Me ne vado
Viste le facce degli 11 ragazzi Godaime chiese a Sakura di preparare un thé. La ragazza si industriò subito. Fortunatamente Tsunade aveva fatto mettere nel suo ufficio tutto l’occorrente così la ragazza non dovette uscire.
-Insomma qualcuno dica qualcosa- disse infine l’Hokage che iniziava a perdere la pazienza.
A prendere la parola fu Neji:
-Cosa vuole che le diciamo! Ci fa chiamare qui di punto in bianco e fra capo e collo ci presenta davanti niente po’ po’ di meno che Itachi Uchiha…Cosa si aspettava che facessimo?
-Volevo vedere le vostre reazioni, ma siete tutti degli ottimi ninja e avete imparato ad applicare la regola 25 del codice…Non mostrate emozioni, davvero notevole…
-Cosa le fa pensare che noi c’entriamo qualcosa con lui?-chiese allora Kiba
-Konohamaru ha visto il qui presente Uchiha usare l’Henge no Jutsu per riprendere le sue sembianze.
-E allora?- intervenne Rock Lee- Non potrebbe semplicemente essersi infiltrato? È un ninja di livello S, non sarà stato difficile per lui, no?
-Certo potrebbe essere, se non fosse che Konohamaru lo ha visto passeggiare più volte con uno di voi per le strade del villaggio…Si trasformava in un ragazzo dai capelli rossi e corti, con occhi marroni…vi dice niente?-chiese squadrandoli uno per uno e soffermandosi su Naruto qualche secondo in più, aveva notato che era pallido, fortunatamente la sua attenzione era stata attirata da Sakura che fino ad allora aveva armeggiato per fare il thé ma che, al sentire la descrizione si era fatta scivolare dalle mani una tazza che si era rotta candendo sul pavimento:
-Mi…mi scusi Godaime-sama…ri-ripulisco subito -disse la rosa in un soffio, in quello stesso momento Naruto aveva incrociato lo sguardo dell’Uchiha e si era ripromesso di ringraziare Sakura una volta usciti dall’ufficio, se mai ne fosse uscito.
Una volta tornata l’attenzione sul caso, Tsunade disse:
-Bene, se nessuno di voi si fa avanti vuol dire che nessuno centra niente…
-Scusi ma se ha un testimone, vuol dire che sa già chi è il colpevole no?Allora perché non lo dice e basta?- si intromise Ino
-No, vuol dire che si è pentito e comunque non verrà perso di vista, quindi è avvertito.
-E riguardo a lui?-chiese Hinata rivolgendosi a Itachi
-Beh lui verrà portato in carcere e poi giustiziato.
-NO!!-gli era uscito, non era riuscito a fermasi in tempo.
Godaime lo guardò quasi sorpresa. Così come il resto del gruppo e primo fra tutti proprio il”colpevole”. Itachi Uchiha era rimasto senza parole.
-Come prego?
Naruto prese coraggio e ripeté:
-No
-Perché no?
-Perché lui non centra niente
-?
Ormai era in ballo e doveva ballare. Non avrebbe lasciato che se la prendessero con lui. No. Non avrebbe permesso che Itachi venisse ucciso. Aveva perso la prima persona con cui si era sentito veramente accettato, con cui si era sentito a casa, non avrebbe permesso che succedesse di nuovo.
-La colpa è mia.
-Ti rendi conto di quello che stai dicendo?
-Si
“sempre telegrafico è? Neanche in una situazione del genere perdi il controllo?”pensò Godaime
-Quindi confessi che eri tu il ragazzo che girava per le vie del villaggio con lui?
-Si
Tutti continuavano a guardarlo sorpresi, si sarebbero aspettati chiunque ma non lui. Non Naruto. Lui che fa comunella con la persona che Sasuke odiava più di tutte? Non poteva essere, doveva esserci qualche malinteso, assolutamente!!
-Naruto-kun, stai scherzando vero? Non puoi essere proprio tu!- disse allora Rock Lee
Il biondo impassibile lo guardò:
-Perché io no? Che c’è non posso? C’è qualcosa che mi vieta di farlo?
-No, non è questo- rispose l’altro, non sapeva che dire ci era rimasto!
-Ti rendi conto che quello che stai facendo ti etichetta come traditore vero?- disse l’Hokage
-Si lo so
-Smetterai di essere un ninja della foglia…
-Si lo so
la donna sospirò:
-Allora non mi lasci altra scelta. Lascia qui sulla scrivania il tuo copri-fronte e la carta ninja. -lei sperava che non l’avrebbe fatto e invece Naruto con una calma da far venire i brividi si tolse il copri-fronte, prese la sua carta ninja e li poggiò sulla scrivania.
Sakura guardava il tutto con terrore, temeva per come sarebbe andata a finire, aveva un presentimento ma desiderava ardentemente sbagliarsi.
-Dovrai lasciare il villaggio- la rosa sentiva a malapena le parole che si stavano dicendo, le sembravano come un brusio fastidioso e basta, l’Hokage continuò- trattandosi di te le cose sono più complicate del previsto lo sai vero?
-Si
-E cosa intendi fare?
-Semplice riporterò Sasuke indietro
-Indietro dove se lasci il villaggio?
-Da me
-Vuoi dire che hai fatto tutto solo per quel ragazzo?
-E per chi altri sennò?
-Ti avevo detto di lasciarlo perdere, ti avevo detto che ti avrebbe fatto solo male
-Lei mi ha detto molte cose si, ma non ne ha mai azzeccata una. Lui è troppo importante non lo lascerò perdere. Mi sembrava di averglielo già detto varie volte.
