Qualche giorno fa, chattando del più e del meno con un paio di amici, mi è spuntata in testa l’idea di fare questa classifica e, facendo brainstorming con loro, questi sono i titoli che ci sono venuti in mente.
Aggiungo che il titolo effettivamente concepito era un po’ più lunghetto… “TOP 5 serie di cui non vedremo mai il finale… e penso neanche i nostri figli!”
10 – Yami no Matsuei/La Stirpe delle Tenebre
Nel mondo dei morti, chiamato Meifu, esiste un’organizzazione, il Juohcho che giudica i peccati che i defunti commettono nella loro vita. Gli Shinigami, ossia Dei della morte, operano nell’Enma-cho, uno dei dieci uffici del Juohcho. Il loro compito è scortare le anime dalla Terra al Meifu. Nella storia i protagonisti, Asato Tsuzuki e il suo collega Hisoka Kurosaki, due shinigami diventati tali per cause misteriose, scoprono le vicende che hanno caratterizzato le loro vite passate e quelle del loro principale antagonista: un dottore psicopatico chiamato Muraki Kazutaka, il cui passato è legato soprattutto al giovane Hisoka, sedicenne dal carattere difficile.
La serie, scritta e disegnata da Yoko Matsushita, ha iniziato la pubblicazione nel 1996, sulla rivista Hana to Yume di Hakusensha. La serializzazione è continuata più o meno regolarmente fino al 2003, quando l’autrice ha deciso di mettere in pausa la storia per incomprensioni con la casa editrice, per poi riprendere nel 2011. Il manga è stato poi trasformato in un’edizione monografica pubblicando il volume 12 nel gennaio 2010, con parti riviste rispetto alla serializzazione su rivista, mentre il 13° e ultimo volume è stato pubblicato a luglio 2017.
Il manga è stato anche pubblicato da noi sulle pagine di Edizioni Star Comics con il titolo La Stirpe delle Tenebre, che ha pubblicato il volume 11 nel giugno 2004.
La serie ha riscosso un certo successo, tanto da ottenere un adattamento animato da parte dello studio J.C. Staff andata in onda su WOWOW durante il palinsesto autunnale del 2000.
9 – Kyoshoku Soko Guyver
L’organizzazione Cronos sembra una multinazionale come tante, ma nasconde un lato oscuro celato al pubblico. Infatti l’organizzazione è in possesso di segreti tecnologici e scientifici di un’antichissima razza aliena che in un lontano passato ideò un progetto per sviluppare soldati invincibili. Sho Fukamachi, uno studente come tanti altri, a causa di un incidente entra in possesso di una unità Guyver trafugate all’organizzazione, un dispositivo in grado di dotare un essere umano di una bioarmatura che ne potenzia le capacità fisiche, oltre a nascondere armi altamente distruttive al suo interno. Cronos cerca di rientrare in possesso delle unità Guyver scatenando una caccia all’uomo che provocherà molte vittime e che coinvolgerà, oltre alle restanti unità Guyver, le Dodici Divinità o Zoalord a capo dell’organizzazione che ha ramificazioni in tutte le attività politiche e economiche del mondo al fine di conquistarlo.
Guyver, scritto e disegnato da Yoshi Takaya, ha debuttato il 18 febbraio del 1985 sulle pagine della rivista Shonen Captain dell’editore Tokuma Shoten e successivamente alla chiusura della rivista nel 1997, nel 1999 la serie venne ripresa dall’editore Kadokawa Shoten che la pubblicò inizialmente sulla rivista Ace Next, poi dal 2002 su Shonen Ace e quindi dal 2009 su Young Ace, raggiungendo lentamente il volume 32 pubblicato a febbraio 2016.
La serie è in corso di pubblicazione anche da noi in Italia grazie a Star Comics, dal maggio 1994, con l’ultimo volume, il 44, pubblicato a marzo 2017. Il numero di volumi italiani differiscono dall’edizione originale, visto che inizialmente il manga era pubblicato in volumi di grandezza inferiore a quella originale sulla testata TECHNO.
La serie ha anche ottenuto adattamenti animati nella forma di un OVA nel 1986, una serie di 13 OVA nel 1989, e infine una serie animata di 26 episodi andata in onda tra il 2005 e il 2006.
