Cap 13
Il mattino seguente Naruto tentò di rigirarsi sul letto ma non vi riuscì a causa del peso di Sasuke sopra di sé. Mugolò contrariato e socchiuse appena gli occhi ormai sveglio. Sentì un gran mal di testa e di conseguenza si portò la mano sulla fronte massaggiandosi un po’ le tempie. Non ricordava assolutamente nulla della sera precedente e avvertiva notevoli dolori sulla maggior parte del corpo, posò le mani sulle spalle del compagno e cercò di alzarlo da sé visto che con il calore del suo corpo stava sudando parecchio. Per tutti quegli scossoni il moro riaprì gli occhi e non appena si sollevò di qualche centimetro da lui venne letteralmente trapassato sulla testa da una fitta che gli provocò un dolore lancinante, stendendola poco dopo anche sul suo membro.. Si guardò dopo un po’ notando che era completamente nudo e sotto di sé c’era pure Naruto senza vestiti “Ahi… Che mal di testa… Perchè siamo nudi?” Non ricordava un bel niente neppure lui della notte precedente.
Naruto in quel preciso istante sbadigliò rumorosamente e con uno sforzo immane, perché si sentiva piuttosto debole, fece rotolare giù da sé Sasuke mettendosi poi seduto, ma nel fare quell’operazione sentì un’altra fitta alla testa e anche al fondoschiena lamentandosi per il dolore. Si sentiva anche il ventre stranamente appiccicoso “Mh… Non lo so… Però mi fa male dappertutto!” Lo guardò poi negli occhi interrogativamente in cerca di una risposta ma l’altro non sapendo che rispondere fece spallucce “Fa male tutto anche a me…” Poggiò la mano sul letto per sollevarsi ma la sua attenzione fu attirata da qualcosa… Guardò con più attenzione e scoprì che le lenzuola erano sporche di sangue. Letteralmente terrorizzato fece un salto tremendo e disse “Sangue?!” Ma nell’urlare si provocò una fitta ancora più forte alla testa.
Alle sue parole Naruto ci mise un po’ a recepirne il significato fino a che si spostò a sua volta da lì alzandosi in piedi. Barcollava un po’, ma nel sollevarsi avvertì qualcosa di caldo scivolare giù dal suo corpo fino all’interno delle sue cosce. Abbassò lo sguardo e vide chiaramente il seme del ragazzo con qualche strana macchia rossa e guardò di colpo Sasuke di fronte a sé con fare preoccupato “Ma che abbiamo fattoooooo????” Rimase poi a fissare quelle macchie sul letto tentando di ricordare qualcosa… inutilmente.
L’Uchiha, adesso che Naruto si era alzato dal materasso, notò benissimo tutto il sangue sulle lenzuola. Si spaventò non poco e spalancò gli occhi, in più guardò istintivamente Naruto notando un chiaro liquido vischioso chiazzato di rosso che scivolava sulle sue gambe, sussultò e collegò le cose. Abbassò il viso guardandosi il membro tutto sporco di sangue e biascicò appena anche se gli uscirono delle frasi scombinate e confuse “Penso che… l’abbiamo fatto… ma io come attivo…” Si fermò un istante e poi riprese cercando di calmarsi “Credo di aver perso del sangue mentre lo facevamo… Dentro di te…” Arrossì parecchio in volto, era imbarazzato, se aveva veramente perso lui tutto quel sangue non sapeva che figura avesse potuto fare di fronte al compagno che a sua volta arrossì notevolmente. Naruto ora capiva anche il perché del dolore che percepiva ovunque. Aveva un senso di fastidio su tutto il corpo però, si sentiva tutto appiccicoso e accaldato. Non disse niente al compagno da quanto era imbarazzato per quel che era successo. Scappò in bagno chiudendo la porta dietro di sé per poi infilarsi velocemente sotto la doccia e lavarsi tutto quanto per bene. Da una parte gli dispiaceva non ricordarsi nulla se quella era stata la sua prima volta da passivo, però non capiva nemmeno il perchè non ricordasse nulla di tutto ciò. Rimase così sotto l’acqua corrente con mille pensieri per la testa per un bel po’ di tempo fino a che uscì. Si asciugò e si legò l’asciugamano attorno alla vita andando davanti lo specchio per sistemarsi i capelli bagnati, ma qualcosa vicino al suo collo gli attirò l’attenzione. Era un segno letteralmente viola e pure abbastanza grande. Lo toccò appena e sentì che faceva parecchio male. Corse fuori dal bagno e si parò davanti a Sasuke “E questo cos’è eh???”.
