Gelosia – parte 1

La gara

Kaoru era veramente furioso, non ne poteva davvero più! Non solo stava facendo di tutto per lasciarlo libero di fare le sue scelte senza fargli pesare i propri desideri, ma si doveva anche sentir dire certe cose! Tanta era la rabbia che non si era nemmeno accorto di essere uscito e di trovarsi al gelo se non quando iniziò a starnutire. Quindi ritornò immediatamente dentro e si andò a scaldare davanti alle vestigia del fuoco che prima scoppiettava allegramente nel camino. Per quel cambio di temperatura rabbrividì ma fortunatamente sul divano scorse un plaid, lo prese e dopo essercisi avvolto si sedette sul tappeto più vicino possibile al camino.

Intanto il fratello, che era restato in camera, si rigirò dall’altra parte dando le spalle alla porta, ma dopo un’oretta, vedendo che il fratello non tornava, si alzò e si mise una camicia che neanche allacciò e ed uscì dalla stanza per cercarlo. Faceva un freddo cane e sperò di non dover perlustrare tutte le camere di quell’immensa casa. Ne aprì diverse su quel piano ma senza risultato, così scese a quello inferiore e, passando davanti al salone, vide un fagotto per terra accanto al fuoco.

‹‹ Non dirmi che…›› si avvicinò e da sotto le coperte intravide il fratello.

“Kaoru…” mormorò per cercare di svegliarlo. Non poteva mica lasciarlo la per terra…

“Mhh” gemette l’altro.

“Svegliati…”.

Il ragazzo aprì gli occhi e, vedendo il fratello chino su di lui, disse: “Lasciami stare” e poi starnutì due volte di fila.

“Prenderai freddo se resti qui andiamo a letto”.

Kaoru lo guardò dritto negli occhi ma non disse nulla né si mosse.

“Guarda che se non vieni con me resto qui anche io!”.

“E chi te lo fa fare?” fece l’altro scontroso, non aveva certo voglia di litigare ma era innegabile che fosse ancora risentito per prima.

“Nessuno…” rispose semplicemente Hikaru sedendosi accanto a lui.

“E allora perchè lo stai facendo?” chiese Kaoru esasperato e al quale stava venendo voglia di piangere.

“Perché non voglio che ti prendi una polmonite, basta?”.

“Come se te ne fregasse veramente qualcosa…” mormorò l’altro.

Hikaru si incupì nel sentire quelle parole, non pensava davvero le cose che aveva detto.

“No infatti non me ne importa nulla…sono qui solo per la gloria…” rispose.

“E allora se sei venuto a cercarmi perché eri preoccupato, per quale motivo mi hai detto certe cose prima? Anzi lascia stare, non ho voglia di discutere…torniamo su.” disse alzandosi e starnutendo ancora.

Hikaru si sollevò a sua volta e, senza dire nulla, lo seguì.

“Perché sono geloso…” disse poi a bassa voce, così bassa che nonostante il silenzio della casa il fratello non riuscì a sentirlo.

Una volta rientrati in camera si misero sotto le coperte e per la differenza di temperatura Kaoru rabbrividì tutto. Hikaru notò che il fratello si era steso su un fianco e si era raggomitolato su se stesso per cercare più calore ed istintivamente gli si avvicinò sussurrandogli:

“Scusa per prima non pensavo tutte quelle stupidaggini, però è vero che a volte mi sento una bambola…”.

“Ah, questa è buona! Io ti lascio libero di fare quello che vuoi e tu ti senti una bambola…?”disse scosso dai brividi.

“Io non voglio essere libero. Voglio stare con te!”.

“Mi sembra che a parte la tua idiozia nessuno te lo impedisca! Io faccio tutto quello che vuoi, ti lascio persino libero di scegliere senza importi nulla e tu non te ne rendi conto? Anzi mi dai addosso e dici che non mi interesso abbastanza di te?” disse Kaoru con le lacrime agli occhi.

“Ti prego non fare così… Non hai capito…io non voglio che tu mi lasci libero! Voglio che mi dica di restare con te! Di starti vicino”.

Kaoru strinse i pugni contro gli occhi e si morse le labbra per non piangere ma, nonostante ciò, gli scappò lo stesso qualche singhiozzo e Hikaru vedendolo cosi si intenerì. Gli si fece ancora più vicino, tolse le mani che gli coprivano la faccia e gli leccò una lacrima.

“Scusa… è colpa mia, non piangere”.