Ad ogni volume monografico l’autore si scusa per la lentezza della pubblicazione e assicura i lettori che ha tutta l’intenzione di portare a conclusione la serie… prima o poi… La trama ovviamente sembra ancora in alto mare e la vedetta non penso strillerà “TERRA!” poi così tanto presto.
8 – Black Lagoon
Rokuro Okajima è un semplice impiegato giapponese che viene sfruttato dalla sua compagnia per degli affari loschi. La sua vita cambia radicalmente quando viene rapito da un manipolo di mercenari, noti come Lagoon Company, che per denaro non esita a sporcarsi le mani. Nonostante venga abusato fisicamente e verbalmente dalla tanto bella quanto letale Revy, dal temperamento irruento e dall’incazzatura facile, Rokuro inizia a provare una certa simpatia per i suoi rapitori, che alla fine dei conti non lo trattano in maniera troppo rude. Quando la sua compagnia getta la maschera, preferendo sacrificarlo come una pedina qualsiasi, schifato dalla cosa decide di restare a Roanapur con lo pseudonimo di Rock, ovvero che l’avevano soprannominato i tre membri della Lagoon Company, finendo per farsi assumere proprio nella loro allegra brigata.
Scritto e disegnato da Rei Hiroe, il manga ha iniziato la sua pubblicazione nell’aprile 2002 sulla rivista di Shogakukan, Monthly Sunday Gene-X, raggiungendo 11 volumetti. Fino al volume 9, la pubblicazione è stata alquanto cadenzata, per poi andare in pausa fino all’uscita di nuovi capitoli che verranno poi pubblicati in monografico nel volume 10, uscito a maggio 2014 e nel volume 11 pubblicato a novembre 2018. Gli ultimi tre capitoli pubblicati col titolo “L’homme sombre“, ancora non pubblicati in volume sono usciti dalla fine del 2019 e fine febbraio 2020, per cui la serie è ancora considerata in pausa.
Il manga è pubblicato da noi da Planet Manga ed ha raggiunto il volume 11 a giugno 2019.
La serie ha ottenuto due adattamenti animati da Madhouse, andati rispettivamente in onda da aprile a giugno 2006 per 12 episodi e da ottobre a dicembre 2006. In seguito è uscita anche una serie di 5 OVA, intitolata Roberta’s Blood Trail, pubblicata da giugno 2010 a luglio 2011. mentre le serie animate sono state pubblicate da Panini Video, per poi essere ripubblicate da Kaze.
Non è chiaro se tutti questi ritardi siano causati da problemi con l’editore, la mania di riscrivere e ridisegnare di continuo i capitoli del sensei Hiroe o qualche altro tipo di problema di cui si vocifera in rete, sicuramente nonostante ci sia tanta carne al fuoco, sembra che la cottura per poterla gustare sia con una fiamma bassissima.
7 – Glass no Kamen
Maya Kitajima è una ragazzina semplice, senza doti particolari, ma con una grande passione nei confronti del teatro: ogni volta che vede un film o una rappresentazione teatrale, si estranea totalmente dalla realtà finendo col combinare indicibili disastri. Per questo tutte le persone che sono attorno a lei credono che sia una ragazza sciocca e buona a nulla, a cominciare da sua madre, cameriera di un tradizionale ristorante giapponese. Un giorno, grazie a una scommessa vinta con un’amica, Maya riesce ad assistere alla rappresentazione di “La signora delle camelie“, la cui attrice protagonista è la bella Utako Himekawa.
Conosciuto da noi in Italia col titolo Il Grande Sogno di Maya, a causa dell’adattamento animato giunto prima del manga, La Maschera di Vetro è un manga scritto e disegnato da Suzue Miuchi, che è stato pubblicato in Giappone sulla rivista Hana to yume dell’editore Hakusensha dal gennaio del 1976, per poi passare sulla rivista sorella Bessatsu Hana to Yume nel 2008. La pubblicazione ha subito pause lunghe anche diversi anni e l’ultimo capitolo uscito è del maggio 2016, mentre la rivista su cui veniva pubblicato ha chiuso i battenti nel 2018.
La serializzazione del manga da noi è iniziata grazie a Star Comics nell’ottobre 2001, raggiungendo il volume 49 nel maggio 2013.
