Come vi avevo anticipato giusto ieri, ecco a voi l’interessante intervista che ho tenuto nel padiglione Panini con l’autore di Blame! e Knights of Sidonia, sensei Tsutomu Nihei, che si è dimostrato molto gentile e disponibile nei nostri confronti.
Potrete godervi l’intervista sia in formato scritto che in formato video, quindi ciancio alle bande e passiamo ai fatti!
Ci racconta della sua infanzia? Quando ha deciso di diventare mangaka?
Sinceramente non ricordo quando ho deciso di diventare un mangaka, a me è sempre piaciuto disegnare.
Ha tratto ispirazione da qualche autore per diventare un mangaka?
Ce ne sono tanti ma le produzioni che mi hanno più coinvolto sono Akira, Ghost in the Shell, Daijiro Moroboshi e Ryoji Minagawa, l’autore di Spriggan.
Nel primo numero di Blame! e in molte sue altre serie ci sono lunghi capitoli senza dialoghi, dove l’azione viene spiegata solo dalle vignette. Preferisce un modo espressivo più cinematografico?
È così, non è stata una cosa voluta inizialmente, ma visto che non è consono allo standard del manga, ho pensato che forse questo sia uno dei motivi per cui molta gente non riesce ad apprezzare le mie opere.
Killy per tanto tempo gira da solo, spesso se incontra qualcuno finisce per morire o attentare alla sua vita. Nel suo lavoro si è immedesimato un po’ in lui per riuscire a rendere quel senso di solitudine?
Volevo descrivere un mondo che trattava del viaggio solitario dell’uomo, ma più o meno da metà arriva quest altro personaggio che si chiama Cibo. Avrei voluto fare un’opera incentrata su un viaggio solitario, ma visto che mancava di dialoghi, per esigenze narrative ho dovuto inserire una compagna.
Blame! ha una sua controparte più comica e demenziale in Blame Academy, più simile alle gag viste in Knights of Sidonia, ovvero il protagonista finisce per vedere delle ragazze nude e quindi prende un sacco di botte. Le piace questa comicità un po’ sensuale che grazie alla violenza trasforma la cosa in una gag?
Volevo mostrare che non c’è un solo modo di esprimersi. Per fare un contrasto con Blame! ho creato Blame! Academy, facendo notare che c’è un modo di esprimersi completamente opposto. Non vuol dire che amo questo genere di comicità, ma… in effetti sì, mi piace!
Le è mai capitata una situazione simile? XD
Potrebbe essere!
Sia Blame! che Knights of Sidonia sono serie ambientate in spazi chiusi, spesso al limite della claustrofobia. Quando è nato questo amore per cunicoli e sotterranei pieni di tubi che si diramano ovunque?
Nell’architettura quello che mi piace maggiormente sono i rifinimenti aggiuntivi, come ad esempio le tubature, aggiunte un pezzo per volta. Un insieme di elementi architettonici che si espandono come fosse un unico organismo vivente. Questa è un’immagine visiva che ho sempre nella mente, e quel che voglio è proprio esprimere questa espansione quasi organica nei disegni.
Ora che Knights of Sidonia si è concluso, per un prossimo lavoro preferirebbe fare qualcosa con un tratto sporco e grezzo come Blame! o un tratto più pulito e definito come Knights of Sidonia?
Tutti mi chiedete di tornare a disegnare nel vecchio stile di Blame!, ma dato che sono un po’ contorto, preferirei non mi faceste più domande simili, anche perché io disegno solo quel che mi piace, per cui controllerete con i vostri occhi nelle mie prossime opere.
Se si trovasse nel mondo di Sidonia, che personaggio sarebbe?
Vorrei diventare Nagate. Vorrei diventare un Ace Pilot. Non mi limito a Sidonia, ma tutti i miei protagonisti sono una specie di rappresentazione dei miei desideri.
Se adesso un Gauna dovesse arrivare a Lucca, cosa farebbe?
Fuggirei nel posto più sicuro.
Qual è il suo sogno per il futuro?
Vorrei che le mie opere vengano lette da più persone possibili. Vorrei che la gente continuasse a trovare le mie opere interessanti, credo sia questo il mio sogno per il futuro!
Un’ultima domanda, la figure che si porta appresso, è una rappresentazione di se stesso?
Esattamente, è anche questo uno dei miei desideri, avere un corpo estremamente forte e resistente.
Come sempre ringraziamo nuovamente il sensei e la Panini Comics, che ci ha gentilmente concesso l’intervista e vi rimandiamo ad un’altra intervista che pubblicheremo prossimamente fatta ad un altro autore ospite giusto qualche settimana fa della Panini.
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