Sprofondare nella tristezza

Passion…

Da quando Shuichi aveva parlato con Hiroshi riguardo a quello che sarebbe successo con Ryuichi, non aveva mai smesso di pensarci. Aveva detto che probabilmente alla prossima occasione lo avrebbero fatto e che si sentiva abbastanza sicuro ma… ora non era più molto convinto. Non perchè non lo volesse, ma semplicemente perchè si sentiva in imbarazzo, aveva paura di non essere abbastanza bravo per lui e di fare una brutta figura lasciandolo insoddisfatto.

Il tragitto che doveva percorrere per arrivare da Sakuma non gli era mai parso così corto, i pensieri che aveva per la testa lo stavano assillando e stava iniziando a preoccuparsi sempre di più.

Devo mantenere la calma…

Con Yuki non ho mai avuto nessun problema… e dire che lui è sempre stato schietto con me, ho sempre saputo cosa pensava…

Perchè con Ryuichi dovrei sentirmi così?

Mmm… bel problema… devo darmi una calmata!

Ecco, vedo casa di Ryu-chan, aiuto….!

No. Basta. Devo calmarmi, devo mandare via tutta quest’agitazione.

In fondo, è ciò che voglio no? Allora basta paranoie… sorridi Shuichi…

Il ragazzino si avvicinò al portone e suonò il campanello. Le dita gli tremavano, era teso e non riusciva a calmarsi neanche un po’. L’attesa fu di cinque secondi prima che Ryuichi aprisse la porta, ma per Shuichi era sembrato un flash e ora si stava apprestando a salire le scale.

Con la coda dell’occhio intravide il volto sorridente del suo ragazzo e come per magia tutta la tensione sembrò scomparire, Ryuichi gli dava una sicurezza unica e appena gli arrivò vicino gli si buttò fra le braccia inebriandosi del suo profumo.

“Ciao Shu-chan!” disse lui ricambiando quell’abbraccio con una tenerezza indescrivibile stringendolo a sé con amore.

Entrarono in casa e Shuichi si lanciò sul divano inspirando aria di tranquillità e rilassamento, sentiva un’atmosfera di serenità in quel momento, tutti i suoi pensieri erano scomparsi.

“Stasera resti qui per cena?” disse Ryuichi accomodandosi sul divano e accoccolandosi contro Shuichi “Se vuoi… resto anche a dormire…” disse lui con innocenza.

Sakuma gli sorrise calorosamente, quanto aveva desiderato sentirsi dire quella frase? Dormire insieme al compagno era sempre stato il suo sogno, come lo era svegliarsi la mattina dopo a contatto con lui e col suo buon’ odore nell’aria, non c’era niente di meglio.

“Non chiedo niente di meglio… Kumagoro ne sarà felice!” le sue parole trasmettevano allegria così Shuichi sorrise e strinse la mano del partner nella sua, percependo il calore che diffondeva.

Ryuichi avvolse la vita di Shindou con le braccia e avvicinò le labbra alle sue godendo del loro sapore fruttato. Mai avrebbe desiderato baciare altre labbra se non le sue.

Shuichi… ancora non riesco a credere di averti qui… con me.

Non ho mai sperato altro che questo.

Posso dire di essere davvero felice?

“La sai una cosa Shuichi?” il ragazzino dai capelli fucsia portò l’attenzione verso Ryuichi “Che cosa?” disse Shuichi mentre giocherellava con una ciocca dei capelli del ragazzo più grande “Sto scrivendo una nuova canzone…” mentre diceva questo sorrideva “Davvero? Fantastico!” “Si. Lo è. E lo sai perchè è così fantastico?” il piccolo vocalist scosse la testa attendendo una risposta “Perchè la canzone è dedicata a te! Parla di noi…” Shuichi restò a bocca aperta, Ryuichi gli aveva addirittura scritto una canzone! Ora più che mai sapeva quanto bene gli volesse quel ragazzo un po’ pazzo… sapeva quanto amore in più gli dimostrava a confronto di Yuki, o per lo meno, almeno Sakuma glielo dimostrava, Eiri quando mai lo aveva fatto? Gli unici modi in cui lo chiamava erano: stupido, idiota e tanti altri ancora, ma con nessuno di essi si poteva esprimere amore.

L’unica cosa che Shuichi fece dopo che il ragazzo gli aveva confidato della canzone fu sorridere incredulo e in quel piccolo sorriso Ryuichi seppe cogliere la felicità del ragazzino, ormai capiva ogni sua espressione, per lui bastava guardarlo negli occhi.

“Sei sempre così… gentile…” Ryuichi gli scompigliò gentilmente i capelli “Non è essere gentili… è dimostrare quanto vali per me! E con questa canzone, voglio che tutti lo sappiano… perchè per me sei importante!”.