La serie ha ispirato anche due serie animate a un OVA. La prima serie animata è di 23 episodi andata in onda tra aprile e settembre 1984, giunta anche da noi su Italia 1 e poi ripubblicata da Yamato Video, mentre la seconda di 51 episodi è andata in onda dall’aprile 2005 a marzo 2006 ed è tuttora inedita da noi in Italia.
Uno dei problemi della serie è che la sensei Miuchi tende a impegnarsi molto nella riscrittura dei capitoli pubblicati su rivista per la versione in monografico, che spesso presenta situazioni e scene piuttosto diverse rispetto a quelle pubblicate su rivista.
6 – Meitantei Conan
Shinichi Kudo è famoso per essere considerato dai giapponesi il “Moderno Sherlock Holmes”. Le cose cambiano quando, indagando su degli strani uomini in nero viene drogato e una volta che si è ripreso scopre che il suo corpo si è rimpicciolito, facendolo ringiovanire fino a dargli l’aspetto che aveva quando frequentava le elementari. Per indagare al meglio il ragazzo decide di celare la sua vera identità e fa in modo di farsi affidare alla famiglia dell’amica d’infanzia, Ran Mori, con lo pseudonimo di Conan Edogawa, sperando di ottenere, tramite l’agenzia investigativa del padre di Ran, Goro un investigatore di terz’ordine, dei casi che possano farlo avvicinare alla verità sull’organizzazione criminale che l’ha ridotto in quello stato e possibilmente scoprire se esiste anche una medicina che riesca a invertire gli effetti della droga assunta, per tornare al suo aspetto normale. Anche grazie a dei simpatici gadget creati per lui dall’amico di famiglia, il professor Hiroshi Agasa, Conan riesce a risolvere diversi casi e far cadere il merito su Goro, facendo acquistare alla sua agenzia maggiore fama e più richieste investigative, risolvendo ogni caso a sua insaputa, facendolo addormentare una volta risolto il mistero e utilizzando un congegno che modula la sua voce per far credere che sia l’uomo a parlare in uno stato di trance.
Detective Conan
è un manga scritto e disegnato da Gosho Aoyama, pubblicato in Giappone sulla rivista Weekly Shōnen Sunday di Shogakukan dal gennaio 1994. La pubblicazione settimanale è andata piuttosto spedita nel corso degli anni, ma nel corso degli ultimi anni sembra che si sia rallentata, scendendo dall’ottima media di 3 volumetti monografici all’anno, mantenuta più o meno fino al volume 94 uscito a dicembre 2017, mentre gli altri volumi completi sono usciti con una frequenza più bassa, il 95 nell’ottobre 2018, il 96 e 97 ad aprile e dicembre 2019, mentre l’ultimo volume, il 98 è uscito ad aprile 2020.
In Italia è stato tradotto e pubblicato inizialmente dalla Comic Art nel 1998, e dopo la chiusura della casa editrice, ripubblicato dall’inizio dalla Star Comics dal febbraio 2005, a cadenza prima mensile (dal numero 1 al 61), poi bimestrale (dal numero 62 al 72) e, successivamente, quadrimestrale (dal numero 73 in poi). L’ultimo volume pubblicato è il 96 a novembre 2019, mentre la pubblicazione del volume 97 è fissata per il 10 Giugno.
Il popolare manga ha ispirato un adattamento animato dello studio TMS Entertainment di 975 episodi e ancora in corso.
Il problema di Detective Conan non è tanto quello delle pause, quanto il fatto che la trama venga data col contagocce e i quasi cento volumi siano pieni di tanti casi slegati dalla trama principale dell’organizzazione.
5 – X
Kamui Shiro è un ragazzo di sedici anni che fa il suo ritorno a Tokyo dopo una lunga assenza durata sei anni; la madre è morta in un incendio e fra le fiamme lo ha scongiurato di recarsi nella capitale perché lì si compirà il suo destino. E così infatti avviene, visto che ad aspettarlo ci sono due profetesse sorelle, Hinoto e Kanoe, che lo identificano come l’ago della bilancia per la battaglia finale fra due schieramenti di combattenti dotati di poteri ESP chiamati Draghi del Cielo (o Sigilli) e Draghi della Terra (o Angeli). Kamui ritrova inoltre a Tokyo i suoi vecchi amici d’infanzia e compagni di giochi Fuuma e Kotori Mono, che però tratta con scontrosità. Sembra che entrambi gli schieramenti si avvicineranno a Kamui, chi in modo più tranquillo e chi attaccandolo apertamente per saggiare i suoi poteri in modo da portarlo dalla propria parte, ma una orribile verità si concretizzerà quando il ragazzo avrà fatto la sua scelta.
