Sprofondare nella tristezza

Non può andare avanti così

Ryuichi e Noriko, si stavano dirigendo verso l’ufficio di Tohma, si poteva sentire solamente il rumore dei passi dei due, e percepire una grande tensione. Si sedettero sulle poltroncine al di fuori della stanza per attendere il loro amico, sempre in silenzio.

La ragazza non ne poteva più di quella situazione, così, si alzò in piedi e gli si mise davanti, guardandolo negli occhi.

“Ryuichi… posso sapere cos’è successo di nuovo fra voi due?” il ragazzo alzò lo sguardo, mostrando così la paura che essi celavano “Dovrei esserne felice, ma non ci riesco proprio…” Noriko non capiva… doveva essere felice dell’indifferenza creatasi fra i due?

“Ryu-chan… potresti spiegarti meglio per favore?” lungo sospiro “Ricordi quando sono adato a casa sua?” lei annuì, ascoltandolo attentamente “Ecco… abbiamo parlato tutto il pomeriggio, abbiamo riso, scherzato. Poi lui mi ha fatto leggere il testo di una sua canzone, in cui sono descritte le sue senzazioni. Molto triste… perciò, l’ho abbracciato. Siamo stati a lungo abbracciati, desideravo non staccarmi mai… però… l’ho fatto e… l’ho baciato!” la ragazza spalancò gli occhi “E POI?!” Sakuma stette per un attimo in silenzio, quando riprese il discorso… “Lui ha ricambiato. Siamo stati a lungo a baciarci…” “Bene! Questa è un’ottima notizia, ma… non capisco perchè…” “Aspetta, ci stavo arriavando…” “Scusami, continua pure…” “Vedi… c’è stato un infinito momento di imbarazzo, quando mi sono alzato dicendogli di dimenticare ciò che è accaduto fra noi!” “COSA?! SEI PAZZO?!” “No… io non so cos’abbia provato, so solo che ama Yuki. È inutile sperarci!” “Smettila di dire così!” “Come posso smetterla? È evidente che sia innamorato di lui!” la ragazza lo strinse in un abbraccio… “Si, è vero. Però se ha ricambiato il bacio, vuol dire che lo voleva anche lui no? E poi, come puoi sapere cos’ha privato? Non glielo hai chiesto, non gli hai dato modo. Cosa penserà lui di te? Perchè l’hai baciato? Lui non sa niente di quello che provi. I motivi per cui l’hai baciato per lui possono esser infiniti, non credi?” Ryuichi la strinse forte a sè, aveva voglia di piangere, ma le lacrime non volevano uscire.

“Hai ragione, ma io… cosa dovrei fare secondo te? Sta passando troppo tempo!” “Non è mai troppo tardi. L’unica cosa da fare è parlargli, e rivelargli finalmente quello che provi per lui! Anche se magari lui la prenderà male… ma tu come lo sai questo? Devi provarci Ryu-chan! Così ti toglierai un peso e la smetterai di tormentarti! Sta durando da troppo tempo oramai!”.

Ryuichi abbassò lo sguardo e annuì esitando un poco. “Si, hai ragione Noriko! Lo farò…” “Si, ma il prima possibile!” “Certo… il prima possibile…”.

Shuichi nel frattempo, si stava concentrando con tutto se stesso per dare il meglio alle prove. Non voleva più pensare a niente. Prima Yuki, ora Ryuichi. Mai un pensiero positivo, si era davvero stancato di tormentarsi e soffrire. Voleva dire basta. Voleva chiarire, voleva salvare il loro rapporto. Con Yuki non c’era riuscito, ma almeno con Sakuma doveva farlo, altrimenti avrebbe sofferto ancor di più.

