Ys VIII: Lacrimosa of Dana
Sono passati sette anni dall’ultimo titolo della serie YS (una delle più longeve assieme a brand come Final Fantasy e Tales), e anche questa volta Nihon Falcom continua a intrattenerci con un classico JRPG dove l’importante è sopravvivere.
Ys VIII: Lacrimosa of Dana Gameplay
Ys VIII: Lacrimosa of Dana Trama
Protagonista di questo capitolo (come praticamente di ogni altro capitolo della serie, tranne YS Origin) è Adol Christin, un giovane avventuriero dai capelli rossi, questa volta imbarcato sulla Lombardia, un veliero che lo porterà verso la prossima avventura.
Grazie al Capitano Barbaros, il ragazzo è riuscito a rimediare un passaggio dando una mano come marinaio della nave. Purtroppo una sera, mentre stanno costeggiando il largo di un’isola che si dice maledetta, l’Isola di Seiren, un mostruoso mostro tentacolato degli abissi attacca la nave e finisce per affondarla.
Adol si risveglia la mattina seguente sulla spiaggia dell’isola misteriosa e cercando tracce di altri sopravvissuti si imbatte per caso nella bella Laxia von Roswell, giovane di nobile famiglia che nonostante la spiegazione del ragazzo stenta a credergli. Man mano che porteranno avanti la loro esplorazione faranno la conoscenza anche di Sahad Nautilus, un pescatore proveniente da Greek, che darà loro una mano durante le ricerche, oltre al Capitano Barbaros e l’amico nerboruto Dogi, i quali allestiranno un piccolo villaggio di naufraghi per i sopravvissuti che di volta in volta il terzetto troverà sparsi per l’isola.
Giorno dopo giorno i nostri continuano ad esplorare l’isola e reclutare nuovi naufraghi, e allo stesso tempo sembra che Adol faccia strani sogni riguardo a una giovane ragazza, Dana, che sembra sia stata scelta come sacerdotessa del culto del Grande Albero dell’Origine.
Riusciranno i nostri a trovare tutti i sopravvissuti e lasciare l’isola?
Ys VIII: Lacrimosa of Dana Valutazione
Come sempre metto le mani avanti e mi cospargo il capo di cenere visto che, nonostante la saga di YS sia molto famosa, non mi è mai capitato prima d’ora di giocare a uno dei vecchi titoli. La storia è abbastanza coinvolgente, anche se si concentra quasi totalmente sull’isola misteriosa in cui fanno naufragio i passeggeri della Lombardia. I personaggi sono ben caratterizzati e al protagonista vengono spesso date scelte sulle risposte da dare, che potrebbero farci favorire da un determinato personaggio o meno. È molto interessante il mistero intrecciato tra il presente di Adol e gli altri e i sogni del passato che il ragazzo fa di tanto in tanto sulla ragazza che da po’ il suo nome al titolo di questo videogioco.
La grafica non è curatissima, gli scenari sono ben fatti ma si nota che le texture sono sempre più o meno sempre le stesse e dopo un po’ al posto di ammirarne la bellezza non ci fai più caso. Molto bella l’animazione a inizio gioco e fluidi i movimenti dei personaggi durante i brevi filmatini di introduzione in CG.
Il gioco è praticamente un JRPG hack’n’slash, dove si utilizza un party di tre personaggi per i vari quadri a smazzulare di botte i mostri sparsi qui e là, che li attaccheranno quasi sempre giunti in loro prossimità. All’inizio verrà chiesto al giocatore di scegliere la difficoltà a cui preferisce giocare e che questa scelta puo’ essere cambiata quando si preferisce dal menù Opzioni.
La meccanica principale si basa sul classico gioco di debolezze alla morra cinese, per cui ogni membro del party è abile in una delle tre mosse principali armi, ovvero Taglio, Perforante, Contundente. Ogni mostro ha delle debolezze, per cui sarà necessario si volta in volta cambiare il proprio personaggio sfruttando uno degli altri membri del party, con la semplice pressione di un tasto. Durante gli scontri inoltre è possibile ottenere un breve periodo di invincibilità attraverso due modi, schivare un attacco diretto con L1 e parare un attacco diretto con R1.