Questo manga ha una travagliata vita editoriale: in Giappone la pubblicazione avviene sulla rivista mensile Gekkan Asuka di Kadokawa Shoten nel maggio 1992, proseguendo in maniera più o meno spedita per 10 anni raggiungendo il volume 18 e la pubblicazione su rivista di altri 5 capitoli nel corso del 2003, per poi essere sospesa a tempo indeterminato in seguito a svariate vicende di cronaca collaterali al fumetto, fra cui il terremoto dell’Hanshin e i delitti del serial killer Sakakibara. In un’intervista del 2004, le CLAMP confermano che a causa delle tematiche trattate era difficile riuscire a continuare a pubblicare la serie mantenendo i contenuti che avevano in mente sin dall’inizio, con scene piuttosto cruente e di terremoti per l’imminente “fine del mondo”, ma che hanno intenzione, prima o poi, di concludere la serie.
Anche da noi la serie ha avuto una vita editoriale piuttosto movimentata, prima pubblicato dalla Jade – Ediperiodici (che stampò il fumetto in formato editoriale più stretto rispetto all’originale tagliando i bordi delle tavole), successivamente da Planet Manga, e infine dalla J-Pop in un’edizione molto fedele all’originale nella traduzione e nella veste grafica.
La serie nonostante tutto ha ottenuto anche degli adattamenti animati in un film d’animazione del 1996, un OVA del 2001, e una serie del 2001 animata dallo studio Madhouse e andata in onda su WOWOW, tutti editati da noi da Dynit.
4 – Berserk
In una terra medioevale, flagellata da guerre e soprusi, la morte è solo un momento della giornata. Un guerriero ammantato dall’oscurità, gira per il mondo alla ricerca di vendetta, scontrandosi di volta in volta contro mostri che sembrano nati dagli incubi più folli della mente umana. Orbo ad un occhio, con una protesi metallica al posto del braccio sinistro, ma con dei muscoli e una volontà temprati da mille battaglie che gli consentono di brandire un enorme blocco di metallo come spada, chiamata Ammazzadraghi. Ma non sempre è andata così, infatti un tempo quest’uomo, Gatsu, era un giovane mercenario che solcava i campi di battaglia delle Midlands ricercando scontri cruenti e una facile e grassa paga, abbattendo i comandanti nemici e tutti gli sciocchi nobiletti che gli si paravano innanzi. Ma il suo destino cambiò radicalmente quando finì per attirare l’interesse di Griffith, il comandante della Squadra dei Falchi, un consistente gruppo di mercenari che tenta di entrare nelle grazie della nobiltà per diventare parte effettiva dell’esercito. Ma cosa succederà per tramutare Gatsu da uno dei comandanti della Squadra dei Falchi allo spietato sterminatore di mostri che abbiamo conosciuto all’inizio della storia?
Kentaro Miura
ha iniziato la serializzazione sulle pagine di Young Animal di Hakusensha dal 1989. La pubblicazione è andata abbastanza liscia e spedita per tutto il corso dell’Epoca d’Oro, ovvero il lungo flashback sul passato di Gatsu, e le saghe successive fino a cominciare a traballare nel 2003, quando le pause annuali sembravano salite rispetto alla media passata. Dal 2008 la situazione è peggiorata, diventando a dir poco drammatica nel 2013, anno in cui Miura ha preso una lunga pausa da Berserk, pubblicando un solo capitolo, e dedicandosi a un altro manga, Gigantomachia. Dal 2014 le cose non sono migliorate, con lunghissime pause e pubblicazioni di una media di circa 4 capitoli all’anno, raggiungendo il volume 40 pubblicato a fine settembre 2018, mentre l’ultimo capitolo recentemente pubblicato su rivista risale a fine aprile 2020, con una lunga pausa dal capitolo precedente, uscito a fine agosto 2019. Alcune voci che circolavano un tempo e confermate dallo stesso Miura in alcune interviste, asserivano che spesso l’autore si prendeva pause per ricaricare le batterie, in cui si dedicava a giocare a Idolm@ster o ad altre passioni. L’ultima dichiarazione del sensei, è che il lavoro procede lentamente perché vuole mantenere alta la qualità della sua opera, sia per contenuti che per i disegni.
