Cap 29
L’indomani mattina, come avevano programmato, Naruto e Sasuke si sarebbero diretti all’ospedale. Il primo aveva aiutato il compagno a farsi un bel bagnetto caldo prima di andare lì dato che la sera precedente aveva sudato parecchio a causa della febbre. Lo rivestì poi per bene, ma notando che non si reggeva nemmeno in piedi ed una camminata così lunga non l’avrebbe mai retta, appena furono davanti alla porta d’ingresso si accucciò davanti a lui così che potesse salirgli sulle spalle. Sapeva che avrebbe fatto una gran fatica ma non aveva altra soluzione. L’altro mugolò contrariato al suo gesto ma non disse nulla e si attaccò a lui cingendolo per le spalle però vedendolo in difficoltà mentre camminava disse “Naruto posso camminare da solo… Mettimi pure giù… Non voglio che ti affatichi…” Era dimagrito di molto dato che non mangiava ma rimaneva sempre pesante. A quelle parole Naruto scosse la testa e proseguì in direzione dell’ospedale sperando di trovarci la quinta Hokage per farlo visitare. Continuò a camminare lentamente per non far agitare troppo il compagno sopra di sé e rispose “No… c’e la faccio, tu non devi affaticarti! Quindi stai buono lì e non preoccuparti!” Così dopo un bel po’ di tempo arrivò fino all’edificio entrandovi. Fece sedere Sasuke su una poltroncina e si stiracchiò la schiena per il peso precedente sopra di lui, andando poi alla reception chiedendo di Tsunade. Dopo un po’ tornò da sasuke, lo riprese in spalla e lo portò nella stanza d’attesa che la donna gli aveva riferito. Lo rimise su una sedia e gli si sedette accanto aspettando pazientemente. Però non riuscendo a stare fermo per l’ansia che cresceva sempre di più, Naruto continuava ad infastidire il ragazzo dandogli ogni tanto un bacino di sfuggita sulla guancia quando nessuno li guardava. L’altro esasperato lo lasciò fare, già odiava gli ospedali perché gli mettevano sempre soggezione e ora pure l’amante ci si metteva a tormentarlo. Sospirò ancora e disse “Se mi hai portato da Tsunade vuol dire che sono veramente grave… Del resto nessuno sa che cos’ho… Eppure mi hanno fatto anche diversi esami….” Non voleva mostrarlo ma era veramente preoccupato. Poteva dire di aver paura di quella visita.
Il biondino si fermò e lo fece appoggiare a lui con la testa per farlo stare comodo, portò poi una mano dietro alla sua schiena iniziando infine a carezzargli i capelli con lentezza “Beh no… Cioè non lo so… Ma sicuramente lei sa che ti succede! Non preoccuparti…”.
Non dovettero attendere molto tempo, infatti dopo una decina di minuti scarsi, l’assistente della quinta hokage li chiamò per farli accomodare nella saletta adiacente per la visita. Naruto annuì, riprese il compagno in spalla e lo portò nell’altra stanza posandolo sul lettino. Subito la donna si avvicinò all’Uchiha intimandogli di svestirsi. Così aiutato da Naruto si spogliò restando in biancheria intima, però nel ritrovarsi gli occhi della donna puntati addosso doveva ammettere che si vergognava abbastanza, mai nessuno l’aveva visto a quel modo se non l’amato o il fratello… Ma a quest’ultimo preferì non pensarci. Tsunade iniziò subito a dargli una prima occhiata e la sua attenzione venne catturata immediatamente dallo strano segno ed il leggero rigonfiamento che aveva sul ventre. Lo toccò schiacciandogli appena la pancia ed infine chiese al biondo “Tu sai da quanto ha questo simbolo?”. Il ragazzo rimase a pensarci un po’ fino a che ricordò e disse “Beh… Diciamo due settimane credo… Ma che cos’ha eh?? E’ quasi un mese che non mangia nulla! E continua ad avere la febbre alta! Fai qualcosaaaa…” Senza nemmeno accorgersene aveva iniziato a piagnucolare e strattonare la manica della sua maglietta come un bambino che faceva i capricci.
