Lucca Comics 2019: Intervista a Noboru Rokuda

Spulciando nel materiale da pubblicare ci siamo ricordati di aver dimenticato di pubblicare un paio di interviste fatte durante lo scorso Lucca Comics & Games 2019.

Per cui beccatevi la prima intervista che abbiamo fatto a uno degli ospiti della manifestazione, Noboru Rokuda, autore di Dash Kappei/Gigi la Trottola e F, entrambi titoli pubblicati da Star Comics, e ospite a Lucca grazie ad Anime Import, che ha portato una nuova figure dedicata a Kappei/Gigi, e che ci teniamo a ringraziare per il tempo che ci è stato concesso per l’intervista.


Shinji Kakaroth: Ci può parlare della sua infanzia e di che rapporto aveva con i manga?

Rokuda: All’inizio non avevo questa idea di base, di iniziare la carriera di mangaka, in realtà disegnando mi sono accorto di essere portato per questo. Per quanto avessi dei complessi e delle cose che mi mettessero in difficoltà, ho trovato nel disegno un modo di avere le mie rivalse.

Shinji Kakaroth: C’era qulche mangaka che le ha dato l’ispirazione per diventare mangaka?

Rokuda: Sono sempre stato influenzato da grandi autori, come Osamu Tezuka, il disegnatore di Astroboy, e soprattutto da disegnatori di fumetti shonen, tra questi Sanpei Shirato.

Shinji Kakaroth: Com’è stato il primo approccio a una casa editrice?

Rokuda: Ho iniziato come un po’ tutti con difficoltà, perché le prime pubblicazioni sono sempre le più difficili. All’inizio facevo più che altro imitazioni e parodie, per cui non erano opere originali. Poi attraverso Dash Kappei/Gigi la Trottola, un manga che parla di basket, ho trovato un’innovazione nel mio disegno. In realtà ho creato il mio stile producendo qualcosa di originale.

Shinji Kakaroth: In Dash Kappei come le è venuta l’idea della passione di Kappei per le mutandine da donna?

Rokuda: All’inizio non avevo pensato subito alle mutandine bianche da donna, visto che ero anche molto combattuto su che sport scegliere. Tra i tanti sport famosi avevo pensato alla pallavolo, il basket, il calcio e alla fine, per una serie di eventi, ho deciso di usare il basket. Come protagonista, ho scelto un personaggio piccoletto, che non da per niente a vedere di essere una persona prestante o particolarmente sportiva, anche se è molto rapido, non ha l’aspetto da giocatore di pallacanestro. Sono stato molto combattuto e ho riscritto più volte la storia, sicuramente tre volte prima di proporla all’editor, a cui è piaciuta subito anche se io ero ancora perplesso, non ero convinto d’aver fatto la scelta giusta, scegliendo un protagonista simile. A quel punto mi sono chiesto quale fosse la motivazione che spinge il mio protagonista ad agire. La mia famiglia inizialmente non era neanche d’accordo che intraprendessi la carriera del mangaka, che è molto faticosa. Pensando a mio fratello minore, ho deciso di dargli questa fissa per le mutandine bianche, che simbolizzano la purezza e l’innocenza. Il personaggio di Kappei poi risulta essere un vincente, perché anche attraverso la squadra c’è un’evoluzione del personaggio. È vero che il lettore tende a parteggiare per il protagonista e spesso ci si immedesima, questa è soprattutto una soddisfazione per il disegnatore.

Shinji Kakaroth: Ha mai giocato a basket o a uno dei tanti sport in cui si cimenta Kappei?

Rokuda: Fin da piccolo ho giocato tanto a baseball, ho fatto anche pallacanestro, ma a livello amatoriale. Come disegni, mi piace in generale rappresentare lo sport.

Shinji Kakaroth: Com’è nata l’idea di F?

Rokuda: Quando ho scritto Dash Kappei è stata una cosa molto spontanea, oltre al fatto che ho dovuto fare una scelta molto importante, perché la mia famiglia non era d’accordo, per cui quando avevo circa 20 anni, ho deciso di uscire di casa per andare a vivere in un piccolo appartamento. A quel punto ero già andato contro i voleri della mia famiglia per cui dovevo trovare il modo di produrre altro dopo la fine di Dash Kappei, che è stato piuttosto lungo. Ormai non potevo più tornare indietro, avevo fatto le mie scelte e volevo continuare a camminare per la mia strada. Non è stata una rivelazione l’idea delle corse, visto che sono anche un amante delle moto, ma leggendo delle riviste, spesso notavo che ci fossero nel retrocopertina delle immagini di camion o di macchine, che si ricollegava poi a una categoria che cercava di renderle in fumetto. Da lì è partita l’idea di creare un fumetto che parlasse di macchine e motori, anche se io fondamentalmente non sapevo nulla riguardo alle gare di corse. A quel punto ho iniziato a documentarmi e cercare di capire maggiormente questo mondo. È stato un percorso piuttosto lungo, ma che alla fine ha prodotto F.

Shinji Kakaroth: Qual è il suo personaggio preferito fra tutti quelli che ha disegnato?

Rokuda: In realtà non ce n’è uno che mi piaccia più degli altri, visto che per me sono come dei figli. Nel produrli ho sbagliato diverse volte, per cui li ho ricreati più volte. A me piacciono tutti indistintamente.

Shinji Kakaroth: Che ne pensa dell’Italia?

Rokuda: È deliziosa (per il cibo), splendida, la amo.

Shinji Kakaroth: Ha mangiato qualcosa di buono?

Rokuda: Mi piace tantissimo la cucina italiana, come la pasta, il pomodoro, la pizza e il vostro vino. L’unico problema è che è lontana dal Giappone.

Shinji Kakaroth: Che ne pensa di Lucca e della fiera?

Rokuda: Nella mia carriera non ho avuto modo di partecipare a molti eventi simili, per cui per me è una delle mie prime esperienze ed è stato bellissimo. Mi ha colpito molto vedere tutte queste persone appassionate di fumetti, manga e anime e dall’evento. Questa città mi è piaciuta tantissimo, per me è un po’ un paradiso. Per una serie di sfortunati eventi sono stato ricoverato in ospedale per un problema al cervello per cui ero piuttosto preoccupato, riuscire a venire a Lucca è stato come andare in paradiso e sono felice di essere potuto essere presente a questo evento.

Shinji Kakaroth: Qual è il suo sogno per il futuro?

Rokuda: Spero di poter continuare a disegnare manga fino alla fine, anche adesso ho diverse cose in cantiere, nonostante abbia già 67 anni.

DASH KAPPEI - Gigi la Trottola Jungle Fantasy Collection Figure ...


Bene, a breve pubblicheremo anche l’ultima intervista fatta a Lucca… se volete scoprire chi abbiamo intervistato vi basterà continuare a seguirci! XD