Nonostante le sue parole Kaoru non riuscì a smettere, la tensione di quell’ultimo periodo, che era stata veramente troppa ,unita alla stanchezza fisica che provava in quel momento lo sopraffecero e così continuò a singhiozzare tenendo il lenzuolo tra le mani strette a pugno.

Hikaru, dal canto suo, non lo aveva mai visto così e si preoccupò. Fece l’unica cosa che in quel momento era in grado di fare, lo strinse forte tra le braccia dandogli dolci baci sulle guance e sulla fronte per cercare di calmarlo. E sembrò funzionare poiché il fratello gli si aggrappò dando così sfogo a tutta la sua tristezza, finché sfinito crollò con la testa sulla sua spalla, così che stavolta fu Hikaru a continuare ad accarezzarlo e a guardarlo fino a che il sonno non sopraggiunse anche per lui.

Il giorno dopo Kaoru fu svegliato da un incessante tamburellare sulla porta.

“Si?” mormorò con voce impastata.

“Ragazzi svegliatevi e preparatevi…tra un’ora si va sulle piste! Per oggi sono in programma delle gare.” disse Kyoya che appena ebbe finito di parlare si allontanò per andare a svegliare anche gli altri.

Kaoru si guardò intorno frastornato ‹‹Le gare? Me ne ero proprio scordato…non mi sento affatto bene oltretutto…›› pensò girandosi a guardare il fratello e notando che lo sbirciava con gli occhi semichiusi disse con voce un po’ nasale “Hai sentito? Alziamoci dai”.

“No…altri cinque minuti…” farfugliò.

“Dai nemmeno io ne ho voglia, oggi rimarrei proprio volentieri a letto però dobbiamo andare.” continuò l’altro tossendo e alzandosi a sedere nel letto per poi portarsi una mano alla testa che gli girava un po’.

Hikaru sentendolo si alzò sui gomiti e guardandolo disse:

“Ti sei raffreddato…resta a letto. Ci penserò io a dirlo agli altri che non stai bene”.

“No, non ti preoccupare, ho solo il naso un po’ chiuso, verrò però magari…ecco….non so se parteciperò alle gare.” disse l’altro tenendo gli occhi chiusi in attesa che gli passasse il giramento.

“Mhhh…beh tanto vincerò io!” e nel dirlo si alzò andandogli vicino per poggiare la bocca sulla sua fronte “Non mi pare tu abbia la febbre, ma oggi evita di sforzarti ok?”.

Kaoru a quel contatto spalancò gli occhi e lo guardò sorpreso:

“C-certo, ora è meglio che faccia una doccia calda.” disse, e si alzò in tutta fretta.

“Cosa? Ma sei impazzito? Vuoi farti venire davvero la febbre?” rispose il fratello riacchiappandolo “Per oggi meglio che ti lavi a pezzi…te la farai quando starai bene la doccia”.

“Guarda che non sono un bambino! Stai esagerando con tutte queste preoccupazioni, ti ho detto che sto bene è solo un po’ di naso chiuso!”disse Kaoru esasperato ma poi aggiunse “Grazie”.

“Uffa fai come vuoi…” rispose l’altro mettendo il broncio.

Kaoru lo guardò sorridendo e gli diede un bacio sulla guancia dopo di che entrò in bagno.

Hikaru ci restò male, nemmeno fingendosi offeso era riuscito a farlo desistere, così prese i vestiti ed entrò in bagno a sua volta lavandosi a pezzi. Quando ebbe finito si vestì e attese che anche il fratello fosse pronto per dirigersi nella sala da pranzo dove gli altri erano gia riuniti a tavola.

“Buongiorno a tutti” dissero in coro poi si sederono ed iniziarono a mangiare.

“Buongiorno” risposero gli altri.

“Kaoru, Hikaru si può sapere che avete combinato stanotte, sbaglio o c’è stato un po’ di trambusto?” chiese Kyoya che poi continuò “Comunque sia spero vivamente che oggi non si presenteranno problemi. A questo proposito vi illustro il programma di oggi… Allora : ci saranno delle gare tra ragazze e ragazzi sia sugli sci che sullo snowboard nella prima mattinata, dopo di che inizierà la gara principale in cui parteciperemo tutti insieme. Questa competizione prevede varie prove, infatti non sarà una semplice gara di sci…ma ve la illustrerò meglio dopo quando saremo con le ragazze.” concluse Kyoya sorridendo maliziosamente.

