La Strada Per Arrivare a Te

Third Step: Hot Night

Iruka ci era rimasto davvero male per la faccenda dei dango, era un piano così semplice e avrebbe potuto funzionare a meraviglia, peccato che Kakashi gliel’avesse smontato in nemmeno due minuti! Per questo motivo aveva deciso di cambiare tattica ed aveva iniziato a porsi delle domande sulle abitudini del compagno, per esempio:

Non se la leva mai la maschera?

No. Era ovvio che se la togliesse per mangiare, ma questa prima opzione era fallita; anche per dormire se la teneva, per lo meno quando erano insieme, stessa cosa dicasi per la doccia. L’unico momento in cui era senza, era quando facevano l’amore al buio e quindi, in teoria, quello sarebbe stato il momento perfetto per guardarlo.

C’era però un grande problema.

Iruka si vergognava moltissimo, si imbarazzava per un nonnulla e quindi era stato lui per primo a volerlo fare con le luci spente.

‹‹Accidenti! Possibile che non esista proprio un altro modo? No, ce la devo fare, cielo sono un ninja! Un ninja! Cosa può mai essere dire al proprio fidanzato di accendere la luce? Sì, stasera lo farò!›› pensò con decisione sbattendo i pugni sul tavolo a cui era seduto, con le labbra serrate e gli occhi fissi su un punto indefinito della sala e sotto lo sguardo allibito di Hiei che era sempre più preoccupato per l’amico.

Quella sera Kakashi era passato dopo cena a casa del compagno ed ora erano stesi sul futon, a luce spenta, col jonin che stava spogliando l’amante. Questi però era un po’ nervoso dato che pensava a quale potesse essere il momento migliore per avanzare la propria richiesta:

‹‹Adesso? No, forse è presto e poi devo farmi un po’ di forza, quando allora? Forse dopo che si è tolto la maschera anche se…››.

“Tutto bene? Sei teso” chiese Kakashi interrompendo il flusso dei suoi pensieri.

“Sì, certo” rispose Iruka il più tranquillamente possibile.

“Sicuro?” indagò ancora il jonin premuroso.

“Sicuro, vai avanti” lo spronò l’altro cercando di rilassarsi maggiormente.

In breve furono entrambi nudi, eccitati e strettamente avvinghiati in un bacio appassionato alla fine del quale Kakashi iniziò a passargli la lingua sul collo. Iruka gemette leggermente, anche perché più in basso sentiva le mani del compagno muoversi sul proprio corpo desideroso di quelle attenzioni, tuttavia cercò di controllarsi e, con voce strozzata, mugolò:

“La luce… accendila… voglio vederti”.

“Perché?” domandò fermandosi di botto.

“Beh… così…” balbettò un po’ nel pallone.

“Naaaa, avevi ragione tu, al buio è meglio. Riesco a concentrarmi meglio sull’odore della tua pelle, sul tuo sapore…” rispose con voce roca e sexy lambendogli i capezzoli induriti, strappandogli così un gemito e scendendo sempre più in basso, fino ad arrivare al fulcro della sua eccitazione su cui posò la bocca mandandolo fuori di testa e facendogli scordare i suoi propositi.

Qualche ora dopo Iruka fissava il buio mentre l’altro dormiva, un po’ deluso per il fallimento anche del secondo piano.

Perché tra tutti aveva scelto come fidanzato il ninja più eccitante di tutta Konoha?!

La missione continua…

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