Sprofondare nella tristezza

Finalmente una risposta

Un forte mal di testa svegliò Ryuichi, quest’ultimo però aveva solamente voglia di restarsene sdraiato su quel comodo letto ma non appena tentò di sistemarsi meglio si accorse che qualcosa di pesante gli impediva i movimenti.

Lentamente aprì gli occhi, la prima cosa che vide fu una macchia fucsia e così scoprì cos’era quella pesantezza che aveva avvertito su di sé. Con una mano gli accarezzò i morbidissimi capelli, iniziando a ricordare come lo aveva trattato qualche ora prima e sospirò.

Sapeva che il ragazzino non l’aveva fatto volutamente, ma nel sapere che per colpa di Yuki non avevano fatto l’amore gli erano saltati i nervi finendo poi per prendersela con l’amante.

Con delicatezza spostò il corpo del più giovane sul materasso sentendolo emettere un piccolo lamento. Rimase immobile per qualche istante cercando di non svegliarlo e finalmente si alzò per andare a farsi una doccia calda, ne aveva davvero bisogno, doveva rilassarsi e riflettere, non potevano andare avanti così, doveva trovare una soluzione.

Entrò nel bagno e si spogliò velocemente per immergersi sotto al getto bollente che gli avrebbe fatto allentare la tensione che lo opprimeva da quando aveva saputo del ritorno di Eiri.

Iniziò a strofinarsi la pelle con una soffice spugna di colore azzurro, mentre con la mano sinistra si massaggiava le tempie, l’emicrania era addirittura aumentata, così constatò che era impossibile rilassarsi del tutto.

Poco dopo si versò un po’ di shampoo nella mano destra e cominciò a strofinarsi i capelli energicamente, quei movimenti peggioravano solamente il dolore alla testa, ma cercò di non pensarci, tentando di finire il più in fretta possibile.

Appena finito, si sciacquò i capelli, chiuse il rubinetto e uscì dal box doccia, afferrò un asciugamano per togliersi l’umido dalla pelle avvolgendoselo successivamente alla vita, mentre ne prese un altro e lo strofinò fra i capelli.

Uscì dal bagno mugolando per il cambio di temperatura, indossò un paio di boxer e si voltò per guardare il dolce ragazzo che stava placidamente dormendo ma vedendolo scosso da un leggero tremore lo prese delicatamente fra le braccia e lo mise sotto le coperte dandogli un lieve bacio sulla fronte.

Andò in sala accomodandosi sul divanetto sperando che quel terribile mal di testa gli passasse, chiuse gli occhi ed iniziò a pensare alla situazione che si era creata.

Era chiaro che Shuichi non fosse riuscito a dimenticare il suo ex e che dopo quell’incontro aveva ricominciato a pensare a lui. Ma cosa poteva fare per evitarlo? Probabilmente niente, l’unico modo era che Eiri se ne tornasse in America così il ragazzino non vedendolo sarebbe riuscito a non pensarci, come appunto aveva fatto nell’ultimo periodo, non gli veniva mai in mente.

Però non poteva di certo andare dal biondo e dirgli di andarsene, la cosa più importante per lui era scoprire se era tornato per restare oppure no, ma come poteva saperlo? Ma certo, doveva chiederlo a Tohma, così prese il telefono e compose il numero del cellulare del suo amico.

Aspettò un po’ ma non ricevette nessuna risposta, così si decise ad andare a trovarlo alla NG, non era molto tardi, sicuramente l’avrebbe trovato ancora nel suo ufficio.

Lasciò un bigliettino sul tavolo della cucina per avvertire il suo ragazzo e uscì di corsa per raggiungere la casa discografica. Doveva fare in fretta, aveva bisogno di trovare una risposta alle sue domande il prima possibile.

In pochi minuti arrivò davanti alla porta dell’ufficio di Seguchi e bussò entrando senza attendere il permesso dell’altro, che appena se lo trovò davanti assunse un’espressione perplessa.

“Ryuichi? Che ci fai qui?” “Oh, Tohma… devo parlarti!” disse tutto d’un fiato “Non sarà mica successo qualcosa di preoccupante?” “No, ma devo chiederti alcune cose, è importante e finché non so come stanno i fatti non starò tranquillo!” appena finì di dire la frase gli venne un lieve capogiro e si appoggiò al piano del tavolo, era molto affaticato “Ryuichi? Che cos’hai, stai bene?” il biondo si preoccupava subito quando il suo energico amico provava sintomi di stanchezza e malessere “Eh? Un po’ di mal di testa, niente di grave…” “Ah, siediti altrimenti poi ti sentirai peggio. Dimmi tutto.” Ryuichi si sedette e sospirò “Devo sapere se Yuki è tornato per restare o no…” “Non preoccuparti, se ne andrà presto. Era passato per un saluto.” “Meglio per lui, anzi per me! Spero non ti abbia detto nulla riguardo a Shuichi!” Tohma sussultò, eccome se gli aveva detto qualcosa e sicuramente non sarebbe andato a genio al rabbioso vocalist. Pensò se riferirglielo o lasciar perdere, ma poi decise che doveva saperlo.