“Sta tranquillo è tutto a posto, solo un piccolo battibecco…vero Kaoru?” disse Hikaru guardando il fratello.

“Emh si certo, non preoccuparti per oggi. Però ecco a proposito della gara…volevo dirti che non parteciperò perché non mi sento molto bene. Se non è un problema preferirei essere solo uno spettatore” rispose Kaoru imbarazzato guardando fisso nel piatto.

‹‹Cosa? Quei Due imbarazzati e in difficoltà? Oh mio dio! Ma cosa sarà mai successo?›› si chiese Haruhi.

“Va bene, non c’è problema…vedrai che ci sarà qualcosa da fare anche per te” disse Kyoya sorridendo amabilmente.

Nel vederlo vennero i brividi a tutti. Quando quel ragazzo sorrideva in quel modo aveva sicuramente qualche piano diabolico in mente! Tutti tranne Hikaru il quale lo guardò un po’ male, non sapeva cosa avesse in mente ma quel ghigno non prometteva nulla di buono. Ma ci avrebbe pensato più tardi, infatti visto che avevano finito il pasto disse:

“Honey potresti far portare qualcosa contro il raffreddore?”.

“Certo stai male?”.

“No è per Kaoru…” rispose.

“Hikaru, non serve che fai così, se ho bisogno di qualcosa la so chiedere anche da solo, te l’ho già detto: non trattarmi come un moccioso” sibilò Kaoru all’orecchio del fratello dato che non voleva certo farsi sentire da Kyoya e irritarlo. Era già abbastanza preoccupante così!

Hikaru non disse nulla, si limitò a sorridere e prendere la bustina che il maggiordomo gli aveva portato per poi versarne il contenuto in un bicchiere. Dopo di che prese il cucchiaino girò il tutto e glielo porse:

“Che male c’è se mi preoccupo…” e nel dirlo si alzò e gli strinse la mano da sotto il tavolo “bevilo tutto…”.

Kaoru bevve la medicina anche se non fu l’unica cosa che mandò giù.

Dato che la colazione era terminata tutti si alzarono e uscirono per andare alle piste dove li aspettavano le ragazze. Appena arrivati Hikaru notò che Akane non aveva perso tempo e si era avvicinata al fratello così andò verso di loro e abbracciandolo disse:

“Come sta oggi la nostra principessa?”.

“Benissimo, grazie! Piuttosto tu, come hai potuto permettere che Kaoru si ammalasse? ” chiese stizzita.

“Ma che dici Akane…?.”iniziò quest’ultimo.

‹‹Cosa?! Maledetta…›› pensò Hikaru stringendo la presa al collo del fratello “ma no ha ragione…non sono stato molto attento…ma non temere mi farò perdonare…” disse maliziosamente guardando la ragazza negli occhi.

“Preparati a mordere la polvere, ti sfido! Nella gara di oggi te la farò pagare” rispose decisa ed infuriata nel vedere con quanta leggerezza toccava Kaoru dato che lei non poteva.

“Tu? Vorresti sfidare me?” disse il ragazzo sbottando a ridere “Kaoru ma l’ahi sentita?”.

“Ragazzi calmatevi, principessa Akane non statevene qui a litigare con questo maleducato…venite con me che vi illustro le regole” intervenne Kyoya placando i bollori e, prendendo la ragazza per mano, la condusse dove erano radunate tutte le altre. Poi girandosi sibilò “venite anche voi”.

Hikaru si staccò continuando a ridersela di gusto senza badare all’aria preoccupata del fratello.

“Allora Kyoya…ci dici cosa hai preparato? Si vinceranno dei dolci per caso?” chiese ansioso Honey.

