Cap 1

Cap 1

Wii Eccomi qua con un altra fanfic!
Ma questa volta su naruto! eheh XD
Come sempre mi ha aiutato anche Shuichi Shindou a realizzarla ^^ Spero che vi piaccia!
Il primo cap è un po tragico lo so…. partiamo alla grande XD
Poi… il pairing è principalmente Naruto x Sasuke… ma siccome dobbiamo ancora concluderla… chissà poi cosa diverrà XDDDD
Buona lettura e commentateeeeeeeh!!

Era appena calata la notte sul villaggio di Konoha. C’era assoluto silenzio, le strade erano totalmente deserte e buie, solo la luna piena riusciva ad illuminarle un po’ con il suo debole chiarore.

In quel momento un ragazzino dell’età di 13 anni circa se ne stava in piedi in cima ad un palo osservando tutto il muto paesaggio sottostante. Si trattava di Itachi Uchiha.

Sarebbe stata una piacevole nottata serena, se non fosse stato per il fatto che quest’ultimo aveva appena sterminato tutto il suo clan ad eccezione di una persona. Restò immobile su quel pilone scrutando tutto il villaggio con il mangekyou sharingan ancora attivo negli occhi, in attesa del suo arrivo. La luna faceva risaltare la sua nera figura e la lieve brezza serale gli scompigliava appena i capelli ed i vestiti completamente imbrattati di sangue per il massacro appena effettuato. Tutti i suoi sensi erano rivolti ad ogni minimo rumore che percepiva, fino a che non lo avvistò.

Stava aspettando il suo fratellino Sasuke Uchiha, che in quel preciso momento stava ritornando a casa dopo una lunga giornata impegnativa all’accademia.

Il piccolo ragazzino dai capelli corvini si sentiva un po’ agitato nell’attraversare le stradine deserte del villaggio ed aveva una brutta sensazione in corpo anche se non sapeva spiegarla, quella non era la prima volta che tornava a casa con il buio.

Finalmente raggiunse la sua abitazione. Notò un’atmosfera strana tutto attorno alla casa. Essa sembrava essere avvolta in una nebbiolina gelida, mugolò restando ad osservarla alcuni istanti da fuori, si sentiva stranamente inquietato, ma era anche normale per un bambino di 8 anni. Si avvicinò all’ingresso ed aprì la porta entrando all’interno levandosi le scarpe, non si accorse nemmeno della presenza del fratello Itachi che in quel preciso istante era saltato dalla sua postazione fino al tetto della loro casa con un balzo quasi da felino ricadendo sopra di esso silenziosamente.

Sasuke percorse i corridoi bui della casa, l’atmosfera che regnava non gli piaceva per niente. Era tutto troppo silenzioso ed innaturale. Iniziò a correre per l’abitazione, completamente terrorizzato in cerca dei suoi genitori. Passò per tutte le stanze possibili finché qualcosa attirò la sua attenzione.

Vide per terra una lunga scia di liquido rosso illuminato solamente dai raggi della luna che penetravano dalle numerose finestre, spaventato deglutì a fatica seguendo lentamente quella linea fino a vederla interrompersi dietro ad una delle porte scorrevoli della casa. Posò una mano tremante sopra di essa e la fece scivolare lentamente per poi aprirla mormorando appena “Ma….Mamma…Sei in casa…?” Non fece però ora a dire quella parole che rimase totalmente pietrificato dal terrore. Per un istante non riuscì neppure a respirare, di fronte a lui, a terra, totalmente immersi in un lago di sangue c’erano i corpi senza vita dei suoi genitori. Delle lacrime silenziose gli caddero dagli occhi, anche se era solo un bambino sapeva che qualcosa di veramente grave era accaduto… istintivamente si gettò a terra vicino a loro sporcandosi gli abiti che indossava di sangue e tra le lacrime, totalmente sconvolto tentava di svegliare inutilmente i genitori.

Nel frattempo Itachi era entrato in casa senza farsi sentire da lui, gli restò alle spalle per tutto il tempo finché si avvicinò silenziosamente con lo sguardo serio, teneva un ghigno stampato in faccia come compiaciuto di ciò che aveva fatto con le sue stesse mani. Arrivò esattamente dietro al fratellino rivolgendosi a lui con voce fredda e senza nessun sentimento “Non si sveglieranno più… Sasuke” e restò a fissarlo intensamente senza però fare una piega.

