God Eater 3

God Eater 3

A nove anni di distanza dal primo titolo e quattro dal secondo, ancora una volta abbiamo una storia in un futuro distopico ricco di distruzione, combattimenti all’ultimo sangue, disperazione e speranza.

God Eater 3 Gameplay

God Eater 3 Trama

Ci troviamo in un distante futuro distorto da un avvenimento accaduto all’inizio del 2050. Una catastrofe biologica creata dall’uomo diede vita a delle Oracle Cell, delle speciali cellule che avrebbero potuto portare prosperità al genere umano attraverso la rigenerazione e la cura di malattie genetiche e malattie ancora terminali. Eppure la volontà della natura non è stata pietosa nei confronti della razza umana, visto che queste cellule, impazzite e ormai fuori dal controllo dell’uomo, si riunirono creando degli enormi mostri quasi indistruttibili, definiti per le loro forme ferine e la potenza quasi degli dei, per cui vennero etichettati come Aragami (divinità furiose).

Sfruttando la scienza che aveva liberato nel mondo tali mostruosità, venne costituita la Fenrir, una società paramilitare che iniziò a studiare un modo di uccidere quei mostri, e la risposta si concretizzò nella creazione dei God Arc, praticamente degli Aragami sintetici sotto forma di potenti armi brandite dai God Eater, degli esseri umani compatibili con le Oracle Cell, che attraverso il Fattore Bias si interfacciano con le loro armi.

Sono passati tanti anni dai primi scontri e dalle prime vittorie e una calamità ha creato le Terre Cineree, una nuvola vivente di Oracle Cell che divorano qualsiasi cosa tramutandola in cenere, che ha portato alla creazione dei GEA, God Eater Adattabili, che possono resistere ad esposizioni medio-basse nelle Terre Cineree, ovvero finché si trovano in una zona di foschia quasi invisibile.

I protagonisti di questo capitolo sono dei GEA detenuti e maltrattati di uno dei tanti Approdi, Pennyworth, tra cui Hugo, Zeke, il/la protagonista e diversi giovani GEA.

Missione dopo missione, i tre combatteranno il loro destino crudele, cercando di sopravvivere, finché le Terre Cineree si spostano verso il loro approdo, distruggendolo. La loro vita però cambia in meglio da questo momento, visto che i crudeli membri dell’Approdo che li trattavano quasi come oggetti, fuggono dalla tempesta, lasciando i loro compagni nell’Approdo, che vengono salvati dall’equipaggio della Carovana Chrysanthemum, capitanata dalla bella e astuta Hilda Henriquez. Stringendo via radio un accordo con i GEA in missione per eliminare degli Aragami sulla rotta della fuga della Carovana, i nostri si accordano affinché i GEA abbandonati a Pennyworth vengano salvati dalla Carovana.

Una volta sconfitti i nemici e saliti a bordo della Chrysanthemum, i nostri stringeranno un accordo di collaborazione con Hilda, che al momento sembra trattarli come pari e non come meri strumenti di combattimento o armi viventi.

Quale sarà il destino dei nostri eroi?

God Eater 3 Valutazione

Partiamo dal presupposto che questo è il primo titolo di God Eater che gioco, ma ammetto che conoscevo la storia grazie alla serie animata in CG Cell Shading del 2015. Anche se l’atmosfera è la stessa della serie, ovvero un futuro dove la razza umana stenta a sopravvivere, minacciata costantemente dagli Aragami, qui la loro presenza si fa più fina e crudele, visto che anche se non si vedono, ci sono nell’aria, nelle particelle volatili tutto attorno a te, per questo solo degli speciali God Eater possono combattere e sopravvivere in questi territori.

L’atmosfera, nonostante non sia delle più allegre, soprattutto all’inizio, ben presto inizia a riscaldarsi, con il cameratismo tra i GEA, che non hanno in mente di combattere solo fino alla morte, ma per sopravvivere e poter creare un futuro. La speranza è tutta concentrata in quei piccoli GEA chiusi con loro in cella, che vengono sfruttati dagli ufficiali per lavori più umili, come la raccolta di materiale all’esterno, mentre quelli più forti e combattivi per eliminare gli Aragami.

