Salve gente, dopo le interviste agli autori e ai cosplayer, secondo voi chi potevo andare a intervistare?
Una traduttrice, che per lavoro traduce proprio i meravigliosi manga, che acquistate e leggete, che sanno farvi ridere e piangere, che vi emozionano e vi tengono sul filo del rasoio quando c’è una situazione tesa e a fine volumetto c’è scritto “Continua” e bisogna attendere settimane, mesi e a volte (Guyver docet) persino anni per poterne leggere il seguito.
Allora vi presento Simona Stanzani, la traduttrice ospite di questa intervista.
Shinji Kakaroth: Ciao Simona, qualche tempo fa ti abbiamo indirettamente ospitato sul nostro portale, citando l’articolo di Stefano Carrer per Il Sole 24 Ore. Ma dato che nell’articolo non si parla molto di te e del tuo lavoro abbiamo deciso di approfondire la nostra conoscenza su quei lavoratori come te che spesso non sappiamo di conoscere, perché raramente andiamo a leggere nell’ultima pagina da chi sono stati tradotti e adattati i nostri manga preferiti. Cominciamo con la tipica domanda per spezzare il ghiaccio, raccontaci di te, di come è nata la tua passione per il Giappone e di quale fosse la tua serie preferita.
Simona: Innanzitutto la passione per i fumetti è nata insieme a me; anche ai miei genitori piacciono e sono cresciuta a suon di Linus, Scorpio e Lanciostory – poi ovviamente Topolino e il Corriere dei Piccoli, quindi quando l’anime boom ha portato finalmente i manga in Italia con me hanno sfondato una porta aperta. Pensavo che la passione per il Giappone fosse iniziata appunto con i cartoni animati, ma in realtà fin dalla tenera età di 4 anni passavo ore a guardare affascinata la Geisha (bambola decorativa) che mio padre aveva regalato a mia madre come soprammobile quindi mi sa che dev’essere qualcosa legato addirittura a una vita precedente (per chi crede alla reincarnazione!). La mia serie animata preferita continua a essere Urusei Yatsura (Lamù la ragazza dello spazio), ma se le dividiamo in genere direi sport: Pat la ragazza del Baseball/Rocky Joe, storici: Lady Oscar, SF: La Regina dei mille anni. Ora vado pazza per Gundam Iron-blooded Orphans, Ajin, 7 Deadly Sins, ecc…
Shinji Kakaroth: Quando hai iniziato a interessanti tanto, al punto di dire “voglio disegnare un manga”?
Simona: Ho iniziato a disegnare manga coi personaggi dei cartoni che mi piacevano alle medie. A 14 anni avevo già deciso di andare in Giappone per diventare mangaka, ma purtroppo per motivi indipendenti dalla mia volontà non ho potuto e sono rimasta in Italia a tradurre quelli disegnati dagli altri! Ma è un lavoro che adoro quindi non posso lamentarmi.
Shinji Kakaroth: Che ne pensi del fumetto straniero “in stile manga”?
Simona: Già dai primi tempi in cui Kappa Edizioni iniziò a pubblicare le opere di Vanna Vinci e Andrea Accardi ho seguito con entusiasmo la crescita dell’ambiente manga Europeo e straniero in generale. Ormai sono anni che non disegno e si tratta di un impegno talmente grande che senza la passione sfrenata di una volta non penso che riuscirei a prendermi, quindi mi fa piacere vedere che altri portano avanti il mio sogno con successo. Poi non è detto che un giorno non riprenda la matita in mano!
Shinji Kakaroth: Quando hai iniziato invece a lavorare come traduttrice e per quale/i casa/e editrice/i?
Simona: Nel 1992 con i Kappa Boys, che allora collaboravano con Edizioni Star Comics.
Shinji Kakaroth: È stato facile entrare nel mondo della traduzione in questo particolare campo?
Simona: Conoscevo già Andrea Baricordi perché avevamo un amico in comune quindi è stata una cosa abbastanza automatica: loro cercavano traduttori e io avevo già finito gli studi, quindi è stato il destino, per così dire.
Shinji Kakaroth: Venire pagati per leggere e tradurre manga credo che sia una specie di sogno per molti lettori, ma è davvero tutto così rose e fiori?
