Coronavirus: Influenza sugli anime/manga

Era un po’ che avevo intenzione di scrivere questo articolo, e sicuramente chi ci segue sulla nostra pagina Facebook avrà capito che aria tira nel Paese del Sol Levante a causa del Coronavirus o Covid-19, abbreviato ulteriormente in Covid.

Questa pandemia, che ha colpito i paesi del mondo a livello globale, chi più chi meno, sembra sia partita dalla Cina, e qual è uno dei paesi più vicini alla Cina che tra l’altro è una meta turistica per tutti quei cinesi che non vogliono sbattersi troppe ore di aereo per venire da noi in Europa? Esatto, il Giappone!!!!

Coronavirus-chan disegnata da HungryBug

Il Giappone è stato uno dei paesi colpiti da questa emergenza, anche se da noi è stato sotto il centro dell’attenzione soprattutto per il caso della Diamond Princess, la nave da crociera fermata in quarantena il 5 febbraio nel porto di Yokohama. Ma ovviamente questa è solo la punta dell’iceberg, visto che nonostante i giapponesi siano un popolo molto cauto e, tra l’altro, abituato a indossare le mascherine tanto invise a una buona parte di nostri connazionali, anche loro si sono trovati di fronte a un nemico sconosciuto, e hanno dovuto rispettare le classiche norme ormai note anche ai muri, tra cui il distanziamento sociale e il lock down.

Queste procedure globali hanno ovviamente dato uno stop a fiere e manifestazioni, come le Olimpiadi di Tokyo 2020, rimandate all’anno prossimo (se non proprio cancellate se la situazione per l’estate prossima non sarà notevolmente migliorata), il Comiket estivo (e probabilmente anche quello invernale), l’AnimeJapan 2020, il San Diego Comic-Con (che terrà un’edizione virtuale), e anche da noi il Comicon di Napoli, che si sarebbe dovuto tenere proprio all’inizio di questo mese ed è stato per ora spostato in una possibile versione Estiva, e nonostante Lucca Comics & Games 2020 abbia postato le date dell’evento come se niente fosse, non credo proprio che riusciranno a realizzarlo in tutta sicurezza visti i numeri astronomici che INONDANO la città.

Nonostante i numeri del Giappone non siano così alti rispetto a grandi paesi come gli Stati Uniti, il Brasile o la Russia, all’inizio di questa pandemia era davvero alto il terrore che il virus continuasse a espandersi e molte industrie sono state colpite dallo stop globale per evitare contatti, nonostante tutte le precauzioni del caso. Una tra queste è stata quella dell’animazione, visto che generalmente gli studi non hanno la produzione completamente incentrata in Giappone, ma anche in altri paesi dell’area asiatica, tra cui la Cina, la Corea del Sud e altri, che ovviamente sono stati colpiti duramente dal Covid come, se non peggio del Giappone.

Covid VS Anime

Moltissime serie sono state bloccate proprio a causa del Covid, mentre tante altre, a causa dei ritardi hanno dovuto subire una riprogrammazione delle trasmissioni, facendo slittare di una stagione o più la data di messa in onda. Il problema principale, oltre che per gli spostamenti logistici di persone e materiale, è dovuto anche alle sessioni di doppiaggio, che per alcune serie avvengono con più persone allo stesso tempo, per risparmiare sui costi di registrazione degli studi di doppiaggio.

I casi che personalmente ho trovato più lampanti sono stati:

Toaru Kagaku no Railgun T

, terza serie di Railgun, spin-off di Toaru Majutsu no Index con protagonista Mikoto Misaka, e tutt’ora in corso che ha subito ritardi con diverse settimane di assenza nel palinsesto televisivo tra metà febbraio e metà marzo, alcune delle quali riempite con episodi riassuntivi, oltre a un lieve calo delle animazioni e al riciclaggio di alcune scene.

Sazae-san

, One Piece e Black Clover, serie animate di lunga durata (soprattutto Sazae-san) la cui programmazione è stata fermata completamente a causa del Covid.

Infinite Dendrogram invece ha subito una pausa di quasi due settimane prima della trasmissione dell’ultimo episodio.

Tra le serie di questa stagione attualmente bloccate invece possiamo ricordare Gundam Build Divers Re:Rise 2nd Season fermo al quinto episodio, Appare-Ranman!, Digimon Adventure: e Houkago Teibou Nisshi fermi al terzo episodio, Fugou Keiji: Balance:Unlimited e Shokugeki no Souma: Gou no Sara fermi al secondo episodio (sembra che riprenderanno entrambe a luglio), mentre tra quelle che hanno subito rallentamenti ci sono Plunderer, che si è fermato da metà marzo fino al primo aprile.

Digimon Adventure in simulcast su Crunchyroll | Cultura Pop

Invece le serie che sono state rimandate di una stagione sono:

La seconda stagione di Gotobun no Hanayome che sarebbe andata in onda ad ottobre, è stata rimandata per gennaio 2021.

La seconda parte di Haikyu!! To The Top, che era in programmazione per luglio, è stata rinviata a data da destinarsi.

Higurashi no Naku Koro ni, nuova serie animata per l’amatissima saga di 07th Expansion, inizialmente programmata per luglio (anche per via del fatto che la serie è principalmente ambientata proprio in quel periodo dell’anno), la settimana scorsa è stato annunciato che è rimandata a data da destinarsi.

La programmazione di Mahoka Kōkō no Rettosei: Raihōsha-hen, seconda stagione di Mahoka, e della seconda stagione di The Promised Neverland è slittata da luglio a ottobre.

La seconda parte di Sword Art Online: Alicization War of Underworld, che sarebbe dovuta andare in onda a partire da aprile, è stata rimandata al mese di luglio, anche se non è ancora stata rilasciata una data precisa.

Stessa sorte è toccata alla seconda stagione di Re:ZERO -Starting Life in Another World-, Yahari Ore no Seishun Love Come wa Machigatteiru. Kan, terza stagione di SNAFU per come è stato ribattezzato dai fan per accocciarne il titolo chilometrico, alla seconda parte dell’adattamento animato di No Guns Life, e a Maō Gakuin no Futekigōsha ~Shijō Saikyō no Maō no Shiso, Tensei Shite Shison-tachi no Gakkō e Kayō.