Il moretto che era rimasto nudo con solo su i boxer nel vedersi il compagno piombargli davanti a quel modo lo guardò un po’ male, ma successivamente spostò la visuale su quel segno “Non so cosa sia quel segno… Forse un succhiotto o un morso e molto probabilmente te l’avrò fatto io…” Sospirò, poi proseguì dicendo “Naruto l’abbiamo fatto punto e basta… Tu passivo e io attivo… Comincio a ricordare…” Lo guardò negli occhi intensamente per qualche secondo fino a che gli si gettò contro abbracciandolo e nel frattempo indietreggiare spingendolo contro al muro. Gli accarezzò il viso lentamente con una mano per poi scendere sul suo petto e dirgli con serietà “Adesso tu mi appartieni corpo e anima… Sei stato anche macchiato dal mio sangue… Lo sai? Sei solo mio…”.
A quelle sue parole Naruto avvampò letteralmente sia per la vergogna che per l’imbarazzo abbassando lo sguardo sorridendo appena “Si… Sono tuo…” A sua volta lo strinse poi forte a sé per la schiena strofinando il viso contro la sua spalla continuando “Ma anche tu lo sei però! Sei solo mio!” Notò poi che anche lui aveva il collo pieno di succhiottini e ridacchiò divertito.
Si fecero un po’ di coccole a vicenda ma siccome anche Sasuke aveva bisogno di lavarsi, lo lasciò e andò in bagno. Optò per un bel bagno rilassante. Subito si mise a preparare l’acqua e mentre lo faceva prese una decisione su di una cosa che ormai pensava da tempo. Si sentiva tremendamente solo a vivere in quella casa ed era trascorso già parecchio tempo da quando lui e Naruto stavano assieme, sapendo dove abitava il compagno, stare in casa Uchiha sarebbe stato per lui molto bello. Entrò nella vasca immergendosi completamente in essa tirando un sospiro e poi a voce abbastanza alta disse “Naruto… Vieni un attimo qui…” Voleva chiederglielo subito, era impaziente di sapere se voleva vivere con lui, forse erano ancora troppo piccoli per una convivenza, ma non gli importava molto e poi erano soli entrambi.
Il quel preciso istante, il biondino si stava rivestendo e quando sentì Sasuke chiamarlo, sperò che non volesse fargli fare un bagno visto che aveva appena fatto la doccia. Indossò velocemente gli ultimi vestiti e si diresse verso la stanza, vi entrò e si avvicinò alla vasca inginocchiandosi a terra per poi appoggiare le braccia al bordo di essa guardandolo negli occhi. Sasuke aveva uno sguardo davvero sensuale in quel momento e poi tutto bagnato con le piccole goccioline d’acqua che solcavano il suo viso era ancora più affascinante. Ogni volta che lo guardava a quel modo arrossiva un po’ e non riusciva a reggere quelle sue iridi nere come la notte senza luna “Si… Dimmi…” Passò intanto un dito dentro l’acqua giocando con la soffice schiuma in attesa che parlasse.