“Non essere impaziente aspettiamo anche gli altri… Bene ora che siete tutti qui vi spiegherò in che consistono queste competizioni. Per iniziare ci sarà una semplice gara di sci adatta a tutte le ragazze che hanno imparato a sciare da poco, al termine della quale la vincitrice avrà degli sconti su alcuni gadgets dell’host club. Dopo di che ci sarà la gara principale ed a questa è meglio che partecipino solo persone esperte, visto che sarà non solo impegnativa ma anche pericolosa…sono stato chiaro?” disse scrutando i presenti, i quali erano tutti attenti ad ascoltare. Quindi continuò ” come ho detto questa non sarà una semplice gara di sci…è costituita da varie prove, una più difficile e ardua dell’altra…quindi pensateci bene prima di iscrivervi. Si inizia con una breve discesa, ma attenzione la pista è piuttosto ripida e alla fine di questa bisogna fare un salto di circa mezzo metro per poter superare un fossato. Dopo di che bisogna togliersi gli sci, caricarseli in spalla e correre con il solo aiuto delle racchette da neve verso il fiume. Per superarlo bisogna passare sopra un ponte che in questo periodo è interamente ricoperto di ghiaccio. Se pensate sia semplice beh…avrete delle belle sorprese….” disse ghignando “dopo aver attraversato il ponte ci si potrà rimettere gli sci e si devrà passare attraverso il boschetto. Anche qui dovrete fare molta attenzione poiché la piattaforma è cosparsa da dossi e buche. Forse penserete che sia una prova troppo ardua ma il premio per chi vince è ovviamente adeguato….la ragazza che conquisterà la vittoria potrà passare un giorno intero con uno di noi…e, per giorno intero, intendo anche la notte! Naturalmente se vince un membro dell’ host sarà quest’ultimo a scegliere la fortunata. Ovviamente sarete liberi ddi ritirarvi quando volete, in quanto, data la difficoltà della prova, abbiamo fatto fare delle piste alternative che vi porteranno direttamente a destinazione anche se questo vorrebbe dire essere salificati. Allora? Sono stato chiaro?” chiese Kyoya maliziosamente.

“Si!” risposero le ragazze in coro.

Subito si alzò un parlottio su chi avesse frequentato quale gara e Minami, timidamente, si avvicinò a Hikaru chiedendogli:

“Secondo te sono in grado di fare almeno la prima gara? Quella per principianti?”.

“Certo, basterà che vai piano e non miri alla vittoria come punto di riferimento, bensì al divertimento” rispose il ragazzo.

“Oh certo! Non potrei mai vincere ma mi piacerebbe moltissimo partecipare…se non altro per ripagarti degli sforzi che hai fatto per insegnarmi…” rispose lei arrossendo “Tu invece? Parteciperai alla seconda gara?”.

“Si e puoi stare certa che vincerò” disse sorridendo.

“Ascolta… Non è che puoi venire sulla pista assieme a me? Ho un po’ paura…mi saresti d’incoraggiamento…”.

“Certo, dammi solo un attimo che avviso Kaoru.” Rispose e si diresse nella sua direzione notando che Akane gli era già addosso.

“Allora parteciperai alla seconda gara vero? Così se vinci potremmo stare insieme senza che le altre ci vedano, no?”chiese Akane tenendo Kaoru per un braccio.

“Veramente no… vedi sto poco bene” disse quest’ultimo imbarazzatissimo e non sapendo come togliersela di torno.

“Va bene, allora vuol dire che parteciperò io e vincerò per tutti e due.” replicò lei sorridendo maliziosamente e facendo arrossire ancora di più il ragazzo.

In quel momento arrivò Hikaru il quale, sentendo l’ultima frase della ragazza, disse:

“Ah-ha non credi di essere un po’ troppo sicura di te? Ti ricordo che anche io parteciperò alla seconda gara e sono un ottimo sciatore principessa…”.

“Emh…si Akane non credo tu sia in grado… ti ricordi che quando abbiamo fatto lezione cadevi continuamente?” disse Kaoru grato al fratello per l’interruzione.

“Non preoccuparti” rispose e, rivolgendosi ad Hikaru continuò “tu pensa per te, che io farò lo stesso e vedrai se non vincerò e passerò un giorno intero con Kaoru.” e appena ebbe finito di parlare abbracciò il ragazzo all’improvviso.

“Levagli le manacce di dosso” sbottò l’altro.

“Se no che mi fai?” chiese impertinente facendogli una linguaccia.

Hikaru stava per scaraventarsi letteralmente addosso alla ragazza quando, prontamente, intervenne Kyoya:

“Ehy, ehy calmatevi e risparmiate le energie per dopo. Da quello che ho sentito parteciperete entrambi no? Kaoru vieni con me e aiutami a supervisionare la gara delle ragazze, sta cominciando.” intervenne placando gli animi e portando via Kaoru.

“Sta al tuo posto principessa” disse Hikaru allontanandosi e dirigendosi verso Minami per aiutarla. Salirono sulla pista ma una volta in cima, la ragazza, guardando verso il basso ebbe un ripensamento.

“Non credo di farcela…è troppo alto e mi tremano le gambe…” disse.