La donna tentò di calmarlo lanciandogli un’occhiataccia seria “Mi era già stato riferito qualcosa riguardo Sasuke dagli altri medici quindi non c’è bisogno che mi ripeti i sintomi… E penso di intuire cosa abbia dato la forma a questo sigillo…” Senza aggiungere altro si avvicinò a Naruto per confermare i suoi sospetti, gli calò velocemente la cerniera della tuta lasciandolo a petto nudo e subito gli guardò il sigillo che aveva sul ventre toccandolo per bene come a volerlo esaminare.
I due ragazzi rimasero perplessi da quel suo gesto, non capirono che c’entrasse il biondo se il malato era Sasuke stesso. Naruto sussultò ed arrossì all’improvviso ritrovandosi praticamente spogliato ma nel sentirsi anche toccare fece un salto all’indietro completamente imbarazzato “Che cavolo fai?? Cosa c’entro io adesso! Io sto bene… E’ lui il malato!!” E subito si riallacciò la maglia. La donna sorrise divertita dall’inaspettata reazione di Naruto, però era riuscita a controllare abbastanza bene il suo sigillo e così confermò le sue supposizioni. Si rivolse così al biondino e disse “Forse adesso è meglio che addormentiamo per un po’ Sasuke… Voglio fargli un esame più approfondito e potrebbe essere doloroso da sveglio, così non sentirà nulla….” Si avvicinò al giovane Uchiha premendogli velocemente due punti nel corpo notandolo subito chiudere gli occhi e crollare in un profondo sonno. Successivamente portò le dita sul suo ventre e le posò proprio sul simbolo in punti precisi con l’intenzione di rilasciare il sigillo e verificare se aveva fatto una giusta diagnosi. Si concentrò e richiamò a sé il suo chakra utilizzando una tecnica precisa. In quell’istante sembrò che le sue dita penetrassero dentro al corpo di Sasuke per estrapolare qualcosa ed effettivamente, facendo non poca fatica la sua mano venne avvolta da un alone rosso avvertendo una grandissima forza sprigionarsi dal corpo del ragazzo e attorno a lui si formò lentamente una sagoma scarlatta dalle fattezze di un animale con molte code, le sembrava assai famigliare e questo gli bastò per capire. Riapplicò il sigillo e tutto tornò normale. Si asciugò la fronte imperlata di sudore e con fermezza disse “Dentro a Sasuke c’è un cercorterio di ben 10 code… Non ti sembra famigliare Naruto?” Gli sorrise appena, era certa che avrebbe capito.
Uzumaki era non poco stupito per ciò che aveva fatto all’Uchiha, ma soprattutto lo era per quella sua frase, così la guardò perplesso e disse “Emh…. Si… E’ simile al mio… Ma perché??” Si avvicinò poi a loro osservando il sigillo del ragazzo emettendo un flebile mugolio. Tsunade però non aveva idea di come quel cercoterio fosse finito dentro al moretto, ma sapeva bene quanto adesso quel povero ragazzo sarebbe stato in pericolo e fosse nel contempo pericoloso per tutti. Per esternare i suoi dubbi poi disse “E’ strano… Non so come ha fatto a finire un cercoterio nel suo corpo… Non ci può finire da solo… Solo un altro cercoterio può generarne uno simile. Tu sai come è stato possibile questo Naruto? Se non erro tu e Sasuke state spesso assieme e non mi risulta che ci siano altri jinchuriki, oltre a te, qui a Konoha…”. Il biondo la guardò per un attimo alquanto pensieroso alle sue parole. Restò in silenzio per un po’ fino a che si ricordò di quella volta in cui il demone in lui si era liberato contro la sua volontà, intuendo che probabilmente in quel momento aveva violentato Sasuke, dato quello che stavano per fare poco prima. Mentre guardò la donna avvampò letteralmente diventando viola in volto e prima di fargli notare il suo rossore si girò velocemente verso Sasuke ancora dormiente “Beh… Non lo so… Ecco…” Non voleva dirgli che lui e l’Uchiha stavano assieme, aveva paura che reagisse male. La donna però si accorse subito di quel suo strano comportamento, gli sembrava molto imbarazzato dal tono delle sue parole e così per costringerlo a parlare disse “Naruto è importante che io lo sappia… Questo che è avvenuto è un caso rarissimo… Ne accade uno su un milione… In un qualche modo, che tu sicuramente sai, Kyuubi ha generato un suo simile dentro a Sasuke rendendolo un jinchuriki a sua volta. Ma perchè questo avvenga serve un contatto profondo tra due jinchuriki. Se sai qualcosa ti conviene dirmelo. E’ veramente importante se vuoi bene a Sasuke…”.