Sasuke sospirò nuovamente e senza aspettare oltre ne fare troppi giri di parole disse “Mi piacerebbe tanto che tu… Venissi a vivere con me qui… Non riesco più a restarti lontano e mi manchi non appena torni a casa tua… Qui è grande abbastanza… Staremo benissimo…” Gli sorrise mantenendo quello splendido sguardo di poco prima e proseguì dicendo “Ti sto chiedendo se vuoi venire a convivere con me… Naruto…”.
Il ragazzino spalancò gli occhi a quella richiesta sollevandosi di scatto dal freddo marmo della vasca guardandolo a bocca aperta e con le palpebre sgranate per lo stupore. Non sapeva veramente che rispondere “Ecco io…” L’idea gli piaceva molto e passare più tempo assieme a Sasuke non gli faceva certo schifo. Rimase a pensarci per un attimo. Era totalmente solo quando tornava a casa, non aveva nulla da perdere in fondo. Lo guardò per un attimo con gli occhi lucidi per la felicità e gli si gettò contro abbracciandolo forte per le spalle, bagnandosi però un po’ con l’acqua, annuendo e ringraziandolo continuamente posandogli piccoli e continui bacini sul viso e sulle labbra. Non gli sembrava vero che il compagno gli avesse chiesto di poter vivere con lui in quella casa così grande. Continuò a strofinarsi affettuosamente contro di lui fino a che per ringraziarlo, si avvicinò con le labbra al suo orecchio posandole prima sulla parte superiore per poi scendere verso il lobo e morderlo sussurrandogli “Posso lavarti io…?” Arrossendo appena per avergli fatto questa domanda.
A Sasuke di certo quella richiesta non dispiaceva affatto, gli sorrise intensamente e disse “Va bene…” E così gli passò la spugna piena di schiuma attendendo che il partner procedesse.
Naruto afferrò la spugna dalle sue mani, si tirò su le maniche e tenendolo abbracciato per le spalle iniziò a passare la spugna su tutto il suo corpo lavandolo per bene prima sul petto e poi sulla schiena vedendolo rilassarsi letteralmente sotto i suoi tocchi. Ridacchiò e poi come per dispetto gli posò piccoli bacini su tutto il collo lavandolo poi anche in quella zona fino a tornare sul petto e scendere lentamente verso il suo ventre sotto all’acqua fino a raggiungere le sue gambe ma nel farlo però gli sfiorò appena il membro con il dorso della mano senza accorgersene continuando a lavarlo. Per quel lieve contatto il moro emise un gemito abbastanza forte, Naruto sapeva eccitarlo anche con un lieve e semplice tocco “Non lì… Altrimenti scatenerai ancora la voglia di unirmi a te…” Lo guardò con fare ambiguo proseguendo poi a dirgli “Oppure lo fai perchè lo vuoi? Io farei sempre l’amore con te…”.
Naruto alle sue parole stava quasi per prendere fuoco per l’imbarazzo e risalì subito con le mani intuendo di aver toccato qualcosa che non doveva. Si sentiva ancora il fondoschiena dolorante per la sera precedente e non riusciva nemmeno a stare seduto per bene. Mugolò contrariato ma non rispose e come per dispetto gli schizzò dell’acqua in faccia dicendo solamente un “No così impari!”.
Sasuke sorrise divertito dalla sua reazione e si asciugò gli occhi per l’acqua e come ad intuire i suoi pensieri sussurrò “Magari non come ieri sera… In un altro modo…” Tentò di provocarlo in tutti i modi. Aveva veramente voglia di unirsi a lui un’altra volta anche se come passivo dato che solitamente quello era il suo ruolo, ora che l’aveva sbloccato dalle sue paure non avrebbe mai smesso di fare l’amore con lui.
Naruto lo guardò per un attimo negli occhi a quelle sue parole come a pensarci un attimo prima di rispondere, però poi scosse la testa energicamente “No no no! Ecco! E poi mi fa ancora male la testa e anche altro!! E poi dobbiamo andare da Sakura non ricordi più eh??” Lasciò andare la spugna e tornò nuovamente dietro di lui bagnandogli i capelli. Prese dello shampoo e successivamente iniziò a lavarglieli lentamente facendogli piccoli massaggini sulla testa vedendolo chiudere gli occhi e rilassarsi ancora più di prima sotto quei lievi tocchi anche se lo sentiva mugolare come contrariato, probabilmente per il suo rifiuto.