In Italia è pubblicato da Planet Manga, la cui prima edizione italiana, dal formato ridotto che viene definito dai lettori “sottiletta“, risale all’agosto 1996, ed in seguito sono state edite diverse ristampe che portano il nome di Berserk Collection, Maximum Berserk e Berserk Collection Serie Nera. L’ultimo volume, il volume 80, è stato pubblicato a giugno 2019.
Il successo del manga ha portato alla realizzazione nel 1997 di una prima serie televisiva anime, di una trilogia di film tra il 2012 e il 2013, il cui progetto si intitola Berserk – L’epoca d’oro, e di una seconda serie televisiva in computer grafica nel 2016, seguita da una seconda stagione nel 2017, fortemente criticata dai fan per le animazioni legnose, oltre a diversi videogiochi.
Nonostante la lentezza della pubblicazione, mi aspetto che prima o poi si riuscirà a vedere la fine di Berserk, mi chiedo solo se non saremo troppo vecchi per potercela godere come si deve.
3 – Hunter X Hunter
Gon Freecss è un bambino di dodici anni che vive sull’Isola Balena con la zia Mito, sua madre adottiva. Incontrando Kaito, un Hunter professionista, scopre che suo padre Gin, che lui non ha mai conosciuto, è vivo ed è uno dei migliori Hunter al mondo, Gon decide perciò di diventare un Hunter e mettersi alla sua ricerca. Partecipa quindi all’esame per diventare Hunter, durante il quale conoscerà altri aspiranti Hunter con cui stringerà un forte legame di amicizia: Leorio, desideroso di guadagnare soldi per diventare medico chirurgo, Kurapika, che vuole diventare Hunter per vendicare lo sterminio del suo clan, e Killua, un ragazzino di 12 anni figlio della famiglia di assassini Zoldick che partecipa all’esame per divertimento.
Questa serie è scritta e disegnata da Yoshihiro Togashi, noto anche per la sua opera precedente Yu degli spettri, e serializzato sul settimanale Weekly Shōnen Jump dal marzo 1998. Togashi è sposato dal 1999 con Naoko Takeuchi, che ha conosciuto grazie a una festa tenuta da Kazushi Hagiwara. La creatrice di Sailor Moon gli ha anche dato una mano all’inizio della pubblicazione di Hunter X Hunter come assistente, e dal loro matrimonio sono nati due figli. La serie è proseguita in maniera non proprio speditissima sulle pagine di Jump, famose per gli stretti tempi editoriali, prendendosi delle pause anche di un mese già nei primi anni di pubblicazione, toccando il fondo nel 2006, durante la saga delle Formiche Chimera, dove è andata in pausa per oltre un anno e riprendendo la pubblicazione per periodi di circa due mesi a cui poi seguivano pause di due o più mesi. Altra pausa di un anno dopo i due capitoli pubblicati a inizio 2009, un’altra tra giugno 2010 e agosto 2011, ancora una da aprile 2012 con l’inizio della nuova saga del Continente Oscuro, fino al giugno 2014, fermata solo a gennaio 2013 con l’uscita di due capitoli One Shot dedicati a Kurapika. Gli ultimi capitoli risalgono ala fine del 2018, da allora su Jump di Hunter X Hunter non si è vista più neppure l’ombra. Analizzando delle interviste fatte a Togashi, si puà capire che le motivazioni per cui ha preso così tante pause nel corso del tempo sono essenzialmente due: la sua salute fisica e la sua salute mentale. Per quanto riguarda la prima, Togashi ha sempre detto che il disegnare troppo gli causa dei dolorosi mal di schiena, oltre al fatto che una pubblicazione settimanale su JUMP non gli consente di dormire come si deve, oltre a questo somma lo stress che una pubblicazione così importante gli causa, e il fatto che disegnando a quel ritmo non ha tempo di dedicarsi un po’ a se stesso, dormendo e mangiando come si deve, oltre a godersi la vita e i suoi hobby, calcolando che in una settimana di lavoro gli venivano concesse solo 4 ore libere alla settimana, se voleva mantenere le scadenze.