“Ma no, basta che farai come ti ho insegnato” rispose Hikaru per cercare di calmarla.

“E se dovessi perdere il controllo? E se dovessi cadere?”.

“Sta tranquilla…” ma non fece in tempo a finire la frase poiché sentì alle loro spalle Akane prenderla in giro.

“E’ meglio che ti ritiri…sai a malapena camminare come un’oca, figurati sciare!” disse sghignazzando.

“Come ti permetti?” urlò il ragazzo.

“Non è forse la verità? Io dico solo quello che penso! Sei tu il bugiardo che dice che se la caverà” disse continuando a stuzzicarlo.

“Sei solo una ragazzina dalla lingua troppo lunga” replicò girandosi verso di lei e lasciando bruscamente la mano di Minami che, per quel gesto, perse l’equilibrio ed iniziò a percorrere la discesa.

“Hi…Hikaru a- aiutooooo”.

Ma quest’ultimo non fece in tempo a girarsi che la ragazza aveva gia preso velocità.

“Non allineare i piedi, stringi gli sci davanti stringiliiiiiiiiiiii” gridò.

Tutti si girarono a guardare sentendo l’urlo di Minami e, vedendo la scena, trattennero il fiato.

“Non ci riesco…ti prego aiutamiiiii” gridò piangendo.

“Maledizione!” imprecò Hikaru che, senza pensarci due volte, si precipitò a tutta velocità verso di lei e, una volta che la ebbe afferrata per la vita, si lanciò di lato per evitare che si schiantasse addosso al muro. Nel farlo avvertì un tremendo dolore al ginocchio sul quale la ragazza era caduta, ma non vi diede molto peso e si girò verso di lei e chiese preoccupato “Come stai?”.

“I-io bene…Hikaru…mi hai salvato….ti sei fatto male?” chiese lei rialzandosi.

Nel frattempo correvano tutti verso di loro e Kaoru, preoccupatissimo, urlava il nome del fratello e, quando fu giunto accanto a lui, lo sentì dire:

“Sto bene non preoccuparti…”. Tuttavia quando provò ad alzarsi avvertì una fitta al ginocchio e gemette, ma vedendo la faccia preoccupata del fratello cercò di sminuire “E’ solo una bottarella, aiutami ad alzarmi…basterà una fasciatura bella stretta e passerà” ma mentre lo diceva si girò verso Kyoya e lo vide con una faccia così pallida e tirata che gli si gelò il sangue nelle vene.

Kaoru si affrettò ad aiutarlo ad alzarsi passandogli un braccio intorno al torace da una parte mentre Mori faceva lo stesso dall’altra.

“Sicuro di stare bene? Accidenti potevi ucciderti lo sai?” urlò ancora terrorizzato.

“Si…” rispose cercando di dissimulare il dolore “Non potevo mica permettere che una cliente si facesse male no? Sta tranquillo “.

Fino all’albergo non dissero più una parola. Solo una volta entrati e fatto adagiare Hikaru su un divano, Kaoru disse isterico:

“Beh, ora te ne starai buono e seduto mentre ti fascio il ginocchio e la gara te la scordi!”.

“Cosa! Non esiste proprio! Non lascerò campo libero a quella vipera! Io parteciperò eccome! Mettici la pomata, fa una fasciatura bella stretta e vedrai che tra meno di dieci minuti starò meglio di prima”.

“Ma sei impazzito? Chi se ne frega di quella!? Io non voglio che tu ti faccia ancora più male!” disse.

Poi entrambi sentirono la ragazza ridere di gusto alle loro spalle e dire alle altre: “Ora sarà tutto facilissimo!”.

“Vuoi forse passare la notte con lei?” gli domandò a bassa voce guardandolo negli occhi.

“Sempre meglio che vedere te mentre ti ammazzi” rispose l’altro a denti stretti.

“D’accordo…allora vado a riposarmi in camera. Kyoya mi dai una mano per favore?” disse guardando l’altro.

“Certo…Kaoru fai cambio con me, lo porto io” rispose.

Mentre si allontanavano Hikaru vide chiaramente l’espressione contrariata dipinta sul volto del fratello ma non vi diede il minimo peso e, quando furono abbastanza lontani da lui, disse:

“Io parteciperò, non voglio certo darla vinta a quella vipera…puoi occuparti tu di Kaoru?” chiese.

“Sei sicuro di farcela?”.

“Si!”.