“Ha chiesto di lui, aveva intenzione di rivederlo e… portarselo a letto per un’ultima volta…” lo sguardo di Sakuma si spalancò per la sorpresa, come aveva potuto dire certe cose? Non aveva pensato ai sentimenti del ragazzino? “Cosa… spero tu stia scherzando!” “No, ha detto così, ma io gli ho detto che Shuichi non avrebbe accettato sicuramente in quanto adesso sta con te. Non l’ha presa per niente bene, sembrava quasi che gli abbia dato noia il fatto che il suo ragazzo fossi tu.” un ghigno si fece strada sul volto del cantante “Bene a sapersi… così è geloso di me eh?” “Non ho detto questo, ma penso gli roda il fatto che tu bene o male sei sempre stato importante per Shindou-san e che ora sei il suo amante.” ci fu un lungo silenzio, poi il presidente aggiunse un’ultima cosa “Però, conoscendo Eiri-san, quando dice una cosa conta sempre di ottenerla, ti consiglio di stare attento.” “NO! Se si azzarda solamente a toccare Shuichi io credo che non risponderò delle mie azioni! Tohma farai bene a dirglielo, altrimenti non so cosa potrebbe accadere!” “Calmati Ryuichi!” “No che non mi calmo, come reagiresti se ci fossi tu al mio posto?” “Probabilmente allo stesso modo, ma non puoi agitarti adesso.” “Io non posso permettergli di portarmelo via Tohma…” quest’ultima frase la disse con le lacrime agli occhi, ciò che l’amico gli aveva riferito lo aveva fatto allarmare, aveva paura che il suo amante lo avrebbe tradito con Yuki dato che ancora pensava a lui, così decise di non farne parola con Shuichi e sospirando represse le lacrime.

“Uff… ok Tohma, mi calmo.” “Bene. Ti conviene riposare adesso, sei diventato anche molto pallido.” “Devo tornare a casa…” “Non puoi tornare in questo stato, ti ci accompagno io, ma devo finire alcune cose…” così Ryuichi annuì e appena l’altro ebbe finito il suo lavoro se ne andarono insieme verso l’auto del tastierista.

I due amici stettero in silenzio per tutto il tragitto dato che Sakuma stava peggiorando notevolmente divenendo sempre più pallido, al che Tohma pensò che fosse colpa dell’agitazione accumulata.

Poco dopo arrivarono davanti all’abitazione, Ryuichi salutò il collega e si diresse verso il portone di casa appoggiandosi ad esso a fatica e suonò il campanello. Gli dispiacque svegliare il compagno, però non aveva la forza di cercare le chiavi e inserirle nella serratura.

Non ci volle molto al ragazzino per aprire la porta e appena notò il volto cereo dell’amante si preoccupò e sorreggendolo lo aiutò a raggiungere il divano sul quale lo fece sedere.

“Ryu-chan! Che cos’hai!” ansimando, Sakuma alzò lo sguardo verso di lui e gli sorrise debolmente “Non preoccuparti, è solo un leggero mal di testa…” “No che non è leggero, guardati! Sei sbiancato completamente!” “No, tranquillo che sto bene.” “Tu hai bisogno di riposarti…” “No, ho bisogno di un po’ di coccole…” eccome se ne aveva bisogno.

Shuichi allora si sedette accanto a lui e lo strinse in un abbraccio, lasciando che l’altro adagiasse la testa sulla sua spalla, mentre ricambiava quel piccolo gesto tanto desiderato perdendosi nelle sensazioni che provava nell’essere accarezzato dolcemente dal suo amore.

‘Vorrei che il tempo si fermasse adesso.

Vorrei stare sempre così.

A vederci da fuori sembrerebbe che tutto vada per il meglio…

Invece non è così.

Ci sono tante cose sotto che stanno rendendo la situazione insostenibile.

Se ripenso a quello che mi ha detto Tohma poi…!

Cosa dovrei fare?

Anche se glielo tengo nascosto, conoscendo Yuki Eiri, prima o poi si farà avanti.

E Shu-chan come reagirà?

