Lucca Comics 2015: Press Café con Tsutomu Nihei

E anche questa volta mi appresto a pubblicare un po’ di materiale che avevamo perso nei meandri degli hardisk, ma che siamo riusciti a recuperare, ovvero il Press Café di Lucca Comics 2015 che aveva come ospite l’aurore di Blame! e Knights of Sidonia, il maestro Tsutomu Nihei, invitato alla fiera lucchese da Panini Comics e che ha da poco confermato la sua presenza per il Comicon di San Diego con un preview del film di Blame!.

Siete pronti a sentire le domande poste e le risposte del maestro? Godetevi la versione riassunta e il video a fine pagina!


Il sensei è un maestro della cosiddetta Hard Sci-Fi, molto importante nei manga e anime giapponesi, più che nei film americani. Mi riferisco ai tanti riferimenti ad Arthur Clarke e Robert Hanley, per cui mi chiedevo che cosa stia leggendo adesso e se ne avesse il tempo. Inoltre se ha inserito anche opere di fantascienza letterale giapponese che noi non conosciamo.

Attualmente sono molto occupato con la creazione dei manga, per cui non leggo tantissimo. Però mi piacciono tantissimo le opere di Gregory Benford, che credo mi abbia influenzato tantissimo. Più che altro gioco molto a videogiochi sci-fi e questo influenza molto.


Quanto hanno influenzato i suoi studi di architettura nella realizzazione delle sue opere?

Lo studio dell’architettura, a differenza di quanto si pensa, non mi ha influenzato così tanto. Per molti anni ho lavorato nel campo dell’edilizia e così sono entrato in contatto con i progetti di costruzione pratica degli edifici. Per esempio, riesco a rendere chiaramente le strutture interne degli edifici. Mi viene molto naturale proporzionare la dimensione dei pilastri in modo corretto per sostenere edifici di dimensioni enormi. Inoltre anche per il design ho una grande cura, ad esempio per la posizione o meno di finestre o altro, sempre in maniera funzionale alla vita reale.


Rimanendo in tema di citazionismo, in Blame! è possibile riconoscere alcune citazioni al film di Alien di Ridley Scott. In ambito cinematografico fantascientifico, quali sono i film che hanno avuto un particolare influenza sul sensei?

Ce ne sarebbero tantissimi, ma per fare un esempio mi verrebbe da dire Blade Runner tra uno dei titoli che mi hanno influenzato. Ovviamente per la creazione dei mostri credo che H. R. Giger mi abbia ispirato molto, ma non penso che esista qualcuno che non ne sia stato ispirato.

Per il mecha design dello Tsugumori e dei Moribito in Knight of Sidonia a cosa si è ispirato?

Come sapete, uno degli esempi più famosi come mecha umanoide è proprio Gundam, e ho cercato di seguire quella tradizione grafica. Però ho pensato che non fosse bello fare una copia identica, per cui ho inserito altri elementi originali, come il fatto che alcune unità si uniscano assieme per muoversi più velocemente, e anche degli elementi di propulsione applicati sulla parte posteriore dei mecha.


In Blame! si nota che le ambientazioni sono enormi, vastissime e difficilissime da misurare. Allo stesso tempo si possono identificare come una sorta di prigione per chi ci abita dentro, e in un certo senso claustrofobiche. A cosa si è ispirato per questo e come si è approcciato al mondo in Blame!?

Volevo creare un mondo completamente artificiale, completamente realizzato dalle mani dell’uomo. Se fosse troppo piccolo sarebbe fin troppo facile poterlo attraversare da un’estremità all’altra, quindi volevo creare qualcosa come se l’essere umano fosse una formica gettata all’interno di un palazzo. La formica inizia a girare e cercare di capire la sua posizione rispetto al mondo circostante, perdendosi. Ho ideato il mondo a questo modo per dare questo senso di vastità.


Ci sono delle differenze stilistiche tra Blame! e Knight of Sidonia, lo stile della prima infatti è più incisivo e personale. Vorrei sapere se si tratta del risultato di una ricerca stilistica ben precisa o piuttosto di uno slancio creativo più istintivo e spontaneo?

Ho volutamente modificato il mio stile, anche perché all’epoca in cui disegnavo Blame! c’erano persone che a prescindere non volevano leggere la mia storia, giudicandomi dai disegni molto scuri e grezzi. Con Sidonia ho modificato il mio stile per potermi avvicinare a un pubblico più vasto e far valutare il contenuto della mia opera.