Uzumaki mugolò nuovamente sentendo quella fase ma rimase in silenzio, indeciso se dirgli tutta la verità oppure no. Però sapendo che in ballo c’era la vita del partner preferì dire qualcosa anche se non voleva essere diretto e sperare ci arrivasse da sola in qualche modo “Ecco… Il contatto c’è stato… E beh… Si direi anche profondo… Si….” Si stava vergognando come un ladro in quel momento e non sapeva come farglielo capire. Infatti l’hokage non capì niente da quel semplice discorso, però sentiva che l’imbarazzo di Naruto cresceva sempre di più dato che le sue erano più parole spezzate che altro “Sii più preciso… Che tipo di contatto c’è stato tra te e Sasuke? Dimmelo esplicitamente e non ti preoccupare…” Non immaginava neppure lontanamente che tra i due ci fosse una storia d’amore che durava da diversi anni ormai. Naruto proprio non riusciva a dirlo… Era totalmente imbarazzato, così pensò di farglielo capire a gesti. La osservò per un attimo con la coda dell’occhio per accertarsi che lo stesse guardando e successivamente si sporse verso l’amato baciandolo sulle labbra con passione, chiudendo gli occhi per la vergogna.
La donna rimase stupita da quello che stava facendo Naruto, sul principio non riuscì a dire niente e neppure capì il senso di quel gesto, fino a che dopo un profondo ragionamento comprese tutto e spalancò appena le labbra come per dire qualcosa. Adesso le era chiaro che i due avessero una relazione e così disse “Quindi c’è stato un contatto sessuale… Ora capisco tutto…” Guardò Naruto che nel frattempo si era staccato dalle labbra dell’altro e proseguì dicendo “E’ colpa di quel cercoterio se Sasuke sta male e gli crea tutti quegli strani sintomi. Non è nulla di grave, il suo corpo si sta ancora abituando a quell’intruso dentro di sé… Per alleviargli i sintomi e farlo stare finalmente bene lo aiuterò applicando un altro sigillo sul corpo oltre a quello che ha, in questo modo il chakra del bijou non lo nocerà… Naruto…E’ importante, adesso più di prima, che stai vicino a Sasuke. So che hai imparato a controllare il chakra di Kyuubi, adesso dovrai aiutare il tuo compagno a controllare il suo affinché non sia pericoloso ne per lui, ne per gli altri. In compenso Sasuke potrà attingere ad una grande forza e quasi sicuramente tutte le sue capacità naturali sono diventate molto più sviluppate….”. Il biondino rimase con la testa bassa, completamente rosso in volto. Non avendo nemmeno il coraggio di guardarla annuì flebilmente, in fondo stargli accanto e curarlo lo aveva fatto fino a quel momento. La donna sorrise dolcemente, gli sembrava così tenero in quel momento. Si chinò lentamente verso di lui prendendogli il viso con due dita costringendolo a fissarla negli occhi “Non c’è niente di cui vergognarsi tranquillo… Che ne dici Naruto? Lo vuoi sentire il cercoterio dentro al corpo di Sasuke? Del resto è come se fosse tuo figlio…” Per l’ultima parte della frase ridacchiò divertita, era stranissima come cosa da dire a due maschi, ma il senso più o meno era quello. Ricevette un occhiataccia storta da parte del ragazzino ma lo vide anche annuire, in fin dei conti a Naruto non dispiaceva provare quell’esperienza. Tsunade si mise accanto a Naruto, gli prese una mano posandola sotto la sua sul ventre caldo di Sasuke e disse “Ora concentrati e richiama il potere di Kyuubi, vedrai che automaticamente il suo cercoterio interagirà con il tuo e lo percepirai profondamente. Ora siete veramente legati… Simili… Avvertirai una splendida sensazione….” Uzumaki annuì nuovamente, chiuse poi gli occhi cercando di concentrarsi il più possibile per fare ciò che gli aveva detto e vi riuscì dopo un po’ facendo apparire un alone rosso attorno al suo corpo, vedendo la stessa cosa accadere su Sasuke, come se quel demone che c’era in lui si fosse risvegliato da solo nel sentire quello nel proprio, esattamente come gli aveva detto. Sentì una strana sensazione pervaderlo come se il cercoterio si fosse unito con quello del compagno, ma pensò che in fondo fosse normale visto che era ‘figlio’ di Kyuubi.
