirono velocemente. Per loro fortuna i vestiti si erano asciugati abbastanza, spensero il fuoco e uscirono da quella grotta per tornare nel luogo dell’allenamento, ma durante la strada Naruto afferrò saldamente la mano di Sasuke nella sua intrecciando le loro dita. Camminarono mano nella mano fino a destinazione ma quando intravidero Kakashi si allontanarono sciogliendo quel loro contatto. Si avvicinarono al maestro però accanto a lui non videro Sakura, probabilmente non era ancora tornata. Sasuke sperò che la compagna non si fosse cacciata in qualche guaio dato che l’avevano lasciata completamente da sola sotto la pioggia ma a lui non dispiaceva più di tanto, se poco prima ci fosse stata anche lei non avrebbe potuto stare con il compagno come desiderava, quindi neppure chiese come mai non ci fosse. Però al contrario Naruto domandò al Sensei se l’avesse vista ma nemmeno lui sapeva nulla, soprattutto perché credeva fosse con loro due. Il biondino si grattò la testa impensierito. Immaginò che sicuramente si era offesa perchè l’avevano abbandonata da sola, sospirò intensamente e si offrì di andare a cercarla, guardò per un attimo Sasuke e poi sparì nuovamente in mezzo alla foresta chiamandola a gran voce sperando rispondesse.
Sakura in quel momento era tutta sola sotto ad un grosso cespuglio per ripararsi dalla pioggia, aveva pianto tantissimo a causa di quello che aveva visto. Ne era rimasta totalmente shockata e si domandava come sarebbe riuscita a guardare ancora in faccia Naruto e Sasuke, aveva visto che il suo amato Sasuke stava facendo sesso orale con Naruto… Non sentì subito la voce del compagno in quanto era totalmente immersa nei suoi pensieri.
Il ragazzo continuò a chiamarla imperterrito per lungo tempo cercandola per quasi tutto il boschetto fino a che non intravide una ciocca di capelli rosa spuntare da sotto un cespo di rami e foglie. Finalmente l’aveva trovata. Si avvicinò a lei velocemente chinandosi a terra posando una mano sulla sua spalla per scuoterla appena “Ehi Sakura! Guarda che ha smesso di piovere! Aspettiamo solo te” Al che la ragazza sussultò tremando nel sentire la voce di Naruto. Si girò istintivamente verso quel suono ma nel farlo si ritrovò a pochi centimetri dalle sue labbra incrociando direttamente il suo sguardo, però subito voltò la testa scostandosi bruscamente da lui “Potevi risparmiarti di venirmi a cercare tanto eri impegnato no?” Non sapeva descrivere esattamente ciò che provava… Rabbia, gelosia o chissà che altro. Si alzò da terra senza degnare di un altro sguardo Naruto, non gli importava se era venuto a cercarla e poi senza dire una parola prese a dirigersi per i fatti suoi in direzione del luogo dell’allenamento. Sapeva che sarebbe stato persino peggio perchè lì avrebbe visto Sasuke… I suoi dolci sogni d’amore, tutti gli anni in cui era stata innamorata di lui si erano infranti come specchi e questo le faceva molto male.
Sentendo le sue parole il biondino la guardò un po’ stranito, subito intuì che i suoi pensieri erano esatti e che si fosse arrabbiata per prima. Fece una piccola corsa per raggiungerla e tentò di spiegare come stavano le cose “Ehii! Ma che ti prende! Che ti ho fatto adessoooo…. Se ti sei arrabbiata per prima non è colpa mia! Sai com’è fatto Sasuke no??” In fondo era la verità. Era stato il compagno a cacciarla via per poter rimanere soli, ma anche se tentava di parlarle per calmarla, la ragazza non sembrava voler sentire ragioni, non lo ascoltava neppure. A Sakura poco importavano le sue spiegazioni ed inoltre non aveva intenzione di rivelare ciò che aveva visto in quella grotta. Era sempre più turbata a riguardo. Raggiunsero così il luogo dell’allenamento e subito vide Sasuke accanto al maestro Kakashi, tentò di non guardare neppure lui, del resto incrociare i suoi occhi le avrebbe fatto veramente troppo male ora che il suo cuore era totalmente spezzato.
Naruto sbuffò sonoramente vedendo che lo ignorava, però pensò che dovesse darle solo un po’ di tempo così che le passasse la rabbia. Tornò a sua volta dagli altri avvicinandosi a Sasuke sorridendogli appena indicandogli che l’aveva trovata ma quest’ultimo annuì senza troppo interesse.
Aveva piovuto per quasi tutta la giornata e ormai si era fatta una certa ora. Sentivano tutti un po’ di fame per il duro allenamento e per tutte le energie che avevano sprecato nell’evocare il chakra, tutti tranne Sakura per ovvi motivi. Lei rimase accanto al maestro Kakashi in completo silenzio, volutamente evitava gli sguardi dei compagni, a lungo andare sarebbe stato difficile restare in armonia con loro. Si sentiva esclusa ormai ed era totalmente shockata, non riusciva a capire come due ragazzi potessero amarsi.
Così dopo un po’ Sasuke e gli altri decisero di andare a rifocillarsi nel ristorante dell’albergo dove alloggiavano. Strada facendo Uzumaki guardò Sakura di sottecchi per non farsi vedere. Trovò la sua reazione un po’ strana ed esagerata per una semplice risposta negativa. Sospirò nuovamente e poco dopo raggiunsero la loro destinazione. Mangiarono a sazietà e una volta finito tornarono ad allenarsi nella foresta fino a sera tarda fino a che non rientrarono definitivamente in albergo per dormire.
Sasuke aspettò che il maestro Kakashi e Sakura fossero tornati nelle loro stanze e al ricordo di ciò che gli aveva detto Naruto qualche ora prima, uscì dalla sua camera lentamente raggiungendo quella del partner. Entrò e richiuse la porta alle sue spalle. Si baciarono e un istante dopo iniziarono a spogliarsi… La notte era appena cominciata e sarebbe stata tutta per loro e per il loro amore.
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