“Non l’ho dimenticato che dobbiamo andare da Sakura ma c’è tempo non scappa!” Sbottò e sbuffò sonoramente, proseguendo “Tanto stanotte sarai tutto mio! E lo sarai per sempre! Adesso che vivremo insieme poi… Anzi trasferisciti al più presto qui” Era davvero impaziente tanto che Naruto per farlo contento disse “Certo.. Appena torniamo a casa passiamo a prendere le mie cose ok?” Si sporse verso di lui e lo baciò sulle labbra per un istante, afferrò poi il doccino e lo aprì puntandolo sulla testa del ragazzo per lavare via la schiuma da lui “Ecco! Adesso sei tutto bello e profumato!” Ridacchiò appena e si sollevò da lui asciugandosi le braccia per poi aiutarlo ad uscire da lì ed asciugarsi. Mentre Sasuke si rivestiva, il biondino andò in camera e tirò via dal letto le lenzuola sporche buttandole a mo di mucchietto in un angolino della stanza. Ne prese delle altre pulite da uno degli armadi dopo una lunga ricerca, visto che non sapeva ancora dove tenesse le cose e rifece alla belle e meglio il letto. Non era molto pratico in quelle mansioni casalinghe, ma voleva dare una mano. Si sedette poi sul letto ed attese il compagno che si stava rivestendo e una volta finito, prese le lenzuola buttandole in lavanderia e poco dopo uscirono entrambi da casa per poi chiedere, restando fermo sulla porta d’ingresso“Vuoi che andiamo subito a parlare a Sakura?” Il biondino stette a pensarci un po’ e poi annuì dicendo “Beh… Prima andiamo… Prima torniamo a casa… E prima potremmo divertirci un po’… No?” Sorrise malizioso, lo prese per mano e lo trascinò per strada, ma non appena iniziarono a vedere della gente subito si staccarono camminando l’uno accanto all’altro.
Naruto sospirò intensamente. Voleva proprio capire lo strano comportamento della ragazza. Non le avevano fatto niente di male in fondo e sembrava quasi volersi isolare dal gruppo. Sospirò ancora pensando a cosa dirle una volta vista e dopo un bel po’ che camminavano giunsero di fronte a casa sua. Suonarono al campanello e la madre aprì loro facendoli accomodare. Il biondo chiese poi di Sakura e gli venne riferito che stava in camera sua a studiare. Sbuffò pensando che la ragazza studiasse sempre troppo e così chiesero il permesso di salire da lei e non appena ottenuto si avviarono verso camera sua. Fece per aprire la porta all’improvviso ma un istante dopo si fermò ricordandosi che l’ultima volta gli aveva tirato dietro di tutto e così per sicurezza busso piano attendendo la risposta.
Sakura venne distolta dai suoi pensieri, se ne restava sempre chiusa in camera con la scusa di studiare ma infine non lo faceva quasi mai, anche perché non ci riusciva. Pensando fosse la madre afferrò un libro e qualche pergamena aprendola davanti a sé e disse “Avanti…” I due entrarono abbastanza titubanti in quella stanza. Una volta dentro Naruto richiuse la porta alle loro spalle però non disse nulla perchè non sapeva nemmeno da che parte iniziare. Sakura però non sentendo nessuno parlare si voltò appena per guardare chi fosse e non appena vide di chi si trattava sbarrò gli occhi rigirandosi poi immediatamente “Cosa siete venuti a fare qui?” E fece finta di continuare a studiare, non era molto contenta di vederli.