L’hokage li lasciò così per un po’. Persino a lei vederli a quel modo pareva davvero inverosimile, come ciò che era avvenuto lo era. Ma i suoi problemi adesso erano altri, con ben due cercoteri a Konoha avrebbe dovuto pensare a come proteggerli entrambi dalle mire dell’organizzazione Akatsuki. Attese così che finissero di percepirsi e una volta che il ragazzo si fu allontanato applicò un ulteriore sigillo per farlo stare un po’ meglio del solito “Lascio a te il compito di spiegargli tutto, indubbiamente sei la persona più adatta a farlo, adesso lo risveglio…” Così premette i due punti di prima e un momento dopo il ragazzo iniziò a risvegliarsi. Dato che ormai lì aveva finito si congedò da Naruto salutandolo, aveva molti impegni come hokage di Konoha e non potendo trattenersi oltre lasciò la sala sentendo il ragazzino continuare a ringraziarla con infinita gratitudine.
Una volta che fu uscita, quest’ultimo andò a chiudere la porta e successivamente saltò addosso a Sasuke atterrandolo sul lettino per poi iniziare a baciarlo tutto sul viso e sul petto, al che l’Uchiha si ritrovò sommerso dai baci e dalle carezze del compagno. Mugolò in protesta e disse “Fermati un po’ mi stai soffocando…” Si sentiva molto meglio e istintivamente si guardò sul ventre dove era apparso un secondo simbolo oltre a quello che già aveva e siccome non ricordava proprio nulla, se non che Tsunade aveva iniziato a visitarlo, chiese “Allora si è scoperto che cos’ho?” Il biondo si staccò scusandosi, era troppo felice di saperlo quasi guarito e lo guardò sorridendogli. Da una parte voleva dirglielo subito e dall’altra voleva aspettare così disse “Mhh… Te lo dico dopo! Questo non mi pare il luogo adatto… Torniamo a casa??” Voleva metterla sull’ironico e quindi avrebbe atteso. Sasuke lo guardò accigliato per un istante ma poi annuì anche se era veramente curioso. Senza aspettare che Naruto lo aiutasse, prese i vestiti e se li mise alzandosi dal lettino. Sbatté per un paio di volte le palpebre, non sapeva che gli aveva fatto la quinta hokage ma stava benissimo “Finalmente riesco a stare in piedi da solo… Mi sento molto meglio…”. Naruto sorrise calorosamente. Era veramente felice e una volta che si fu rivestito gli saltò ancora addosso avvinghiandosi alla sua vita con le braccia stringendolo forte “Dai andiamo!” Lo prese poi per mano senza nemmeno pensare a cosa potessero immaginare gli altri e lo trascinò letteralmente fuori dall’ospedale diretto verso casa. Vi arrivarono dopo un po’ senza mai lasciare la presa l’uno dall’altro. Entrarono velocemente nella villetta e una volta chiusa la porta d’ingresso Naruto baciò intensamente il compagno sulle labbra. L’Uchiha ovviamente ricambiò con molto trasporto, del resto non si toccavano più da parecchio tempo e ora che stava bene desiderava fare l’amore con Naruto al più presto anche se prima voleva sapere come mai era stato così male. Il biondo si staccò dopo un bel po’ da lui, soltanto quando non riuscì più a respirare. Lo fissò attentamente per qualche secondo fino a che gli sorrise con uno strano ghignetto e lo afferrò in braccio portandolo verso la camera. Sasuke preso alla sprovvista da quel gesto si resse