Soul Calibur VI

Soul Calibur VI

Finalmente dopo sei anni ecco il sesto titolo (sarà il caso o l’avranno fatto apposta? XD) della amatissima serie di combattimenti all’arma bianca (ma anche rossa e arcobaleno) tra combattenti di ogni parte del mondo che sfruttano arti marziali e poteri mistici, Soul Calibur VI.

Soul Calibur VI Gameplay

Soul Calibur VI Trama

Siamo nel sedicesimo secolo. La storia narra di una spada malvagia, Soul Edge, ricomparsa dalle profondità della storia, divisa in due spade brandite dal temibile pirata Cervantes de Leon, che l’ha scovata durante i suoi lunghi viaggi per mare. Proprio per mettere fine al regno di terrore del pirata che continuava a cacciare e sterminare i vari maestri d’arme che ambivano a sottrargli la mistica spada, comparve Sophitia Alexandra, una guerriera che grazie alla benedizione del dio Efesto, riuscì a sconfiggere l’uomo e distruggere una delle due lame che brandiva, anche se finì gravemente ferita dai frammenti di quest’ultima.

Dopo lo scontro, la spada rianimò Cervantes, che incontrò un giovane guerriero, Siegfried Schtauffen, che lo sfidò e sconfisse il pirata, restando ferito sia fisicamente che mentalmente. Proprio attraverso questa sua spossatezza, il potere carismatico dell’arma diabolica trovò un varco e una volta che il giovane afferrò l’elsa della spada, il potere malefico del Seme Maledetto si riversò dentro di lui come un torrente in piena, cambiandolo sia nell’animo che nel corpo, tramutandolo in Nightmare, un crudele cavaliere in armatura votato al caos e alla distruzione, strappando le anime dei suoi avversari per darle in pasto alla spada malvagia.

Proprio per fermare questa escalation di morti e distruzioni, vari guerrieri da tutto il globo si raduneranno, ognuno con la sua motivazione… alcuni mettendosi sulle tracce della mitica spada malvagia per riuscire a sconfiggerla e possibilmente distruggerla una volta per tutte, altri per poterne carpire i segreti e ottenere il suo potere unicamente per le loro fosche brame.

Soul Calibur VI Valutazione

Era davvero un bel pezzo che non giocavo a un Soul Calibur, credo che l’ultimo titolo sia stato Soul Calibur III, uscito nel lontano 2005 per PS2. Aspettandomi il classico picchiaduro con le mosse tipiche di quest’ultimo, mi sono trovato un po’ spiazzato nel constatare che le cose non stavano come immaginavo. Ci sono diversi tasti di attacco, alcuni per attacchi in verticale e altri in orizzontale, oltre al calcio per sbilanciare l’avversario e un tasto per la difesa. Tra quelli per l’attacco ci sono anche quelli speciali che daranno il via a spettacolari animazioni in slow motion in cui gli avversari potranno far cozzare le loro rispettive armi, per poi cercare di sconfiggere il nemico con la mossa più veloce e azzeccata, o magari semplicemente effettuare una parata ad effetto.

Oltre che a sfruttare attacchi speciali, la barra del potere che aumenterà durante il corso dello scontro potrà venire sfruttata anche per il Soul Charge, un potenziamento particolare che aumenterà la potenza dei nostri attacchi mandandoci in uno stato d’ira che durerà per un po’ di secondi ed è consigliabile quindi sfruttarla al meglio.

Per questa guerra tra bene e male avrete a disposizione 21 personaggi, alcuni sono classici di questa saga, come Nightmare, Ivy o Sophitia, un paio sono nuove aggiunte nel cast rispetto ai precedenti titoli, ovvero il potente Azwel (che è un personaggio dalle combo troppo assurde e facili da azionare) e Grøh, e oltre a Yoshimitsu di Tekken (che comunque è già stato inserito diversi titoli prima in questa saga) come guest star ospite di questo scontro di spade e magia è stato inserito Geralt di Rivia, direttamente dalla fortunata saga di The Witcher.