Simona: Le tariffe hanno subito cali spaventosi da quando ho iniziato a lavorare nel settore, e ora sinceramente sono troppo basse; i nostri colleghi d’oltralpe (Francia, Germania) guadagnano tre volte più di noi. Con l’avvento di internet, simulcast e simulpub, ci sono di sicuro più opportunità di lavoro, ma i clienti sparano richieste sempre più al ribasso e le agenzie non si fanno scrupoli a pagarti cifre irrisorie, tanto c’è sempre qualcuno che vuole farlo. È veramente vergognoso, se pensi quanto impegno e sacrifici sono necessari per imparare il giapponese a livello professionale. La professionalità dovrebbe essere premiata, ma questo è un concetto che in Italia viene generalmente ignorato (e non solo nel nostro campo). Fortunatamente ci sono anche editori, come Panini, che fanno il possibile per cautelare l’attività dei collaboratori, ma in generale nel mercato italiano persino le cifre più alte restano comunque troppo basse rispetto all’impegno investito.
Shinji Kakaroth: Ora puoi farci una breve lista delle serie più note che hai tradotto e su cosa stai lavorando in questo momento?
Simona: Serie manga in corso: Black Butler, Bleach, Blood Lad, BTOOOM!, Dogs Sangue & Pallottole, Gangsta., Gangsta.:Cursed, Natsume degli spiriti, One Week Friends, Shikabane Hime – La Principessa Cadavere, Tiger & Bunny. Anche le altre le metto tutte, scegliete quelle che preferite! XD
Edizioni Star Comics: Le Bizzarre Avventure di Jojo, Lady Georgie, Orange Road, Rough, Sesame Street, Video Girl Ai, Video Girl Ren, DNA2 (vol 1-6), Ghost Sweeper Mikami (vol 1-4), Manga Bomber (vol 1-6), Mio Caro Fratello (vol.1), Steel Ball Run (vol 1-15), Ghost In The Shell, Oh Mia Dea!, 3×3 Occhi, City Hunter.
Dynit: Le Situazioni di Lui e Lei (vol 10-21), NANA serie animata (ep 1-25).
Planet Manga: Assassin’s Creed IV Black Flag – Il risveglio, Air Gear, Blame Academy!, Blue Dragon Ral Grad, Il Club dei Vampiri, D.Gray-man [vol 1-23], Dogs, Fairy Cube, I fiori del male, Ga-Rei, Glaucos, Goth, Green Blood 1, Hideout, Holiday, Host Club (vol 2-6), Letter Bee (vol 1-8, 10-16), Ludwig (vol 2-4), Lui, il Primo Amore, Merupuri il Principe dei Sogni, Orchestre Royale des Guignols 1, La Princessa Splendente (vol 20-28), Seiho High School Men’s (vol 1-7), Shangri-La, Soul Eater, Tista, Tokyo ESP (vol 1-4), Trigun, Vampire Knight (vol 1-12, 14), Variante, Venus in Love, Witchblade, Takeru, Zero Il Maestro dei Profumi, Zombie Powder 1.
Shinji Kakaroth: Qual è la tua serie manga preferita al momento?
Simona: Shiyakusho [Death Hall] di Kishi Azumi, pubblicato su Comic @ Bunch, edito da Shinchosha e Ogeha di Oimo, su Comic It, edito da Kadokawa. Mi piace molto anche Devil’s Line di Ryo Hanada, Morning 2, edito da Kodansha.
Shinji Kakaroth: Com’è la vita in Giappone? È davvero un sogno come certi fan la immaginano?
Simona: Ovviamente no, la realtà non è mai rose e fiori, ma secondo me con un po’ di impegno è possibile trovare il modo di vivere bene anche qui. Un consiglio: prima si viene, meglio è. A vent’anni ci sono più modi per socializzare e ci si adatta più facilmente a una cultura tanto diversa dalla nostra. Abbiamo anche molte cose in comune, ma sono in profondità e non emergono in modo evidente nella vita di tutti i giorni, quindi ci si può trovare spiazzati. Poi ovviamente dipende da persona a persona, e anche dal luogo in cui ti trovi in Giappone. Generalmente i ragazzi (maschi) sono più avvantaggiati perché le donne giapponesi sono più aperte e comunicative degli uomini.
Shinji Kakaroth: Qual è il tuo sogno per il futuro?
Simona: Mi piacerebbe diventare una sorta di Ambasciatrice della cultura otaku nel mondo! Chiederò a Kishida-san se ha un posto per me al Ministero degli Esteri. 😀
Lascia un commento