Il gioco inizia facendoci creare il nostro personaggio, dandogli un nome, un nome in codice, decidendone il sesso e facendoci personalizzare il suo aspetto fisico. Ovviamente qualsiasi aspetto deciderete di dare al vostro personaggio, comparirà sempre con quell’aspetto in ogni scena o filmato, nel mio caso, come potete vedere già nelle immagini precedenti e seguenti, la mia protagonista è una biondona i cui poligoni dei capelli penetrano attraverso il colletto della giacca. XD

All’inizio sono rimasto un po’ spaesato dai vari menù sparsi, visto che ce n’è uno personale che si apre col pulsante Option e un altro ad un terminale per la customizzazione delle abilità dei personaggi secondari, che di volta in volta ci accompagneranno in missione e la creazione/miglioramento di armi e oggetti.

La sezione Dati raccoglie un sacco di interessanti informazioni sul passato della saga, oltre alle tante terminologie che, per chi non ha giocato gli altri titoli o seguito la serie animata, potrebbero risultare ostiche e spesso incomprensibili.

Le missioni, tra un filmato e l’altro, sono un classico action, con mosse speciali e attacchi caricati e non, aggiungendo la possibilità in qualsiasi momento di cambiare stile di combattimento trasformando il nostro God Arc da un’arma a corpo a corpo in un un fucile a distanza. Molto carina la possibilità a fine combattimento di depredare il cadavere col proprio God Arc e ottenere oggetti che potranno esserci utili per la creazione e il potenziamento di altre armi.

Altro fattore interessante che potrà variegare il vostro stile di gioco è la possibilità di utilizzare l’arma che preferite prima di andare in missione tra nove tipi di armi corpo a corpo base, e ovviamente man mano che le utilizzerete, il loro livello individuale salirà, permettendovi di sbloccare altre abilità e attacchi che potrete equipaggiare all’arma che intendete utilizzare.

Nelle schermate di caricamento compariranno suggerimenti vari sui combattimenti o su dei bonus per l’uso di determinate armi. Il gioco è abbastanza ripetitivo, alternando storia con combattimenti a tempo, privi di una vera e propria esplorazione del mondo, visto che l’azione si svolge in mappe delimitate. Di contro, la situazione prosegue in maniera rocambolesca, aumentando il roster dei personaggi che possono far parte del nostro party esplorativo, e facendoti venir voglia di continuare a giocare per scoprire che fine faranno i nostri nuovi amici.

Oltre alla classica modalità storia, è presente anche una modalità Co-Op, ovvero una modalità in cui sarà possibile unirci ad altri giocatori online per sfidare mostri sempre più forti e ottenere ricompense e oggetti dai loro cadaveri divorati dai nostri God Arc.

La grafica è molto fluida e i filmatini in CG sono davvero gradevoli, quasi come vedere la serie animata, anche se con molti meno filtri. Il filmato iniziale invece è tutto in animazione classica ed è davvero un capolavoro, sia per la canzone ritmata e rockeggiata che per le animazioni.

Le canzoni, che ci accompagnano nel corso del gioco, sono sempre molto liriche e altisonanti, dando l’idea di uno scontro con potenze superiori e divine.

Il gioco ha sia il doppiaggio in inglese, che quello originale giapponese, opzione che potrete scegliere prima dell’inizio della prima partita. L’adattamento è buono, a volte un po’ rude e sboccato con parolacce aggiunte che nel parlato giapponese non si trovano, ma immagino dipendano dall’adattamento inglese.

Il videogioco è pubblicato da Bandai Namco per PS4, Xbox One e PC al prezzo di 70 € (prezzi relativi Amazon).

Consigliato ai fan delle serie action.

God Eater 3 Voti

Trama: 4/5

Gameplay: 4/5

Musiche: 4/5

Animazioni: 4,5/5

Adattamento: 4/5