Sasuke sentendo quella voce a lui così familiare si voltò di scatto vedendo il fratello fermo in mezzo alla stanza a poca distanza da lui, non riusciva a distinguerlo bene a causa delle copiose lacrime che gli annebbiavano la vista. Gli sembrò però così strano. Si alzò di colpo e corse verso di lui piangendo sempre più forte sperando con tutto se stesso che gli fornisse una spiegazione “Fratellone! Cosa è successo? Perchè la mamma e il papà non si sveglieranno mai più?” sollevò lo sguardo verso il suo incrociando così quei suoi occhi rossi come il sangue, erano gli stessi di qualche giorno addietro, quando aveva litigato con gli altri Uchiha.

Itachi rimase in silenzio fissandolo negli occhi a sua volta rimanendo totalmente impassibile ad ogni sua parola affermandogli con una calma innaturale, come se quella frase fosse la più normale del mondo “Sono stato io. Li ho uccisi con le mie stesse mani… E poi… Non hai notato che in giro non c’è più nessuno? Mi sono divertito ad ucciderli tutti… uno per uno…”. La sua voce era completamente gelida e priva di tono mentre parlava con il fratellino avvicinandosi lentamente.

Sasuke non riuscì a credere a ciò che aveva appena sentito. Spaventato da lui indietreggiò, le lacrime erano sempre più abbondanti e scendevano senza sosta dai suoi occhi continuando però a fissarlo Co… Cosa hai detto? Tu hai ucciso….. Tutti gli Uchiha…..?” Si portò così le mani di fronte alla bocca spalancata per lo shock di quella rivelazione. Si sentì mancare e fu costretto ad appoggiarsi alla parete, alzò il viso sul fratello e disse “Non stai dicendo la verità Itachi…….Tu….Non puoi aver ucciso tutti…..” Non riusciva proprio a credergli, pensava che fosse tutto uno scherzo di cattivo gusto.

Il ragazzino più grande avanzò verso il fratellino mantenendo lo sguardo sempre gelido “Non sto scherzando affatto… Mi stavo annoiando e volevo testare le mie capacità, quindi mi sono divertito un po’…” Gli afferrò poi il mento con due dita sollevandoglielo fino ad avvicinare pericolosamente il viso al suo “Siamo rimasti solamente tu ed io… Ma ti ho lasciato in vita solo per soddisfazione personale sai?” notò poi una piccola scia di sangue sulla sua guancia, probabilmente si era sporcato poco prima mentre tentava di risvegliare la madre, si abbassò verso il suo viso finendo per leccarlo in quella zona assaporando il gusto acre del sangue mischiato a quello salato delle copiose lacrime scese dai suoi occhi.

Sasuke tremava come una foglia, non riuscì praticamente più a muovere un solo muscolo per il terrore spalancando solamente gli occhi appena avvertì la lingua del fratello sulla propria guancia. Tutto ciò che stava accadendo gli sembrò solamente un brutto incubo da cui sperava di risvegliarsi, ma quella purtroppo era la realtà… Voleva allontanare il fratello da sé, voleva piangere e urlare a tutti quanto stava soffrendo in quel momento, ma non riuscì né a fare né a dire nulla a causa del grande shock che l’aveva colpito. Notò solo Itachi ghignare. Sembrò divertito nel vederlo in quello stato e poi il suo sguardo era così inquietante. Rimase in quella posizione incapace di qualsiasi movimento, ma non appena lo avvertì avvicinarsi troppo alle sue labbra gli diede uno spintone scappando via da lui anche se nel correre inciampò finendo a terra. Tentò di rialzarsi ma inutilmente per via del sangue che continuava a sgorgare dal corpo inerme dei genitori che aveva invaso gran parte del pavimento rendendolo scivoloso, ritrovandosi così solo più inzaccherato di sangue. Voleva scappare perchè contro il fratello che era molto più forte di lui non avrebbe potuto far nulla. Continuava a piangere mentre l’angoscia in lui diventava sempre più forte gettandolo in un totale sconforto.