Una serie televisiva anime di 62 episodi ispiratasi al manga originale e prodotta da Nippon Animation fu trasmessa su Fuji TV dal 1999 al 2001. Ad essa sono seguite tre serie OAV tra il 2002 ed il 2004, per un totale di 30 episodi. Una nuova trasposizione animata più fedele al fumetto originale e narrante gli eventi non adattati dall’anime precedente, è stata realizzata da Madhouse ed è andata in onda dal 2 ottobre 2011 al 24 settembre 2014 in Giappone sul canale NTV, per un totale di 148 episodi trasmessi. Due lungometraggi animati legati al remake del 2011 e narranti una storia originale sono stati distribuiti in Giappone rispettivamente il 12 gennaio e il 27 dicembre 2013.
Purtroppo l’unico modo che abbiamo per poter vedere una conclusione degna di Hunter X Hunter sarebbe che Togashi passasse a una pubblicazione mensile più tranquilla o che decidesse di trovare un successore che possa disegnare al suo posto, un po’ come il duo Toriyama-Toyotaro con Dragon Ball Super.
2 – Bastard!! Ankoku no hakai shin
Ci troviamo in un mondo medioevale di spada e magia, dominato dai guerrieri più forti e da potentissimi mostri, che terrorizzano le genti. Il regno di Meta-Likana è assediato da potenti nemici e per salvarli, Tia Nort Yoko sarà costretta a spezzare un antico sigillo posto dal padre sul compagno d’infanzia Rusie Renren, dentro cui si cela l’anima dell’antico stregone Dark Schneider, tanto bello e libidinoso quanto crudele e spietato con i suoi nemici. Una volta liberato, lo stregone scoprirà che a minacciare il regno sono proprio i suoi ex-comandanti e compagni di ventura, Gara il signore dei ninja, Abigail il chierico, la bella elfa scura e figlia adottiva dello stregone Arshes Nei, e infine l’altro apprendista e signore dei ghiacchi, Kall-Su. Scontro dopo scontro lo stregone riacquisterà lentamente gli antichi poteri, riconquistando la fedeltà dei vecchi amici, ma un male più grande minaccia l’intero pianeta…
Il manga è stato pubblicato per la prima volta su Weekly Shōnen Jump il 14 marzo 1988 e continua ad essere pubblicato irregolarmente su Ultra Jump, dopo aver raggiunto il volume 27 nel lontano marzo 2012. La pubblicazione è rimasta regolare fino al settembre del 1996 con la conclusione della saga Il peccato e la punizione. A questo punto la serie è andata incontro a una lunga pausa, riprendendo con una pubblicazione di capitoli irregolare dal novembre 1997, con l’inizio della nuova saga Norma corrotta, che riprende la storia con un salto temporale perché, per ammissione dello stesso Hagiwara “Non so bene come far proseguire in maniera degna la storia, per cui faccio un salto temporale finché non mi viene in mente.” La pubblicazione continua con lunghe pause di uno o due mesi tra un capitolo e l’altro, fino a raggiungere gli ultimi capitoli di Sigillo Magico nel giugno 2010, contenuti nel volume 27, che effettivamente non fanno proseguire la storia, ma ci mostrano uno scontro avvenuto in passato che Hagiwara aveva saltato, ovvero l’incontro tra Dark Schneider e il Generale dei demoni Porno Diano, che cronologicamente si troverebbe tra il volume 18 e 19. Sempre nel volume 27, dai soliti commenti che l’autore scrive a fine volume, il mangaka si definisce stremato da una serie di sfighe e problemi che pensa siano causati proprio dai temi trattati nella serie, come se si trattasse di una punizione divina, tanto che ammette di essersi rivolto anche a dei sensitivi per capire cosa gli stia succedendo. Durante queste pause interminabili, l’autore ha inoltre lavorato ridisegnando molte tavole per l’edizione Kanzenban, illustrazioni per i romanzi dedicati alla serie, Bastard!! Expansion, illustrazioni per le copertine della nuova edizione tascabile della serie, character design per vari videogiochi, tra cui un espansione di Final Fantasy XI (2013) e il character design originale per la serie animata Endride (2016).