saldamente a lui mentre lo portava ai piani superiori, dal suo risolino ambiguo aveva intuito che anche lui era molto voglioso e del resto lo capiva benissimo. Appena giunti nella camera il ragazzo posò sul letto il compagno e un istante dopo gli salì sopra levandogli la maglietta baciandogli il petto man mano che scopriva la sua calda e rosea pelle da quel tessuto, fino ad arrivare sul collo dove sussurrò “Vedo che la mammina oggi si sente molto meglio… Ed il papà ne è felice..”. Il moro emise un flebile mugolio a quelle parole ed inclinò un po’ la testa guardandolo male non capendo a che alludesse, la sua frase gli sembrava alquanto bizzarra “Cos’hai detto scusa? Mammina e…Papà…?”. Vedendolo così spaesato Naruto si mise a ridere ed affiancandosi a lui lo strinse forte per la vita “Hai capito bene che ho detto… A quanto pare sono diventato papà! Più o meno…” Gli morse poi un orecchio anche se non smetteva di ridere un attimo vedendo l’altro sempre più perplesso, così pensò di spiegarglielo meglio “Beh come dire… L’ultima volta… Sai cos’è successo vero… Quando ti ho ridotto in quelle condizioni…” Arrossì poi appena chiudendo gli occhi appoggiandosi con la testa alla sua spalla mentre attendeva una risposta che non tardò ad arrivare dato che l’Uchiha ricordava perfettamente l’accaduto e di certo non l’avrebbe scordato tanto facilmente. Proseguì poi “Bene ecco… Il demone nel mio corpo… Ha lasciato un regalino nel tuo” Gli posò infine la mano sul ventre e glielo carezzò piano “Hai capito adesso…?”. A quel punto Sasuke capì ogni cosa. Spalancò appena la bocca e disse “Co…Come?? Vuoi dire che dentro al mio corpo c’è un qualcosa di simile a Kyuubi… E lui l’ha generato? Suo figlio? Voglio dire… Nostro figlio?” Tutto ciò gli sembrava ridicolo ma ora aveva capito come mai in passato stava così male. L’altro annuì lentamente e sorrise abbracciandolo forte a sé “Si… Sei stato male a causa di… ‘nostro figlio’… Ecco… Fa strano vero?? Quasi non ci credevo nemmeno io… Ti ho proprio messo incinta eh?” Gli diede poi un morsetto sulla spalla e continuò “E scusami… Ho dovuto rivelare a quella vecchiaccia la nostra relazione… E com’è entrato nel tuo corpo…” Arrossendo poi al solo pensiero della figuraccia fatta con Tsunade.
Sasuke diventò color porpora a sua volta. Tante volte aveva desiderato di essere una donna per avere un figlio da Naruto ma le sue erano solo fantasie assurde… Ma adesso in un certo senso lo era rimasto sul serio e pensò bene di rivelargli quel pensiero “Quindi Tsunade sa della nostra relazione… Capisco… beh poco importa io non la terrei nascosta a nessuno… Tutto sommato io… Sono felice… Sai in fondo ho sempre desiderato di essere una donna per darti un figlio ma era impossibile. Ma ora posso dire che il mio desiderio si è avverato.. Più o meno…” Sorrise divertito dando un bacetto sulle labbra al compagno che però si mise subito a ridere di gusto al solo pensiero di immaginarselo con forme femminili “Ma che stai dicendo!!! ahah… Non ti ci vedo proprio come donna sai?? Però sono sicuro che sarai una brava mogliettina!” Si stava rotolando letteralmente sul letto. Era tornato spensierato e felice come sempre visto che era guarito.