“Mphf…ero sicuro che avessi qualcosa in mente! Comunque nemmeno io voglio che sia lei a vincere…anzi, ha bisogno di una bella lezione” rispose a viso duro poi urlò “Haruhi vieni qui!” “Dimmi Kyoya” disse la ragazza.

“Visto che non partecipi a nessuna gara stai vicino a Kaoru! Non farlo andare a cercare Hikaru, tienilo impegnato…insomma vedi di distrarlo, capito?”.

“Si, ma spero che voi due non abbiate niente di pericoloso in mente” rispose preoccupata.

“Fidati di me” disse l’altro e si allontanò lasciando la ragazza al suo compito.

‹‹Bene, con l’appoggio di Kyoya sono al sicuro›› pensò Hikaru e, visto che la crema stava facendo effetto, andò a prepararsi per poter partecipare alla gara stando ben attendo a non farsi vedere da nessuno dato che aveva detto che sarebbe andato a letto.

Intanto Haruhi, come le era stato ordinato, andò da Kaoru:

“Hey…dai vieni andiamo a controllare che sia tutto pronto nei minimi dettagli. Hikaru starà bene” e lo tirò via non dando peso alle sue proteste.

La gara delle ragazze si era svolta senza ulteriori intoppi e il momento tanto atteso era finalmente giunto, tutti i partecipanti erano allineati sulla linea di partenza, tra di loro c’era anche Tamaki il quale partecipava con la speranza di poter vincere e passare così una giornata intera con la sua bambina. Kyoya, sulla pista, era pronto per dare il via con una pistola a salve e al suo fianco c’era Kaoru. Hikaru, invece, era molto distante. Aveva cercato di mischiarsi il più possibile alla folla di ragazze ma nonostante tutto Kaoru riuscì a scorgerlo.

“Hikaru che ci fai lì?” urlò, ma l’altro non lo sentì o fece finta di nulla dato che non si girò neanche. Provò a raggiungerlo ma la calca era troppa ed Haruhi lo strattonava cercando di impedirgli di muoversi.

“Kaoru stai buono qui, non ti preoccupare se è lì starà bene, non è mica così incosciente no?” disse la ragazza anche se aveva lei stessa qualche dubbio.

Nel frattempo Honey vicino a Tamaki disse:

“Se vinco mi regalerete una immensa torta ragazze?”.

“Ma certo, tutto quello che vuoi..” risposero in coro.

“Non sperarci troppo…sarò io a vincere! E passerò un’intera giornata con la mia adorata bambina” disse il Lord sorridendo.

L’aria era tesissima, ovviamente tutte le ragazze erano super agguerrite e dedite a vincere una giornata con il loro beniamino. Hikaru dal canto suo era concentrato, non sapeva se sarebbe riuscito ad arrivare fino alla fine ma non voleva che Akane vincesse. L’aveva intravista nella discesa di riscaldamento e doveva ammettere che era davvero brava, segno che i giorni precedenti aveva spudoratamente mentito per stare appiccicata al fratello. Pensare a come si era comportata lo aveva fatto solo innervosire maggiormente. Quella ragazza non gli piaceva affatto, in più non poteva contare né su Tamaki né su Honey che, sicuramente erano bravi, ma non quanto lui. Anzi ci avrebbe messo una firma perché fossero stati loro a vincere. La sua unica speranza era Mori nel caso il suo ginocchio lo avesse abbandonato. Era così concentrato che non si accorse neanche che la sua rivale gli si era avvicinata.

“Non hai speranze contro di me…ti conviene ritirati se non vuoi farti ancora più male…”.

“E’ una minaccia?”.

“Mhh no…direi più un avvertimento…”.

L’altro non fece in tempo a rispondere poiché la voce di Kyoya riecheggiò nell’aria dando il via alla competizione. Partirono tutti insieme ma già dopo i primi metri iniziarono a farsi evidenti le diverse abilità di ognuno, infatti la pista era davvero molto ripida e si crearono rapidamente i primi distacchi tra i concorrenti più abili e quelli meno. Hikaru era tra le prime posizioni davanti lo precedevano Honey, Mori e Akane mentre Tamaki era alle sue spalle e aveva il suo bel da fare per non ruzzolare, non era certo uno sciatore provetto ma avrebbe fatto di tutto pur si stare solo con Haruhi.