Nel 2003 ha avuto l’incarico dalla Marvel di lavorare su una storia di Wolverine (Wolverine: Snikt), disegni molto diversi dal tipico ritratto del supereroe statunitense. Come è stato il feedback dei lettori giapponesi?

Purtroppo non c’è alcun feedback dai lettori giapponesi perché non è stato tradotto per il mercato giapponese, anche se è possibile acquistarlo da amazon.


Sempre riguardo Sidonia, le kabi sulle kabizashi hanno forma di grano di riso, ci può spiegare come mai proprio la forma di un seme, che crea la vita, per togliere la vita ai Gauna nemici?

A dire il vero, non vorrei rispondere a questa domanda, perché all’epoca ho pensato “se la faccio a forma di chicco di riso, assumerà un qualche significato e i lettori penseranno che ci sia un qualche motivo.


Vorrei tornare alla domanda di prima e chiedere perché scegliere tra tutti i supereroi proprio Wolverine?

Perché a me piace tantissimo Wolverine.


Quali emozioni ha voluto trasmettere con Blame! e Knights of Sidonia? Aveva delle idee su cosa avrebbero provato i suoi lettori o voleva lasciare libera interpretazione?

In Blame! è voluto lasciare spazio all’immaginazione dei lettori per diversi tipi di interpretazioni nei confronti del finale, mentre per Sidonia avevo stabilito una linea narrativa e sapevo già quale sarebbe stato più o meno il finale.


Per Knights of Sidonia da qualche anno sta proseguendo non solo come manga ma anche come serie animata in CG e quest’anno è andata in onda la seconda stagione. Cosa ha provato quando le è arrivata la notizia di adattare questa sua opera in animazione?

Inizialmente, ero un po’ scettico nell’adattare ad anime le mie opere, visto che ho avuto precedentemente delle esperienze negative e non ho dei bei ricordi al riguardo. Ma quando mi è stato proposto questo adattamento, i creatori che si sono candidati hanno dimostrato grande passione e hanno fatto un’opera meravigliosa. Questa passione è stata apprezzata molto dal pubblico e c’è stato tantissimo feedback molto positivo anche sul manga, quindi, credo sia stato molto positivo fare la serie.

Nelle opere del maestro la Terra viene distrutta o comunque è vittima del virus N5S di Blame! o dei Gauna. Come ha creato queste entità e pensa che in futuro potrebbero ritornare o magari introdurre una nuova calamità?

Non è ancora stato deciso, potrebbe essere qualcosa di simile a quel che ho fatto prima o magari no. Non alcuna tendenza alla distruzione. È una cosa casuale.

Quindi possiamo sperare in un mondo che non sarà distrutto in una prossima opera?

Probabilmente la Terra sarà distrutta. Penso che la Terra debba essere distrutta.


Potrebbe spiegarci il finale di Blame!?

È una domanda che non ricevo mai. Blame! è un’opera che ho scritto più 10 anni fa e ho un po’ il terrore di andarla a rileggere, per cui non ricordo assolutamente come doveva essere la conclusione.


Sidonia ultimamente è diventato una sorta di harem, c’è la ragazza del terzo sesso, c’è il robot, il clone, la donna-orso, la gigantessa e la chimera. Cos’altro ci possiamo aspettare? Magari una Gauna?

Questo è l’esternazione dei miei desideri reconditi. Sono venuti fuori tutti questi personaggi perché quando disegnavo Blame! era una sofferenza allucinante.


Prima ho fatto una domanda simile anche a Nightow sensei, chiedendogli se poteva fare un crossover tra la sua ultima opera, Kekkai Sensen e Trigun, l’opera per cui è famoso. Che ne dice di un crossover tra i personaggi di Blame! e i personaggi di Knights of Sidonia?

Al momento non è in programma una cosa simile, ma appena mi dovessero servire un po’ di soldi e non avessi altre idee, potrei essere tentato di fare una cosa simile.

Magari può fare un secondo volume di Blame! Academy con Nagate e i personaggi di Sidonia.

È un’ottima idea!


E con questo è tutto, vi do appuntamento a breve con l’ultimo appuntamento arretrato di Lucca Comics, ovvero l’intervista che ho tenuto al sensei Nihei.

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