Oltre ai mostri, in giro per i quadri troverete blocchi di roccia, tronchi morti, fiori e alberi da frutto da colpire, per ottenere oggetti che potranno essere usati in seguito per creare pozioni o altri oggetti utili una volta che i naufraghi si saranno radunati e apriranno delle attività per aiutarti, tra cui la Fucina, la Cucina, lo Spaccio, la Bacheca (in cui posteranno delle richieste per side quest), la Sartoria e l’Infermeria.
Man mano che aprirete strade e svelerete la mappa, troverete sulla vostra strada dei cristalli speciali che vi permetteranno di spostarvi istantaneamente in una determinata zona senza dover rifare ogni volta tutta la strada. Questi cristalli servono anche da checkpoint curando tutto il party e fungendo anche da autosave (anche se è possibile salvare praticamente in qualsiasi momento anche dal menù, tranne che durante gli scontri con i boss).
I menù sono di facile utilizzo, anche se spesso alcuni tasti finiscono per cozzare con altri utilizzi, come ad esempio R1 + Quadrato (per attirare un’Abilità) che spesso col timing sbagliato diventa R1 (per la Parata) e Quadrato (per cambiare personaggio). esi tratta di del gameplay e delle dinamiche di gioco. Alcune zone della mappa sono ovviamente bloccate e si sbloccano man mano che la storia prosegue, come dei pesanti tronchi d’albero, rocce e frane che bloccano il passaggio e che possono essere eliminate solo con un determinato numero di personaggi nel villaggio. Nonostante tutto devo ammettere che è abbastanza divertente, sebbene alcune volte ci si possa sentire un po’ frustrati perché non è chiaro dove andare per continuare la storia, e bisogna meticolosamente controllare le mappe per vedere dove si è esplorato meno e se alcuni punti bloccati ora possono essere sbloccati attraverso i naufraghi trovati.
Il fatto che ogni tanto il party debba accamparsi per la notte, mentre si trova in esplorazione lontano dal villaggio, e il fatto che attraverso il fuoco da campeggio sia possibile cucinare mi ha ricordato un po’ Final Fantasy XV, oltre a un side-game di pesca abbastanza carino, che ci permetterà non solo di pescare pesci, ma anche scrigni del tesoro e persino mostri, contro cui combatteremo immediatamente usciti dall’acqua! Oltre a questo, attraverso i DLC e la Sartoria, è possibile creare e cambiare i vestiti dei personaggi, con vestiti creati apposti con oggetti droppati dai mostri o dai vari alberi e fiori da colpire.
Le musiche sono interessanti. Si passa da momenti in cui la musica classica o epica la fa da padrone, ad altri in cui c’è una colonna sonora molto rockeggiata ad accompagnare le esplorazioni o i combattimenti contro i boss sparsi per i livelli. Di tanto in tanto inoltre si verrà richiamati al villaggio dal pappagallo messaggero, visto che i mostri a volte si radunano per attaccare il villaggio e per riuscire a scacciarli ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti in questi Raid, in cui oltre a combattere i mostri si girerà per un quadro disseminato di trappole, che potrete creare e potenziare nel villaggio.
Il gioco è dotato di sottotitoli in inglese o in francese, mentre per l’audio è possibile scegliere il doppiaggio inglese o il doppiaggio originale giapponese. Questa è una delle poche volte dove posso sentirmi davvero soddisfatto dall’adattamento, visto che dialoghi, nomi e posti non sono stati per niente cambiati e quindi tra quello che leggi e quello che senti non c’è alcuna discrepanza. Dovrebbero fare tutti così! Chi se ne frega se un nome suona più figo in inglese o italiano di un altro? Se gli autori gli hanno dato quel nome originale perché diavolo dovresti cambiarlo?
Il videogioco è pubblicato da NIS America e al momento è acquistabile in day one edition per PS4, PSVita e Nintendo Switch a prezzi che variano da 41 € (PSVita) a circa 55 € (PS4 e Switch) e in versione Limited Edition (con Colonna sonora, Art Book, fermalibri, poster in tela, Steelbook e Collector’s Box) a 99 €. La versione Limited per Nintendo Switch secondo lo store di NIS America sarà disponibile dal 26 Giugno.
Consigliato ai fan della serie e dei JRPG hack’n’slash.
Ys VIII: Lacrimosa of Dana Voti
Trama: 4,5/5
Gameplay: 4/5
Musiche: 4/5
Animazioni: 4/5
Adattamento: 5/5
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