Il primo ad abbandonare la corsa fu Honey il quale, quasi alla fine della discesa, vide a bordo pista uno stupendo coniglietto tutto bianco e cambiò direzione cercando di inseguirlo, Mori naturalmente lo seguì dando così campo libero ad Akane che si ritrovò prima e finì la discesa con un elegante salto.

‹‹Ma porca miseria…Honey! Oh no! Ovviamente anche Mori è uscito e io che contavo su di lui! Ora quella smorfiosa è prima, che rabbia e io non posso andare più veloce di così, il ginocchio mi sta già facendo male, vedrò di recuperare con la corsa sulle racchette, devo riuscirci a tutti i costi›› pensò Hikaru e anche lui saltò.

‹‹Due fuori ma… Accidenti Hikaru è dietro di me e mi sta anche raggiungendo›› pensò Akane vedendolo con la coda dell’occhio mentre si apprestava a salire sul ponte ghiacciato. Purtroppo non riusciva ad essere più veloce perché gli sci che portava in spalla erano pesanti e la rallentavano parecchio ‹‹No, devo vincere, devo incastrare Kaoru a tutti i costi! Ma quello come cavolo fa a correre in quel modo nonostante la gamba che gli fa male? Beh vediamo di buttarlo fuori in qualche modo›› si disse.

Hikaru nel frattempo la raggiunse.

“Non sarai mica in difficoltà principessa?” disse per provocarla vedendo che non riusciva a stare bene in equilibrio.

Akane punta sul vivo da quella battutina allungò il piede proprio mentre il ragazzo la sorpassava così da farlo cadere. Hikaru in un momento si ritrovò faccia a terra sbattendo il ginocchio già dolorante ed emettendo un gemito piuttosto forte urlò: “Ma sei impazzita?”.

“Ma di che parli lumaca?” rispose lei ridendo e superandolo nuovamente. Ormai erano quasi alla fine del ponte ‹‹Gli altri concorrenti sono piuttosto lontani così non hanno di certo potuto vedere quello che è successo›› o almeno così si disse la ragazza rassicurata.

‹‹Maledetta›› pensò Hikaru che tuttavia non aveva il tempo per lamentarsi quindi si alzò in tutta fretta ‹‹manca poco ormai devo resistere›› . Superato il ponte si rimise gli sci ai piedi e in poco tempo la raggiunse “Non importa le scorrettezze che commetti…non ti lascerò né la vittoria né tanto meno mettere le grinfie su mio fratello…” le disse una volta che l’ebbe affiancata.

“Ma sentiti…sei uno scemo se pensi che mi lascerò scappare un’occasione del genere” rispose con cattiveria ‹‹Accidenti, ma quanto è veloce? Devo fare qualcosa per togliermelo dai piedi…››.

“Un’occasione? Guarda che anche se dovessi vincere questa gara tu non avrai mai le attenzioni di Kaoru…è meglio se te lo levi subito dalla testa!”.

“Oh le avrò, non ti preoccupare che le avrò e non solo quelle, mio caro!Ho progetti molto più ambiziosi che conquistare uno scioccherello” ghignò la ragazza.

Intanto erano entrati nel boschetto. Era molto fitto,la luce che vi filtrava era davvero poca quindi la visuale era scarsa e avevano già dovuto evitare una buca e due dossi da quando erano lì.

“Come hai osato chiamarlo?!?!?!” disse ‹‹Io la strozzo, la stritolo, la straccio la uccido la…›› ma non fece in tempo a finire il pensiero che dovette evitare una pericolosa buca. Ora si che era davvero preoccupato…quali erano questi “progetti” e che centrava Kaoru?.

“Qualsiasi cosa tu abbia in mente non te lo permetterò!” disse e con uno sforzo riuscì a superarla e ad evitare di schiantarsi contro un albero che si era trovato di fronte a causa della sua manovra azzardata.

“Beh non sei nemmeno un po’ curioso? Non ti interessa sapere cosa potrei fare al tuo adorato fratellino?” lo stuzzicò lei cercando di nuovo di affiancarsi.

“Cosa intendi dire?” domandò cercando di non perdere la concentrazione.

“Allora ti interessa eh? Sai ho intenzione di incastrare il tuo bel Kaoru…e capiscimi bene in che senso voglio incastrarlo…! Ho intenzione di acquisire il vostro nome per poter riuscire nei miei progetti” sghignazzò Akane e si avvicinò ancora di più ‹‹Perfetto! Solo un altro po’, distraiti solo un altro po’ e poi vedi come ti sistemo ›› pensò.

