Giappone: Diario di viaggio di SK (parte 2)

Salve ragazzi, qualche giorno fa ho cominciato a parlarvi dei primi giorni del mio viaggio a Tokyo, se volete sapere che altri posti ho visitato, non dovete fare altro che continuare a leggere.

Yokohama

Dopo aver fatto colazione con un meraviglioso melonpan acquistato al Lawson, il gruppo del press tour di Namco Bandai si è diretto alla sede di Tecmo Koei sito a Yokohama, dove passeggiando per la Hiyoshi Chuo Dori ci siamo fermati in un ristorante a pranzare con dell’ottimo ramen. La strade di Yokohama sono piene di negozi e ristoranti di tutti i tipi, come è ovvio che sia per una tra le più note città turistiche del Giappone. Si passa dal comunissimo MacDonald al bar italiano “Caffé Santino”, fino a ristoranti di specialità culinarie internazionali, come il curry indiano o i ristoranti cinesi.

Quello che si può notare passeggiando tra le strade commerciali sono i frequenti combini, negozi tradizionali di alcolici e sake, oltre alla presenza dei classici koban, ovvero le piccole stazioni di polizia sparse per la città dove di solito sono presenti un paio d’agenti. All’interno ci sono tante foto segnaletiche di diversi criminali ancora a piede libero, che hanno commesso dei reati decisamente gravi. Sia per i quartieri di Tokyo, che nelle stazioni c’è davvero un grande spiegamento di polizia e di agenti ferroviari, che controllano possibili infrazioni e ti danno le giuste indicazioni per raggiungere qualsiasi posto in cui tu voglia andare, oltre che ovviamente quale linea ferroviaria devi prendere e a che stazioni cambiare treno.

Shibuya

Una volta concluso l’incontro ci siamo spostati a Shibuya, uno dei quartieri più famosi e frequentati di Tokyo, dove si ergono enormi palazzi dei depaato, grandi catene di vestiario al cui interno si trovano negozi di marche più o meno famose, oltre ad essere tappa assieme a Shinjuku, Harajuku ed Ikebukuro della vita notturna della città. La tappa che ci siamo prefissati è il palazzo di Parco Part 1, dove si trova il One Piece Mugiwara Store.

Usciti dalla stazione il primo enorme incrocio gremito di gente la prima cosa che svetta è il famosissimo depaato dello SHIBUYA109, caratteristico simbolo del consumismo e della moda. Sulla strada si possono vedere pubblicità e cartelloni di ogni genere, da idol alle pubblicità dell’ultimo film di Dragon Ball Z – La Battaglia degli Dei, oltre a cartelli pubblicitari di film e drama, serie anime e Gundam, senza contare gli innumerevoli cartelli e insegne luminose che decorano ogni palazzo, illuminando quasi a giorno le strade. Imbonitori, kanban-musume e PR vari cercheranno di attirarvi nei locali che sponsorizzano, dandovi una rapida idea di cosa potrete mangiare e che prezzi troverete. Dalle sale di pachinko onnipresenti proviene sempre un gran frastuono di biglie che cadono e delle musiche che provengono da macchina in macchina.

Una foto del tantissimo merchandising in vendita su serie recenti e Hatsune Miku.

Una volta arrivati, saliamo al sesto piano del complesso dove, oltre al Mugiwara Store, si trovano diversi altri negozi che trattano merchandising di serie animate tra le più e meno recenti (come EvangelionJoJo, Psycho-Pass, Chu ni byo, Haganai, Sword Art Online, Tiger & Bunny), dove si può trovare davvero di tutto: spille, magliettte di ogni genere, tazze, bicchieri, collant a tema, peluches, portafogli, borse, orologi, collane, oggetti e vestiti da cosplay, piatti, figure, plamo, illustration book, laccetti per il cellulare, portachiavi, CD di idol e persino calze, ombrelli, cuffie per il lettori mp3, asciugamani, cravatte, mutande!

Quelli che potete vedere in alto sono i collant di JoJo, con le famose onomatopee usate nel manga e nell’anime e le cerniere di Bucciarati.