Naruto prese un po’ di coraggio e si avvicinò a lei arrivandogli a pochi centimetri dalla sedia dov’era seduta e dato che non era da lui rigirare i discorsi disse con voce ferma “Noi dobbiamo parlarti! Sei troppo strana in quest’ultimo periodo, si può sapere che ti prende? Siamo una squadra e questo tuo distaccamento da noi la sta rovinando… Ci vuoi dire che hai??”.
La ragazza sussultò e fece cadere a terra una pergamena per la distrazione essendo un po’ agitata, sembrava che avessero capito tutto e non sapeva come comportarsi di conseguenza, e siccome non riusciva neppure a guardarli negli occhi disse “Vi state sbagliando sono la solita di sempre…” Anche se sapeva che avevano pienamente ragione.
Sasuke rimase in disparte a fissarla, aveva la sensazione che nascondesse qualcosa perché il suo atteggiamento nei loro confronti era veramente strano e così incrociò le braccia al petto sbottando “Mpf… Non dire sciocchezze Sakura… Puoi imbrogliare Naruto se vuoi ma non me… Cosa nascondi?” Essendo molto intelligente ed intuitivo rispetto a Naruto aveva capito fin dal principio che la compagna teneva nascosto qualcosa però a quelle parole Naruto lo guardò molto male mettendo il broncio “Che vorresti dire tu eh??” Tornò poi a guardare la ragazza posandole una mano sulla spalla cercando di farla voltare verso di sé delicatamente “Allora?? Ci vuoi dire che ti succede? Ti abbiamo fatto qualcosa di male senza che ce ne accorgessimo?” .
La ragazzina non sapeva come reagire. Dopo lunghissimi minuti di silenzio, istintivamente si girò verso di loro, aveva le lacrime agli occhi, guardò prima Naruto, poi Sasuke e tutto d’un fiato, non riuscendo più a tenere per se quello che aveva visto quel giorno disse “Vi ho visti… Nella grotta durante l’allenamento! Sasuke era in mezzo alle tue gambe Naruto!” Chiuse gli occhi rigirandosi per poi scoppiare a piangere molto forte.
L’Uchiha sentendo quella frase si pietrificò spalancando gli occhi, quel giorno lei li aveva visti, e pensò che era un bel guaio… Guardò verso Naruto non sapendo né che dire né che fare anche se in quel momento sarebbe volentieri sprofondato sotto terra per la vergogna, era persino pallido in volto. Però il compagno non era da meno come imbarazzamento, era diventato totalmente viola e teneva gli occhi spalancati come la bocca. Naruto indietreggiò appena da Sakura abbassando lo sguardo. Rimasero tutti e tre in un silenzio disarmante per un po’ di tempo interrotto ogni tanto dai singhiozzi della ragazza. Il biondo si voltò verso Sasuke in cerca di un aiuto ma vide abbastanza imbarazzato pure lui. Poco dopo a rompere completamente quel silenzio, la ragazzina parlò ancora tra le lacrime “Cosa siete tu e Sasuke? E’ Naruto? Non è una cosa normale…” Si voltò a guardarli con gli occhi traboccanti di lacrime quasi ad accusarli della loro relazione così strana.