Non credo che lo rifiuti… sono sicuro che si sentirà alle stelle.

E dopodichè quel bastardo lo pianterà come l’ultima volta.

Ma io in quel caso, non sarò più disposto a consolarlo.

Uffa, odio tutto questo… non posso fare a meno di pensarci!’

Shuichi notando che la serenità era tornata sul volto del suo ragazzo, si rese conto che non poteva assolutamente continuare a spezzargli il sorriso, era già la seconda volta che pensava a questo, ma ancora non era riuscito a mantenere ciò che si era preposto.

E poi, per quale motivo non si toglieva Yuki dalla testa? Sicuramente non era tornato lì per lui… ma cosa andava a pensare? Anche se fosse stato così? Non doveva nemmeno fantasticare su certe cose! Si sentiva enormemente egoista.

Riflettendoci ancora e ancora dopo un bel po’ capì come mai non faceva altro che pensare al biondo, era perché lo aveva lasciato senza spiegazioni, senza dirgli nulla.

L’unica cosa che Shuichi voleva, erano delle spiegazioni, nient’altro, nemmeno il suo amore, perché aveva Sakuma accanto a sé e non gli importava di nessun altro.

Diamine, ci aveva messo un sacco di mesi per capirlo. Ovvio, inizialmente gli mancava anche come partner, ma da quando aveva iniziato a frequentarsi con Ryuichi, pian piano aveva smesso di importargli.

Non che ora non gli piacesse per nulla, era ancora attratto da lui fisicamente, ma per quanto riguardava il resto beh, non gli interessava proprio più.

Ciò di cui aveva bisogno era avere un nuovo confronto col suo ex e ottenere finalmente le spiegazioni che cercava, era sicuro che stavolta non avrebbe lasciato che le lacrime solcassero il suo viso, poteva essere forte e tenergli testa.

Guardò il suo attuale ragazzo e gli sorrise profondamente, era felice di aver finalmente realizzato i suoi perché.

“Shu-chan? Sei così… bello. Ti prego, non abbandonarmi mai…” il ragazzino scosse il capo “No che non lo farò, questa è una promessa.” “Se tu mi lasciassi… morirei.” questa frase gli ricordava se stesso tempo prima, aveva detto la stessa cosa a Yuki e gli fece capire per l’ennesima volta quanto Sakuma tenesse al loro rapporto.

“È per colpa mia vero che stai così male?” “No, non è colpa tua, ma di Eiri.” “Già, doveva restare dov’era, anche se forse è meglio che sia tornato…” il vocalist dei Grasper alzò fulmineamente la testa dalla spalla del compagno gemendo per il dolore al capo, ma non gli importava “Cosa vorresti dire, scusa?” “Stai tranquillo, non è quello che pensi. Però ho finalmente capito…” “Che cosa…?” gli occhi di Ryuichi erano puntati in quelli dell’altro in cerca di risposta “Ho capito che se voglio lasciarmelo alle spalle devo affrontarlo e chiedergli il motivo per cui se n’è andato. So che l’unica cosa che mi lega ancora a lui è proprio il fatto che io non conosca il perché di ciò che ha fatto, è una questione di principio. Devo sapere.” “Ti prego Shuichi, non incontrarlo! Per favore…” le parole di Tohma gli tornarono alla mente, se si fossero visti, chissà cosa sarebbe accaduto?

“Non aver paura, non succederà niente. Fidati di me!” non era di Shuichi che non si fidava, ma di Yuki. Sapeva benissimo le sue intenzioni e non poteva permettere che il ragazzino cadesse nella sua ‘trappola’.

Ora che conosceva le intenzioni del partner, avrebbe voluto andare da Uesugi per dirgli di non toccare Shindou, perché ora era suo e non poteva fare nulla per riprenderselo, avrebbe dovuto evitare di lasciarlo solo.

Ma le forze in quel momento non glielo permettevano, così decise di farlo il giorno successivo, prima che lo cercasse il compagno.

“Uff… certo che mi fido di te.” “E allora qual è il problema?” odiava mentirgli, ma non poteva fare altrimenti “Non voglio che dopo quell’incontro tu stia male come al solito, non voglio vederti piangere a causa sua per l’ennesima volta!” Shuichi sorrise “Tu ti preoccupi sempre per me e io te ne sono grato. Ma non devi preoccuparti davvero, stavolta non piangerò…”.

Quindi era davvero deciso, non poteva fare nulla per fermarlo, così si promise di svegliarsi presto il giorno dopo per andare a cercare Yuki Eiri ed essere il primo ad incontrarlo.

*Owari 19*