-Sasuke…-sospirò pesantemente- E lui? Che centra Itachi in tutto questo?
-Lui? Lui mi aiuterà.
-Ma perché proprio lui?
Naruto le raccontò di quello successo durante la missione, del suo incontro con il moro e tralasciando il sogno di Kyuubi e le cose che riguardavano solo lui e l’Uchiha,poi aggiunse:
-Mi sono sentito di nuovo bene. Ecco il perché.
-Rinunciando al titolo di ninja della foglia rinunci anche al titolo di Hokage…
-Lo so
-Sei davvero disposto a tanto per quel ragazzo?
Rise, Naruto stava ridendo. Non una risata felice, ma ironica…
-Sa mi ricorda una cosa che mi ha detto Sasuke l’ultima volta che l’ho incontrato. Lui mi disse che se avevo il tempo per andargli dietro, allora avrei fatto meglio ad allenarmi. Mi chiese se il mio sogno era diventare Hokage, disse proprio:Ora che ci penso, il tuo sogno non era di diventare Hokage?…Ora io le rispondo esattamente come risposi a lui:
Come se ci fosse una possibilità per uno che non può salvare un amico di diventare Hokage, non credi Sasuke?….Gli ho detto esattamente così e ora la penso come quel giorno. Le ho risposto?
-Si mi hai risposto…Ora trattandosi di te vorrei sapere cosa hai in mente di fare
-Bene. Sappiamo entrambi che non riuscirà a fermarmi e sa che porterò con me Itachi.
-Parli come se ti lasciassi via libera
-Lo farà. Deve farlo. Sa perfettamente che non ci sono speranze per quelli del villaggio se combattessero contro di me. Io lascerò il villaggio e se sarà necessario ricorrerò a Kyuubi per farlo, e lei sa che lo farò.
-Quindi vuoi che ti lasci andare come niente fosse…
-Le conviene
Ancora una volta una lotta di sguardi, fuoco contro ghiaccio, terra nel mare. Tutti erano col fiato sospeso, Sakura tremava. Godaime si alzò dalla sedia sempre guardando Naruto”e si è davvero cresciuto, non riuscirei a fermarlo neanche io…devo lasciarlo andare”pensò, e con sorpresa di tutti liberò i polsi dell’Uchiha che si avvicinò a Naruto guardandolo in un misto di gratitudine e stupore, poi l’Hokage parlò:
-Naruto, confido che questo resti qui in questa stanza, sono sicura che nessuno di loro ti tradirà. Faremo conto che questo incontro non si sia mai svolto, ci accorgeremo della tua mancanza domani. Ma dovrai essere già lontano.
Naruto la guardò e fece cenno di si con la testa, fece per voltarsi verso la porta quando…
-NO!!!!!!!!!- si sentì un rumore di tazze rotte e Sakura si gettò tra le braccia dell’Uzumaki. Gli passò le braccia dietro la schiena e si strinse a lui nascondendo la testa nel petto del ragazzo che era rimasto di sasso. -Naruto…-disse la ragazza singhiozzando incontrollabilmente -Naruto ti prego non andare, non lasciarmi anche tu!! Non andare…
Il ragazzo fu colpito da quelle parole, era una supplica e sentiva chiaramente che la ragazza tremava come una foglia. La guardò un attimo e poi con una voce dolce che nessuno sentiva da tanto, tanto tempo le disse:
-Sakura-chan devo andare,ma tornerò un giorno, devo trovare la mia famiglia e il mio posto…-ma non fece in tempo a finire la frase che la ragazza si strinse ancora più forte a lui, poi alzò lo sguardo e incrociò gli occhi di lui.
-Sarò io la tua famiglia, vedrai si sistemerà tutto ma ti prego non andare Naruto!!
Vedere quegli occhi verde smeraldo inondati di lacrime fece male al cuore di Naruto che tuttavia riuscì a trovare qualcosa da dire, ma non erano le parole giuste…
Le accarezzò dolcemente i capelli e poi se la staccò di dosso, la guardò e le disse:
-Sakura….Arigatou
Alla ragazza sembrò di sprofondare nell’oblio più profondo e nero che esiste, Sasuke aveva detto la stessa cosa prima di andare via e non era tornato quindi riprese tra i singhiozzi:
-No tu non tornerai…Sasuke-kun, anche lui mi disse grazie ma non è tornato…Naruto, ti prego io…io cosa posso fare per farti restare?
-Sakura non puoi fare niente -le disse Hinata prendendole la mano tra le sue, anche lei piangeva, la rosa la guardò e pianse ancora di più…allora Naruto disse:
-Arigatou Sakura-chan, di tutto. Ti prometto che tornerò un giorno e tu sai che non rimangio mai una promessa, è il mio nindo no?
Nonostante tutto Sakura gli sorrise poi il biondo si girò verso gli altri e li salutò poi passando davanti ad Ino disse:
-Ti chiedo di prenderti cura di Sakura-chan. -lei lo guardò e gli disse:
-Lo farò tranquillo.
Lui e Itachi erano alla porta, si girò di nuovo, Sakura e Hinata piangevano e lo guardavano, Neji, Rock Lee e Kiba lo guardavano anche loro ma non era stupore quello che vedeva nei loro occhi, era complicità e la stessa cosa valeva per Choji, Shikamaru, Ino e persino Shino. Li guardò tutti e disse:
-Arigatou ragazzi…Sayonara
noooo nn è finito vero?
speriamo di nooo …. nn può finire così 🙁
È finito?