Non sapevano proprio che fare. Naruto era pietrificato e come lui Sasuke. Il moro sentiva che in quel momento era l’unico che avrebbe potuto sistemare quella faccenda con Sakura dato che la ragazza era sempre stata innamorata di lui così si diresse a passo deciso verso di lei e facendola sollevare quasi a forza dalla sedia l’abbracciò forte dicendole “Ho sempre saputo che provavi qualcosa per me… Mi dispiace Sakura ma io non posso ricambiare i tuoi sentimenti, so che stai soffrendo, ma soffrirai ancora di più se non capirai… Può sembrare strano ma io e Naruto stiamo assieme e ci amiamo… Devi solo farti forza ed accettarlo…”. A quel contatto così improvviso ed inaspettato la ragazza istintivamente si strinse fortissimo a Sasuke. Era la prima volta che il compagno l’abbracciava a quel modo di sua spontanea volontà, continuava a non rassegnarsi sul fatto che lui non sarebbe mai stato suo. Era totalmente persa in quell’abbraccio così caldo per lei e non si rese neppure conto di Naruto che a sua volta si era avvicinato. Rimase in quella posa per un bel po’ respirando il buon profumo del compagno che mai più avrebbe potuto sentire. Tentò di calmarsi e disse “Cercherò di accettarlo ma… Mi dovrete dare un po’ di tempo…” Ora come ora non riusciva proprio ad accettarlo. L’Uchiha sentendo quella stretta notevole sussultò. Non gli andava molto ma non gli sembrava il caso di lasciare adesso la ragazza, guardò Naruto e fece spallucce, loro non avrebbero potuto fare di più di quello che non avevano già fatto ma non appena pensò quella cosa vide Naruto ridacchiare, probabilmente perché aveva notato che era un po’ scocciato. Il biondino poco dopo si parò dietro a Sakura, sbirciò oltre i loro corpi e vedendo che il letto era abbastanza vicino, posò le mani sulla schiena della compagna e spinse entrambi all’indietro facendoli ricadere sul letto sotto uno sguardo omicida di Sasuke che ora si trovava steso con la ragazza sopra di lui ed in mezzo alle gambe sul morbido materasso. Nel ritrovarsi in quella posa, sopra al corpo caldo del compagno amato la ragazzina arrossì notevolmente. Però non aveva nessuna intenzione di lasciarlo andare o spostarsi da lui, quindi rimase lì assaporandosi quel primo e unico momento che avrebbe potuto passare con Sasuke per merito di Naruto.
Quest’ultimo vide chiaramente che l’espressione del partner non prometteva niente di buono e mugolò appena. Sperò non si fosse arrabbiato troppo però vedendolo immobile e abbastanza impacciato si avvicinò al letto e si sedette accanto a loro, afferrò un braccio del compagno e lo portò sopra la schiena della ragazza guardandolo negli occhi come a volergli dire ‘è per il bene della squadra!’. Da una parte era geloso. Lui non era mai riuscito a sfiorare quella ragazza, sospirò intensamente e rimase seduto accanto a loro.
Sasuke fulminò letteralmente Naruto con lo sguardo ma si adeguò alla situazione iniziando ad accarezzare la schiena della ragazza con dolcezza, del resto lo faceva per il bene del team 7. Timidamente la strinse a sé con entrambe le braccia e le sfiorò i morbidi capelli rosa con le dita passando poi sul viso. Lei non lo poteva vedere ma Sasuke aveva un’espressione alquanto annoiata, non era abituato a fare certe cose con una ragazza e non ne era neppure interessato. Sakura invece nel sentire le mani di Sasuke sul suo corpo e sui suoi capelli rabbrividì per un istante, si sentiva imbarazzatissima ma almeno si stava pian piano calmando dal piangere. Le piaceva come la stava toccando Sasuke, era meraviglioso e l’aveva sempre desiderato, mentre alcune lacrime solitarie continuavano a solcare il suo volto triste fece un piccolo sorriso e si rilassò completamente. Per tutte quelle premurose attenzioni dal ragazzo che gli era sempre piaciuto, sicuramente il sonno l’avrebbe presto colpita.
Naruto vide chiaramente che si stava calmando sotto le carezze del compagno e sorrise, ridacchiando divertito nel vedere la faccia di Sasuke… Le ragazze non gli piacevano proprio! Avrebbe voluto dargli un bacio ma non sapeva se fosse una buona idea. Si mise steso su un fianco avvicinandosi lentamente a loro e non appena vide che Sakura aveva gli occhi chiusi, unì rapidamente le labbra a quelle di Sasuke, si spostò poi verso il suo orecchio sussurrando per non farsi sentire da lei “Fa il bravo dai… Tra poco torniamo a casa… E sarò tutto tuo” Glielo mordicchiò pure appena per dispetto come a volerlo invogliare però non sapeva che il moretto aveva già in mente una bella vendetta per tutto ciò che gli stava facendo fare.