Anche nel One Piece Store si trova davvero qualsiasi tipo di merchandising riguardante il mondo di One Piece, senza contare il meraviglioso arredamento completamente a tema che potrete trovare solo in questo meraviglioso negozio. Oltre alle statue a grandezza naturale di Rufy e Chopper potrete trovare la porta a forma di  Laboon, una splendida Mini-Merry, un diorama della Thousand Sunny, e tantissimi autografi sparsi nel negozio fatti da Eichiro Oda e dai doppiatori della serie, sia per l’apertura dello store che per il film uscito a Dicembre, One Piece Film Z. Bellissimi anche i lampadari a forma di cappello di paglia, le illustrazioni originali sparse per il negozio e le mensole caratterizzate all’interno di armadi a forma di Kumanchi e Bepo, il fido membro della ciurma di Trafalgar Law. Nella vostra permanenza nel negozio verrete allietati da una infinita compilation di sigle iniziali e finali direttamente della serie animata.

Anche qui si può trovare davvero qualsiasi cosa possibile e immaginabile legato al brand di One Piece: bicchieri, piatti, tazze, tovagliette, sottobicchieri, portachiavi, laccetti per il cellulare, figure (tra le quali le note P.O.P. – Portrait Of Pirate), sciarpe, parasole per l’auto, plamo (plastic model/modellini di plastica da montare) delle navi usate dai protagonisti e dalle altre ciurme famose della serie (come la nave di Boa Hancok, di Barbabianca, di Shanks), magliette, calze, portafogli, puzzle, ombrelli, poster, le bandiere con gli stemmi dei vari personaggi, papillon, cappelli, borsette, cravatte, spille, maschere, adesivi, card, cover per i cellulari, cuffie personalizzati per i lettori mp3.

Il mio consiglio spassionato riguardo allo One Piece Mugiwara Store è di comprare se c’è qualcosa di particolarmente inusuale che vi interessa e il prezzo non vi sembra troppo alto, questo perché molti portachiavi o mini-figure potete tranquillamente trovarli a meno in altri negozi, solo che tanti oggetti strani (come i teli enormi con la principessa Shirahoshi) non è possibile trovarli in altri negozi. Stesso dicasi per gli altri negozi del sesto piano che trattano merchandising degli altri anime. I prezzi sono decisamente alti, con magliette sui 40€ e portachiavi e altro dai 5€ in su, ma diverse cose non mi è capitato proprio di trovarle a meno.

Karaoke

Dopo un’ottima cena a base di shabu shabu, ed altri prodotti tipicamente nipponici, ci siamo diretti in una sala karaoke, uno dei classici posti dove tenere un afterparty e sebbene alcuni amici ci abbiano abbandonato per via della stanchezza e del jet lag, risoluti i restanti elementi, tra le impiegate di Namco Bandai e giornalisti di altre nazionalità, hanno preso a cantare, canzone dopo canzone, ordinando birre per tutti e stuzzichini. Fantastica la vista dal palazzo sugli incroci e le strade ancora gremite nonostante la tarda ora.

Il principale problema di noi ospiti occidentali è stato proprio che nonostante conoscessimo diverse canzoni giapponesi, soprattutto le sigle di anime (We Are! sigla di One Piece, Cha-la-head-cha-la sigla di Dragon Ball Z), la nostra impossibilità di leggere velocemente l’hiragana ci ha penalizzato, finendo quindi per cominciare a prenotare e cantare canzoni occidentali di gruppi e cantanti più o meno famosi internazionalmente tra cui i Beatles, Queen, R.E.M., The Cranberries, Natalie Imbruglia, Red Hot Chili Peppers e il classico di Domenico Modugno, Volare.

Canzone dopo canzone e birra dopo birra, il tempo è volato, con le continue chiamate da parte dello staff che ci chiedeva se volevamo allungare il nostro periodo di un’ora ogni volta, finendo per uscire dal locale alle 4 del mattino. Dopo aver preso un taxi per l’hotel ci salutiamo, visto che ognuno domani tornerà alla propria routine o si dovrà svegliare ad un certo orario per prendere il volo del ritorno, mentre per me il tour dei quartieri di Tokyo è appena cominciato.