Utawarerumono: Mask of Deception

Utawarerumono: Mask of Deception

Sono passati parecchi anni dall’ultima volta che ho giocato al primo titolo della serie Utawarerumono, e il fatto di aver seguito la serie animata dedicata a questo videogioco di sicuro non mi ha giovato (visto che praticamente è come se mi fossi spoilerato in maniera aggressiva tutta la trama del videogioco XD ), ma come sempre il titolo dimostra una forte narrazione per un gameplay abbastanza semplice, anche per chi non è avezzo ai videogiochi giapponesi noti con lo pseudonimo di tactics.

Utawarerumono: Mask of Deception Trama

Il nostro protagonista si risveglia improvvisamente in un mondo che non riesce a riconoscere appieno. È così frastornato dagli eventi che si avvicendano attorno a lui, che non riesce neppure a ricordare qual è il suo nome. Per fortuna viene salvato dalla bella Kuon, che lo accoglie sotto la sua protezione, dandogli anche come nome Haku. La ragazza però ha un aspetto strano per Haku, infatti dalla parte posteriore del suo vestito pare fuoriuscire qualcosa che sembra una coda di tigre… ed è vera, perché non solo lei riesce a muoverla, ma anche ad utilizzarla per afferrare saldamente la testa di Haku in una morsa mortale, e punirlo per avergliela accarezzata, gesto che in questo mondo equivale più o meno a una palpatina al sedere.

Una volta che i due avranno approfondito meglio la loro conoscenza, partiranno in viaggio, visto che la ragazza si definisce una ambulante girovaga, e sulla via incontreranno la carovana di Ukon, al quale daranno una mano in un paio di situazioni di pericolo, come la caccia ai Gigiri, degli enormi mostri a forma di millepiedi.

Una volta acquistata la fiducia del guerriero e dei suoi uomini, Haku, continuerà a seguire la sua strada che lo porterà alla capitale, e a conoscere nuovi amici e potenti alleati, con i quali la sorte sembrerà quasi costringerlo a cambiare le sorti dell’Impero.

Utawarerumono: Mask of Deception Valutazione

Il gioco è uscito in Giappone a fine Settembre del 2015, seguito dalla serie animata messa in onda all’inizio di Ottobre dello stesso anno, mentre è stato pubblicato con un adattamento inglese solo a fine Maggio di quest’anno. Il suo seguito, Utawarerumono: Mask of Truth, è uscito invece a fine Settembre del 2016, mentre l’adattamento inglese uscirà il 5 Settembre.

Come per il precedente capitolo della serie, Utawarerumono (se lo si volesse tradurre sarebbe… Ciò di cui cantano le leggende), il gioco è prettamente una visual novel che ci mostrerà lo svolgersi degli eventi in maniera piuttosto lineare, spezzando la narrazione di tanto in tanto con dei combattimenti in stile tactics. Per quanto mi riguarda sono abbastanza abituato a giochi di questo genere, con lunghe schermate di storia (completamente doppiate), e piccoli intermezzi, ma devo ammettere che ci sono davvero pochi scontri all’inizio, che potrebbero minare la pazienza del giocatore che magari ha preso il titolo propri per i combattimenti.

La parte più interessante credo sia proprio il protagonista e narratore delle vicende, il quale dimostra una concezione delle cose simile alla nostra, e dal cui punto di vista il mondo in cui si è risvegliato risulta strano e bizzarro, rispetto a quello a cui era abituato, accentuando il gap culturale durante le vicende tra la sua prospettiva e quella della gente abituata da sempre a questi usi e costumi.

La grafica, come sempre per questi titoli, è davvero accattivante, con illustrazioni di prima classe che si alternano durante lo scorrere degli eventi, e alcuni filmatini d’animazione, senza contare la bellissima sigla introduttiva (che vi riporto sotto in filmato).

I menù sono di facile comprensione e il gameplay è semplice e intuitivo. Tra un combattimento e l’altro è possibile equipaggiare gli oggetti ottenuti durante gli scontri, oltre che aumentare le statistiche dei personaggi con i punti ottenuti. La cosa più innovativa, rispetto ai tactics che ho giocato da sempre, è che il game over non è mai tale, visto che a questo punto vi verrà concesso di riprendere lo scontro non soltanto dall’inizio, ma da un qualsiasi punto dello scontro, scegliendo a quante mosse prima della fine del combattimento riprendere, e quindi risparmiando notevolmente tempo. Altra cosa presente, vista la lunghezza delle scene da visual novel, è la possibilità di salvare in qualsiasi momento.

La colonna sonora è come sempre molto orecchiabile e avvincente, accompagnando il giocatore nella storia e negli scontri con ritmi a volte tribali e a volte ricchi di strumenti classici.

Come ho già precisato, il gioco è interamente doppiato in giapponese ed adattato unicamente in inglese. L’adattamento è davvero ottimo, lasciando intatti diversi termini in originale ed ovviamente i nomi di mostri e protagonisti.

Il videogioco è pubblicato da ATLUS per PS4 da al prezzo di 50,98 € (ma è possibile acquistarlo a molto meno da amazon e altri siti simili).

Consigliato ai fan della serie e delle visual novel con sprazzi di tactics.

Utawarerumono: Mask of Deception Voti

Trama: 5/5

Gameplay: 4/5

Musiche: 4,5/5

Animazioni: 5/5

Adattamento: 5/5