La ragazzina restò a farsi coccolare da Sasuke per diverso tempo fino a che non si addormentò completamente. Finalmente aveva finito di versare lacrime e sul viso aveva un sorriso rilassato e tutto sommato felice. Farsi coccolare così da lui le aveva fatto proprio bene.
Rimasero lì accanto a lei per un bel po’ di tempo, finché Naruto notò la ragazza dormire profondamente. Almeno era riuscito a vederla come tanto desiderava prima di mettersi assieme a lui. Era davvero dolce in quel momento e soprattutto non rischiava di ritrovarsi pugni in testa o che altro. Le sfiorò appena i capelli spostandoli dal viso per vedere se reagisse in qualche modo ma non fece nulla. Si era proprio addormentata e lo fece notare anche al compagno così che potesse metterla bene sul letto.
A quelle parole Sasuke si sentì rincuorato, quello che per lui era un vero e proprio strazio era finalmente terminato e non vedeva l’ora di metterla giù. Così si spostò lentamente tirandosi un po’ su, rimase a pensare come fare a sollevarla per metterla nel letto senza svegliarla e così la prese lentamente tra le braccia tirandola su piano piano. Sentì che era leggerissima e se ne stupì quasi. Si fermò solamente un momento quando la vide agitarsi e stringere appena la presa sulla sua maglietta come a non volerlo lasciar andare via, ma dopo un po’ riuscì a sistemarla sotto le coperte senza svegliarla coprendola per bene. Si sollevò e guardò Naruto sospirando, erano stati i minuti più lunghi della sua vita quelli e si ripromise di non coccolare più una ragazza in vita sua.
Naruto si avvicinò a lui e lo strinse forte a sé afferrandogli poi le guanciotte pizzicandole e tirandole appena sussurrandogli a fior di labbra “Ma bravo il mio bel tesorino! Ora passiamo da me… Così prendo le mie cose..” Rimase poi a fissarlo con gli occhietti furbi ma Sasuke non apprezzò moltissimo quel gesto, infatti lo guardò male e appena gli lasciò le guance borbottò “Andiamo prima che si svegli… Meglio avvisare sua madre che si è addormentata…” Si massaggiò il viso e si avvicinò alla finestra tirando le tende rosa della camera. Attese che Naruto gli passasse davanti e quando uscirono dalla porta della camera, richiudendola alle loro spalle, gli pizzicò il sedere dicendogli “Si passiamo da te ma poi me la pagherai cara quando saremo soli… Guarda che mi è toccato fare… Non mi sono divertito…”.
Il ragazzo si massaggiò il sedere con una mano facendogli la linguaccia. Cercò di non dare molto peso alle sue parole pensando che stesse solamente dicendo tutto ciò per spaventarlo. Avvisarono così la madre che la ragazza si era messa a letto a riposare ed uscirono poi da lì andando di corsa verso casa di Naruto. Egli si vergognava un po’ a mostrarla a Sasuke visto dove abitava il compagno ma non poteva farne a meno.