Il fatto che ci siano alcuni cerchi vuoti ovviamente fa capire che a breve, un mese per volta, verranno rilasciati nuovi personaggi guest star da altri videogiochi, come anche accaduto già in Tekken 7 e negli altri capitoli della saga di Soul Calibur che hanno già visto personaggi come Lloyd Irving di Tales of SymphoniaYoda e Darth Vader di Star Wars, Ezio Auditore di Assassin’s Creed II, Bayonetta dell’omonimo titolo, e Kratos di God of Wars.

Oltre alle icone dei vari personaggi e alla classica icona della scelta random, c’è un’altra icona disponibile molto interessante, quella de personaggio originale che potrete creare con le vostre manine nell’editor (un’altra delle vere chicche di questo gioco è proprio il poter completamente personalizzare i personaggi e i colori di vestiti e armature), potendo personalizzare i personaggi protagonisti, o crearne uno da zero usando le ben 16 razze base all’interno del gioco.

Grazie all’editor potrete dare vita a strane combinazioni che a volte potranno prendere delle sembianze di personaggi amati di film o serie animate, per poi mettere a disposizione il vostro personaggio customizzato al pubblico utilizzo scegliendo il tasto per condividerlo in rete con altri giocatori. Proprio sfogliando a caso un po’ di personaggi fatti da altri utenti, ho scaricato alcuni modelli di questo tipo: Leonardo delle Teenage Mutant Ninja Turtles, Alita di Battle Angel Alita, Dio Brando di Le Bizzarre Avventure di JoJo e Skeletor da Masters of the Universe.

Personalmente invece ho creato un personaggio che amo tantissimo dalla serie Fate/Extra, ovvero Nero Claudius Caesar Augustus Germanicus, dandogli degli abiti e un aspetto consono, uno stile di combattimento e un’arma il più simile a quello originale, la rossa Aestus Estus.

Oltre ai classici combattimenti Versus e alla modalità di combattimenti Arcade, sarà possibile seguire la modalità Storia attraverso un enorme pannello cronologico che parte dal 1583 al 1590, facendoci comprendere in che punti le storie dei vari personaggi finiscono per intrecciarsi. Ogni personaggio ha delle scene di discorsi statici, con delle illustrazioni e dei combattimenti prima dell’epilogo.

Oltre alla storia principale potrete anche mettervi in gioco con la modalità Missione, in cui cercherete le tracce di Soul Blade creando un personaggio da zero, inviato a caccia della spada da Zasalamel.

La grafica è davvero spettacolare, senza contare che tra un combattimento all’altro l’attesa è davvero breve, un po’ mascherata dalle carrellate sullo scenario e dal commento del narratore. Davvero divertente e molto curato anche il fatto di danneggiare fisicamente l’avversario con attacchi potenti, che faranno schizzare via pezzi d’armatura o gli strapperanno i vestiti di dosso (come lo scontro nel gameplay contro Grøh).

Come sempre musiche evocative e spettacolari, che riescono anche a caricare il giocatore durante il combattimento grazie ai ritmi intensi, degni dell’atmosfera epica di cui è intriso il gioco.

Il gioco è completamente tradotto in italiano, con l’audio in inglese o opzionale in giapponese. Scegliendo le voci in giapponese potrete sentire le voci originali dei personaggi, ma per qualche strano motivo la voce del narratore resterà sempre in inglese.

Il videogioco è pubblicato da Bandai Namco per PS4, Xbox One e PC ad un prezzo variabile di 55-59 € per la versione Standard o Digitale su Steam, a 69,99 € nella versione Bundle Limited con una piastra commemorativa, mentre a 143 € la versione Collector con una figure di Sophitia la OST e il Season Pass (prezzi relativi Amazon).

Consigliato ai fan di Soul Calibur e agli amanti dei picchiaduro 3D.

Soul Calibur VI Voti

Trama: 3,5/5

Gameplay: 4/5

Musiche: 4/5

Animazioni: 4,5/5

Adattamento: 4/5