Ripensando al bacio, era sicuro di non essersene mai pentito, e che forse, lo aveva voluto davvero. Forse aveva voluto vedere come ci si sentiva. Forse aveva voluto provare a dimenticare Yuki. Qualunque fosse stato il motivo però, era ormai convinto che lo aveva voluto. E poi, gli era anche piaciuto. Sinceramente, avrebbe voluto provare nuovamente quelle sensazioni. Chiaro, era innamorato perso di Eiri, però, perchè non tentare? Dopotutto che aveva da perdere? Ovviamente, solo se anche a Ryuichi era piaciuto e non era solo stato per debolezza, logico.

Dopo poco, i Bad Luck si presero nuovamente una pausa, durante la quale Shuichi ne approfittò per sedersi su una sedia e riposarsi, chiudendo gli occhi. Non si accorse che era entrato qualcuno nella sala. Solo quando Hiro pronunciò il suo nome eprì gli occhi sobbalzando e finendo con lo sguardo dritto nel suo.

“R-Ryuichi!” tutti si guardarono, chiedendosi da quando il ragazzino lo chiamava per nome “Puoi venire un attimo con me?” e tutti notarono che negli sguardi di entrambi c’era tensione.

Appena furono usciti, K tirò fuori il discorso.

“Ma… che è successo fra quei due?” “Io proprio non lo so… è da un po’ che tira un’aria strana…” “Io credo di aver capito, sai Suguru?” il ragazzino si avvicinò a Hiro, come per spronarlo a parlare, così, il ragazzo scosse la testa “Te lo dirò quando ne sarò certo… ancora non è sicuro…”.

Ryuichi aveva trascinato il ragazzino fino al terrazzo della casa discografica, e si appoggiò contro al muro, attendendo che anche Shuichi si mettesse comodo. Si sedette per terra con lo sguardo puntato sul terreno.

Stettero in silenzio, fino a che Ryuichi iniziò il discorso, un po’ titubante.

“Shuichi… ti prego, guardami negli occhi…” il ragazzino si sentiva in imbarazzo, per l’accaduto, perchè non sapeva cosa dire, per molte cose ancora a lui ignote. Soprattutto perchè sentiva una strana sensazione dentro di sè.

Lentamente alzò gli occhi, incontrando quelli di Ryuichi, che lo guardava speranzoso e con una strana luce in essi. Non l’aveva mai visto così serio.

“Shu-chan… io… mi dispiace se ho agito in quel modo ieri ma… ecco… mi è venuto istintivo!” il ragazzo arrossì vistosamente, e Shindou lo guardava senza sapere cosa dire. Ma era chiaro che Ryuichi si aspettava una risposta.

“Ryuichi… non devi dispiacerti. Io… sto bene, e se devo essere sincero…” Shuichi si bloccò e stette un po’ in silenzio a prendere fiato… “…mi è anche piaciuto!”.

Entrambi restarono a guardarsi negli occhi. Forse allora per Sakuma c’era una piccola speranza? Non restava che continuare a sperare.

“Ho deciso di parlarti perchè… non possiamo andare avanti così! Io sto male se non ci rivolgiamo la parola. Questo perchè… perchè… tu mi piaci Shu-chan! Ecco, dovevo dirtelo assolutamente. Non ce la facevo più a stare zitto. Credimi. Spero che adesso tu non mi disprezzi!” Shuichi lo prese per le spalle, con un’ espressione un po’ offesa dipinta sul volto.

“Ryuichi non dire così! Se io ti avessi disprezzato, non avrei mai ricambiato quel bacio! Io non saprei cosa dirti adesso… mi hai un po’ spiazzato ma… sono anche un po’ confuso. Ho bisogno di pensare. Se puoi aspettarmi…”.

Ryuichi non credeva alle sue orecchie. Shuichi era indeciso sul da farsi? Le possibilità stavano aumentando sempre di più.

Sorridendo, gli rispose… “Oh, Shuichi… certo che ti aspetterò… ti darò tutto il tempo che vuoi, credimi!” tanta speranza nei suoi occhi, tanto desiderio di volerstringere Shuichi fra le sue braccia, ma avrebbe atteso.

Il ragazzino dai capelli fucsia, si fiondò fra le braccia dell’amico, che ne fu sorpreso. Non si aspettava un abbraccio da parte sua.