Entrò in casa e iniziò a prendere degli scatoloni mettendovi dentro le cose che gli sarebbero servite per vivere da lui e non ci mise nemmeno molto visto che non aveva poi tanta roba in casa e riempì così due scatoloni portandoli all’ingresso. Sasuke era rimasto sull’ingresso ad aspettarlo. Rimase un po’ sconvolto nel vedere l’abitazione di Naruto, che poi più che una casa erano due stanze più il bagno. Sapeva che viveva in un luogo un po’ particolare e fu ancora più felice nel sapere che adesso l’amico avrebbe avuto una vera casa. Però era preoccupato. Casa Uchiha era sicura fino ad un certo punto, aveva sempre paura che suo fratello Itachi tornasse prima o poi anche se ormai erano anni che era sparito. Guardò il compagno con gli scatoloni destandosi dai pensieri e lo aiutò a portarne uno. Naruto era tutto felice e saltellante mentre camminava verso la casa di Sasuke e dopo un po’ vi arrivarono. Attese che il compagno aprisse la porta e si diresse subito a tutta velocità al piano superiore levandosi prima le scarpe all’ingresso. Andò istintivamente in camera di Sasuke ma fece due calcoli… Quella stanza era troppo piccola per due e pure il letto era ad una piazza singola. Così con ancora lo scatolone in mano uscì da lì e curiosò in giro finché non adocchiò la camera matrimoniale. Il letto era ancora intatto e sembrava che nessuno l’avesse usato da anni. Posò la roba a terra vicino alla porta e si lanciò letteralmente sopra il materasso notando che era bello morbido e comodo. Rimase lì con gli occhi chiusi ed a gambe e braccia aperte sospirando intensamente.
Sasuke l’aveva seguito per tutta casa con l’altra scatola in mano e vedendolo entrare nella stanza dei suoi genitori sorrise lievemente. Poggiò a terra quell’oggetto e si sedette accanto a lui “Sai… Avremo bisogno di più spazio, direi di trasferirci in questa camera, la mia stanza è troppo piccola per tutti e due… Qua staremo indubbiamente più comodi….”.
Naruto però che non l’aveva nemmeno sentito arrivare per come si stava rilassando bene su quel letto, sussultò abbastanza forte, ma annuì “Allora mettiamoci subito al lavoro! Così finiamo presto!” Si alzò dal letto iniziando a disfare le scatole mettendo tutta la sua roba sopra al letto. Andò poi verso uno dei due armadi ed urlò “Questo è mio!!” Cominciò così a sistemarne all’interno tutte le sue cose cercando di essere il più ordinato possibile sapendo che il compagno odiava il disordine, anche se per lui era alquanto difficile. Nella casa precedente viveva letteralmente nel caos. Per un momento gli sembrò di sognare ad occhi aperti. Vivere in una casa così grande con la persona che amava non gli sembrava vero. Continuò quindi a sistemare tutto per bene, vedendo però che lui non trasferiva le sue cose in quella stanza tentò di convincerlo in tutti i modi riuscendovi dopo un bel po’. Così lo aiutò a traslocare tutti i vestiti nell’armadio vicino al suo e anche gli oggetti.
Lavorarono duramente fino a sera sistemando di tutto punto quella camera per loro due per renderla calda ed accogliente e completamente stremato dalla fatica, Naruto si buttò sul lettone per riposarsi sospirando e chiudendo gli occhi. Al contrario del compagno però non era tanto stremato e siccome voleva vendicarsi per bene gli si avvicinò sdraiandosi di fianco a lui per poi salirgli sopra a cavalcioni, iniziando a baciargli lentamente il viso e il collo però il biondino mugolò contrariato per i bacini che sentiva “Mhh daii… Sta buonooo…” Tentò di spintonarlo via a forza visto che con le buone non si muoveva di un millimetro ma era troppo stanco e non riuscì a fare proprio niente. Quindi si rassegnò e lo lasciò fare continuando solamente a mugolare però per il calore del suo corpo e quei dolci contatti si stava assopendo del tutto. Sasuke se ne accorse e tentò di provocarlo in tutti i modi ma sembrava che Naruto non reagisse neppure un po’, alla fine vide che si era praticamente addormentato e lo guardò molto male… E dire che gli aveva promesso che avrebbero fatto l’amore non appena fossero tornati a casa. In quel preciso istante pensò che si sarebbe vendicato il doppio l’indomani, adesso non gli sembrava il caso di svegliarlo. Sospirò a malincuore e si spogliò privando a sua volta il biondino dei vestiti. Sbuffò e si mise a letto sotto le coperte assieme a lui continuando nel frattempo a meditare vendetta per il giorno dopo.
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