L’Uchiha lo guardò con il viso corrucciato e facendo lo scocciato fece per alzarsi dal letto dal letto sbottando “Tsk… Non capisci niente… me ne vado a mangiare qualcosa che è meglio” Ma non fece ora a fare un solo movimento che l’altro lo trattenne giù abbracciandolo. Naruto infatti smise di ridere tirando un lungo sospirone per non scoppiargli a ridere in faccia e disse “Vedo che sei tornato quello di sempre eh? Però…” Si avvicinò poi al suo orecchio dove sussurrò sensualmente “Perché non mangi me?”. A quella richiesta Sasuke lo guardò un po’ male, ma si sentiva cattivo e per vendicarsi rise perfidamente allontanandolo malamente con una mano “Non mi va… Così impari a ridere!” Si alzò velocemente dal letto e scappò verso l’uscita della stanza prima che Naruto lo prendesse. Quest’ultimo si mise seduto sul materasso mugolando in segno di protesta, però non lo inseguì pensando che fosse meglio lasciarlo mangiare così avrebbe ripreso tutte le sue forze. Quel giorno non avrebbe fatto nulla, ma voleva divertirsi a provocarlo un pochino. Si spogliò quindi completamente e si mise sotto le coperte facendo finta di dormire nell’attesa che tornasse.
Una volta raggiunta la cucina il moro mangiò a volontà dato che aveva parecchio appetito, svuotandosi metà frigo. Alla fine, sazio, sistemò tutto e lentamente ritornò in camera. Subito vide Naruto sonnecchiare e per un attimo rimase a guardare quel visino angelico sorridendo. Cercando di non svegliarlo si tolse i pantaloni e silenziosamente s’infilò a sua volta sotto le lenzuola senza sapere della trappola che gli aveva teso l’amato. Uzumaki attese un po’ e non appena vide il momento giusto si voltò di scatto salendogli sopra, iniziando a strofinarsi energicamente sul suo bacino per poi morderlo continuamente sul collo e su tutte le zone sensibili che conosceva del suo corpo vendicandosi a sua volta per averlo allontanato. Sasuke sussultò per lo spavento nel ritrovarselo addosso a quel modo, sentiva però montare dentro di sé una grande eccitazione dato che era da tantissimo che non lo facevano, ma voleva tenere duro anche se faceva una fatica immensa “Non mi va! Fai il bravo! Te l’ho detto… Così impari a ridermi dietro!” Non aveva proprio intenzione di cedere, ma nemmeno il biondino sembrò voler mollare tanto facilmente e quindi continuò per un bel po’ in ogni modo possibile per provocarlo, però sembrò che non ci fosse nessun verso di riuscirci e così si rassegnò completamente accoccolandosi contro di lui mordendogli però un capezzolo per dispetto guardandolo in volto mettendo il broncio.
Sasuke gemette a quel suo ultimo gesto, sia per dolore che per piacere. Era notevolmente eccitato anche se cercava di nasconderlo per non dargliela vinta. Rimase a fissarlo a sua volta e con quell’espressione corrucciata sul viso lo trovò ancora più tenero, gli sorrise e gli diede un bacino sulle labbra “Così la prossima volta impari…” Ma per tutta risposta il biondino gli fece la linguaccia e scivolò giù da lui avvinghiandosi saldamente al suo corpo “Sei cattivo uguale! Uffa! Ora riposati… Perché tanto domani voglio divertirmi… Che tu lo voglia o no, ecco!!” Lo leccò poi sul petto per fargli capire cosa intendesse.
“Se farai il bravo…” Disse solamente questo come risposta l’Uchiha prima di abbracciarlo e sorridergli dolcemente mentre gli carezzava i capelli, le coccole di certo non gliele avrebbe negate e quindi si abbandonò assieme a lui a quelle dolci effusioni per poi addormentarsi profondamente vinto dalla stanchezza.
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