“Bastard!! L’oscuro dio distruttore” è stato pubblicato per la prima volta in Italia da Granata Press in 21 numeri sulla collana Z Comix dal novembre 1993 al luglio 1995 e poi interrotta a causa del fallimento della casa editrice. Dal 1998 è stato ripubblicato da Planet Manga sulla testata Manga Saga con periodicità irregolare, prima ristampando le storie già pubblicate dalla Granata Press, quindi proseguendo con le storie inedite, raggiungendo la pubblicazione giapponese al volume 27 nel settembre 2012. In seguito, Planet Manga, ha dato origine ad una riedizione del fumetto, Bastard!! Deluxe, che presenta elementi grafici rinnovati e traduzioni rivedute. Dall’aprile 2013, Planet Manga ha iniziato a stampare un’edizione di lusso della serie, Bastard!! Kanzenban, attualmente ferma al volume 8 uscito a maggio 2016.
La serie ha anche ottenuto un adattamento animato OVA di 6 episodi che rassumono abbastanza grossolanamente il primissimo arco narrativo della serie. La serie ha anche ottenuto adattamenti videogame per Super Nintendo (1994) e per Playstation (1996), inoltre sarebbe stato d’ispirazione per BASTARD!! ONLINE, un platform MMOG sviluppato da Tecmo, ma che dopo il beta testing del 2006 non ha mai visto la luce, con la cancellazione ufficiale del progetto nel 2009.
Ho perso ogni speranza per Bastard!!, non sono neppure sicuro che Hagiwara abbia, prima o poi, voglia o intenzione di continuare e concludere la serie, che ha raggiunto punti così epici che il finale non si riesce neppure a vedere lontanamente.
1 – Nana
La storia, ambientata nel Giappone contemporaneo, segue le vicende di due ragazze ventenni, Nana Komatsu e Nana Osaki, accomunate dallo stesso nome e dall’uguale decisione di trasferirsi a Tokyo. Le due giovani prendono lo stesso treno diretto alla capitale giapponese, ed è lì che si conoscono. Separate alla stazione, si incontreranno successivamente per caso in un appartamento che entrambe hanno intenzione di affittare: decideranno di essere coinquiline e di dividere insieme la vita quotidiana. Nana Osaki decide di andare a Tokyo per avere successo con la sua band, mentre Nana Komatsu, soprannominata “Hachi“, ci va inizialmente per raggiungere il suo ragazzo, Shoji, che però, la tradirà con una sua collega di lavoro. Dopo averlo scoperto, Hachi si dispera, ma Nana la consola con determinazione; le due diventano così migliori amiche, nonostante le enormi differenze di carattere, e vivranno, insieme ai membri della band di Nana e di quella di Ren, i momenti memorabili e complessi tipici della vita da rockstar.
Ai Yazawa
ha dato il via alla pubblicazione di Nana sulla rivista Cookie di Shūeisha dal maggio 2000, mantenendo una pubblicazione piuttosto costante che consentiva una media di 2 volumetti monografici l’anno, per 21 volumi usciti in totale. Il volume 21 è stato stampato nel marzo 2009, mentre l’ultimo capitolo è stato pubblicato nel numero di luglio 2009. A questo punto, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute, l’autrice ha messo in pausa la serie fino a data da destinarsi. Nel numero di marzo 2013 della rivista, l’autrice ha pubblicato un breve capitolo intitolato La stanza di Junko, incentrato su un personaggio secondario. Sulla rivista ROLA, un magazine di moda, alla domanda dell’intervistatore sul destino di Nana, l’autrice rispose “È l’opera della mia vita. In essa ho messo in gioco tutte le carte che avevo in mano. Vi chiedo scusa, perché so che state aspettando da tanto tempo che continui, prima o poi ho intenzione di fare del mio meglio.”
In Italia è pubblicato da Planet Manga dal luglio 2002 con varie ristampe e anche artbook.
Dalla serie è stato tratto un anime prodotto dalla Madhouse e andato in onda in Giappone su Nippon Television dal 5 aprile 2006 al 27 marzo 2007. In Italia i diritti sono stati acquistati dalla Dynit e la serie è stata trasmessa su MTV tra gennaio 2007 e gennaio 2008, e su Rai 4 dal 24 ottobre 2010. È stato pubblicato anche per la visione in streaming su internet, sulla web tv on demand Popcorn TV a partire dal 20 dicembre 2010 e sulla piattaforma italiana del portale Netflix dal 2019.
Nel 2005 e nel 2006, inoltre, dalla serie sono stati tratti due lungometraggi live action.
Informazioni tratte dalla versione Italiana e Inglese della Wikipedia.
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