Lentamente lo avvolse con le braccia, e lo sollevò da terra. Nel frattempo, si inebriò col profumo dei suoi capelli, perdendosi nel candore del loro profumo. Così dolce e ammaliante allo stesso tempo.

Quanto lo amava? Quanto avrebbe voluto baciarlo di nuovo? Voleva gustarsi nuovamente le sue labbra, che avevano quel dolce sapore di fragola. Voleva averlo tutto per se. Voleva possederlo.

Sakuma, dopo pochi minuti, lo posò a terra e sciolse l’abbraccio, guardandolo negli occhi e prendendogli il viso fra le mani.

“Si, io ti aspetterò Shuichi. Non desidero altro che te, e hai tutto il diritto di prenderti i tuoi tempi…” Shuichi sorrise ed annuì. Quante volte aveva desiderato che Yuki fosse così gentile come lo era stato Sakuma? Ma non era mai accaduto.

Tutta quella gentilezza, gli scioglieva il cuore. E anche se aveva detto a Ryuichi di voler aspettare un po’… dentro di sè, conosceva già la risposta. Ovviamente, Yuki non aveva certo abbandonato i suoi pensieri, ma era un buon inizio.

“Allora… io vado. Sennò non combiniamo niente come al solito!” “Ok, ciao ciao nanoda!” mentre Shuichi correva giù per le scale, Ryuichi era restato lì per un altro po’. Si appoggiò con i gomiti alla ringhiera e alzò gli occhi al cielo, ammirando quell’infinita bellezza di colore azzurro, e pensando che forse aveva qualche possibilità.

Decise poi, di tornare nella sala dei Nittle Grasper, ma prima di farlo, passò davanti alla sala dei Bad Luck, dove potè sentire la bellissima voce di Shuichi che intonava ‘Blind Game Again’ alla perfezione. Infondo doveva recuperare posizioni in classifica, e se pensava che la sua caduta era dovuta a Yuki Eiri gli saliva una tale rabbia…! L’aveva davvero ridotto ad un straccio, ma finalmente, stava risalendo, e quel pensiero, lo fece sorridere. Finalmente stava tornando alla luce il VERO Shuichi. Il solare Shuichi. Colui che lo aveva fatto innamorare serio.

Sentì una presenza alle sue spalle, e nel voltarsi, notò la presenza di Noriko che gli sorrise.

“Allora?” Sakuma restò un attimo in silenzio e poi accennò un sorriso “Gli è piaciuto…” “E io cosa ti avevo detto?!” gli disse lei lanciandosi addosso al ragazzo abbracciandolo… “Si… ma… ha detto che vuole aspettare, capire… insomma…” “E dai! È logico, è stato preso alla sprovvista. Dovresti esserne contento no? Infondo, se è indeciso, significa che gli piaci, altrimenti avrebbe detto subito di no, ti pare?” “Si, hai ragione. Però… ho un po’ paura…” “Ryu-chan… da quando sei così pessimista?” il ragazzo sospirò… “È che… non mi era mai capitato di innamorarmi… lo sai…” “Lo so, lo so. Ma non preoccuparti, questo fa parte del gioco! Devi scoprire le sensazioni che fanno parte di questo nuovo sentimento. Per te sono ancora ignote, ma ti accorgerai di quanto sia bello. E ora, vieni con me a bere qualcosa.” “E… Tohma?” “Il suo lavoro di presidente lo chiama! Quindi abbiamo del tempo libero!” “Ok, nanoda! Voglio un gelato!” “Ecco, ora ti riconosco!” “Lo voglio alla fragola!” mostrò alla ragazza un sorriso raggiante e la trascinò via con sè.

Nel frattempo, in sala, il giovane Shuichi, cantava col sorriso stampato sul volto. Quella rivelazione, gli stava dando la carica. Forse aveva qualche speranza di lasciarsi Yuki alle spalle e andare avanti.