Il tredicenne lo seguì con lo sguardo ridendo parecchio divertito da quella situazione che lo eccitava alquanto. Abilmente si spostò verso di lui apparendogli di fronte ed ancora più rapidamente lo afferrò per un braccio stringendolo saldamente per farlo alzare da terra, sbattendolo contro una parete per poi bloccandolo lì in una salda morsa sia con le mani che con il proprio corpo. Il piccolo Sasuke rimase per un attimo intontito a causa del colpo ricevuto contro il muro, sentiva un dolore intenso per quella morsa d’acciaio contro il suo esile braccio, sembrava quasi che Itachi stesse per spaccarglielo. Si lasciò sfuggire un urlo di dolore, chiuse gli occhi abbassando la testa così da far ricadere il viso in avanti nascondendolo con le lisce ciocche di capelli corvini, non voleva vedere di nuovo quello sguardo, ormai aveva capito che suo fratello era solamente un assassino e niente altro, tentò di muoversi per liberarsi ma non ci riuscì e tra le lacrime disse “Lasciami… Itachi…LASCIAMI ANDARE!” ma ad ogni movimento che faceva sentì la sua presa aumentare sempre di più.

Infatti il ragazzo più grande dopo un po’ lo afferrò per i polsi e glieli portò sopra la testa bloccandoli saldamente in quella posizione con una sola mano mentre con quella libera scivolò lentamente verso il basso portandola sotto la sua piccola magliettina carezzandogli il caldo e liscio ventre mentre con la lingua gli leccò appena le labbra cercando poi di costringerlo a guardarlo “Ora che sei qui mi divertirò un po’ con te…”.

Sasuke s’irrigidì completamente per tutti i gesti del fratello, non riusciva più a muoversi un’altra volta, il disgusto che provava nel sentire la mano del fratello carezzargli il ventre era davvero grande e fu sorpreso da un conato di vomito. Non riusciva ad intuire nell’innocenza dei suoi 8 anni ciò che Itachi aveva intenzione di fargli. Sentì la sua mano carezzargli continuamente il ventre per poi scendere rapidamente dentro i suoi pantaloncini e toccarlo in mezzo alle gambe da sopra la biancheria intima, mentre gli leccava anche il collo con la punta della calda ed umida lingua. Tremava sempre più forte, sussultando nel sentire tutto quello che gli stava facendo Itachi, era sempre più disgustato e sconvolto, non riusciva a provare nulla se non una forte paura e soprattutto odio nei confronti di quel fratello che in passato amava. Cerca di agitarsi in un ultimo disperato tentativo di liberarsi ma inutilmente implorando il fratello di non fargli del male. Non riuscì neppure per un istante a smettere di versare abbondanti lacrime di dolore dai suoi occhi spaventati.

Per sua sfortuna però Itachi non sembrò minimamente toccato dalle sue suppliche, anzi lo infastidivano ancora di più e di conseguenza aumentò notevolmente la presa sui suoi polsi per poi morderlo parecchio forte sul piccolo collo sussurrandogli poi all’orecchio in un soffio gelido “Sta zitto, mi dai fastidio…”.

A quel morso fortissimo il ragazzino si lasciò sfuggire un forte urlo di dolore che si disperse lentamente nel silenzio delle stanze vuote di casa Uchiha. Cercava disperatamente di serrare le gambe per non permettere al fratello di toccarlo a quel modo ma era totalmente inutile, si sentiva debole come se le forze gli mancassero e per lo shock sempre più grande, si era chiuso in un mutismo forzato. L’odio che provava dentro di sé per il fratello stava aumentando sempre di più man mano che sentiva le sue mani percorrere il suo piccolo corpo.

Itachi dopo un po’ estrasse la mano dai suoi pantaloni allontanandosi da lui per un istante senza togliergli lo sguardo di dosso. Gli teneva quegli occhi rossi come il sangue puntati continuamente contro, poi con un rapido gesto lo scaraventò letteralmente a terra e prima che potesse scappare o reagire in qualche modo gli salì sopra mettendolo steso di schiena per riuscire a guardarlo in volto.

Per il forte colpo ricevuto dall’impatto con il pavimento Sasuke rimase stordito perdendo in parte i sensi. Non riusciva a spiegarsi una tale cattiveria da parte di Itachi e per un istante come flashback nella sua mente passarono alcune scene di quando lui e il fratello erano felici giocando ed allenandosi assieme, si ritrovò successivamente a fissare i suoi occhi rossi e nonostante fosse mezzo stordito continuava a piangere anche se in completo silenzio, non riusciva più a muovere un muscolo, avrebbe preferito la morte alle torture che gli stava infliggendo il fratello in quel momento, ma per sua sfortuna quest’ultimo non sembrò minimamente intenzionato ad ucciderlo ed ormai il suo livello di sofferenza fisico ed emotivo era davvero grande.