Niente e nessuno avrebbe mai distrutto quel momento di felicità. Possibile che Sakuma Ryuichi fosse capace ogni volta di commuoverlo? Ogni parola che usciva da quelle labbra lo faceva sentire importante come mai era accaduto, lo faceva sentire se stesso e ciò lo rendeva davvero felice.

“Grazie Ryu-chan…” e fu un bacio a chiudere il tutto in bellezza.

Shuichi stava riscoprendo il vero significato dell’essere amato e tutto questo lo doveva a Ryuichi, colui che aveva sempre reputato irraggiungibile e che ora era lì… con lui.

Il fuoco della passione ardeva in entrambi i corpi, che a poco a poco si surriscaldavano sempre di più.

Ryuichi sentiva la morbidezza dei capelli del suo piccolo amante fra le dita, poi li lasciò per scendere al collo, la sua pelle era liscia come la seta, era un piacere toccarlo, ma avrebbe voluto accarezzarlo interamente, non ce la faceva più ad accontentarsi dei posti già esplorati, aveva bisogno di sentirlo tutto anche se aveva paura di una reazione del ragazzino, così cercò di trattenersi.

Shuichi allo stesso tempo pensava le medesime cose. Era pronto, così decise di fare la prima mossa in modo da far capire a Sakuma che voleva averlo completamente. Shindou sapeva bene quanto Ryuichi lo desiderasse lo aveva capito sin dal primo istante e ora era arrivato il momento di accontentarlo.

Lentamente si sfilò la maglietta lasciando libero quel corpicino snello che aspettava solamente di essere accarezzato e non dovette attendere molto, perchè Sakuma afferrò saldamente le spalle di Shuichi e lo attirò più vicino a sé e vi poggiò sopra le labbra, baciandolo sul petto.

Con la lingua, Ryuichi, tracciò linee infuocate lungo tutto il suo corpo, provocando a Shuichi dei piccoli brividi di piacere. Il ragazzino portò entrambe le mani sulla testa di Sakuma, accarezzandogli i capelli.

Lentamente il ragazzo più grande, si soffermò su un capezzolo, leccandolo con dolcezza e scoprendolo duro per l’eccitazione, iniziò a succhiarlo.

Il respiro di Shuichi si fece sempre più affannoso e questo fece spuntare un piccolo sorrisetto soddisfatto sulle labbra dell’altro. Decise di accontentarlo di più, così con una mano iniziò a stuzzicargli l’altro capezzolo, mentre con l’altra gli accarezzava il sedere, prima da sopra i vestiti, poi da sotto.

Shuichi stava per perdere il controllo, gli piaceva un sacco sentire il calore del ragazzo su di sé, quelle mani che esploravano tutto il suo corpo, la lingua che lo accarezzava… era davvero un’estasi per lui.

Pian piano Ryuichi abbandonò il capezzolo ed iniziò a scendere, prima si soffermò sul ventre, iniziando a slacciargli i pantaloni, aiutato da Shuichi che li fece scivolare sul pavimento.

Ogni volta che Shuichi sentiva la lingua che gli accarezzava il basso ventre sussultava di piacere e a sentirlo così, Sakuma scese fino all’inguine leccandolo con passione e dopo poco, con una mano iniziò ad accarezzargli la virilità da sopra i boxer, scoprendoli umidi e sentendo l’erezione dura del ragazzino.

Shuichi era appoggiato allo schienale del divano gemendo ogni tanto e perdendosi nel piacere di quei gesti.

Mentre Ryuichi continuava a leccare, con le mani fece scivolare via i boxer, liberandogli così il membro. Tornò alla bocca di Shuichi e con una mano iniziò a masturbarlo, prima lentamente fino ad aumentare il ritmo.

Nell’aria si sentiva solo il rumore dei respiri che si fondevano assieme.

Shuichi si staccò dalla bocca del ragazzo per guardarlo negli occhi e sorridergli intensamente, poi portò le mani all’orlo della sua maglietta e gliela sfilò lasciando alla sua vista quel corpo snello e perfetto.

“Shuichi… forse qui siamo un po’ scomodi, non credi anche tu?” il ragazzino annuì, sempre col sorriso sulle labbra, così si alzò lentamente dal piccolo divano seguito da Ryuichi che appena fu in piedi lo sollevò fra le sue braccia e si diresse verso la camera, dopodichè lo poggiò delicatamente sul letto, seguendolo e continuando ciò che aveva interrotto.

Ma si stancò presto di quel giochino, così portò le dita davanti alla bocca di Shuichi che iniziò a leccarle, poi gliele tolse e le poggiò sulla sia entrata, introducendone una lentamente in essa, scoprendo quanto fosse stretto.