“Cosa!? Non te lo permetto…non puoi usare Kaoru come se fosse un semplice oggetto…ma chi ti credi di essere?” urlò distraendosi come la ragazza aveva previsto. Quando si parlava del fratello perdeva completamente la ragione .

“Finalmente!” esclamò la ragazza che gli diede una spallata per farlo cadere in una buca lì vicino.

Se fosse riuscita nel suo intento probabilmente si sarebbe rotto una gamba e lei certo non avrebbe chiamato i soccorsi, così da toglierselo finalmente di torno.

Urtato Hikaru perse l’equilibrio, fortunatamente riuscì ad evitare la buca ma con un immenso sforzo poiché dovette far leva poggiandosi con tutto il peso sul ginocchio offeso, il quale gli fece un male allucinante.

“Ma vuoi ammazzarmi?!” disse saltando il fosso.

Fortunatamente non tutto il male viene per nuocere e, quella sconcia, gli fece conquistare un gran bel vantaggio e si ritrovò di qualche metro davanti la ragazza.

‹‹Accidenti l’ho sottovalutato, ma come fa a muoversi ancora? No non deve superare il boschetto…ma come posso fare? Ormai è troppo vicino all’uscita… Ma si…in fondo anche se vincerà e ripeterà quello ciò gli ho detto, io mi difenderò accusandolo di essere un bugiardo, dicendo che si è inventato tutto per screditarmi agli occhi di Kaoru. Si farò così magari ci guadagno pure di più…in fondo è la mia parola contro la sua…›› pensò la ragazza.

‹‹Maledizione sono al limite! Non ce la faccio eppure manca così poco…›› pensò Hikaru il quale sentiva le forze che lo abbandonavano‹‹Solo un altro poco… Eccolo! Il traguardo!›› e sentendo la ragazza dietro di lui, si piegò ancora di più sulle ginocchia, allineando perfettamente gli sci, affiancando le racchette al corpo e acquistando automaticamente velocità. Senza rendersene conto tagliò la linea della vittoria, solo che per fermarsi dovette letteralmente buttarsi a terra tanta era la spinta che si era dato.

Kaoru, che aveva assito alla scena, accorse immediatamente e si buttò su di lui stringendolo spasmodicamente:

“Hikaru, Hikaru…”invocava il suo nome con voce tremante senza riuscire ad articolare altro.

Non ci volle molto perché arrivassero anche Akane e tutti gli altri presso la linea del traguardo e si radunarono attorno a lui.

“Kaoru non premere mi fai male” disse sorridendogli.

Ma quest’ultimo non riusciva ad impedirsi di stringerlo, si era troppo preoccupato. Nel frattempo Akane si avvicinò alla coppia.

Hikaru carezzava amorevolmente la testa del fratello ma quando si accorse della presenza della ragazza disse: “A quanto pare i tuoi piani non andranno in porto!”.

“Eehhh!? Ma di che stai parlando?” chiese la ragazza con voce angelica.

“Dietro la tua faccia d’angelo si nasconde un vero demonio…non avvicinarti più né a me né a mio fratello intesi?”.

“Kaoru credimi non so di cosa stia parlando…è impazzito! Vuole solo allontanarmi da te!” disse la ragazza sull’orlo delle lacrime.

“Emh…veramente sappiamo tutti di cosa sta parlando” intervenne Kyoya gelido.

“Cosa? Io non capisco” ribadì lei sconcertata.

“Vedi quel maxischermo laggiù? Beh noi abbiamo seguito la gara tramite quello…sai avevo fatto piazzare delle telecamere lungo tutto il percorso e anche dei microfoni ovviamente, quindi è inutile che continui la commedia” concluse.

“Io…io…” Akane rimase impietrita.

Non sapeva che dire, ormai era tutto sfumato. Si girò e vide che tutti la guardavano male poi notò Tamaki avvicinarsi.

“Mi spiace ma una persona con l’animo così oscuro non può essere chiamata principessa, né può far parte del nostro circolo…sei bandita dall’host club” disse per la prima volta usando un tono serio.

La ragazza non ebbe il coraggio di dire nulla e girandosi su se stessa scappò in direzione dell’albergo, stringendo i denti e trattenendo le lacrime di rabbia. A quel punto Tamaki si girò verso Hikaru:

“Stai bene?”.

“Certo…” rispose.

“Bene allora è tempo che tu scelga la persona con cui passare l’intera serata ” disse dandogli una mano ad alzarsi.