Itachi avvicinò pericolosamente il volto al suo soffiandogli sulle labbra “Non provare a scappare” e con una rapida mossa gli sfilò la maglietta lanciandola in mezzo alla stanza lasciando il fratellino con la schiena appoggiata al freddo e nudo legno, scendendo poi a baciarlo sulle labbra infilando con prepotenza la lingua nella sua bocca, tentando in seguito di levargli anche i pantaloncini assieme alla biancheria intima. Voleva divertirsi un po’ con lui quella sera.

Sasuke nell’avvertire la lingua del fratello nella sua bocca si sentì quasi soffocare e a stento trattenne un altro conato di vomito per il ribrezzo.

Il pavimento era gelido sotto la sua schiena calda e questo gli causava ancora più brividi di freddo, ma lasciò subito in disparte quella sensazione non appena avvertì il fratello tentare di levargli i vestiti, istintivamente chiuse le gambe continuando a dimenarsi per quanto poteva e con le mani tentava di allontanare il fratello maggiore da se ma era del tutto inutile, in quanto la stretta di Itachi sul suo piccolo corpo era troppo salda perchè potesse riuscire a liberarsi da essa. Ma quest’ultimo ormai stanco dei suoi continui movimenti che gli impedivano di lavorare bene su di lui, si staccò da quel bacio tirandogli un forte man rovescio in pieno volto urlandogli contro “Finiscila di agitarti! Mi stai dando sui nervi! Anche se da una parte… stai rendendo tutto più divertente” emise una risatina poco rassicurante verso di lui e approfittando di un suo momento di distrazione lo spogliò completamente gettando via i suoi vestiti lontano da lui in mezzo alla stanza.

Il ragazzino si ritrovò completamente nudo sotto al suo corpo, piangeva senza sosta, a maggior ragione ora che il fratello gli aveva tirato un ceffone e l’aveva spogliato completamente, tentava in ogni modo di liberarsi dalla sua presa, ma più si agitata più aumentava la presa sui suoi polsi. Lui infine non era altro che una semplice preda del resto. Sentì poco dopo il fratello leccare ogni linea del suo petto assaporando così il gusto della sua morbida e candida pelle avvertendolo scendere sempre più verso il basso fino al suo basso ventre senza mai perdere il contatto con la lingua sul suo stesso corpo. Ormai dimenarsi era totalmente inutile, aveva consumato le poche energie rimaste… Si accasciò al suolo completamente stremato lasciando ricadere il viso di lato mentre subiva contro la sua volontà tutti i gesti di Itachi. Quest’ultimo sentendo il corpo sottostante tremare vistosamente ghignò soddisfatto per il suo operato. Portò un dito all’altezza del suo petto fino a scendere lentamente, percorrendo tutto il suo corpo fino al basso ventre facendolo passare sopra al suo piccolo membro e scendere sempre più fino a trovare con le dita la sua piccola apertura tra le natiche e senza porsi il problema che potesse fargli male visto che non gli interessava, lo violò rapidamente con un dito introducendolo completamente all’interno muovendolo già rapidamente dentro di lui mentre iniziò a leccargli il collo ed il petto.

A quella mossa, Sasuke sentì un forte dolore invadergli tutto il corpo e gridò nuovamente ma debole com’era non riuscì a ribellarsi, l’odio per Itachi era davvero molto grande. Ancora non capiva perchè il fratello maggiore gli stesse facendo tutto quello e la sua tenera età non lo aiutava di certo.

Però il ragazzo più grande, ormai alterato da tutti i suoi piagnistei continui, estrasse rapidamente le dita da lui per poi iniziare a picchiarlo con energia urlandogli contro di finirla di piangere a quel modo visto che gli stava dando solamente sui nervi. Riuscì a farlo zittire dopo un po’ di tempo ghignò intensamente verso di lui e tirò fuori dalla custodia sulla gamba sinistra un kunai puntandolo alla gola del ragazzino, non voleva ucciderlo anzi, si stava divertendo troppo a ‘giocare’ con lui in quel modo, anche se per Sasuke non fu proprio la stessa cosa. Successivamente abbassò l’arma appoggiando e premendo la punta affilata sul petto liscio del fratellino scendendo diagonalmente verso il suo ventre lasciandogli così una ferita superficiale sul corpo continuando a toccarlo insistentemente in mezzo alle gambe con la mano libera anche se non sentiva nessuna reazione da parte sua ci provava gusto a farlo urlare e, come a volergli provocare ancora più dolore, passò la lingua lungo tutta la ferita che gli aveva appena provocato assaporando di conseguenza il gusto del suo sangue mentre il ragazzino sentì un atroce bruciore a causa della saliva.