Fu così che Ryuichi baciò nuovamente quelle morbide labbra e inserì un altro dito iniziando a portarli dentro e fuori, godendo dei gemiti di Shuichi che si facevano sempre più frequenti.

Sakuma abbandonò le labbra del suo amante per poggiarle sulla sua erezione e iniziare a succhiarla a ritmo con le dita, questo era l’apice dell’eccitazione per Shuichi, che inconsciamente alzò il tono dei gemiti, quasi urlando di piacere. Portò le mani sulla testa di Ryuichi, spingendolo ancor di più sul suo pene in modo che arrivasse fino in fondo.

A sentire quei gemiti il ragazzo più grande stava perdendo il controllo, voleva di più da lui, voleva farlo suo finalmente, così smise di fare ciò che stava facendo e si mise sopra di lui abbracciandolo.

“Piccolino… come va?” Shuichi era completamente sudato e ansimante, i suoi occhi rivelavano passione, quasi dispiacere per ciò che il suo ragazzo non aveva concluso, ma si accontentò lo stesso, sorridendogli.

“Bene… oserei dire benissimo…” disse lui prendendogli il volto fra le mani e baciandogli le labbra dolcemente.

Ryuichi a quel punto sciolse l’abbraccio per portare entrambe le mani sul suo dolcissimo volto e accarezzargli le guance con le dita, quelle dita che avevano esplorato fino a pochi momenti fa il suo corpo.

Gli posò un piccolo baciò sulla fronte e altrettanto dolcemente, guardandolo negli occhi gli chiese ciò che Shuichi voleva sentirsi dire.

“Tu sei pronto? O vuoi che smetta?” il ragazzino scosse la testa e sorridendo maliziosamente disse: “Non provarci neanche… è ciò che aspetto da quando hai iniziato!”.

Così Ryuichi si portò le gambe di Shuichi sulle spalle e posizionò l’erezione tra le sue natiche, dette un veloce sguardo al volto dell’amato e scoprendolo deciso si spinse dentro di lui.

Dapprima il ragazzino urlò di dolore, non c’era più abituato, era un po’ che non faceva più sesso.

“Dimmi se ti faccio male… posso anche smettere…” “No! Vai avanti…” Ryuichi si muoveva all’interno del suo corpo ad un ritmo abbastanza tranquillo, in modo che Shuichi potesse abituarsi.

Infatti, pian piano il dolore iniziò a scomparire lasciando posto all’appagamento. Fu così che Ryuichi aumentò i movimenti.

Nell’aria si potevano sentire i gemiti di entrambi i ragazzi, ai quali mancava poco per raggiungere l’apice dell’eccitazione, ma prima che questo accadesse, Shuichi attirò verso di sé il volto del suo amante e lo baciò.

Non ricordava quanto fosse eccitante fare l’amore, quante emozioni si potevano provare durante quell’atto di passione, ma ora tutto gli era tornato alla mente.

Entrambi i ragazzi non ce la facevano più a trattenersi, stava durando fin troppo e così vennero, quasi nello stesso momento emettendo un ultimo gemito di passione che si liberò nell’aria.

Ryuichi uscì dal corpo di Shuichi ansimando ancora e si portò di fianco a lui tenendogli dolcemente la mano, stringendola nella sua.

Shindou, si mise su un lato per poter osservare meglio la bellezza di Ryuichi che se ne stava ad occhi chiusi per riprendersi un attimo, era davvero bellissimo. Gli posò un piccolo baciò sulle labbra ancora calde e si accoccolò contro di lui, godendosi il calore che sprigionava quel corpo

“È stato bellissimo…” queste furono le prime parole che uscirono dalla bocca di Ryuichi da quando lo avevano fatto “Non credevo fosse così bello…!” “Ma… vuoi dire che tu…?” “No, aspetta, non è come pensi. Voglio dire, io ho fatto sesso… ma… non ho mai amato nessuno. È la prima volta che sento di essere innamorato e sei stato tu a donarmi questo… ti ringrazio…” a quelle parole Shuichi non poté far altro che sorridere, era felice di essere il primo di cui si fosse innamorato Ryuichi, in quel momento realizzò che non si era mai sentito così importante.

“Ne sono felice… davvero…” mentre diceva quelle ultime parole, si rese conto che Sakuma si era addormentato, probabilmente era dovuto allo sforzo che aveva fatto… e come dargli torto? Anche Shuichi si sentiva molto stanco, così si alzò per prendere una coperta e vi si mise sotto assieme al suo ragazzo, abbandonandosi a quel dolce riposo in compagnia di Ryuichi.

*Owari 13*