Randagi manga giapponese
L'ispettore incontra Shiori

Randagi e l’assenza di speranza

Randagi è un poema le cui strofe sono l’assenza di speranza e l’incapacità di amare o anche solo di comprendersi, pur provando.

Un manga duro, che fin dalle prime pagine ti fa provare schifo per l’essere umano e le sue cattiverie, e quando ti accorgi che sono invece debolezze lo schifo si tramuta in pena (o rabbia).

Ce n’è per tutti: uomini che considerano le donne utili solo per farci sesso, anche quando son appena sbocciate in donne fisicamente ma magari rimaste bambine mentalmente; mamme in cui l’istinto materno è qualcosa di straniero; ragazze che non si vergognano di niente tranne che di amare la vita. Poliziotti incapaci, padri incapaci, vicini di casa incapaci. In una parola: esseri umani incapaci di tutto, soprattutto di umanità. Ognuno con motivi validi all’origine, ognuno ingiustificabile nelle conseguenze di quei motivi. E l’indifferenza come una nebbia che avvolge (quasi) tutti.

Città giapponese manga
Una Tokyo poco accogliente per chi non ha famiglia

I personaggi, gli intrecci

Una protagonista, Shiori, capace di fidarsi di maniaci e assassini ma non di chi vuole realmente aiutarla. Che sa mostrare un attaccamento affettivo ad un gatto, ma non riesce con gli esseri umani. Eppure sa ancora ridere, con una risata che quando esce spontanea rischiara la stanza e dona vita, lei che la vita nemmeno la vuole.

L’ispettore Yamada, indeciso ma incapace di essere indifferente.

“Sì, forse faccio davvero schifo”
Vice Ispettore Yamada

La madre che non vuole Shiori, e Shiori che si rifugia nel prendersi cura di un gatto. Yamada che ha perso la figlia e trova conforto (ma anche confusione) nel prendersi cura di Shiori. Il desiderio d’amore come contraltare al suo rifiuto.

Randagi manga di Keigo Shinzo
Il vice ispettore Yamada e Shiori

Poli negativi e poli positivi, randagi, assenza e speranza

La diffidenza, quando non la cattiveria, a far da barriera a rapporti umani tesi, fragili, rarefatti.

Un ritratto pessimista della società, ma per certi versi vero, e che probabilmente ritrae quel che le grandi città del futuro si apprestano a diventare, a grandi passi. Inferno, purgatorio, e (forse) paradiso.

La storia si svolge lungo quattro volumi. Si ritroverà una qualche speranza alla fine? Leggetelo per scoprire se, in fondo in fondo, l’autore è ottimista o meno.

E leggetelo per decidere da che parte stare, perché ogni giorno abbiamo davanti delle biforcazioni: donare fiducia o chiudersi a essa, aiutare il prossimo o approfittarne. Scegliate bene.

Box Vol. 1-4 di Keigo Shinzo in 4 Volumi – Serie Completa Formato – 12,4X18 – Bross. Con Sovracc. Pagine – 192, B/N Prezzo – 30,00 €. Edizioni J-Pop – J-Pop Manga
Dello stesso editore: Violence Jack

Silvio Franceschinelli (DJ Shiru)
Vive qua e là, tra i vari Paesi che frequenta regolarmente il Giappone è uno di quelli che più gli rimane nel cuore. In Italia contribuisce a fondare l’associazione Ochacaffè di cui è il responsabile eventi, dirige la scuola di lingue Il Mulino e coordina le sezioni palco e Giappone di festival quali il Napoli Comicon, il Festival del Fumetto di Novegro, il Be Comics a Padova, ecc. Creatore del progetto artistico K-ble Jungle.