Itachi si leccò rapidamente le labbra e senza molta delicatezza lo fece voltare e mettere in posizione prona a terra. Afferrò lo stesso Kunai dalla parte della lama senza preoccuparsi di ferirsi la mano e penetrò con violenza Sasuke con il manico di quell’oggetto.

Il povero ragazzino urlò fortissimo sentendosi come spaccare in due per ciò che gli stava facendo il fratello. Allungò una mano sul pavimento come in un disperato tentativo di scappare da lui piantando le unghie sul legno ma non riuscì a fare proprio nulla… Si abbandonò totalmente a quelle atroci torture che stava subendo, gli occhi e le labbra erano spalancati e da quest’ultima fuoriusciva un rigagnolo abbondante di sangue per le percosse ricevute poco prima. Totalmente violato in quel modo orribile non sentì più nulla… Benché rimanesse vigile i suoi occhi si fecero spenti, non aveva neppure più la forza di muovere la mano.

Itachi senza far caso ai suoi lamenti continuò a muovere quell’oggetto in lui con sempre maggior forza e rapidità, finché stanco di giocare a quel modo lo levò da lui di scatto gettandolo da qualche parte nella stanza. Si abbassò i pantaloni e la biancheria intima lasciando così scoperto il suo membro abbastanza eccitato per tutto ciò che stava facendo verso quel bambino, lo afferrò per i fianchi con le mani mettendolo in ginocchio e con le gambe aperte verso di sé. Combaciò alla perfezione il bacino con le natiche di Sasuke e con una spinta decisa penetrò completamente nel suo corpo emettendo un flebile mugolio di piacere a quell’azione iniziando da subito ad affondare ed uscire da lui con notevole violenza ed energia. Cercò di restare in lui il più possibile, ma essendo ancora molto giovane non riuscì a resistere molto ed infatti poco dopo riversò tutta la sua eccitazione all’interno del piccolo corpo di Sasuke, lasciandosi sfuggire un lamento piuttosto lungo simile ad un gemito. Ansimava notevolmente per il piacere che aveva percepito durante il rapporto con lui. Pensò che si era divertito abbastanza, uscì di colpo da lui e si rialzò dal pavimento sistemandosi i vestiti, lasciando il ragazzino a terra guardandolo come se fosse solamente un oggetto.

Sasuke non si mosse nemmeno di un centimetro. Sentiva male ovunque. Si era rinchiuso nel silenzio più assoluto per cercare di sfuggire al dolore e soprattutto all’umiliazione, solo le lacrime ormai solcavano il suo viso innocente e inespressivo. Rimase a terra completamente nudo e violato con il corpo scosso da forti tremiti, per un attimo incrociò nuovamente lo sguardo di Itachi rosso come il sangue che aveva versato quella stessa notte nel sterminare tutto il loro clan tranne loro due. Avrebbe preferito morire piuttosto che ricordare quella notte.

Il fratello maggiore si avviò verso la porta, ma prima di andarsene definitivamente si fermò sull’uscio della stanza guardandolo per un ultima volta pronunciando delle parole più fredde del ghiaccio “Mi devi odiare! Devi sopravvivere come un miserabile, continuare a scappare, aggrapparti alla vita. E un giorno presentati davanti a me, con i miei stessi occhi.”

Detto ciò sparì velocemente dalla sua vista andandosene anche dal villaggio Konoha, inoltrandosi nella foresta, lasciando il piccolo fratello completamente solo.

Sasuke rimase a terra mentre vedeva allontanarsi il fratello… Per alcuni lunghi istanti la frase che gli aveva appena detto rimbombò nella sua mente. Un odio sempre più profondo ben più forte dell’umiliazione subita lo fece uscire dal torpore in cui era caduto. Cercò di muoversi ma non vi riuscì e un istante dopo perse i sensi. Per sua fortuna qualcuno si accorse della strage successa entrando direttamente in casa. Si sentì sollevare in braccio ma poi più nulla… Era completamente svenuto.